MAREMMA Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - Aut. n° CN-NE/03124/10.2021 Periodico ROC ? Contiene I.R. M A G A Z I N E Buone Feste IN QUESTO NUMERO Mensile di informazioni turistiche e culturali ? Anno XXI ? NUMERO 10 ? DICEMBRE 2023 ? ? 3,50 Inoltre... ?Parco Aperto? come andare alla scoperta del Parco della Maremma in autunno ed inverno Musica & Vita Aps, quando la Musica sposa l?Arte e la Bellezza Ebbene sì, il Paradiso per gli amanti del golf è qui! In Maremma Amiata Piano Festival, chiusura in bellezza con una serata imperdibile Il Monte Amiata, un viaggio tra culture ?Le ricette di Alissa? in due volumi da regalare a Natale antiche, tradizioni e riti del fuoco 16 36 41 52 SOMMARIO VIVI 16............Ebbene sì, il Paradiso per gli amanti del golf è qui! In Maremma 20............Capalbio, il bilancio dei primi due anni da primo cit? tadino del sindaco Gianfranco Chelini 24............Castiglione della Pescaia, intervista alla sindaca Elena Nappi al giro di boa del suo primo mandato 29............Manciano, l?ammini? strazione al lavoro con il terri? torio per il comparto turistico 32............Grosseto, debutto sold out per la stagione teatrale e per gli incontri con gli inter? preti 36............?Parco Aperto? come andare alla scoperta del Parco della Maremma in autunno ed inverno 41............L?Amiata Piano Festival chiude in bellezza regalando una serata da incorniciare 44............Pietro Bonfilio, succes? so straordinario per la prima alla Scala di Milano di un musi? cista maremmano 48............Musica & Vita Aps, ovvero quando la Musica sposa l?Arte e la Bellezza 52............Il Monte Amiata, un viaggio tra culture antiche, tra? dizioni e riti del fuoco 62............Prodotti, ricette, consi? gli: viaggio nel gusto alla sco? perta delle eccellenze di Maremma e Amiata in collabo? razione con Conad Grosseto 66............Guida Michelin 2024, ecco le stelle che brillano in Maremma e non mancano le novità 70............Sequerciani Arte Clima, un nuovo progetto tra natura, arte, scienza e agricoltura in Maremma 76............?Le ricette di Alissa? ovvero i sapori della cucina maremmana, toscana e del resto d?Italia in due volumi da regalare a Natale 80............Mauro Ciani: ?L?artigia? nato? Una vera ricchezza eco? nomica e sociale per il nostro territorio, da preservare per il futuro? 86............La Giornata del Folklo? re e delle Tradizioni Popolari celebrata a Civitella Marittima 90 ............Agriturismo La Poderi? na e Ristorante Gli Olmi, eccel? lenza dell?ospitalità e ristorazio? In copertina, il nostro più caro e sincero augurio di Buone Feste a tutti i lettori di Maremma Magazine SOMMARIO ? 9 105 ne in uno scenario mozzafiato SCOPRI C?è da vedere 96............Le stupende ville del territorio di Castiglione della Pescaia al centro di una mostra itinerante Pillole di Storia 101.........Quando, nel lontano 1975, nacque Telegrosseto e la città si scoprì viva Personaggi 105..........Denis Bastieri, un talen? to geniale nel quale scorre san? gue maremmano La Maremma vista da Alfio Cavoli 108.........Arte e cultura per rilanciare Massa Marittima L?angolo del libro 110.........Due nuovi volumi arricchiscono la conoscenza della storia di Massa Marittima 112.........?L?intreccio del guer? riero?, pubblicato il primo Idea regalo di Natale 114 romanzo di Claudia Giordano Aziende al Top 114.........Salumificio Mori, da Torniella fino al successo mon? diale GUSTA Vino e dintorni 118.........Buona la prima per ?InGRAVEL 2023? che ha porta? to gli amanti delle due ruote alla scoperta della terra del Morellino WINE NEWS 120.........Natale, metti un brindi? si con i vini Monteverro 120.........Al via due nuovi corsi di primo livello per diventare sommelier Ais ?121.........Al World Cheese Awards un tripudio di premi per Il Fiorino Di vino in cibo 122.........Cantina I Vini di Maremma, settant?anni di sto? ria, di crescita e di successi 122 Il vino del mese 126 .........Montecucco Sangiove? se Docg di Montenero Winery, morbidezza ed eleganza in un calice di vino A Tavola 130.........Osteria ?Ghigo?, quan? do la sosta a tavola diventa una bella esperienza sensoriale La ricetta 134.........Il Panforte Margherita, ovvero un omaggio alla Regina LE NEWS 136.........Il Centro della Scienza e della Tecnica di Grosseto diventa laboratorio congiunto dell?Università di Siena 137.........L?economia circolare di AdF protagonista di una tesi di laurea 137.........Il M° Antonio Di Cristo? fano premiato a Mosca 138.........Il Lions Club ha raccol? to 520 euro per La Farfalla 138.........Distretto Biologico del? 130 la Maremma, Banca Tema inve? ste 10 milioni di euro per le imprese associate 139.........Premio Cambiamenti, ecco le tre imprese scelte da Cna Grosseto 140.........Cinque chilometri di ciclabile con fondi Pnrr e comu? nali: ecco la Ciclovia Tirrenica di Follonica 140.........La Maremma Nord alla fiera di Rimini 141.........Inaugurato il museo di mascalcia del CeMiVet 141.........Metti due sere a Natale al Teatro Fonderia Leopolda a Follonica 142.........Tra libri, mostre e auguri ecco il dicembre al ?Qua? drivio? 142.........Borghi d?Italia, Maria Mecarozzi nuova rappresentan? te per Montemerano 143.........La digitalizzazione del? le opere del Polo Le Clarisse prosegue: la collezione sarà presto online CS Edizioni Un viaggio negli stati d?animo, nei ricordi, nei sentimenti, nell?anima dell?autrice Maria Giovanna Mussio Richiedi la tua copia via mail a: redazione@maremma-magazine.it 10 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 ? 10,00 L?EDITORIALE DEL DIRETTORE L?EDITORIALE di Celestino Sellaroli Dicembre, tempo di regali! E noi ve ne proponiamo alcuni... N ell?Editoriale dell?ultimo numero dell?anno parliamo un po? di noi. E lo facciamo ricordando in primis che il 2023 è stato l?anno del ventennale di Maremma Magazine, un traguardo importante per una rivista che da sempre si contraddistingue per la qualità dei suoi contenuti e per la bellezza delle immagini che li accompagnano. Fondato nel 2003, il nostro giornale ha avuto sin dall?inizio l?obiettivo di far conoscere al mondo le meraviglie di questa nostra terra puntando sull?accuratezza dei servizi e sull?impatto delle fotografie. E oggi, a vent?anni dalla sua nascita, Maremma Magazine continua ad essere un punto di riferimento per chi vuole scoprire le eccellenze del territorio, attraverso gli argomenti più svariati che spaziano dal turismo all?enogastronomia, dai personaggi alla natura, dall?arte alla cultura, dalla storia agli eventi. La celebrazione dei vent?anni è stato dunque un momento importante per noi, ma anche per tutti coloro che hanno a cuore il patrimonio culturale della Maremma. E in occasione di questo significativo anniversario, la redazione ha deciso di festeggiare con i propri lettori, regalando ? alla fine di un anno così importante, insieme al numero di dicembre in questo momento tra le vostre mani ? il Calendario 2024, una novità editoriale che vi accompagnerà per tutto l?anno, con splendide istantanee degli angoli più belli della Maremma, arricchite da una serie di ricette a firma di Andrea Ricchiuti. Insomma, un regalo che abbiamo ritenuto perfetto per chi vuole scoprire le meraviglie di questa terra, mese per mese, lasciandosi affascinare dai suoi panorami, dai suoi colori, dalle sue bellezze. Ma il mese di dicembre è anche il mese dei regali di Natale, in questo caso da fare! Così, se siete alla ricerca di idee originali e di qualità, Maremma Magazine e la casa editrice che la edita sono certamente la scelta giusta. Tra queste idee spiccano certamente i libri dedicati al territorio, pubblicati negli anni dalla CS Edizioni. Libri che spaziano dalla cucina alla storia, dalle poesie alle bellezze naturali della nostra zona, come ad esempio ?Le ricette di Alissa? di Alissa Mattei, vol. 1 e 2 (di cui parliamo nell?articolo a pag. 76), oppure ?I borghi ritrovati della Maremma toscana? di Laura Luzzetti Amerini (vedi info a pag. 113), o anche le ?Poesie dall?Arcipelago? di Maria Giovanna Mussio (box a pag. 10). Per chi invece vuole rimanere aggiornato su tutto ciò che accade nel territorio o vuole farlo scoprire ad amici e familiari che amano la Toscana e la Maremma, l?abbonamento annuale alla rivista è un?altra possibile idea regalo per Natale. L?abbonamento offre dieci numeri all?anno, pieni di articoli interessanti sulla cultura, sulla natura, sull?enogastronomia del nostro territorio. Inoltre, l?abbonato riceverà in omaggio il CD ?Canti e Cantastorie di Maremma?, un?antologia di canti popolari, con la partecipazione di una decina di gruppi e personaggi della tradizione canora di Maremma. Se desiderate regalare l?abbonamento, potete scegliere di farlo recapitare direttamente al destinatario con una dedica personalizzata. Non c?è modo migliore di far conoscere la bellezza della Maremma a chi già la ama o ancora non l?ha scoperta! Acquistare i regali consigliati è semplice e veloce. Basta collegarsi al nostro sito ecommerce raggiungibile attraverso il link www.maxisoft.it/mdm/maremmamagazine/abbonamenti.php, scegliere i prodotti desiderati tra i libri e l?abbonamento annuale alla rivista, registrarsi e procedere al pagamento in pochi click. In alternativa, è possibile recarsi presso le librerie del territorio che li vendono o seguire (per quanto riguarda la sottoscrizione dell?abbonamento) le indicazioni contenute a pag. 144. Insomma, i regali proposti sono la scelta giusta per chi vuole, da un lato scoprire la Maremma attraverso le pagine dei libri e della rivista, dall?altro regalare qualità e bellezza ai propri cari. Chiusa la parte dedicata... ai consigli per gli acquisti, per quest?anno, possiamo fermarci qua. Non prima, però, di aver espresso ai lettori di Maremma Magazine, da parte mia e di tutta la redazione, i nostri migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo! Come da nostra prassi ormai consolidata (e come da comunicazione qui sotto), salteremo le uscite di gennaio e febbraio, per tornare di nuovo in edicola a Marzo 2024. AVVISO AI LETTORI E AGLI ABBONATI Maremma Magazine torna a MARZO 2024 Avvisiamo i nostri affezionati lettori e tutti gli abbonati che, come ormai di consueto, a Gennaio e Febbraio Maremma Magazine NON sarà in edicola. Riprenderemo regolarmente il nostro cammino a MARZO 2024. EDITORIALE ? 13 PRIMO PIANO - VIVI - SCOPRI - GUSTA VIVI GOLF Ebbene sì, il Paradiso per gli amanti del golf è qui! In Maremma DI LETIZIA BAMBAGINI ? Ciao, ci vediamo sul green? ? dice la signora con il rossetto rosso sulle labbra sorridenti e gli occhi lucidi sotto il cappellino bianco con la visiera, che tiene con eleganza i suoi 14 16 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 bastoni raccolti nella sacca da golf. Eh sì, perché la Maremma, di distese di prati verdi e di green tagliati con minuziosa precisione ne offre tanti, a partire dal Golf Club Punta Ala, che ha iniziato la sua attività nella primavera del 1964, passando per l?Argentario Golf Club, il Golf Club Toscana Pelagone, il Golf Club Saturnia, per arrivare all?ultimo nato, il Golf Club Riva Toscana a Fol- GLI APPROFONDIMENTI DEL MESE Dal Golf Club Punta Ala, all?Argentario Golf Club a Porto Ercole, passando per il Golf Club Toscana Pelagone (incastonato tra le colline dell?alta Maremma, dalle parti di Gavorrano) e poi ancora il Terme di Saturnia Golf Club, fino all?ultimo nato, il Golf Club Riva Toscana a Follonica: è ricca l?offerta golfistica in provincia di Grosseto, autentico paradiso per chi ama questo sport da praticare a diretto contatto con la natura immersi nei panorami unici che solo questo angolo di Toscana è in grado di regalare Argentario Golf Club lonica. Comune denominatore: 18 buche dalla vista mozzafiato e club houses che accolgono clienti europei, in particolar modo italiani, svizzeri, francesi, tede- schi e svedesi per incentivare le attività sociali. Respirando la brezza marina, il profumo del mirto e dei pini sempreverdi, questi campi offrono davvero tutto. Il golf è uno sport che agisce positivamente sul cervello, mantiene allenate le articolazioni, fa bene al cuore e all?apparato cardiovascolare. Sviluppa l?integrità dell?individuo nel dimostrare PRIMO PIANO ? VIVI ? 17 VIVI ???? Comune denominatore: 18 buche dalla vista mozzafiato e club houses che accolgono clienti europei, in particolar modo italiani, svizzeri, francesi, tedeschi e svedesi per incentivare le attività sociali onestà e rispetto verso l?altro giocatore perché, attenzione? il marcatore è sempre in agguato. I percorsi da gioco sono formati anche da boschi, laghetti, pendenze, dalla folta macchia mediterranea che si apre a ventaglio sulla costa. Il tramonto rosseggia sulle colline che respirano libertà. Le golf cart elettriche sono pronte a passeggiarci sopra. Con il bastone drive parte la magia. E il gioco inizia. Il Golf Club Punta Ala è uno dei più esclusivi a livello europeo. Ha una storia molto antica che risale a metà degli anni sessanta quando Giulio Cavalsani, architetto e ottimo golfista, decide di creare un percorso su una lunghezza di 6.168 metri che vanta dolci ondulazioni e si snoda tra querce secolari, cespugli d?albatro e pini marittimi. In due anni il Terme di Saturnia Golf Golf Club Punta Ala progetto è stato compiuto. Un tempo record. Visto dal drone, questo golf club, ha la forma di un uccello che dispiega le ali. Le quattro bandiere all?ingresso danno il benvenuto a questo percorso vario e dalle diverse difficoltà. La prima buca è scorrevole. Presenta un notevole dislivello in discesa e i gruppi di alberi, situati ai due lati, indirizzano la pallina. La quinta buca, stretta e lunga, svolta a destra, il green è in salita e rende alta la concentrazione. La buca otto, ad esempio, è tutta in salita e il dislivello è notevole. La difficoltà è alta anche per i professionisti più preparati. La buca quindici è la più corta del campo, con un green totalmente circondato da bunker, degli ostacoli ingenti e alquanto fastidiosi, costituiti da sabbia in depressioni o monticelli. La buca diciassette è in discesa. Niente è lascia- to al caso, nemmeno la distesa macchia di pini che, vista dalla prima buca, sembra circondare il mare. Buon divertimento allora! Spostiamoci adesso più a sud, precisamente dove l?acqua termale ha la meglio, a Saturnia, in un superbo campo da golf, concepito nel rispetto e nella salvaguardia della natura locale? infatti, è uno dei pochi campi italiani ad aver ottenuto la certificazione ambientale GEO. La Geo Environment Organisation promuove i criteri di sostenibilità nel golf, tutelando la biodiversità, volto a ridurre l?uso di diserbanti, a diminuire l?utilizzo idrico ed energetico. Terme di Saturnia Golf è nato dalla matita dell?architetto paesaggista americano Ronald Fream che ha modellato un percorso di 6.316 metri su 70 ettari ondulati nella suggestiva campagna toscana fra alberi rigogliosi e laghetti, a un passo dalle acque termali sulfuree. ?Take care as soon as possible?, prenditi cura di te il prima possibile, raccomanda Ronald Fream? il suo campo da golf è sinonimo di ?youth? giovinezza e ?beauty? bellezza. Il percorso comprende anche un ampio campo pratica con 43 postazioni e putting greens curatissimi. L?Argentario Golf Club è a un passo dal mare. Circondato dall?acqua, da una parte vede l?isola del Giglio, dall?altra la laguna di Orbetello e la baia di Talamone. Le 18 buche sono immerse in boschi di uliveti, sughere e specchi di acqua. Il campo da golf si trova in un?a- 18 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 ???? La curiosità: i Golf Club, Punta Ala, Pelagone, Argentario, Riva Toscana e Terme di Saturnia sono tutti ad una distanza tra loro compresa tra i quindici ed i settantacinque minuti Golf Club Toscana Pelagone rea naturale protetta a pochi minuti dalla Riserva Naturale Duna Feniglia. Il percorso è certificato ?Agri Cert? bio eco-compatibile e tutti i prodotti usati per la sua manutenzione sono totalmente naturali. Il campo è stato inaugurato nel 2006 ed è lungo 6,218 metri. L?architetto che lo ha disegnato è David Mezzacane con il golfista di livello mondiale Baldovino Dassù, classe 1952. Il suo miglior anno sportivo è stato il 1976 quando ha vinto i due più importanti titoli europei, l?Italian Open e il British Masters. Dessù ha inoltre vinto l?Italian Professional Championship nel 1974, 1976 e 1977. Nel 2019, The PGA, l?associazione dei professionisti di golf, ha scelto l?Argentario Golf Club come sede nazionale per l?Italia. Questo percorso è l?unico campo italiano con la licenza ?PGA National Golf Course Italy?. L?Argentario golf club ospita vari tornei prestigiosi, un po? tutto l?anno. E c?è di più? all?Argentario, precisamente alla rotatoria che si trova fra Orbetello e Porto Santo Stefano, c?è un monumento dedicato al golf. Si tratta di una pallina da golf gigante che rende onore a questo piccolo oggetto ?cult?, re di questo sport, dalla forma sfericamente simmetrica. Sole, mare, prestigio questo è l?Argentario golf club. stato nominato uno dei migliori campi da golf Italiani. Il Pelagone è stato disegnato dall?architetto inglese Keith Preston nel 1999, autore anche di otto campi da golf in Austria. Il percorso ospita tornei internazionali come la Nick Faldo Series Italy Championship e nel 2020 è stato sede di una tappa dell?Alps Tour. Circondato da olivi e cipressi, il cammino è caratterizzato da molteplici curvature e corsi di acqua. Non si può non parlare della buca 18, nella quale si nota la sua profondità perché porta a un?indimenticabile veduta sull?isola d?Elba. E, dopo una bella partita a golf, è possibile assaporare un bel bicchiere di vino a bordo piscina. L?architetto Paolo Negroni realizza il suo sogno su 6 chilometri e mezzo con ben 12 buche vista mare, inaugurato il 29 aprile 2022. Ci troviamo a Follonica, al Golf Club Riva Toscana, in un campo che conta ben duemilacinquecento ulivi. L?odore di questa pianta si diffonde sul percorso. Il cammino sorge a pochi passi del mare blu di Follonica e si trova vicino la pineta. I green, l?isolotto dove il verde è tagliato in maniera più fine su cui poggia la bandierina, sono stati lavorati usando il 100% di paspalum, una macroterma utilizzata anche a Punta Ala. Si tratta di un?erba ideale per climi secchi e che quindi ha meno bisogno di acqua. Ovviamente non mancano i laghi e i bacini di raccolta delle acque. Una curiosità: i Golf Club, Punta Ala, Pelagone, Argentario, Riva Toscana e Terme di Saturnia sono tutti ad una distanza tra loro compresa tra i quindici ed i settantacinque minuti. Golf Club Riva Toscana Il pittoresco Golf Club Toscana Pelagone si trova nel comune di Gavorrano nella natura incontaminata fra colline ricoperte di verde, alberi e laghi traversabili da piccoli ponti. Nel 2003 è PRIMO PIANO ? VIVI ? 19 VIVI L?INTERVISTA Capalbio, il bilancio dei primi due anni da primo cittadino del sindaco Gianfranco Chelini Stagione turistica, cultura, viabilità, dissesto idrogeologico e infrastrutture: dieci domande al sindaco Gianfranco Chelini sui primi due anni di mandato alla guida della Piccola Atene. Due anni intensi, caratterizzati da tanti interventi realizzati nei più diversi settori, mentre molti altri sono in previsione. Il tutto con la consueta grinta e determinazione che anima e caratterizza il primo cittadino DI DEBORAH CORON Gianfranco Chelini 20 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Nella foto Maria Concetta Monaci, Liliana Cavani, Claudia Gerini e Gianfranco Chelini in occasione del Capalbio Film Festival U n sindaco non dorme (mai) sonni tranquilli. I primi cittadini, anche delle comunità più piccole, sono chiamati a lavorare ogni giorno su tantissimi aspetti della vita quotidiana, cercando di coniugare al meglio e in linea con le possibilità di un bilancio comunale lo sviluppo, l?innovazione, la sicurezza e la crescita del territorio. Per queste ragioni, analizzando vari argomenti come la viabilità, la stagione turistica e il contrasto al dissesto idrogeologico, abbiamo rivolto dieci domande a Gianfranco Chelini, il sindaco di Capalbio che da poche settimane ha raggiunto il traguardo dei due primi anni di mandato. Sindaco Chelini che cosa è cambiato a Capalbio in questi primi due anni? Tracciamo un primo bilancio. Inizialmente siamo partiti dal recupero dei beni comuni abbandonati ? in quanto i beni comuni sono quei beni in cui la società si riconosce ?, come nel caso della riapertura della biblioteca La Piccola e del recupero dell?Anfiteatro del Leccio e dei tre parchi, non più vissuti, di Capalbio, Borgo Carige e Capalbio Scalo. Abbiamo anche provveduto al decoro urbano e, solo a titolo meramente esemplificativo, ricordo la sistemazione della porzione di verde intorno al centro commerciale di Capalbio Scalo. Sono stati fatti tanti interventi, mentre altri sono in previsione, di infrastrutturazione nel territorio comunale. Per quanto riguarda le strade, solo per citare alcuni esempi, ricordo il ponte di Pescia Fiorentina, il ponte del Melone e la messa in sicurezza e l?allargamento di una parte consistente dell?Origlio. Presto, inoltre, sarà realizzato il rifacimento del tratto di Torba Mare e di Macchiatonda, oltre agli altri interventi significativi come il rifacimento della strada di Cava del Gesso. Che tipo di comunità è quella capalbiese? È una comunità coesa e generosa. La generosità, per esempio, la si può leggere nell?impegno delle due associazioni più importanti che insistono sul territorio, ovvero la Croce Rossa Italiana e La Racchetta, ma anche da tanti altri episodi puntiformi. A ciò si aggiunge anche una comunità di seconde case che sempre di più si va integrando. Spesso il nome di Capalbio è associato alla parola ?VIP? (?Capalbio, terra di VIP?). Come vive il primo cittadino questo accostamento? Ne è infastidito oppure tutto sommato fa gioco in ottica promozionale? Ne sono infastidito perché non risponde al vero. Capalbio è un luogo bellissimo, dalle tante risorse paesaggistiche e ambientali, che viene vissuto da chi ne apprezza le sue eccellenze. Raccontarlo in modo macchiettistico come qualche volta avviene non rende onore alla autenticità dei luoghi e delle persone che lo abitano. Una delle grandi ricchezze del suo territorio è la stagione turistica: com?è andata quella di quest?anno? Bene. Le transizioni economiche con moneta elettronica ci dicono che siamo forse gli unici nella costa maremmana a essere cresciuti in ogni periodo dell?estate. Nonostante abbiamo subìto nell?extra-alberghiero la chiusura del campeggio di Torba e della conseguente riduzione delle relative presenze, la stagione nel complesso è stata brillante. Nella variegata offerta culturale del 2023 c?è stato il debutto del Capalbio Film Festival, che ha visto la partecipazione di tanti artisti di fama nazionale e internazionale, come Liliana Cavani, Claudia Gerini e Margherita Buy ed hanno trovato conferma altre manifestazioni ormai storiche come Capalbio Libri, il Premio Internazionale Capalbio Piazza Magenta o ancora il Premio Fondazione Capalbio per l?opera tradotta, il Premio Lux. Come sono andate le edizioni 2023 e soprattutto che ruolo hanno questi eventi per Capalbio? Sono andate molto bene. Il successo in particolar modo di Capalbio Libri e di Capalbio Film Festival è stato soprattutto nei numeri sorprendenti per la partecipa- PRIMO PIANO ? VIVI ? 21 VIVI ???? Gianfranco Chelini: ?La stagione turistica 2023? Per noi è andata bene come confermano le transizioni economiche con moneta elettronica che ci dicono che siamo forse gli unici nella costa maremmana a essere cresciuti in ogni periodo dell?estate? zione. Tant?è che su Capalbio Libri ragioniamo già sulla previsione di alcuni appuntamenti distanti dalle date in cui si concentra la kermesse? mentre, per quanto riguarda il Capalbio Film Festival, che ha avuto un successo davvero inaspettato, la volontà è quella di rilanciare, di allungare di un altro giorno la durata e di provare a innovare anche sotto il profilo dei luoghi che saranno interessati. Ci tengo infine a ringraziare Fondazione Capalbio per essersi occupata con grande professionalità dell?organizzazione e anche dell?animazione della stagione. Di recente nel suo territorio è stato affrontato il tema della polisportiva di Capalbio Scalo: i cittadini potranno finalmente tornare a usufruire di una struttura così importante? Ritengo che l?avvio del progetto di finanza, voluto da una società sportiva senza scopo di lucro, sia una chiave di volta per il riutilizzo di un impianto sportivo ormai abbandonato da cinque anni. Con il progetto inoltre otterremo un dop- 22 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Capalbio Libri pio vantaggio: da una parte un investimento di privati che consente all?amministrazione di avere il lavoro pubblico svolto da soggetti terzi e dall?altra il ripristino di impianti sportivi pubblici, restituiti al pieno utilizzo da parte dei cittadini. Tra le altre cose garantiremo, d?intesa con i promotori, prezzi di favore per i cittadini residenti e la gratuità per le scuole. Dissesto idrogeologico, sicurezza stradale, viabilità: sono in cantiere nuovi interventi da parte della sua amministrazione? Per quanto riguarda il rischio idrogeologico l?intervento più importante è stato quello di Pescia Fiorentina, ovvero l?allargamento del ponte che permetterà di vivere con maggiore serenità l?utilizzo dell?infrastruttura. Nei primi mesi del 2024 inoltre, insieme alla Regione, sarà svolto un intervento altrettanto decisivo sulla messa in sicurezza della Barrucola e di via Sicilia. Per quanto riguarda la sicurezza stradale abbiamo fatto molto: dossi, specchi, rifacimento dei tratti, ponti a doppia percorrenza e non più a unica? inoltre, di concerto con la Provincia di Grosseto, sarà compiuto un?operazione fondamentale come quella alla rotonda della Valmarina e Pedemontana, un?area che in passato ha registrato purtroppo degli incidenti mortali. A che punto siamo con la Tirrenica? È fiducioso? Sono confidente dal momento in cui si effettuerà il passaggio ad Anas del progetto dei tratti che insistono sul nostro territorio. A quest?ultima chiederemo però di sviluppare il progetto a piano di campagna, in quanto non siamo interessati come amministrazione a un metro in più o in meno di larghezza. Ci preoccupa infatti l?innalzamento stradale di un?opera imprescindibile per il territorio, dato che fino ad ora abbiamo potuto solo prendere atto di un conteggio macabro di decessi dovuti agli incidenti. Cambiamo completamente settore e parliamo di Distretto biologico: il progetto sta riscontrando consenso e adesioni da parte delle aziende? Sì, la propensione al biologico delle aziende capalbiesi è altissima, tant?è che supera il cinquanta per cento del territorio agricolo comunale. Al suo interno vantiamo tante aziende innovative che producono una grande qualità alimentare, un altro dei motivi che rende appetibile la nostra area. Il distretto può rappresentare una leva di sviluppo per queste aziende, come già hanno dimostrato credendo nel biologico, e di riuscire nell?opera più complicata che è quella della commercializzazione. Più il sistema pubblico sarà in grado di ascoltare e di trasferire le necessità che emergeranno dal mondo delle imprese e delle associazioni esponenziali degli interessi di categoria e più sarà possibile fra qualche anno verificare che il distretto non si sarà ristretto. Quali sono gli obiettivi della sua amministrazione per il 2024? È in gioco l?atto più importante per un?amministrazione comunale perché sarà l?anno del piano regolatore che probabilmente condizionerà il territorio per il prossimo decennio. Sarà quindi importante unire l?innovazione alla conservazione di un territorio che degli aspetti paesaggistici e ambientali è riuscito a farne l?elemento attrattivo della più importante macchina economica di produzione di reddito, cioè il comparto turistico e ciò che ne gira intorno. VIVI L?INTERVISTA Castiglione della Pescaia, intervista alla sindaca Elena Nappi al giro di boa del suo primo mandato Dal successo della stagione turistica 2023, che ha visto un?importante affluenza di turisti nonostante le difficoltà della congiuntura economica nazionale, agli eventi dell'estate (come la seconda edizione di Musica di Mare e l?ottava edizione di Cinema di Mare) fino ai prossimi in arrivo in vista del Natale: tanti i temi affrontati in questa nostra intervista ad Elena Nappi, sindaca di Castiglione della Pescaia DI SUSANNA GUALTIERI E lena Nappi al giro di boa del secondo anno come sindaca di Castiglione della Pescaia. Noi l?abbiamo incontrata per farci raccontare questo 2023 che sta per concludersi e svelare qualche anticipazione sui progetti in serbo per il prossimo anno. Sindaca, si è da poco conclusa un?estate significativa, la prima estate dove il turismo è tornato ad avere dati e numeri nuovamente affini al pre Covid. Come è andata questa stagione a Castiglione? Sapevamo che il boom di presenze registrato negli ultimi due anni con la fine dell?emergenza pandemica si sarebbe fermato. E così è stato, ma Castiglione nel 2023 ha retto decisamente il colpo tornando ad ospitare un numero di turisti pari a quelli degli anni pre Covid. Il 2021 e il 2022 sono stati anni straordinari in termini di presenze, la limitazione negli spostamenti ha determinato minori viaggi all?estero e un ritorno di massa dei proprietari delle seconde case, ce ne sono più di diecimi- 24 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Elena Nappi Nella foto uno scorcio di Castiglione della Pescaia durante una sera dell?estate appena trascorsa; in basso a sin. un momento della cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria ad Italo Calvino, al centro la rassegna Musica di Mare, a destra la partecipazione al G20 spiagge, summit ad Arzachena 2023 la sul nostro territorio. Fare un confronto con gli ultimi due anni non solo è sbagliato ma è decisamente inattendibile? quel che conta è che, dati ISTAT alla mano, il turismo a Castiglione della Pescaia nel 2023 non è diminuito nonostante anche la forte contrazione economica nazionale che purtroppo è sotto gli occhi di tutti e che ha reso il turista di oggi un turista oculato, attento alle spese e al risparmio. Avete già dei numeri, dei dati su cui fare delle riflessioni? Sì, dai dati emerge che, fino al mese di settembre 2023, sono stati 1.379.974 i turisti che hanno scelto il nostro paese per le vacanze estive. Un turismo, quello di Castiglione, ancora principalmente familiare e che rispetto ai precedenti anni ha subito un?importante restrizione in termini di durata. I soggiorni risultano più brevi con una media di sei notti circa. Lavoriamo insieme a tutto il comparto imprenditoriale del territorio per offrire servizi adeguati e restare sempre più attrattivi e competitivi sul mercato. Le nostre scelte future continueranno a puntare sulla qualità dell?offerta, non solo sulla quantità, ma il turismo non si fa solo con le politiche locali e con gli investimenti imprenditoriali, è assolutamente necessario, oggi più che mai, un sostegno nazionale alle comunità balneari come Castiglione della Pescaia che di turismo vivono. Ed è ciò che chiediamo insieme gli altri comuni del network G20spiagge, una nuova legge che miri al riconoscimento dello status speciale della città balneare per garantire incentivi utili alla protezione, al mantenimento e alla crescita delle destinazioni balneari italiane. Tantissimi gli appuntamenti estivi organizzati nel cartellone ?Castiglione Summertime?. Anche quest?anno l?impegno dell?Amministrazione nell?offrire a turisti e cittadini momenti di intrattenimento e svago non è certo mancato. Eventi di animazione e accoglienza per tutte le età ma anche grandi ospiti e nomi di rilievo? Grazie alla collaborazione con le associazioni culturali, sportive e sociali del territorio anche l?estate 2023 è stata colma di appuntamenti nel capoluogo e nelle nostre frazioni. Da giugno ad ottobre centinaia gli eventi organizzati che hanno saputo accontentare i più vari gusti e generi attraverso una proposta culturale di qualità e appuntamenti di portata nazionale ed internazionale con ospiti e celebrità del mondo del cinema e della musica. Penso ai grandi musicisti protagonisti della seconda edizione di Musica di Mare, il salotto musicale che nel mese di giugno ha portato sul palco naturale di piazza Solti, Danilo Rea con Ramin Bahrami e il violoncellista Giovanni Sollima. Due serate davvero emozionanti ed inedite con tre artisti e profondi conoscitori della musica che ci hanno trasportato in un mondo parallelo tra note e parole. Ad agosto l?ottava edizione del Cinema di Mare, diretta magistralmente dal regista Giovanni Veronesi, non ha deluso le aspettative del pubblico regalando, oltre a proiezioni, documentari e concerti di livello, anche incontri pomeridiani con noti personaggi del cinema e della televisione italiana del calibro di Isabella Ferrari, Gabriele PRIMO PIANO ? VIVI ? 25 VIVI Calasole Live - Vinicio Capossela - Piazza Orto del Lilli ???? Tra i progetti a lungo termine, il restyling della farmacia comunale e la riqualificazione dell'area ex Paoletti Muccino, Valeria Golino. Infine, ultimo solo in termini cronologici, abbiamo riproposto, dato il grande successo nel 2022, il super concerto di fine estate ?Calasole Live?, questa volta per motivi meteorologici organizzato in piazza Orto del Lilli. Sul palco un ospite d?eccezione, il cantautore polistrumentista Vinicio Capossela. Piazza colma e tre ore no stop di concerto live. Una serata davvero indimenticabile. Un focus particolare sugli eventi culturali quest?anno. E non poteva essere altrimenti con la ricorrenza del centenario dalla nascita di Italo Calvino e la nuova mostra evento 2023 al Museo di Vetulonia. Per il centenario di Italo Calvino non poteva essere altrimenti. Italo Calvino amava il nostro paese, i castiglionesi, il nostro mare e il verde delle pinete, ce lo ricorda in molti scritti e in altrettante interviste. Nel centenario della sua nascita era doveroso, oltre che un vero onore, festeggiare questa ricorrenza e ricordare lo scrittore che qui ha scelto di riposare e che con le sue parole ha portato in alto il nome di Castiglione. Per questo 100 anni e 100 eventi a Castiglione della Pescaia. Tre appuntamenti fissi al mese da gennaio a dicembre alla Biblioteca a lui intitolata e molti altri eventi, tra musica, sport, fuochi d?artificio e teatro organizzati dalla primavera all?autunno. Fino al 15 di ottobre, data di nascita di Italo Calvino e giorno in cui abbiamo conferito 26 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 allo scrittore la cittadinanza onoraria postuma e presentato il francobollo di Poste Italiane dedicato al centenario. Quello che per tutti è uno dei maggiori narratori e prosatori del XX secolo, per Castiglione della Pescaia è un cittadino illustre che ha vissuto in mezzo ai castiglionesi per buona parte della sua vita. Io credo nel valore della cultura, soprattutto quando è legata alla storia del territorio. Castiglione della Pescaia ha fatto breccia nel cuore di Italo Calvino e grazie ai suoi lavori siamo protagonisti di frammenti importanti che ci identificano nella letteratura mondiale. Quest?anno con i dodici mesi di eventi a lui dedicati abbiamo potuto finalmente ringraziarlo. E poi grande successo ha riscosso anche quest?anno la mostra a Vetulonia, giusto? Esattamente. Non è un caso se ho scelto di tenere per me la delega alla cultura, da sempre mi appassiona e mi regala emozioni. Credo fortemente che investire sulla cultura porta necessariamente ottimi frutti, sia dal punto di vista turistico che promozionale. Un esempio perfetto ne è il Museo Civico Archeologico di Vetulonia che con le grandi mostre degli ultimi due anni ha raggiunto eccezionali traguardi in termini di visitatori e di risonanza mediatica. L?ultima mostra-evento ?Corpo a corpo. Dalla bellezza classica dei capolavori del Museo archeologico nazionale di Napoli alla classicità del Bello nell?opera di Mitoraj? si è appena conclusa e sono oltre 10.000 le persone che nell?ultimo anno hanno raggiunto Vetulonia per ammirare le opere in prestito dal MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dall?Atelier Mitoraj di Pietrasanta. Adesso, pensiamo al Natale? A Castiglione della Pescaia sarà di nuovo un ?Natale al mare?, con il mercatino in piazza Orto del Lilli, le vie addobbate ed illuminate, eventi per grandi e piccini nelle piazze e in Biblioteca e un ?beach party? per la serata di Capodanno con musica, giochi di luci e djset in collaborazione con la discoteca La Capannina. L?anno nuovo è ormai alle porte. Ci può anticipare qualcosa? Cosa troveranno i turisti nel 2024 a Castiglione della Pescaia? Con gli uffici siamo a lavoro per la stagione 2024 e alcuni grandi eventi sono già confermati. Tornerà a passare da Castiglione della Pescaia la Mille Miglia, la corsa automobilistica più bella del mondo che si fermerà da noi per il break del pranzo di giovedì 13 giugno. Sempre all?inizio della stagione ospiteremo importanti appuntamenti sportivi nazionali ed internazionali, come il Torneo Internazionale di Beach Tennis a maggio e il 31° Campionato di Calcio della nazionale ingegneri che da noi svolgerà le qualificazioni a giugno e le gare finali nel mese di settembre. E poi cos?altro bolle in pentola? Corpo a Corpo - Mostra al Mu Vet ???? Ed in materia di turismo la sindaca invita alla collaborazione tra i comuni della Maremma per promuovere il territorio e accrescerne il brand Nel 2024 si celebrano due ricorrenze profondamente legate al nostro territorio che avremo cura di onorare con eventi e incontri dedicati: il 50esimo dalla circumnavigazione del globo in solitaria di Ambrogio Fogar che approdò il 7 dicembre 1974 a Castiglione della Pescaia dopo oltre 400 giorni in mare a bordo del ?Surprise? e il 50esimo dalla scomparsa di Gino Cervi, l?attore, doppiatore e conduttore radiofonico che amava trascorrere le estati e lunghi periodi nella sua casa a Punta Ala dove morì nel 1974. Per il cartellone estivo si confermano al momento tutti gli appuntamenti con la musica jazz e classica in piazza Solti, alla Casa Rossa Ximenes e nelle frazioni. Ospiteremo per il secondo anno consecutivo una tappa del Vertical Tour di Radio Dj. Sempre in tema musica stiamo lavorando per regalare a turisti e cittadini oltre alla terza edizione del Calasole Live a fine stagione, altri concerti gratuiti nel corso della stagione con nomi noti del panorama musicale italiano, ma non posso ancora svelare nulla, posso solo assicurare che il cartellone ?summertime2023? non deluderà le aspettative! Il 2024 sarà il suo terzo anno da primo cittadino e segna quasi la metà del suo incarico. Tanti i progetti ad oggi in corso, ma due in particolare sono quelli che già dal prossimo anno arricchiranno il paese: il restyling della farmacia comunale di là dal ponte e l?inaugurazione dei nuovi edifici nella area della ex fabbrica Paoletti. Due opere significative da spuntare tra i progetti promessi nel suo programma elettorale. Insieme ad Assessori e Consiglieri stiamo procedendo senza sosta per tenere fede alle promesse fatte in campagna elettorale. Tanti i punti del programma che ci tengo a veder realizzati alla fine di questo mandato. Sarà impegnativo, considerando che siamo già a metà del percorso, ma intanto oggi possiamo veder iniziati gli iter di due importanti progetti-obiettivo: la rigenerazione urbana dell?area ex-Paoletti e la ristrutturazione della farmacia comunale. L?area dell?ex fabbrica Paoletti è stata abbandonata dal 1983, a breve finalmente tornerà ad essere funzionale come in passato, assumendo una nuova centralità per le molteplici attività che vi si potranno svolgere, dal sociale al sanitario, dal culturale al turistico. A tutti gli effetti si tratta di un progetto di rigenerazione urbana su un terreno di oltre quattro ettari e mezzo che porterà alla realizzazione di una nuova viabilità pubblica, con marciapiedi, pista ciclabile e pedonale, rotatorie di accesso al paese, parcheggi, ma anche uffici, servizi ed attività commerciali. Dall?altro ingresso del paese stanno invece per partire i lavori alla Farmacia Comunale che sarà rinnovata con la messa in sicurezza, il restyling dei locali e la riqualificazione dei servizi offerti grazie alle nuove strumentazioni tecnologiche di cui la farmacia sarà dotata. Dare al paese una farmacia ammodernata nello stile e nella funzionalità era uno dei principali obiettivi che ci eravamo prefissati in campagna elettorale e che oggi finalmente possiamo dire di aver realizzato. Tornando al tema del turismo ed allargando il ragionamento su scala provinciale cosa si potrebbe e dovrebbe fare per promuovere di più e meglio la Maremma in modo da migliorarne l?appeal e renderla una destinazione turistica sempre più vincente e riconoscibile? Io credo che sia sempre vincente fare rete e condividere politiche, pratiche e progetti volti a promuovere e accrescere il brand Maremma, un unico marchio che rappresenta tutti gli attori di questo meraviglioso, vario e ampio territorio, dai comuni costieri, a quelli montani fino alle città di provincia. Con l?ambito Maremma Nord lavoriamo continuamente per condividere strategie e politiche di sviluppo e facciamo parte di molti progetti che superano i confini di ambito. Il più recente è il progetto RebootMed che ci vede protagonisti insieme al Comune di Grosseto e la Regione Toscana di un importante finanziamento che si occuperà di riqualificare in termini di sostenibilità e l?intera area della Diaccia Botrona. Questo ciò che serve, progetti e obbiettivi comuni, lavorare insieme per lo stesso scopo e collaborare per il successo della Maremma Toscana. PRIMO PIANO ? VIVI ? 27 TURISMO Manciano, l?amministrazione al lavoro con il territorio per il comparto turistico DI CRISTINA CHERUBINI Manciano Un?importante riunione dedicata al turismo ha fatto il punto sulla situazione del settore dell?ospitalità di Manciano. Nell?occasione sono stati analizzati i dati, si è parlato di strategie per destagionalizzare e aumentare i pernottamenti, si è stilato il bilancio di quanto fatto quest?anno, e sono state getatte le basi per il piano d?azione 2024 dell?Ambito Turistico Maremma Toscana Sud I l tema del turismo al centro della riunione che si è svolta a Manciano, il 16 novembre scorso, per iniziativa dell?assessorato al Turismo del Comune che ha coinvolto i rappresentanti chiave della filiera della ricettività e della produzione enogastronomica locale, insieme alle figure di coordinamento dell?Ambito turistico Maremma Toscana Sud, guidato come capofila dal Comune di Grosseto. L?incontro, che si è tenuto nella sala del Consiglio Comunale, è stato organizzato per fare il punto sulla situazione del settore dell?ospitalità di Manciano insieme ai rappresentati delle aziende del territorio, fotografandolo a partire dai dati e dal contesto turistico di Ambito. È stata illustrata un?analisi realizzata a partire dall?incrocio di dati significativi del biennio, dalla quale sono emerse alcune indicazioni importanti per l?amministrazione e per le aziende, in relazione alla fruizione territoriale, utili a perseguire una maggiore destagionalizzazione e un aumento del pernottamento medio a destinazione, necessità reali per Manciano. Particolarmente seguito il confronto sulle attività realizzate nel piano 2023 dall?Ambito Turistico Maremma Toscana Sud, che vede Grosseto quale comune capofila: tante iniziative, ma molti anche i suggerimenti dai presenti per favorire l?adozione nel prossimo piano di Ambito 2024 di azioni promozionali che coinvolgano maggiormente i segmenti turistici presenti a Manciano, con un particolare sprone ad investire maggiormente risorse nelle attività di Ambito da parte dei comuni che dello stesso Ambito fanno parte. Tra i principali concetti condivisi soprattutto l?assoluta necessità di rendere l?offerta enogastronomica del territorio ancora più funzionale allo sviluppo del crescente segmento slow tourism, al pari di quanto fatto da altri comprensori toscani, così come la volontà di rendere l?offerta termale di Manciano, libera od organizzata, maggiormente integrata in una offerta di destinazione più ampia, capace di fornire elementi per un?esperienza di vacanza completa. PRIMO PIANO ? VIVI ? 29 VIVI ???? L'obiettivo è potenziare l'offerta enogastronomica, integrare quella termale e promuovere una crescita condivisa Così l?assessore al Turismo Andrea Caccialupi: ?È necessario destinare risorse per eventi e iniziative in grado di generare pernottamenti o che abbiano una risonanza comunicativa turistica o culturale del maggior rilievo possibile, piuttoAndrea sto che occasioni di Caccialupi intrattenimento di poca rilevanza, così come sarà importante attivare una profonda revisione del sistema di informazione turistica e di valorizzazione dell?offerta territoriale di Manciano, per migliorare sia la presenza in rete e sui social sia la presenza capillare nelle strutture, attraverso rinnovati supporti cartacei destinati a turisti italiani e internazionali. Queste azioni sono necessarie per migliorare i consumi e la Manciano, la Rocca circolazione dei turisti all?interno di tutto territorio Mancianese?. Molte le proposte avanzate, quasi tutte concentrate sulla necessità del territorio di partecipare alle attività fieristiche e di workshop proposte dall?Ambito Turistico in collaborazione con Toscana Promozione ed Enit, attraverso l?ingresso nella DMO di destinazione di uno strumento di tour operating il più rappresentativo possibile di tutte le strutture del territorio, proprio per dar loro possibilità di commercializzazione su nuovi mercati e verso nuovi clienti. Inizia ora una fase nuova, un vero e proprio cantiere di elaborazione di strategie condivise tra tutti gli attori che operano nel settore della ricettività: i dati e le analisi, ma soprattutto le proposte emerse in sede di riunione saranno oggetto di condivisioni e riflessioni interne alle associazioni di categoria con i loro associati, al fine di ottimizzare gli spunti ed avvicinarli ancora di più alle esigenze della piccola e media impresa, dei produttori enogastronomici e dei professionisti dell?ospitalità. L?obiettivo comune è la crescita attraverso un governo strategico e condiviso dei processi di sviluppo turistico: uno sviluppo necessario e atteso dalla città e da tutto il territorio. Alla riunione hanno partecipato assieme all?Amministrazione Confcommercio Grosseto, Federterme Confindustria, Cia, Cia Turismo Verde, Confagricoltura Agriturist, Consorzio L?altra Maremma, Gepa Srl, Confartigianato Imprese Grosseto, Comune di Grosseto (Coordinamento di Ambito Turistico) Cna Grosseto. Saturnia, Cascate del Gorello 30 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 VIVI EVENTI Grosseto, debutto sold out per la stagione teatrale e per gli incontri con gli interpreti Partenza col botto per la Stagione teatrale dei Teatri di Grosseto promossa da Comune e Fondazione Toscana Spettacolo onlus. I primi spettacoli hanno infatti registrato dei bei sold out che lasciano ben sperare anche per il prosieguo. ?Tango senza confine? e ?I ragazzi irresistibili? i due titoli del mese di dicembre DI MICHELE GUERRINI Teatro degli Industri 32 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Nelle foto alcuni dei protagonisti della stagione 2023-2024 nei Teatri di Grosseto Falstaff a Windsor I ragazzi irresistibili Tango senza confine Amy Winehouse L?anatra all?arancia La signora del martedì Partenza col botto! La stagione teatrale dei Teatri di Grosseto, promossa dal Comune e da Fondazione Toscana Spettacolo onlus, è iniziata nel migliore dei modi. Le prime due date hanno chiuso il botteghino con un sold out, e non solo. Il primo appuntamento della rassegna ?Incontri con gli interpreti? ha siglato un tutto esaurito nel ridotto del Teatro degli Industri. Una partenza veramente da record. «Sabato 4 e domenica 5 novembre ?Trappola per topi? con Lodo Guenzi ha registrato due sold out e l?incontro con la compagnia è stato un vero successo ? spiega l?assessore alla Cultura del Comune di Grosseto, Luca Agresti ? . È stato un ottimo debutto e ne siamo orgogliosi: ogni volta che presentiamo una nuova stagione teatrale c?è sempre quel minimo di incertezza sulla risposta del pubblico. Devo dire che anche quest?anno la reazione è stata eccezionale. Gli abbonamenti a tutti gli spettacoli in programma sono terminati in pochi giorni, così come la formula ridotta. La richiesta ha superato le aspettative e già dal primo appuntamento il pubblico ci ha confermato come gli incontri con la compagnia siano un appuntamento atteso. Voglio ringraziare tutti coloro che a vario titolo sono coinvolti nella stagione teatrale, un ottimo lavoro di squadra che dà lustro alla nostra città e alla proposta culturale di Grosseto». Intanto a fine novembre al Teatro Moderno è andato in scena anche il secondo titolo del cartellone 2023/2024, ovvero ?1984? con Violante Placido, Nini Bruschetta e Giancarlo Commare. I prossimi appuntamenti Il prossimo appuntamento della stagione teatrale è in programma lunedì 11 dicembre al Teatro degli Industri, cornice ? in occasione della Giornata mondiale del tango ? dello spettacolo fuori abbonamento Tango senza confine, con Riccardo Taddei (fisarmonica), Teodora Ristic (pianoforte), Cécile Bruned, (flauto), Monica Nicoara, (voce), Dario Epifani (contrabbasso). La stagione proseguirà al Teatro degli Industri venerdì 15 dicembre. Umberto Orsini e Franco Branciaroli, diretti da Massimo Popolizio, porteranno in scena I ragazzi irresistibili di Neil Simon. Ancora, al Teatro degli Industri, lunedì 8 e martedì 9 gennaio, Alessandro Benvenuti sarà il protagonista di Falstaff a Windsor. Lo spettacolo, adattato e diretto da Ugo Chiti, è liberamente tratto da Le allegre comari di Windsor di William Shakespeare. In occasione di Le nostre anime di notte questa rappresentazione si terrà anche il secondo appuntamento della rassegna ?Incontri con gli interpreti? che in questo caso, martedì 9 gennaio, alle 18.15 nel ridotto del Teatro degli Industri, incrocerà il proprio percorso proprio con Alessandro Benvenuti e la compagnia di ?Falstaff a Windsor?. Sempre a gennaio, venerdì 19, la stagione si sposterà al Teatro Moderno, dove Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli porteranno sul palco L?anatra all?arancia di William Douglas Home e MarcGilbert Sauvajon, per la regia di Claudio Greg Gregori. Venerdì 26 e sabato 27 gennaio, Giuliana De Sio e Alessandro Haber arriveranno al Teatro degli Industri con La signora del martedì di Massimo Carlotto. Il programma proseguirà al Teatro degli Industri venerdì 2 febbraio con lo spettacolo Amy Winehouse. L?amore è un gioco a perdere, portato in scena da Melania Giglio. Martedì 6 febbraio al Moderno sarà il momento de Il calamaro gigante, tratto dall?omonimo romanzo di Fabio Genovesi, con Angela Finocchiaro e Bruno Stori. Al Teatro degli Industri, venerdì 16 febbraio, Lella Costa ed Elia Schilton PRIMO PIANO ? VIVI ? 33 VIVI ???? Luca Agresti, assessore alla Cultura: «Una partenza veramente entusiasmante: il pubblico ci conferma la qualità della proposta» saranno protagonisti in Le nostre anime di notte. Lo spettacolo, tratto dall?omonimo romanzo di Kent Haruf, è diretto da Serena Sinigaglia. La letteratura di nuovo al centro, martedì 27 febbraio: per la regia di Alessandro Di Murro, al Teatro degli Industri arriverà Finzioni, lo spettacolo dedicato al pensiero dello scrittore e poeta argentino Jorge Luis Borges. La stagione tornerà al Teatro Moderno venerdì 1 marzo: in programma la commedia di Coline Serreau Tre uomini e una culla, con Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta e Attilio Fontana. Spazio alla danza, sabato 9 marzo, al Teatro degli Industri. COB Compagnia Opus Ballet presenterà Le quattro stagioni: coreografie di Aurelie Mounier su musiche di Antonio Vivaldi. Ultimi appuntamenti in stagione, sabato 16 e domenica 17 marzo, al Teatro degli Industri. Ottavia Piccolo e i solisti dell?Orchestra Multietnica di Arezzo porteranno in scena Cosa Nostra Finzioni 34 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Tre uomini e una culla spiegata ai bambini di Stefano Massini. Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21. Biglietti Per acquistare i biglietti degli spettacoli è a disposizione fino al giorno antecedente ogni rappresentazione il sito https://comunegrosseto.ticka.it/ oppure la sera della messa in scena al botteghino del teatro un?ora prima dell?apertura del sipario dalle ore 19 alle ore 21. Questi i prezzi: Teatro degli Industri: platea e palchi centrali: intero 20 euro, ridotto 18 euro? palchi laterali a: intero 18 euro, ridotto 16 euro? palchi laterali b e loggione: posto unico 15 euro. Teatro Moderno: I settore di platea: intero 24 euro, ridotto 22 euro? II settore di platea e galleria: intero 22 euro, ridotto 20 euro. Biglietto futuro under 35 in collaborazione con Unicoop: Teatro degli Industri e Teatro Moderno biglietto posto unico 8 euro. Speciale Università della Toscana (riservato ai possessori della Carta Studente della Toscana) Teatro degli Industri e Teatro Moderno biglietto posto unico 8 euro. Carta del Docente e 18App: il Comune di Grosseto e Fondazione Toscana Spettacolo onlus sono esercenti accreditati, quindi è possibile utilizzare i voucher del Bonus docenti e 18app per l?acquisto dei biglietti degli spettacoli inseriti nella stagione. Info Questi i contatti per ulteriori informazioni: tel. 334 1030779, mail info@teatridigrosseto.it. Teatro degli Industri: via Mazzini, 101/103. Biglietteria Teatro degli Industri: tel. 0564 488064. Teatro Moderno: via Tripoli, 33/35. Biglietteria Teatro Moderno: tel. 0564 22429. Web: comune.grosseto.it | toscanaspettacolo.it Le quattro stagioni Teatri di Grosseto, al via gli incontri con gli interpreti della stagione teatrale I Teatri di Grosseto presentano gli incontri con gli interpreti della stagione teatrale 2023/2024. Cinque appuntamenti per parlare e conoscere meglio gli attori che saliranno sul palco del Teatro degli Industri da novembre a marzo. Gli incontri, inseriti nell?ambito della stagione organizzata dal Comune di Grosseto e Fondazione Toscana Spettacolo onlus, sono realizzati in collaborazione con l?associazione Escargot. A coordinare gli appuntamenti, che saranno nel ridotto del Teatro degli Industri (via Mazzini), alle 18.15 con ingresso gratuito, sarà Federico Guerri, attore e formatore teatrale che da anni collabora con i Teatri di Grosseto. Il via è stato dato il 5 novembre da Lodo Guenzi e la compagnia che ha messo in scena ?Trappola per topi?, primo spettacolo della stagione. Protagonista della commedia della signora del giallo, Agatha Christie, al grande pubblico è noto principalmente come il frontman del gruppo ?Lo Stato Sociale? anche se, Ludovico in arte Lodo, è anche (e soprattutto) un attore. Il secondo appuntamento è in programma martedì 9 gennaio, sempre alle 18.15 e sempre nel ridotto del Teatro degli Industri. Guerri parlerà con Alessandro Benvenuti e la compagnia Alessandro Benvenuti di ?Falsta? a Windsor?, spettacolo liberamente tratto da ?Le allegre comari di Windsor? di William Shakespeare. Benvenuti non ha bisogno di presentazioni, l?attore fiorentino è entrato nella storia del cinema e del teatro italiani da tempo. Attualmente è uno dei protagonisti della fortunata serie Tv ?Delitti del Bar Lume? tratta dai romanzi di Marco Malvaldi. Sabato 27 gennaio saranno Giuliana De Sio, Alessandro Haber e la compagnia de ?La signora del martedì? ad incontrare e raccontarsi al pubblico. I due attori sono i protagonisti di uno spettacolo intriso di sensualità ma anche di dolcezza e di grazia. Vincitrice di due David di Donatello, Giuliana De Sio ha interpretato moltissimi perso- naggi in tv e al cinema entrando nel cuore del pubblico italiano. Alessandro Haber è un artista eclettico capace di entrare in ruoli completamente di?erenti tra loro, un talento incredibile dimostrato al cinema, al teatro e in tv. Venerdì 2 febbraio racconterà il suo approccio alla di?cile storia di Amy Winehouse l?attrice e autrice dello spettacolo omonimo Melania Giglio. L?artista sul palco ripercorre infatti le tappe umane e musicali più significative della celebre cantante soul, incredibile voce e straordinario talento. Per questo appuntamento a coordinare l?incontro sarà il direttore di TV9 Enrico Pizzi. A chiudere il ciclo di appuntamenti domenica 17 marzo sarà Ottavia Piccolo e la compagnia dello spettacolo ?Cosa nostra spiegata ai bambini?. La Piccolo interpreterà Elda Pucci, una pediatra che fu eletta sindaco di Palermo e che purtroppo commise l?errore di operare con coscienza e onesta?, nel rispetto del suo ruolo istituzionale andando a mettere il dito in un sistema di interessi, saldamente intrecciati tra Cosa Nostra e la politica stessa. Alla fine di ogni incontro sarà o?erto un aperitivo con i prodotti tipici dell?enogastronomia maremmana. Ottavia Piccolo Amy Winehouse e Melania Giglio PRIMO PIANO ? VIVI ? 35 VIVI EVENTI ?Parco Aperto?, è ricco il calendario delle proposte per scoprire il Parco della Maremma in autunno ed inverno Si chiama ?Parco Aperto? ed è il ricco calendario di proposte per visitare quella perla rappresentata dal Parco della Maremma in autunno ed inverno. Dodici eventi da novembre a marzo, ai quali si aggiungeranno visite guidate per conoscere meglio gli itinerari dell?area protetta e alcune aree solitamente non aperte alla visita DI ELENA VANTELLINO Parco Aperto Torna Parco Aperto, il cartellone di eventi organizzato dal Parco della Maremma. Anche quest?anno il Parco della Maremma lancia un ciclo di eventi pensati per visitare e vivere il Parco nella stagione autunnale e invernale: una delle più adatte e suggestive per andare alla scoperta della ricchezza della natura e del paesaggio maremmano. Dodici eventi da novembre a marzo, ai quali si aggiungeranno visite guidate per conoscere meglio gli itinerari dell?area protetta e alcune aree solitamente non aperte alla visita. 36 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Curiosità e attività: ogni evento prevede una esperienza che farà conoscere un particolare tema legato alla natura e alla biodiversità e un piccolo trekking, alla portata di tutti, per toccare con mano i temi affrontati. ?Per la stagione autunno/inverno ? sottolinea il presidente Simone Rusci ? sono state pensate proposte di trasversale interesse per poter coinvolgere non solo gli amanti del trekking, ma anche coloro che sono interessati agli aspetti scientifici. Oltre ad alcune attività pensate per famiglie, bambini e ragazzi. Ogni evento sarà anticipato e racconta- to sui canali social del Parco e sul sito: il modo migliore per stare sempre aggiornati sulle attività del Parco della Maremma?. Il primo evento ?Gli alieni della natura?, di carattere scientifico, si è svolto il 19 novembre, ed ha affrontato il tema delle specie alloctone del Mediterraneo. Un focus particolare è stato dedicato al Granchio Blu, un ?alieno? sulle coste toscane, recentemente conosciuto in tutta Italia. Nell?occasione si è tenuto un incontro con Giampiero Sammuri, biologo, presidente del Parco Nazionale Arcipelago Maremma Magazine - Dicembre 2023 - 3_Maremma Magazine 27/11/2023 18:55 Pagina 37 Toscano per conoscere le problematiche delle specie aliene e tante curiosità legate alla loro gestione. Per finire, il programma ha offerto una visita guidata nella parte terminale dell?Ombrone, per vedere dal vivo i Granchi Blu ed incontrare Giuseppe Anselmi, guardiaparco in pensione e presidente dell?associazione Alcedo. Nel mese di dicembre saranno due gli appuntamenti. Il primo, il 3 ? intitolato ?Il silenzio della natura: passeggiata invernale a Cala di Forno? ? è un itinerario per raggiungere Cala di Forno, immersi nel silenzio che avvolge la natura in inverno. Il secondo, il 26 ha un titolo assai eloquente: ?Postumi Natalizi: smaltiamo insieme gli eccessi del pranzo di Natale?, ed è una passeggiata con guida ambientale e dietista. L?anno nuovo poi partirà il 14 gennaio, domenica, con ?Animali fantastici e dove trovarli nel Parco?, un laboratorio didattico-creativo per bambini dai 5 agli 8 anni a cura di Elisa Cherubini. Il programma completo è a pagi. 39. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0564 393238, mail booking@parcomaremma.it, web www.parco-maremma.it Numeri da record per le navette nel Parco della Maremma Intanto, si è concluso nei giorni scorsi il servizio navetta che, nei mesi estivi, ha collegato il parcheggio del Parco Regionale della Maremma con Marina di Alberese. Un progetto, nato dalla collaborazione tra Tiemme Spa e il Parco Regionale della Maremma che ha dato buoni risultati. Oltre 34mila passeggeri, circa 4200 corse effettuate, più di 40 trasferimenti giornalieri, collegamenti garantiti ogni 20 minuti. Sono questi i numeri che fotografano l?attività del servizio di collegamento in bus tra Alberese PRIMO PIANO ? VIVI ? 37 VIVI ???? Ogni evento prevede una esperienza che farà conoscere un particolare tema legato alla natura e alla biodiversità e un piccolo trekking, alla portata di tutti, per toccare con mano i temi affrontati e la spiaggia di Marina di Alberese organizzato da Tiemme in sinergia con l?Ente Parco Regionale della Maremma. È stato un successo il servizio navette che, da aprile a ottobre, ha fatto la spola tra il Centro Visite del Parco e la spiaggia di Marina d?Alberese. Nei mesi più caldi della stagione estiva, luglio e agosto, i mezzi di Tiemme sono stati utilizzati tutti i giorni, sabato, domeniche e festivi compresi. Negli altri mesi, invece, il servizio è stato attivo durante i fine settimana. Una scelta strategica, questa della diversificazione del trasporto, che ha centrato l?obiettivo, visto il grande afflusso di passeggeri che hanno utilizzato le navette: 34.372 in totale. Il servizio è stato molto apprezzato 38 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 anche per la sua anima green. Tutti i mezzi impiegati, infatti, sono alimentati a metano e non a carburante fossile. Il parcheggio di riferimento, inoltre, è lo scambiatore acquistato da Rama Spa davanti al Centro Visite del Parco: un?area fruibile e funzionale pensata proprio per sviluppare pratiche sostenibili a livello ambientale. ?Il bilancio di questi mesi di attività nel Parco della Maremma ? afferma Guido Delmirani, presidente di Tiemme ? è positivo. Poter svolgere i nostri servizi in una delle aree di maggior pregio naturalistico della costa è motivo di soddisfazione e di crescita per la nostra azienda. Da sottolineare anche la sinergia con il Parco che è stata fondamen- tale. Continuiamo su questa strada cercando di migliorare sempre e di offrire un servizio sempre più efficiente e sostenibile?. ?I dati ? afferma il presidente del Parco Simone Rusci ? confermano la bontà della scelta effettuata: quella di offrire un servizio sostenibile, efficiente ed alternativo all?utilizzo delle auto. Il servizio svolto da Tiemme ha reso possibile il collegamento tra i principali nodi della rete territoriale che sostiene l?area protetta e che ne consente la fruizione da parte degli abitanti e dei visitatori. Un progetto di connessione e mobilità, due caratteristiche irrinunciabili di una comunità territoriale che vuole essere sostenibile ed efficiente?. MUSICA L?Amiata Piano Festival chiude in bellezza regalando una serata da incorniciare Chiusura in bellezza il 9 dicembre per l?Amiata Piano Festival, edizione 2023, con il tradizionale concerto natalizio che ospiterà l?Orchestra Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna in un?esibizione cameristica imperdibile dal titolo ?Il Cuore degli Eroi?. Il programma ruoterà attorno all?Idillio di Sigfrido di Wagner e alla Serenata di Dvo?ák T orna per il tradizionale concerto di saluti natalizi il 9 dicembre, la grande musica di Amiata Piano Festival con il debutto nel nostro territorio dell?Orchestra Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, compagine fra le più prestigiose in Italia e non solo. La serata, battezzata ?Il Cuore degli Eroi? in onore di Sigfrido, prevede in realtà un programma estremamente natalizio con la celebre orchestra bolognese in formazione cameristica, impegnata su due meravigliose pagine musicali profondamente legate all?idea di famiglia e festa. Infatti, suonando a parti reali i musici- sti della Filarmonica eseguiranno in apertura di programma uno dei brani più intimi, famigliari e in senso lato natalizi, della storia della musica, l?Idillio di Sigfrido di Wagner, composto come regalo di compleanno per la seconda moglie Cosima e per lei eseguito privatamente nella loro residenza vicino a Lucerna la mattina del 25 dicembre 1870. Nato per rimanere solo nelle memorie di famiglia, il testo musicale fu poi pubblicato ben otto anni dopo ed esclusivamente per urgenze economiche tanto che Cosima scrisse con grande rammarico: ?Il tesoro segreto è diventato proprietà pubblica?. Dunque, dono perfetto per la comunità di amici, conoscenti ed affetti famigliari che ogni anno si raccoglie alle pendici dell?Amiata per godere del festival come ad un ritiro spirituale in musica. Altrettanto legata al focolare famigliare è la Serenata per fiati, violoncello e contrabbasso di Dvo?ák, composta proprio nel 1878, anno di pubblicazione dell?Idillio ma soprattutto di nascita della prima figlia del grande boemo dopo la morte dei precedenti tre figli. Quindi l?inizio di un periodo sommamente felice per il grande compositore e che si rispecchia pienamente nella travolgente pagina finale, ricca di temi folklorici e vitalità, perfetta per accompagnare il pubblico alla cena festosa di questo week end dell?Immacolata nel cuore PRIMO PIANO ? VIVI ? 41 VIVI ???? Maurizio Baglini: ?Il Concerto di Natale, suggellato dall?Idillio di Sigfrido di Wagner, è il regalo più bello che si possa fare al nostro pubblico, agli amici di Amiata Piano festival? Maurizio Baglini e Silvia Chiesa della bellezza toscana. La serata sarà impreziosita nell?intervallo da una degustazione di prodotti a chilometro zero della meravigliosa tenuta agricola che circonda l?auditorium di Poggi del Sasso, a partire dai celebrati vini. Una chiusura perfetta per la diciottesima edizione di questo festival che ormai è una delle anime irrinunciabili della campagna amiatina, per residenti e turisti e che quest?anno ha visto molti momenti di convivialità intrecciarsi all?arte, a partire dalla festa in musica per il trecentesimo concerto dei fondatori e direttori artistici, il celebrato pianista Maurizio Baglini e la stimatissima violoncellista Silvia Chiesa, coppia d?arte e di vita. Senza dimenticare il ciclo pianistico dedicato alle trascrizioni di Liszt sulle Sinfonie di Beethoven ideato, tra giova- 42 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 ni talenti ed affermati professionisti, in collaborazione con il gigante della tastiera Louis Lortie, già Maestro di Baglini, e l?ospitalità di ben quattro orchestre sinfoniche, di cui due giovanili, che hanno davvero reso il mondo rurale amiatino un vero cenacolo di musicisti per molte settimane nel corso della primavera ed estate. Il pianista toscano Maurizio Baglini, fondatore del Festival, sottolinea: ?Il Concerto di Natale, suggellato dall?Idillio di Sigfrido di Wagner, è il regalo più bello che si possa fare al nostro pubblico, agli amici di Amiata Piano festival: portai un omaggio a Wagner e Verdi nel doppio anniversario del 2013, a Montalcino, di cui molte persone ancora si ricordano con nostalgia e piacere. In questo 2023, dunque, sono particolarmente fiero di regalare al nostro pubblico un capolavoro wagneriano proprio nella versione originale, considerando peraltro quanto la storia del Teatro Comunale di Bologna sia legata al genio tedesco. Un insieme di collegamenti splendidi, ovviamente, dal punto di vista emotivo, storico, sentimentale?. E la violoncellista Silvia Chiesa, codirettrice artistica di Amiata Piano Festival, aggiunge: ?Da violoncellista sempre vicina al meraviglioso e celebre Concerto per violoncello e orchestra del grande Boemo, gusterò con particolare partecipazione la sua Serenata in attesa di brindare insieme a tutta la grande famiglia di Amiata Piano Festival?. Presto verranno annunciate le date del 2024, ultima tappa di accompagnamento all?irrinunciabile appuntamento del ventesimo anno di Amiata Piano Festival. Ma intanto tutta la famiglia festivaliera festeggerà un?edizione di grandi risultati. VIVI MUSICA Pietro Bonfilio, successo straordinario per la prima alla Scala di Milano di un musicista maremmano Non è cosa da poco esordire a soli 33 anni sul palco più ambito da tutti i musicisti, il Teatro alla Scala di Milano. Questo è l?ambizioso traguardo raggiunto da Pietro Bonfilio, il primo musicista maremmano a calcare quel palco e per di più in così giovane età. Un prestigioso risultato che si aggiunge alla brillante carriera di Bonfilio, che con la sua musica e la sua arte porta in alto il nome della Maremma nel mondo DI ELISABETTA RUSSO Teatro alla Scala 44 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2023 Pietro Bonfilio P er parlare del successo di Pietro Bonfilio alla Scala di Milano, dove ha debuttato lo scorso 6 novembre, inizio facendo un passo indietro. Ritorno a diversi anni fa, alla prima volta che personalmente lo vidi esibirsi al Teatro Castagnoli di Scansano? appena diplomato al Conservatorio di Milano, trasmetteva sin dal suo ingresso sul palco e dalla prima nota la sua grande passione per il piano. Ricordo la sua esecuzione già di grande qualità interpretativa, che mi fece pensare ?sicuramente ne sentiremo parlare?. Così è stato. Nel frattempo ho avuto il piacere di conoscere Pietro, che a Scansano, dove è nato e a cui rimane molto legato, dirige insieme al padre Antonio il Festival Morellino Classica, e ho potuto così seguire più da vicino la sua carriera sempre in crescita, che lo ha portato ad esibirsi sui palchi più prestigiosi nel mondo, tra cui l?ambito Carnegie Hall di New York dove ha esordito a soli 25 anni. Non sono potuta mancare al suo debutto alla Scala, dove vederlo salire su quel palco che viene calcato dai più grandi artisti del mondo devo dire è stata una soddisfazione ed un?emozione che ricorderò a lungo. Suonare al Teatro alla Scala di Milano sono certa sia il sogno che tutti i musicisti vorrebbero realizzare, ciò a cui pensano quando iniziano ad intraprendere questa carriera. Pietro forse già ci pensava quando ha mosso i primi passi musicali a Scansano dove ha capito che quella era la sua strada. La profonda passione per la musica, tanto impegno, determinazione e sacrifici, e l?immancabile sostegno della famiglia, lo hanno guidato nel suo percorso verso l?obiettivo di arrivare sempre più in alto. Ha continuato gli studi musicali prima ad Arezzo e poi a Milano e all?estero. Si è diplomato al Conservatorio ?Giuseppe Verdi? di Milano con il massimo dei voti e si è perfezionato alla Hochschule fur Musik und Theater di Lipsia e al Royal Conservatoire of Scotland dove ha conseguito un Master in Performance. Durante il suo percorso di formazione ha avuto modo di approfondire i suoi studi con grandi Maestri quali Lang Lang, Vincenzo Balzani, Michele Campanella, Jean-Marc Luisada. Prestigioso debutto alla Scala di Milano Il debutto alla Scala è stato senza dubbio un grande traguardo per Pietro ed un evento memorabile per lui, per la sua famiglia ed i suoi cari ed amici presenti in teatro, per tutti coloro che lo seguono e supportano da sempre, per Scansano e la Maremma che hanno avuto una propria eccellenza artistica alla ribalta nel tempio della musica, uno dei teatri più importanti al mondo. ?È stata una grande emozione per me ed un onore immenso ? ha commentato Bonfilio ? esibirmi sul palco del teatro La Scala. Penso che sia il sogno di ogni musicista ed interprete salire almeno una volta nella vita su quel palco, condividere musica in quel luogo leggendario ?. Riuscire a farlo, e soprattutto in così giovane età, non è davvero da tutti! ?Sono stato estremamente onorato di riscontrare il supporto in questa occasione delle tante persone da tutto il mondo e profondamente felice di avere avuto vicino a me in quel giorno così importante le persone che mi vogliono bene. Un?emozione unica che mi porterò dentro?. E sicuramente è stata una forte emozione anche per i familiari e gli amici presenti in teatro vederlo eseguire su quel palco con grande maestria il brano per pianoforte ed orchestra ?Young Apollo? del geniale compositore inglese Benjamin Britten, accompagnato dall?Orchestra I Cameristi della Scala, con la direzione di Vakhtang Kakhidze. Un brano virtuosistico e di grande fascino e bellezza, eseguito alla perfezione da Pietro con grande talento e intensa musicalità, doti che lo hanno portato fino a questo traguardo e lo porteranno ben oltre. ?È stato tutto perfetto. Ho affrontato la tensione con la gioia di suonare in un posto incredibile?. La tensione non ha PRIMO PIANO ? VIVI ? 45 VIVI ???? Intanto è uscito il nuovo CD di Pietro Bonfilio, il terzo, che prosegue sulla scia della musica e della grande scuola pianistica russa, per la quale il musicista maremmano nutre una forte passione vinto sul talento, di fronte al Teatro alla Scala pieno Bonfilio ha dato il meglio di sé ed ha chiuso la sua performance in un coro di applausi. Il nuovo CD, la passione per la musica russa Un altro importante traguardo di questo periodo per Pietro è l?uscita del suo terzo CD, preceduto negli anni scorsi da altri due lavori accolti dalla critica con toni entusiastici, per cui non è un caso se Pietro è arrivato ad esibirsi alla Scala. Il nuovo CD di Bonfilio è dunque il terzo capitolo che prosegue sulla scia della musica e della grande scuola pianistica russa, per la quale Pietro nutre una forte passione. Da qualche giorno è su tutte le piattaforme globali Spotify, Itunes, Amazon Youtube, dedicato a Dmitri Shostakovich, al suo allievo German Galynin e anche a Claude Debussy. 46 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Pietro Bonfilio Con una interessante e pregiata presentazione del famoso musicologo Valerj Voskobojnikov, comprende una selezione dei preludi di Debussy e il meraviglioso, giocoso, splendente Concerto per pianoforte n° 2 di Shostakovich che Pietro ha registrato dal vivo con la Luxembourg Philharmonia Orchestra diretta dal maestro danese Martin Elmquist, durante la tournée dello scorso anno quando hanno suonato nelle stagioni musicali del Teatro Pavarotti di Modena, delle Serate Musicali in Sala Verdi di Milano e del Teatro Ponchielli di Cremona. La gemma del disco è costituita nella prima registrazione assoluta della Toccata del geniale, sfortunato compositore russo German Germanovich Galynin. Concerti in tutto il mondo Nel brillante percorso che lo ha portato alla Scala, si può dire che Pietro è passato a passi da gigante in pochi anni sui palchi dei maggiori teatri in tutto il mondo, in città come New York, Tel Aviv, Città del Messico, Bangkok, Phnom Penh, Hong Kong, Lussemburgo, Berlino, Lipsia, Glasgow, Londra e in nazioni come Francia, Romania, Svezia, Danimarca, Norvegia, Turchia, Svizzera, Marocco, Polonia, Russia, Giappone. Nel 2023 ha toccato i teatri di Praga, Marrakech, Varsavia, Istanbul, Kislovodsk Russia con la North Caucasian Philharmonic State Orchestra Dir. Nykolay Shugaiev e Tokyo con la Filharmonia Tama Dir. Chikara Imamura. Ed appena rientrato da Milano è già impegnato in una serie di concerti in Turchia, a Como e ancora in Russia a conclusione di uno stellare 2023. Morellino Classica Festival Internazionale di Scansano Nonostante l?impegnativa attività concertistica, Pietro rimane legato alla sua terra per la quale da ben 12 anni si impegna, nella realizzazione di Morellino Classica Festival Internazionale di Scansano di cui è Direttore Artistico. Una rassegna che, così come Pietro ha fatto da pianista solista, ha raggiunto grazie all?alta qualità musicale traguardi e riconoscimenti ragguardevoli: è nella lista della rivista musicale Amadeus come uno dei top 10 Festival in Italia, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento lo scorso anno con il Premio Nazionale Coletti per meriti artistici, di anno in anno cresce in attenzione del pubblico e dei media, anche esteri. Un altro grande traguardo questo del giovane artista maremmano, che è già al lavoro per il programma del Festival 2024. Prossimo concerto a Scansano Sempre per il Festival e in omaggio alla sua terra d?origine, Pietro terrà il concerto di inizio anno a Scansano, il 6 gennaio, presso il Teatro Castagnoli. In quell?occasione riceverà un?onorificenza da parte del Comune di Scansano a riconoscimento della sua eccellenza artistica e professionale e per essere ambasciatore della Maremma nel mondo con la sua musica e con il suo impegno per il Festival. Possiamo intanto tributare a Pietro un grande applauso virtuale per tutto quanto ha realizzato fino ad ora. Accogliamolo numerosi al concerto per il Nuovo Anno 2024. Ad majora semper Pietro! VIVI MUSICA Musica & Vita Aps, ovvero quando la Musica sposa l?Arte e la Bellezza Da Italo Calvino a Maria Callas fino ai Concerti di Natale per una programmazione all?insegna della grande letteratura, della musica e del canto. È la sintesi della proposta culturale dell?associazione Musica & Vita Aps con la direzione artistica del M° Francesco Iannitti Piromallo, anima con la moglie Rosella Montesano, di questa bella e attiva realtà che ama portare avanti progetti innovativi e di qualità Francesco Iannitti Piromallo DI DEBORAH CORON 48 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Un pomeriggio Adamo L ?associazione Musica & Vita, Associazione di promozione sociale, sposa la cultura musicale e la passione per l?arte, ampliando i suoi obiettivi anche al di là delle pur luminose terre di maremma, giungendo nella splendida citta del giglio, Firenze e a Roma, città Eterna. L?arte non ha limiti, né culturali, né di generi, ma ricerca spazi sui quali navigare a vele spiegate verso la bellezza. Il direttore artistico di Musica & Vita Aps è Francesco Iannitti Piromallo, noto compositore, pianista, direttore di orchestra e di coro di origini romane, ma trapiantato da anni nel capoluogo della nostra provincia: ama ideare e promuovere eventi innovativi, sviluppando sinergie diverse, progetti dove le varie arti interagiscono fra loro alla ricerca di raffinati linguaggi, che, nel vasto panorama delle offerte culturali che affollano il mercato, si contraddistinguono sempre per l?alta qualità e l?eleganza. ?La Passione per l?arte ? afferma il Maestro Iannitti ? rinsalda la nostra associazione. Io e mia moglie (la presidente Rosella Montesano) e i nostri soci e volontari abbiamo unito il nostro fare in un unico sentire, condividendo quella passione per l?arte ?tout court? ed in particolare per la musica, con la speranza di portare un messaggio di bellezza e di pace soprattutto in questi tempi così tormentati. ?La bellezza salverà il mon- do? scriveva nella sua opera ?L?idiota?, il grande genio russo Dostoevskij, ponendo questa frase sulla bocca del protagonista il principe Miskin e noi crediamo molto in questa missione catarchica della musica e dell?arte? ?Un pomeriggio, Adamo? A proposito dei grandi del passato, sicuramente un altro genio letterario è stato Italo Calvino, uno tra i maggiori scrittori del secondo novecento, conosciuto e tradotto in tutto il mondo, nato a Cuba a Santiago de Las Vegas il 15 ottobre 1923 e di cui quest?anno ricorre il centenario, ricorrenza che ha visto fiorire numerosissime iniziative per ricordarne ed omaggiarne la figura. L?Associazione Musica & Vita Aps ha contribuito con una grande iniziativa a condividerne ed esaltarne l?opera. Difatti, nell?ambito del programma ?Calvino 100!?, la rassegna di manifestazioni previste da Roma Capitale per il centenario della nascita di Italo Calvino (19232023), si è tenuto il 15 ottobre scorso presso il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese l?evento ?Un pomeriggio, Adamo?, un racconto sinfonico presentato ed eseguito in anteprima assoluta. Il progetto culturale, realizzato da Musica & Vita è stato promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovraintendenza dei Musei Capitolini, si sviluppa sui testi di Italo Calvino e sulla musica sinfonica composta da Francesco Iannitti Piromallo, già autore di centinaia di musiche sinfoniche e da camera eseguite in Italia e all?estero, con la consulenza letteraria e la scelta dei testi di Stefano Adami. L?idea di musicare il racconto giovanile di Italo Calvino ?Un pomeriggio, Adamo?, pubblicato nel 1949 nella raccolta ?Ultimo viene il corvo?, a cui è stato unito nella parte finale l?ultimo bellissimo passaggio del racconto ?la Strada di San Giovanni?, è nata dall?incontro tra Stefano Adami, formatosi in ambito filosofico, letterato, scrittore, che ha inse- PRIMO PIANO ? VIVI ? 49 VIVI ???? ?Un pomeriggio, Adamo?, racconto sinfonico su Calvino, ?Maria Callas, Galà lirico? e il Concerto di Natale ?Two Souls?, musica da camera, nel mese di dicembre a Firenze e Grosseto tra i progetti sviluppati quest?anno gnato per lunghi anni all?estero, tra cui alla University of California e alla University of Chicago nonché collaboratore della Encyclopedia of Italian Literary Studies della Princeton University, e il maestro Iannitti, che lo ha sviluppato sullo stilema del capolavoro di Prokofiev ?Pierino ed il lupo?. La voce dell?attore Pietro De Silva, noto al grande pubblico anche per aver partecipato al film premio Oscar ?La vita è bella?, dialoga con un?orchestra virtuale sinfonica di 36 elementi. Rivive così, in una sorta di magico eden, la storia del giovane giardiniere di casa Calvino, Libero Guglielmi, ritratto dalla penna del grande scrittore. La scena è stata inoltre animata dall?allegorica presenza di Grey The Mime (Luigi Benassai). Ed ecco apparire un fantastico giardino, dove i suoni dell?orchestra e le parole del grande scrittore fanno prodigiosamente riviRoma, Museo Pietro Canonica a Villa Borghese 50 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Nella foto Francesco Iannitti Piromallo, Pietro De Silva e Luigi Benassai protagonisti in ?Un pomeriggio, Adamo? vere una natura senziente. Qui si dipana il tenero approccio di Libereso con la giovane cameriera Maria Nunziata, dove tra dalie giganti e stellati mesembryanthemum, piccoli animali diventano doni inusuali. Un affresco di vita di due singolari ragazzi, che incarnano l?immagine di due realtà contrapposte: da una parte la libertà, l?anticonformismo e la dedizione green ante litteram del giovane Libereso, dall?altra l?ingenuità e la staticità di una realtà contadina, quella della Calabria degli anni ?40, che si riflette negli occhi innocenti di Maria Nunziata. La narrazione ?Un pomeriggio, Adamo? si svolge, come noto, intorno alla figura reale di Libero Guglielmi, che fu prima giardiniere di casa Calvino e poi botanico, grazie all?aiuto per gli studi che gli fornirono proprio Mario Calvino e Eva Mameli, genitori di Italo Calvino, entrambi agronomi e botanici. Un folto pubblico ha ascoltato a Roma, nella suggestiva sala grande del Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, questo gioiello musicale e letterario che ha stupito i presenti, per la sua bellezza e genuinità e che si è concluso fra applausi scroscianti. Musica & Vita lo ha replicato il giorno 11 novembre presso il Circolo degli Artisti, Casa di Dante, proprio nel cuore storico di Firenze, dove ritroviamo le indelebili impronte di un altro grandissimo della storia letteraria di tutti i tempi ?Il Sommo Poeta?. Proprio là nella medesima sala, con il patrocinio del comune di Firenze, dove lo scorso anno era stato presentato un altro progetto, promosso da Musica & Vita, in collaborazione con il laboratorio teatrale Ridi Pagliaccio e l?attore Giacomo Moscato ?Vita Nova? da Dante Alighieri, storytelling di Giacomo Moscato, con musiche originali di Iannitti ed i più celebri sonetti cantati dalla splendida voce del soprano Simona Parra, evento replicato a Grosseto al Teatro degli Industri e nei borghi di maremma. Il racconto sinfonico ?Un pomeriggio, Adamo? è stato replicato ancora a Roma il giorno 25 novembre presso la Sala Italia del Palazzo delle Associazioni Regionali del Lazio, in via Aldrovandi, di fronte al Bioparco, con la co-organizzazione del Gremio, associazione dei sardi, che ha richiesto espressamente questo evento per omaggiare il grande scrittore nel suo centenario e per ricordare la figura di Eva Mameli, madre di Calvino. Nei prossimi mesi ?Un Pomeriggio, Adamo? continuerà a viaggiare e giun- gerà ovviamente anche in terra di maremma, dove è molto atteso per condividerne insieme la meraviglia. ?Maria Callas, Galà lirico? Altro progetto curato da Musica & Vita Aps, di fresca realizzazione, ed anch?esso legato ad un?importante centenario del quale era impossibile dimenticarsi, è quello dedicato alla grande Maria Callas, nata a New York il 2 dicembre del 1923 (anno evidentemente assai fecondo, difatti nel 2023 ricorre anche il centenario dalla nascita del grande regista e scenografo Franco Zeffirelli). Il 1° dicembre scorso presso il Teatro degli Industri a Grosseto è stato presentato lo spettacolo ?Maria Callas, Galà lirico? con la partecipazione di tre splendide voci: Simona Parra soprano, Manuela Molinelli mezzo soprano, Claudio Rocchi tenore, che hanno interpretato le più famose arie e i duetti che hanno reso immortale la Divina, mentre la bravissima attrice, Adriana Michetti ha rivelato la sua vita privata e la sua grandezza di artista, al pianoforte il maestro Iannitti, testi e sceneggiatura di Simona Parra. Un grande evento che ha risuonato nel suggestivo teatro ottocentesco degli Industri di Grosseto, dove per un paio di ore è? tornata in vita la magnifica Maria Callas, indimenticata ed inarrivabile voce della lirica internazionale, artista straordinaria, simbolo di eleganza nel mondo, immensa sulla scena, la cui vita è stata però attraversata da grandi dolori che l?hanno portata prematuramente alla morte a Parigi il 16 settembre del 1977, a soli 54 anni. Franco Zeffirellli, suo coetaneo e con il quale la Callas ebbe una lunga collaborazione artistica ed una profonda amicizia, alla prima a Parigi del suo film ?Callas forever? ispirato a lei, disse: ?la congiuzione di stelle che si sono incontrate per creare un astro cosi completo e perfetto come Maria Callas non potrà ripetersi mai più?. I concerti di Natale Musica & Vita continuerà il proprio percorso con i numerosi eventi che si stanno apprestando a fiorire nel mese di dicembre con la presentazione di due concerti, il primo dei quali in programma il 16 dicembre alle ore 18 a Firenze, presso la Chiesa Evangelica Battista in via Borgognissanti 4, cornice del Concerto di Natale ?Two Souls?, musica da camera, che vedrà impegnato il ?Duo Fantasie? con le bravissime concertiste Jana Hildebrandt al flauto e Monica Jimenez Calvo al pianoforte, che eseguiranno musiche del maestro Iannitti, ispirate alle loro tradizioni musicali contrapposte. Due anime, come dice il titolo, l?una tedesca e l?altra cubana che danno vita ad un singolare e travolgente mix di tradizioni musicali mitteleuropee e caraibiche, dove si fondono ritmi travolgenti ed armonie di ispirazione classica, un inno all?incontro tra i popoli, alla fratellanza ed all?amicizia. Il concerto verrà replicato il 17 dicembre alle ore 18 presso la chiesa evangelica Battista di Grosseto in via Piave, per rivivere le suggestioni e la magia del Natale in un modo nuovo all?insegna della bella musica e dell?incontro tra i popoli. VIVI L?ITINERARIO DEL MESE Il Monte Amiata, un viaggio tra culture antiche, tradizioni e riti del fuoco DI GIADA RUSTICI 52 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Da Castel del Piano a Castell?Azzara, passando per Seggiano, Arcidosso, Santa Fiora. Viaggio alla scoperta del versante grossetano del Monte Amiata, autentica icona di bellezza intatta, meta del nostro consueto itinerario del mese. Tante le storie da scoprire, le perle da ammirare, i luoghi da vedere. Non ci credete? Provate a leggere questo articolo? I l Monte Amiata, maestoso custode della Maremma Toscana, si erge come un?icona di bellezza intatta, intrecciando armoniosamente la sua natura rigogliosa con tradizioni ricche di storia e autenticità. È una tela che si dipinge di diverse sfumature con il mutare delle stagioni, ma è in questa, a metà tra l?autunno e l?inverno, che offre il meglio di sé: i boschi si trasformano in una tavolozza di colori caldi, che, a poco a poco, con l?arrivo dell?inverno, si lascia ricoprire da una veste bianca, regalando esperienze uniche. La stazione sciistica Gli amanti degli sport invernali infatti potranno godere di un comprensorio sciistico, incastonato nella faggeta più estesa d?Europa, che offre 10 km di Piste da Sci Alpino con 8 impianti di risalita usufruibili attraverso lo Skipass Amiata e 10,5 km di piste da Sci Nordico di cui la metà sono costantemente battute. Oltre a ciò, qui sono presenti anche piste da fondo, uno Snow Park, per chi ama lo snowboard e le acrobazie, e sentieri per godere di stupende escursioni con le ciaspole, sia in diurna che in notturna, immersi nella natura incontaminata, ammirando boschi fitti e rigogliosi ed intricanti grotte. I borghi Scoprire l?Amiata, significa scoprire i paesi per connettersi con la storia, la cultura e le persone. È per queste ragioni che il nostro viaggio alla scoperta delle bellezze del Monte Amiata parte da Castel del Piano, primo paese che PRIMO PIANO ? VIVI ? 53 VIVI ???? Gli amanti degli sport invernali possono godere di un comprensorio sciistico, incastonato nella faggeta più estesa d?Europa, che offre 10 km di Piste da Sci Alpino con 8 impianti di risalita usufruibili attraverso lo Skipass Amiata e 10,5 km di piste da Sci Nordico di cui la metà sono costantemente battute accoglie il viaggiatore che lascia la Maremma e di cui già Papa Pio II ne sottolineava ?la bellezza del luogo, la comodità dell?ubicazione e l?amenità del paese?. Il borgo pone le sue radici nell?890 quando era conosciuto come Casale Plana, un avamposto dell?Abbazia del monte Amiata? nel 1479 il borgo fu distrutto e costretto a piegarsi alla Repubblica di Siena. Il paese rievoca l?8 settembre di ogni anno la sua origine medievale attraverso il Palio delle Contrade di Castel del Piano, dedicato alla Madonna Santissima delle Grazie: la leggenda vuole che Arcidosso un?intercessione della Vergine abbia salvato quattro soldati di Castel del Piano, a cui fu suggerito di abbandonare il campo di battaglia prima dell?arrivo dei nemici. I quattro, fuggendo, portarono con sé in città l?icona sacra che gli aveva parlato. Castel del Piano è inoltre il borgo dei pittori o, più precisamente, di una famosa famiglia di pittori, i Nasini, attivi tra la metà del Seicento e la metà del Settecento, autori di opere presenti in ogni paese dell?Amiata, gran parte qua conservate presso la Chiesa dell?Opera. Il viaggio prosegue, poi, alla volta di Seggiano, Olivo nel Cisternone Seggiano, ultimo avamposto prima della Val d?Orcia. È il borgo dell?olio, dove viene prodotta una delle varietà più famose della Toscana attraverso l?Olivastra di Seggiano, una specie botanica autoctona diffusa anche nei territori di Arcidosso, Castel del Piano, Castell?Azzara, Cinigiano, Roccalbegna, Santa Fiora e Semproniano. Una delle attrazioni più importanti di Seggiano è il Museo dell?Olio con al centro l?Olivo nel Cisternone, una vera e propria installazione scientifica che costituisce il primo esempio di Olivastra seggianese, nonché la più grande pianta al mondo alimentata con la tecnologia aeroponica: le radici della pianta rimangono sospese all?interno dell?ex cisterna del borgo e sono alimentate attraverso la vaporizzazione di acqua e sostanze nutritive. Nelle immediate vicinanze del centro storico è possibile visitare, inoltre, il Giardino di Daniel Spoerri, quasi 16 ettari di parco disseminati di sculture ispirate al rapporto tra l?uomo e la natura che il danzatore, pittore e coreografo ha donato a questa terra. Tornando indietro e continuando a salire, giungiamo ad Arcidosso, suggestivo borgo nato probabilmente intorno all?860 d.C. Il suo nome, che rimanda alla sua essenza, unisce i termini arx, ?fortezza?, e dossum, ?dosso?, rimandando al Castello, la Rocca, autentico 54 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Santa Fiora simbolo del paese, edificato dagli Aldobrandeschi e poi preso d?assedio dalle milizie senesi di Guidoriccio da Fogliano, che conquistò il borgo e lo assorbì nei domini della Repubblica di Siena. In paese merita assolutamente menzione il Maco, l?insolito e affascinante Museo d?Arte e Cultura Orientale, frutto della collaborazione tra il Comune grossetano e l?associazione culturale Comunità Dzogchen di Merigar, fondata da Namkhai Norbu, professore di lingua e letteratura tibetana e mongola all?Università Orientale di Napoli: qui sono esposti oltre cinquemila oggetti d?arte orientale e reperti etnografici contenuti nella Collezione Namkhai. Il paese è fortemente legato a David Lazzaretti, il ?profeta dell?Amiata?, eremita e promotore della Chiesa giurisdavidica: immancabile è una visita al Monte Labbro che ospita sulla cima la Torre Giurisdavidica, tutto quel che resta della sua religione. Il viaggio muove, poi, in direzione Santa Fiora, un piccolo borgo arroccato sopra una rupe di trachite che domina la sorgente della Fiora, di immenso fascino, infatti, come recita un antico detto della zona, ?chi va a Santa Fiora, se ne innamora?: non a caso il borgo è inserito nella lista ufficiale dei Borghi più belli d?Italia, stilata da ANCI, e ha ricevuto inoltre l?assegnazione della Bandiera Arancione del Touring Club. L?abbondanza d?acqua, una delle caratteristiche principali del borgo, ha permesso alla natura di svilupparsi florida come non mai nei dintorni di Santa Fiora. Per coloro che vogliono ammirare il verde incontaminato di questo piccolo paese, imperdibile è la visita alla Peschiera: si tratta di un parco-giardino rinascimentale costruito dagli Sforza, dove un tempo venivano allevate le trote. Il nostro itinerario, solo approssimativo, si conclude a Castell?Azzara, la porta sud del monte Amiata, nonché borgo più alto della provincia di Gros- ???? Un connubio di storia, cultura, risorse naturali che contribuisce in modo significativo all?identità della Maremma toscana seto. Il nome rimanda a una curiosa leggenda, che vede protagonista una partita a dadi (a zara) giocata tra tre fratelli della casata degli Aldobrandeschi di Santa Fiora che lo fondarono nel XIII secolo. Ciascuno dei fratelli desiderava costruire un castello lì dove oggi sorge il borgo così, incapaci di decidere a chi spettasse farlo, se lo giocarono d?azzardo e il vincitore, Bonifacio degli Aldobrandeschi, lo costruì con tre torri: una in suo onore e le altre in onore dei suoi fratelli. Leggenda o verità non è dato saperlo, ma basti pensare che ancora lo stemma mostra tre torri sovrastate ciascuna da Castell?Azzara PRIMO PIANO ? VIVI ? 55 VIVI ???? Queste piccole realtà si propongono come una cornice che fa da sfondo a un ricco calendario di eventi: l?arrivo del periodo invernale infatti profuma qua di una tradizione che celebra antichi rito del fuoco, come la Focarazza di Santa Caterina (Roccalbegna) o le Fiaccole di Santa Fiora di scena ogni anno il 30 dicembre Santa Fiora, Fiaccolata del 30 dicembre un dado bianco. Come la maggior parte dei comuni montani dell?area, Castell?Azzara viveva grazie alle miniere di mercurio. Quando furono chiuse, il paese scivolò in uno stato di isolamento, per cui gli abitanti degli altri borghi della montagna iniziarono a definire quelli del posto come degli orsi. Di recente, però, Castell?Azzara rifulge di nuova luce grazie ai turisti attratti dalle sue bellezze ambientali e storiche: prima fra tutte la Grotta del Sassocolato, un tesoro nazionale di stalattiti e stalagmiti, habitat di più di 2.000 pipistrelli, tanto che nel 1995 è stata chiusa per salvaguardarne la colonia, e oggi può essere visitata, 56 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 solo in estate, quando il disturbo per gli animali è minore, con l?ausilio del Gruppo Speleologico ?L?Orso? di Castell?Azzara. I riti del fuoco Queste piccole realtà si propongono come una cornice che fa da sfondo a un ricco calendario di eventi: l?arrivo del periodo invernale infatti profuma qua di una tradizione che celebra un antico rito del fuoco. Si parte con Santa Caterina, nel territorio di Roccalbegna, nel giorno dedicato proprio a Santa Caterina d?Alessandria: la mattina del 24 novembre viene issato un tronco di cerro, lo ?stollo? attorniato da una catasta di scope e fascine di erica, la ?focarazza?, a simboleggiare il corpo della Santa che, gettata nella fornace ardente, ne sarebbe miracolosamente uscita illesa. Prima benedetta con un rito religioso, al crepuscolo la Focarazza viene incendiata? lo spettacolo inizia con alcuni uomini che salgono sullo stollo per farlo cadere a terra, quando parte la vera ?contesa?: i tiratori delle contrade paesane si contendono questo tronco in un gioco dove non esistono regole e dove lo scopo è portarlo in contrada. Vincono quei tiratori che riescono a prendere possesso dello stollo e appoggiarlo al muro della contrada. Lo stollo viene a questo punto diviso in tanti pezzi che vengono successivamente bruciati spargendo poi le ceneri nei campi come augurio di fertilità. Arriviamo poi finalmente alla notte del 30 dicembre ed un altro paese si illumina del fuoco delle Fiaccole amiatine: siamo a Santa Fiora. Nei ?terzieri? di Borgo, Montecatino e Castello, viene allestita una ?carboniera? composta da una grande piramide di tronchi di castagno, alla quale viene dato fuoco al calar del sole: gli enormi falò bruceranno fino al 1 Gennaio per celebrale, in maniera propizia, la luce del nuovo anno. Partendo dalla piazza principale del paese, tutti i vicoli degli antichi terzieri sono animati dalle carboniere, che confluiscono sotto il Portone di Palazzo Sforza, dove iniziano i festeggiamenti con la distribuzione della tipica polenta dolce, preparata con farina di castagne. Le sue origini risalgono all?epoca medievale, quando le fiaccole erano utilizzate per illuminare i sentieri che conducevano alla Pieve di San Giovanni, in occasione della messa di mezzanotte della vigilia di Natale, ma in verità l?evento si colloca, più in generale, tra le feste del fuoco, simbolo del Sole, proprio nel periodo della sua massima crisi (solstizio invernale), per incoraggiarne la luce e il calore nella stagione dell?oscurità e del freddo, ma anche elemento di purificazione e fecondità. Tutte queste testimonianze fanno capire come il Monte Amiata vada oltre la sua fisica presenza come vulcano, ormai spento, a cavallo tra le province di Siena e Grosseto: rappresenta un connubio di storia, cultura, risorse naturali che contribuisce in modo significativo all?identità della Maremma toscana. I nostri consigli per un tour sul Monte Amiata DOVE MANGIARE IL FUNGO ALBERGO RISTORANTE DEA WELLNESS Via dei Minatori 10 Bagnolo di Santa Fiora (Gr) Tel. 328 5582205 (Romina Ballerini) www.hotelfungo.com A pochi passi dallo splendido borgo di Santa Fiora, gioiello 2014, che conta una gamma completa di servizi per ritrovare sé stessi, tra cui sauna, bagno turco, idromassaggio, doccia sensoriale, lettini relax e una tisaneria curata. L?Albergo Ristorante Il Fungo è il posto ideale per gli amanti del buon cibo e del vino: la struttura offre infatti piacevoli soggiorni enogastronomici, che sono un?autentica festa per il palato per coloro che vorranno lasciarsi guidare in dei sapori della cucina toscana. Romina e i suoi genitori, il padre chef e la madre pasticcera, custodi appassionati della tradizione, mettono a disposizione la loro esperienza pluriennale per garantire ai clienti un viaggio sensoriale nei piatti più tipici della regione. La qualità è al centro di ogni loro proposta: gli ingredienti utilizzati sono freschi, la pasta fatta in casa, la carne alla griglia e la cacciagione sono solo alcune delle prelibatezze che rendono unica l?offerta culinaria del ristorante, arricchita dai liquori tipici della zona che aggiungono un tocco finale perfetto all?esperienza gastronomica che qui è possibile sperimentare. DA VENERIO RISTORANTE ALBERGO di Imbasciati Riccardo Piazza. R.G. Carducci 18 Castel del Piano (Gr) Tel. 0564 955244 347 6440076 www.davenerio.com dell?Amiata, sorge l?Hotel Il Fungo Dea Wellness, una realtà capace di offrire un?esperienza di soggiorno completa, dedicata al relax e al benessere, in un ambiente caldo e ospitale a conduzione familiare: qua la signora Romina, insieme ai genitori, si dedica completamente agli ospiti, facendoli sentire come a casa. La struttura, oltre che numerose soluzioni alloggiative, vanta un rilassante centro benessere, inaugurato nel un viaggio alla ricerca della tradizione a tavola della Toscana. La struttura mette a disposizione un vero e proprio paradiso culinario: il loro ristorante, operando da oltre 50 anni, è rinomato tra i più antichi di Santa Fiora e del Monte Amiata, portando con sé una ricca storia e un impegno costante per la qualità. Il locale accoglie gli ospiti in una sala ricca di atmosfera, offrendo un?esperienza gastronomica unica all?insegna Nel pittoresco scenario di Castel del Piano, ai piedi del suggestivo Monte Amiata, l?Albergo Ristorante da Venerio accoglie gli ospiti con un?atmosfera calorosa e un?impareggiabile dedizione all?eccellenza, dove la tradizione, la tranquillità e il buon gusto si fondono armoniosamente. Con oltre cinquant?anni di storia, ormai un?istituzione in paese, la struttura recentemente rinnovata, offre 45 camere spaziose e ben arredate, sei delle quali vantano vasche idromassaggio per un soggiorno all?insegna del relax e del benessere. Nel 2019, l?Albergo da Venerio ha aperto le porte della GEA SPA, un?oasi di relax e rigenerazione, offrendo un?esperienza completa per il corpo e la mente, per un soggiorno da ricordare. La struttura è ideale per ospitare gruppi organizzati, cerimonie e banchetti, o semplicemente un pasto all?insegna della tranquillità e del gusto: con uno staff di professionisti dedicato, il ristorante si trasforma, infatti, nel luogo perfetto per celebrare i momenti più importanti, offrendo un servizio impeccabile e un?atmosfera accogliente. Il ristorante, con una capienza di circa 300 coperti, è un vero e proprio santuario per gli amanti della cucina tradizionale amiatina: dalla scottiglia all?arrosto con carni di produzione propria, ogni piatto racconta la storia autentica della tradizione culinaria locale. L?ampia selezioni di vini PRIMO PIANO ? VIVI ? 57 VIVI accompagna poi ogni portata, rendendo ancora più piacevole la visita di questo locale. L?Albergo Ristorante da Venerio rappresenta il connubio perfetto tra tradizione e modernità, che si accompagna a un rapporto qualità-prezzo che non sacrifica la qualità per la convenienza, con le porzioni di una volta. Con un impegno costante verso l?eccellenza, l?Albergo Ristorante da Venerio è più di un semplice luogo di soggiorno: è un?esperienza completa che abbraccia la ricchezza della cucina toscana. AMERICAN BAR ?MOVIDA? Via Martiri della Niccioleta 13 Santa Fiora (Gr) Tel. 338 9176402 (Rita Franceschelli) Nascosto appena fuori Santa Fiora, l?American Bar ?Movida? è un gioiello che stupisce piacevolmente chiunque decida di sperimentarlo. Il locale si trasforma una volta varcata la soglia, regalando ad ogni cliente un?esperienza gastronomica di alto livello, rivelandosi un ristorante di alta qualità. Con cibo delizioso, ampia selezione di vini e un servizio impeccabile, il ?Movida? ha il pregio di far vivere un?espe- rienza a tavola. Dal filetto al pepe verde ai pici ai funghi o alle castagne, ogni proposta è un capolavoro di sapori che, insieme agli ottimi piatti di pesce, catturano il palato, creando un?atmosfera di eccitazione gastronomica: la ricca offerta, dall?antipasto misto ai primi, di terra e mare, crea un menù invitante che rispecchia la cucina buona, casereccia gustata con prezzi onesti. La vasta scelta dei vini del territorio, con in testa lo spettacolare Montecucco, rende ancora più piacevole la sosta in questo bel locale amiatino. La vera gemma del ?Movida? è lo staff: competente, professionale e cordiale, il personale non solo fornisce un servizio impeccabile ma è anche pronto a condividere la propria passione e conoscenza culinaria. Questa dedizione crea un?atmosfera amichevole e familiare che non t?aspetti ma che si può decisamente annoverare nella colonna dei plus. La cucina di qualità, il servizio cordiale, l?accoglienza gioviale e un?atmosfera divertente rendono ogni visita al ?Movida? un?esperienza da ricordare. Insomma, l?American Bar ?Movida? è il locale giusto per chi cerca autenticità, calore e sapori unici. 58 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 LA FAGGIA RISTORANTE PIZZERIA Via dell?Abbadia 14 Bagnolo di Santa Fiora (Gr) Tel. 347 0909235 (Marzia Simoni) marziasimoni@gmail.com A pochi chilometri dal suggestivo borgo di Santa Fiora, nella frazione di Bagnolo, è situato il Ristorante Pizzeria ?La Faggia?, un affermato punto di riferimento per gli amanti della cucina tradizionale maremmana, che da anni, con un?attenzione particolare alla qualità degli ingredienti, continua a deliziare i palati di tutti. Con la gestione attenta e appassionata di Marzia Simoni, affiancata da sua nipote Giulia (pizzaiola e bravissima nella preparazione dei dolci), dalla sorella Monica e con il bagaglio di conoscenze ed esperienze messe insieme grazie agli insegnamenti della madre Santi Marinella, il ristorante offre un viaggio nel gusto e nella tradizione che abbraccia tutti, compresi coloro con esigenze alimentari specifiche come i celiaci, che qua possono gustare tutti i piatti, inclusi pizza e dolci senza glutine di ottima qualità. I locali, completamente rinnovati, conferiscono un tocco di classe all?atmosfera già accogliente: il ristorante, ampio e ben tenuto, offre un ambiente che invita i clienti a godersi ogni momento, in cui la tradizione maremmana si fonde con una moderna eleganza. Il menù, un classico della tradizione maremmana, diventa un viaggio del gusto dalla prima all?ultima portata. La loro fama è indiscutibilmente legata alla maestria nella preparazione della pasta fatta a mano: le pappardelle, i tortelli e i pici realizzati con una sfoglia prelibata, si sposano armoniosamente con sughi delicati e gustosi, preparati con ingredienti di prima qualità. Ogni piatto racconta la storia di una cucina casareccia rispettosa della tradizione, impegnata nella ricerca della qualità delle materie prime, creando un bel mix di sensazioni positive. Il Ristorante Pizzeria ?La Faggia? da luglio a settembre è aperto tutti i giorni, mentre in inverno è aperto tutti i venerdì, sabato e domenica sia a pranzo che a cena, con l?eccezione del periodo natalizio (dal 24 dicembre al 6 gennaio) quando è aperto tutti i giorni, pranzo e cena. Dal cuore del Monte Amiata, questo ristorante pizzeria, anche per celiaci, rappresenta un?autentica celebrazione dei sapori locali e dell?ospitalità. DOVE DORMIRE ALBERGO LE MACINAIE Loc. Prato delle Macinaie Castel del Piano (Gr) Tel. 0564 959001 www.lemacinaie.it L?Albergo Le Macinaie è situato nel cuore di una delle più suggestive faggete d?Italia, la più grande a livello nazionale, con una vista mozzafiato sulla vetta del Monte Amiata; un luogo speciale in grado di offrire un?esperienza immersiva nella natura e nelle tradizioni locali. A 20 mt troviamo le piste da sci, la scuola di sci ed i noleggi. Gli ospiti sono accolti in un ambiente avvolgente, con un?attenzione importante da parte dello staff, che sa soddisfare le esigenze, confermando una grande professionalità, consentendo di godere appieno delle notevoli potenzialità dell?Hotel, dei servizi e delle piacevolezze dell?area Amiatina. L?Albergo Le Macinaie mette a disposizione diverse soluzioni alloggiative: le Camere Levante, con vista sulla montagna; le Camere Classiche e le Camere Family che affacciano sull?incantevole faggeta; la Camera Panoramica, con balcone e una splendida vista sulla vetta della montagna, con la cui prenotazione si ha accesso gratuito esclusivo all?aerea relax per un?ora al giorno. L?attenzione agli ospiti si traduce anche nei moltissimi servizi offerti, che comprendono: un?area relax con sauna, idromassaggio e doccia solare per il benessere degli ospiti; un?ampia sala giochi per i bambini e opzioni di intrattenimento anche per gli adulti; un servizio di assistenza per motociclisti e ciclisti, fornendo mappe con percorsi, garage e officina per riparazioni di emergenza. La particolare posizione della struttura la rende un punto di partenza ideale per il trekking con oltre 215 km di sentieri, mappe dei percorsi e lezioni di Nordic Walking, prevedendo anche un noleggio gratuito di biciclette per esplorare la zona circostante. Una nota particolare merita infine l?offerta gastronomica dell?Hotel, articolata non solo con i tradizionali piatti e prodotti della montagna dell?Amiata, ma anche con preparazioni originali che possono soddisfare i palati più esigenti. L?Albergo Le Macinaie è un luogo ideale per chi cerca una fuga in montagna, combinando la bellezza naturale con comfort e servizi di alta qualità, lasciando un segno nella memoria degli ospiti. Per il Capodanno 2024 viene proposto il Cenone con Delitto. Una serata diversa, allegra e divertente. AGRITURISMO CASA DRAGONA Loc. La Dragona (Montegiovi) Casteldelpiano (Gr) Tel. 3495317298 (Andrea Vallini) www.ladragona.com In uno scenario da sogno, immerso tra i filari di vigne che si immettono in una serie di suggestivi casali, sorge l?Agriturismo Casa Dragona, a Montegiovi, in una posizione, tra Arcidosso e Castel del Piano, a cavallo delle province di Siena e Grosseto. Ideale per chi ama viaggiare ed esplorare le bellezze della Toscana, raggiungibili in pochissimo tempo (ci sono attrattive turistiche per tutti i gusti), la struttura offre un?esperienza indimenticabile tra natura, cultura, e relax. Gli ospiti sono accolti in un ambiente suggestivo e incantevole, all?interno di un antico casale, ricco di storia e tradizione, che è stato riportato all?aspetto originario, dove è possibile vivere la vera essenza toscana, come in un ponte tra passato e presente, arricchito dalla presenza di una piscina e di un ampio giardino fiorito con barbecue che fornisce opportunità per il relax e il divertimento all?aria aperta. La struttura offre: 4 appartamenti, arredati con gusto, ognuno decorato con affreschi alle pareti che richiamano i capolavori degli artisti di cui portano il nome, Leonardo, Botticelli, Michelangelo, Raffaello e Caravaggio; il tutto per un tocco artistico che aggiunge un elemento di fascino e cultura all?esperienza. Ogni alloggio offre un accesso indipendente e un terrazzino esterno per godere appieno del panorama ed essere completamente assorbito dalla natura circostante. Gli alloggi comprendono una sala da pranzo con angolo cottura e tavolo, una camera da letto matrimoniale e un bagno; escluso il Caravaggio, che è un monolocale, tutti gli altri sono dotati di un?ulteriore camera doppia, ad eccezione degli appartamenti Leonardo e Botticelli che offrono, oltre alle due, anche una terza PRIMO PIANO ? VIVI ? 59 VIVI AB&BERGÀ B&B di Irene Bravi Via delle Monache 24 Santa Fiora (Gr) Tel. 329 5641489 Santa Fiora è il palcoscenico ideale per un soggiorno da ricordare presso l?Alma B&B. Situata al secondo piano di fascino della vecchia scuola: ogni stanza riflette così l?impegno nel fornire un?esperienza unica che appaga le esigenze contemporanee, senza sacrificare il carattere storico e il fascino del passato. L?area comune accogliente dispone di un divano, un tavolo da pranzo e una cucina per prepararsi thè e caffè, ma il punto culminante è la vista panoramica, uno spettacolo mozzafiato che si affaccia sulle bellezze naturali del Monte Amiata, donando un tocco magico al soggiorno. Gli ospiti, all?Alma B&B, sono i protagonisti, grazie Per chiunque sogni un soggiorno in un luogo lontano da ciò a cui si è abituati aB&Bergà è la scelta perfetta. Situato nel centro di Santa Fiora, questo moderno bed & breakfast offre non solo comfort e stile, ma anche una tranquillità lontana dal trambusto quotidiano. La storia del B&B nasce nel 2020 quando Irene e Simone presero l?audace decisione di acquistare un antico appar- un affascinante palazzo storico nella piazza principale del paese, la struttura offre non solo un soggiorno confortevole ma anche un?immersione autentica nella ricca storia e nel paesaggio amiatino, grazie anche alla sua posizione strategica che la colloca a pochi passi dai principali punti di interesse. Il B&B propone, inclusa nel prezzo della camera, una colazione con prodotti tipici e di forni locali in grado di soddisfare ogni tipo di gusto. Gli ospiti sono accolti in camere d?impatto che, in un?armonia, coniugano comfort moderni e l?irresistibile anche alle attenzioni di Mariangela, la proprietaria, una giovane donna cordiale, che aggiunge un valore speciale all?ospitalità: residente locale, Mariangela è una fonte di informazioni preziose sulla gastronomia e sulle bellezze della zona, guidando gli ospiti verso le migliori esperienze culinarie e non. Alma B&B è dunque la scelta ideale per chi cerca un soggiorno indimenticabile a Santa Fiora, con una combinazione di comfort, storia e ospitalità autentica, promettendo di lasciare un?impronta duratura nei cuori dei suoi ospiti. tamento che faceva parte della foresteria del convento di clausura. Da questa coraggiosa mossa, nasce l?idea di aB&Bergà: un appartamento moderno immerso nel cuore del centro storico di Santa Fiora, a due passi dalla Peschiera, nelle vicinanze della piazza centrale del paese, potendo raggiungere comodamente tutte le attrazioni principali vista la posizione centrale dell?appartamento. L?ubicazione dello stesso aggiunge valore al soggiorno: la struttura è infatti raggiungibile esclusivamente a piedi, diventando così la soluzione ideale per camera su un soppalco. L?Agriturismo offre inoltre ai propri ospiti ottimi vini, bianchi, rossi e rosati, di propria produzione: un autentico souvenir per continuare ad assaporare i gusti genuini del Monte Amiata. ALMA B&B di Mariangela Prianti Via Sforza 3 Santa Fiora (Gr) Tel. 349 0730287 www.almabnb.eu 60 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 coloro che cercano la tranquillità offerta dal borgo. Gli ospiti si troveranno a vivere un?esperienza unica e affascinante, immergendosi in una realtà che va ben oltre a quella del semplice bed & breakfast: si tratta infatti di una foresteria moderna ricca di storia, situata nell?antica dimora del curato e affacciata sul vecchio borgo e sulla Valle del Fiora. Un vero e proprio gioiello dog-friendly, che permette a tutti i membri della famiglia di godere appieno della vacanza senza privarsi della compagnia degli amici a quattro zampe. Gli spazi interni di aB&Bergà sono nuovi e curati con attenzione: qua è possibile trovare vasta scelta su cosa vedere e fare in zona, grazie alle brochure e mappe gratuite messe a disposizione dai proprietari. Un tocco di attenzione che rende il soggiorno non solo confortevole ma anche informato, permettendo di esplorare al meglio le bellezze circostanti. Questo B&B è più di una sistemazione: è una porta d?accesso a un mondo di scoperte ed emozioni nel cuore del Monte Amiata. PRODOTTI TIPICI Nella zona amiatina c?è una località sospesa tra il Monte Amiata e la Val d?Orcia, che regala un turbinio di sapori e colori. È in questo contesto magico che sorge l?Azienda Agricola Le Vigne, un omaggio di rispetto e amore per la bellezza di questa terra, in una ma Toscana, Rosato Doc Maremma Toscana e Ciliegiolo Doc Maremma Toscana). Si prosegue con il loro miele (nelle varietà millefiori, sulla o marruca), che racchiude il profumo dei fiori selvatici e delle erbe aromatiche autoctone. Altro fiore all?occhiello l?olio, prodotto oltre che nelle classiche varietà (leccino, olivastra seggianese, moraiolo e correggiolo), anche in un blend che racchiude l?essenza di tutte le varietà coltivate. Oltre ai sapori tradizionali, l?azienda si distingue per offrire prodotti unici e particolari, riscoprendo antiche tradizioni antiche e valorizzando ingre- connessione profonda con il territorio che si riflette in ogni aspetto dell?azienda, impegnata a coltivare la terra in modo biologico. All?interno de ?Le Vigne? si apre un mondo di sapori e tradizioni toscane. La cantina aziendale è un vero e proprio santuario del vino, dove la tradizione e l?innovazione si fondono armoniosamente. L?azienda offre un mix degustativo davvero particolare, quasi sensoriale. Si parte con le cinque varietà di vino (Cupilaio Doc Montecucco Rosso, Fontecuoia Docg Montecucco Sangiovese Riserva, Vermentino Doc Marem- dienti di alta qualità. Tra le loro creazioni più speciali spiccano le farine di grani antichi, il farro monochicco e la produzione di pasta, un?eccellenza che abbraccia nove varietà di pasta di grano duro Senatore Cappelli, arricchite da due novità: tagliatelle e casarecce di grano duro Khorasan macinate a pietra. Gli ospiti qua sono accolti in un ambiente meraviglioso, nel quale possono abbandonarsi alle degustazioni, compiendo un viaggio attraverso i sapori e i profumi autentici, che raccontano una storia di passione per la terra e per il lavoro ben fatto. LE VIGNE Azienda Agricola Biologica Pod. Le Vigne Montenero d?Orcia (GR) Tel. 0564 954116 328 9710663 www.aziendalevigne.com VIVI PRODOTTI DEL TERRITORIO Prodotti, ricette, consigli: viaggio nel gusto alla scoperta delle eccellenze di Maremma e Amiata in collaborazione con Conad Grosseto La ricetta: Pici al biscotto con aglione della Val di Chiana, olio evo, acciughe, peperoncino, granella di biscotto salato di Roccalbegna e lime 62 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Prosegue con questo numero il viaggio nel gusto in collaborazione con Conad Grosseto, da sempre attenta e vicina alle aziende enogastronomiche del territorio. Un viaggio a puntate, finalizzato a presentare ricette firmate da chef (ma non solo) di ristoranti maremmani, realizzate con i prodotti del territorio, acquistabili ovviamente nei punti vendita Conad di Grosseto S i chiama ?IL BUONO. Maremma e Amiata: prodotti, ricette e consigli? ed è una guida che dà lustro alle aziende ed ai prodotti del territorio attraverso una serie di ricette interpretate da chef, barman, pasticceri, cuoche e sommelier. L?ha realizzata Conad Grosseto da sempre attenta a quelle piccole produzioni agroalimentari al centro ormai da tempo di un progetto di valorizzazione di particolare rilievo ed interesse. Ebbene, prendendo spunto proprio da questa guida ogni mese pubblichiamo una ricetta ?firmata?, realizzata con uno o più ingredienti acquistabili nei punti vendita Conad di Grosseto. PICI AL BISCOTTO con aglione della Val di Chiana, olio evo, acciughe, peperoncino, granella di biscotto salato di Roccalbegna e lime Ricetta della Trattoria La Grotta di Lucia Lorenzoni a Roccalbegna Una trattoria di famiglia guidata da Lucia, cuoca e anima del locale. Tappa fissa per le domeniche d?inverno o per godere d?estate dell?aria freschissima, portata dal vicino fiume Albegna. Pochi posti, circa una trentina, una cucina toscana, in particolare maremmana, fatta di piatti della tradizione, ma anche di nuove interpretazioni? come i Pici al biscotto. La ricetta Ingredienti per 4 persone Per i pici 400 grammi farina di grano tenero, acqua, un pizzico di sale. Per il sugo 8 filetti di acciuga diliscati, 1 spicchio di aglione della Val di Chiana Dop, 1 biscotto salato di Roccalbegna di Libero Conti presidio Slow Food, 1 lime olio evo, peperoncino. Procedimento Per prima cosa preparare i pici facendo un impasto con la farina di grano tenero, acqua leggermente tiepida ed un pizzico di sale. Mentre l?impasto della pasta riposa, mettere in padella circa 8 cucchiai di olio, 8 filetti di acciuga diliscati ed un bel cucchiaio di aglione tritato. Far sciogliere ed insaporire a fiamma bassa tutti gli ingredienti. Nel frattempo ricavare i pici tagliando delle striscioline dall?impasto e arrotolandole tra le dita. Una volta pronti, cuocerli in acqua salata a bollore, per circa 3 minuti. Scolare e saltare con un po? d?acqua di cottura, spengere il fuoco e mantecare con il condimento. Impiattare aggiungendo una spolverata di granella di biscotto salato e una grattugiata di scorza di lime. Difficoltà: media. Preparazione: 1 ora. Costo: basso. La chef: Lucia Lorenzoni Il produttore: Libero Conti e i pici PRIMO PIANO ? VIVI ? 63 VIVI ???? E per chi volesse sperimentare le ricette a casa, si segnala che i prodotti utilizzati sono in vendita IN ESCLUSIVA nei quattro supermercati Conad di Grosseto Il prodotto: il biscotto salato di Libero Conti, Roccalbegna L?arte fornaia in un biscotto che si abbraccia e ti abbraccia Roccalbegna è un luogo sospeso nel tempo dove incontrare uno storico panificio, quello di Libero Conti e sua sorella Francesca. Dopo i biscotti, quassù ci sono da vedere le gole dell?Albegna, il Museo d?arte sacra che conserva opere di pregio, salire il sasso, attraversare la riserva naturale del Bosco di Rocconi con le sue orchidee. A Roccalbegna c?è un panificio straordinario, che porta avanti le ricette semplici e genuine di una volta, tra le quali il famoso Biscotto Salato di Roccalbegna, Presidio Slow Food. Il forno è gestito da Libero Conti e da sua sorella Francesca. Entrambi iniziano giovanissimi a lavorare come operai Libero Conti 64 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Il prodotto e l?azienda: il biscotto salato di Libero Conti - Roccalbegna nello storico panificio del paese. Il primo marzo del 2002 rilevano l?attività e inizia così una nuova storia, quella del ?Panificio Conti di Roccalbegna?. Oltre al pane il fulcro della produzione è il Biscotto Salato di Roccalbegna. Libero Conti, nato e cresciuto in questo affascinante borgo della Maremma, tra boschi e l?aria pulita ai piedi del monte Labro e dell?Amiata, conosce molto bene la ricetta originale del biscotto salato, che ha imparato dai nonni, e decide di continuare a produrlo, facendolo provare anche fuori dal territorio di origine e valorizzandone la tipicità. Per Libero Conti è il biscotto degli affetti, perché gli ricorda la famiglia ed è il biscotto della sua comunità, che lo gusta da secoli. La ricetta originale nel 2016 è riuscita ad ottenere la chiocciola di Slow Food, dopo un lungo percorso che ha coinvolto la pro loco e il Comune, con il sostegno di Conad Grosseto. Libero Conti, realizza il Biscotto Salato di Roccalbegna, secondo il disciplinare del Presidio Slow Food che stabilisce quali siano le regole di produzione. Gli ingredienti sono pochi e semplici: semi di anice, vino bianco, olio extravergine di oliva, farina di grano tenero toscano, un pizzico di lievito. La preparazione avviene nel rispetto della tradizione: al panificio Conti, la sera gli anici vengono messi a bagno nel vino bianco locale, che serve per rinfrescarli. La mattina si procede lavorando farine toscane e olio extravergine di oliva. L?impasto viene spezzato in bastoni da 200 e 100 grammi e poi lavorato a mano, dando al biscotto, la tipica forma a 8 con le dita. Una volta preparati, i biscotti vengono cotti in acqua salata bollente e tolti quando salgono a galla, proprio come avviene per i tortelli. Poi vengono asciugati in forno a 250 gradi per 45 minuti. Si chiama biscotto perché è cotto due volte. Il Panificio Conti produce anche il Biscotto Salato di Roccalbegna con farine di grani antichi: il Verna, il Gentilrosso e il Frassineto, macinati in pietra. Con l?impasto del biscotto salato, nella versione semplice, vengono realizzati i bocconcini al pepe e al peperoncino. Nei supermercati Conad di Grosseto è possibile trovare: Biscotto Salato di Roccalbegna. GROSSETO NEWS Notizie varie dai punti vendita Conad di Grosseto Calcio, Conad diventa sponsor dell?asd Castiglionese Il contributo è stato impiegato dalla società sportiva per vestire da capo a piedi la squadra Allievi Conad diventa sponsor della società di calcio asd Castiglionese, vestendo da capo a piedi i giocatori della squadra Allievi, costituita dagli atleti che sono nati negli anni 2007, 2008 e 2009. Grazie al contributo erogato da Clodia Commerciale, la società che gestisce i ?Accogliamo con entusiasmo e gratitu­ dine la sponsorizzazione di un brand così importante ? ha commentato il vicepresidente della Asd Castiglionese, Roberto Corsi ? anche perché è il primo anno che siamo riusciti a ricostruire la squadra Allievi su cui puntiamo molto. Per noi significa investire nel futuro. Questo sostegno rappresenta un?op­ portunità straordinaria per rinforzare il settore giovanile della nostra società e mettere i giovani atleti nella condizione negozi Conad di Grosseto, è stato infatti possibile acquistare l?occorrente per la nuova squadra che si è appena costituita, fornendo ai calciatori la divisa di rappresentanza, il completo della partita e l?abbigliamento sportivo per l?allenamento, dalle maglie, ai pantaloncini, e poi giubbotti e borsoni che riportano il marchio Conad. La collaborazione tra i supermercati Conad di Grosseto e ASD Castiglionese è un esempio di come le aziende locali possano svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo e nel sostegno delle attività sportive giovanili, contribuendo alla crescita e al benessere della comunità. di crescere e svilupparsi in un ambiente supportato e stimolante. Ringraziamo di cuore Conad per la fiducia e l?impe­ gno nei confronti della nostra società e dei nostri ragazzi?. ?Siamo lieti di supportare i giovani talenti locali attraverso la sponsorizza­ zione della squadra allievi dell?ASD Castiglionese ? aggiunge Paolo degli Innocenti, presidente e socio di Clodia Commerciale, società proprietaria dei negozi Conad di Grosseto ? perché cre­ diamo nel valore dello sport come mez­ zo educativo e formativo. Questa nuova partnership che porterà benefici reci­ proci, ha un valore che va oltre la spon­ sorizzazione e conferma l?impegno di Conad nel sostegno al territorio e alle associazioni locali?. Il Conad sostiene la stagione teatrale a Grosseto Sconti per i possessori di ?Carta Insie­ me? sui biglietti degli spettacoli e sugli abbonamenti Anche quest?anno i supermercati Conad di Grosseto sostengono la cultura, attraverso una convenzione con il Comune di Grosseto, garantendo lo sconto per i possessori di ?Conad Carta Insieme? sull?acquisto degli abbonamenti e dei biglietti degli spettacoli inseriti nel cartellone della stagione teatrale 2023-2024. ?Nel lungo solco della collaborazione tra Conad e Comune di Grosseto rientra il rinnovo di questa convenzione ? spiega Paolo degli Innocenti, presidente e socio di Clodia Commerciale srl, la società proprietaria dei negozi Conad di Grosseto ? attraverso la quale voglia­ mo incentivare tra i nostri clienti la par­ tecipazione alla stagione teatrale, rico­ noscendo l?importanza che riveste que­ sta proposta nell?ambito dell?o?erta culturale cittadina. Ma l?impegno di Conad a sostegno della cultura e degli eventi in città non si ferma qui: anche quest?anno abbiamo previsto un ulte­ riore contributo di 5mila euro al Comu­ ne per le manifestazioni del periodo natalizio?. ?Conad ? commentano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l?assessore alla Cultura Luca Agresti ? si dimostra ancora una volta vicina al ter­ ritorio con un contributo concreto alla crescita culturale dei nostri cittadini. Una sinergia che negli anni è andata sempre più ra?orzandosi e che ha por­ tato allo sviluppo di numerose proget­ tualità nell?interesse comune di essere vicini ai bisogni della comunità?. PRIMO PIANO ? VIVI ? 65 VIVI ENOGASTRONOMIA Guida Michelin 2024, ecco le ?Stelle? del gusto che brillano in Maremma La Guida Michelin ha pubblicato le nuove stelle del 2024 e per l?Italia è record: sono ben 33 i nuovi ristoranti stellati, per un totale di 395 strutture segnalate, 10 in più rispetto al 2023. In Maremma spiccano le 2 Stelle per Caino a Montemerano, mentre perde una Stella (delle due che aveva) il ristorante Bracali a Massa Marittima. Stella confermata anche per il 2024 per La Trattoria Enrico Bartolini a Castiglione della Pescaia, il Gabbiano 3.0 a Marina di Grosseto, Il Pellicano a Porto Ercole e Silene a Seggiano DI BEATRICE STELLI 66 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Nella foto il Teatro Grande di Brescia, cornice della presentazione della Guida Michelin La Guida Soprannominata la Guida Rossa per il colore inconfondibile della sua copertina, conosciuta in tutto il mondo per la sua autorevolezza, icona dei gourmet più raffinati, la Guida Michelin è riferimento della gastronomia internazionale. Nata nel 1889 in Francia da un?idea dei fratelli André e Èdouard Michelin, fondatori dell?omonima azienda di pneumatici, aveva lo scopo di incentivare l?acquisto delle ?gomme per auto?, aumentando la vendita degli autoveicoli e stimolando il turismo itinerante. Il suo successo fu immediato, con un incremento di popolarità e interesse esponenziale. L?edizione italiana viene diffusa nel 1956 nel nord e nel centro-nord e dall?anno seguente in tutta la penisola. Il suo simbolo, la Stella, un fiore bianco a sei petali ricercato e sognato dagli Chef di tutto il mondo, è una grande gratificazione per un lavoro di attenzione e qualità in cucina e in sala. Se ne possono conquistare fino a tre, ognuna con il suo significato che accompagna l?ipotetico viaggiatore alla scoperta dell?eccellenza? la prima ci indica un ristorante interessante, la seconda merita la deviazione, la terza vale il viaggio. Nell?ultimo ventennio si aggiungono due interessanti novità. La prima, dal 1997, è il Bib Gourmand, che identifica i ristoranti con il miglior rapporto qualità-prezzo e la seconda, dal 2020, è la Stella Verde, assegnata ai ristoranti e alberghi che fanno uso di pratiche ecosostenibili. L?edizione 2024 Il patrimonio enogastronomico della Maremma Toscana e i suoi piatti di eccellenza non sono passati inosservati agli attenti e severi ispettori della guida Michelin. Attualmente nella provincia di Grosseto sono ben sei i ristoranti che si possono fregiare di questo prestigioso riconoscimento, ognuno con la sua storia, con il suo percorso di crescita, studio e successo. Numero confermato anche nell?edizione 2024 della Guida Michelin, giunta alla sua 69esima uscita, presentata nel mese di novembre, al Teatro Grande di Brescia, alle porte del Franciacorta. Nel dettaglio si tratta di Caino, solitario in vetta con due stelle, e poi a seguire con una stella Bracali a Massa Marittima, che per questa nuova edizione si allinea agli altri quattro stellati Maremmani che sono La Trattoria Enrico Bartolini a Castiglione della Pescaia, il Gabbiano 3.0 a Marina di Grosseto, Il Pellicano a Porto Ercole e Silene a Seggiano. Le Stelle in Maremma Il ristorante Caino, in località Montemerano, è un?icona storica della Michelin ed il volto e la professionalità della Chef Valeria Piccini, che figura nella Top Ten delle Donne Chef italiane. Già all?età di quattordici anni è impegnata nella cucina di Angela, moglie di Carisio Menichetti detto ?Caino?. Appassionata e attenta cultrice della tradizione, trasforma, con rispetto e attenzione, le ricette antiche, veicolando sapori e profumi del tempo in vere opere d?arte. La sensibilità e la meticolosa ricerca degli equilibri sono il segreto di questa regina della cucina. Accanto a lei Maurizio, il marito, figlio di Caino, esperto degustatore e conoscitore delle realtà enologiche mondiali, che negli anni ha creato, all?interno del ristorante, una delle cantine più importanti in Italia per diversità di tipologia e rarità delle bottiglie. Andrea, il figlio, segue la sala con eleganza e raffinatezza. Conquistano la prima stella nel 1991 e la seconda nel 1999 (confermata anche nell?edizione 2024). In località Ghirlanda, vicino allo splendido borgo di Massa Marittima, centro principale dell?area delle Colline Metallifere grossetane, nel 1983, i coniugi Luciano e Manuela aprono il ristorante Bracali. Sono i figli Francesco e Luca che negli anni arrivano all?apice del meritato successo, con la prima stella nel 2000 e la seconda nel 2011 (persa nella Guida 2024). Francesco è un architetto della cucina, attento studioso e ricercatore degli ingredienti, meticoloso conoscitore della materia e dei dettagli. Luca, sempre alla ricerca di eccellenze e rarità per la cantina, è la formalità ed eleganza in sala. Sulle pendici del Monte Amiata, a Pescina, vicino Seggiano, l?attore principale è Roberto Rossi, chef dinamico, innovativo e assolutamente legato alle tradizioni del ristorante Silene. Le sue creazioni sono un mix di PRIMO PIANO ? VIVI ? 67 VIVI ???? La Guida Michelin è un prestigioso riconoscimento per i ristoranti di tutto il mondo, assegnato da una delle più importanti case editrici gastronomiche modernità ed eleganza. Custode del territorio e degli antichi sapori, trasforma, nel tempo, una osteria per viandanti in un luogo di eccellenza e signorilità. È una stella Michelin dal 2014. Protagonista indiscusso de Il Pellicano è il mare. Luci, colori e cromaticità che esaltano la bellezza di questa naturale terrazza affacciata sulle acque cristalline del Mar Tirreno, nel cuore dell?arcipelago del Monte Argentario. Un luogo da sogno che, dalla fine degli anni ?70, identifica la classe e la sensibilità della famiglia Sciò, prima con l?imprenditore Roberto e ora, con continuità e attenzione, dalla figlia Marie Louise, Creative Director e CEO del Gruppo Pellicano Hotels. All?interno della struttura il ristorante gourmet è il regno dello Chef Michelino Gioia, campano con esperienze importanti in tutto il mondo. Un connubio tra mare e terra, giochi di sapori, consistenze e uno sguardo attento alla tipicità e alle tradizioni. Il ristorante è una stella Michelin dal 2018. Nel cuore della Tenuta La Badiola, nel complesso del resort Andana, dal 2015, il ristorante La Trattoria entra nell?O- 68 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 limpo dello Chef pluristellato Enrico Bartolini. Inserita nel contesto naturale della Maremma, a Castiglione della Pescaia, La Trattoria, realtà della Famiglia Moretti, è un ristorante contemporaneo, elegante e in stile toscano. Bartolini, classe 1979, originario di Castelmartini nel Comune di Larciano a Pistoia, si distingue subito per un percorso professionale unico, prestigioso e di rara eccellenza. Le diverse gestioni e proprietà lo portano ad essere uno degli Chef più stellati al mondo e il primo Chef italiano più stellato nella storia, con tredici stelle Michelin! La Trattoria di Enrico Bartolini è dal 2016 una stella Michelin. A Marina di Grosseto lo Chef Alessandro Rossi, classe 91, originario di Chiusi, esprime subito genialità ed estro, un vulcano di sapere e dinamicità. Il suo, è un dialogo tra il mare e i sapori di Maremma. Determinante l?impostazione che dedica al Gabbiano 3.0 di Marco e Riccardo Tomi, direttamente sul porto turistico. Ci accoglie un ambiente elegante, dominato da toni caldi, un mix di sem- plicità e raffinatezza. Il Gabbiano 3.0 è una stella Michelin dal 2021. Big Gourmand e Menzionati Infine, da evidenziare nella Guida 2024 il successo del Ristorante Oste Dispensa di Orbetello dello Chef Stefano Sorci che viene inserito nei nuovi 29 Big Gourmand italiani, raggiungendo Antica Fattoria del Grattaione di Castel del Piano dello Chef Flavio Biserni e Il Sottomarino a Follonica. Doveroso elencare i ristoranti menzionati in guida che rappresentano un?icona di qualità e eleganza, un traguardo importante frutto di passione e impegno: Canapone, Grosseto? L?Uva e il Malto, Grosseto? Grantosco, Grosseto? Osteria del Mare già ?Il Votapentole?, Castiglione della Pescaia? I Due Cippi da Michele, Saturnia? Agriturismo Il Cavallino, Semproniano? La Filanda, Manciano? Il Tufo Allegro, Pitigliano. Una Squadra che eccelle, un gruppo di grandi professionisti, espressione di una grande cucina italiana, orgoglio della Maremma Toscana. VIVI ARTE Sequerciani Arte Clima, un nuovo progetto tra natura, arte, scienza e agricoltura in Maremma Si chiama Sequerciani Arte Clima ed è un progetto innovativo, sviluppato dall?azienda agricola biologica Sequerciani, con sede a Tatti (Massa Marittima), che va nella direzione della salvaguardia dell?ambiente. L?idea è quella di esplorare il legame tra natura, agricoltura e cultura locale, attraverso artisti chiamati a collaborare per sviluppare progetti innovativi ispirati dal territorio DI ELENA VANTELLINO ? Le terre di Maremma producono vino, olio, grano, ortaggi? ma producono anche emozioni, che un animo sensibile può trasformare in opere artistiche, forme d?arte che comunichino a tutti la bellezza dei nostri luoghi? Il progetto Nel cuore della Maremma toscana, l?azienda agricola biodinamica Sequerciani ha sviluppato una visione affascinante: aprire i suoi terreni e le sue strutture in un laboratorio in loco dedicato alla ricerca artistica e scientifica. Questo progetto innovativo si concentra sulla connessione tra ambiente, agricoltura, cultura locale e natura e rappresenta una straordinaria opportunità di dialogo tra arte, scienza e società. Nel 2021 il fondatore della Fondazione Culturale Sequerciani Arte Clima, Ruedi Gerber, ha incaricato due curatori di fama internazionale, la svizzera Marianne Burki e il cinese Li Zhenhua, di guidare questo nuovo capitolo come direttori artistici. Esploreranno le questioni del clima e della sostenibilità attraverso l?arte e la scienza in collaborazione con le comunità locali, sempre in connessione con il territorio stesso di Sequerciani, Tatti e dintorni. 70 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Per raggiungere i suoi obiettivi, Sequerciani Arte Clima prevede lo scambio di artisti con esperti locali e residenti che possiedono conoscenze speciali e prospettive uniche su questioni legate all?agricoltura, alla cultura locale e alla cura della natura, di ciò che è proprio lì. La condivisione e la collaborazione, la creazione di molte percezioni su questo luogo specifico saranno al centro del processo. I due direttori artistici selezionano gli artisti che parteciperanno alle residenze creative a Sequerciani. Questi soggiorni sono un?opportunità per sviluppare progetti ispirati alla natura circostante, alla crescita del vino e degli ulivi e alle comunità dei nostri borghi. Esploreranno il territorio e le varie occasioni, creando così anche uno stretto legame con questo luogo preciso? tutte le opere d?arte che si possono incontrare al Sequerciani sono collegate ad esso, ispirate da esso. Le opere realizzate Bignia Wehrli esplorando le colline nella proprietà di Sequerciani ha condotto una sperimentazione artistica collegando due fotocamere stenopeiche alle estremità di due canne lunghe circa cinque metri. Le due fotocamere, tenute verticalmente verso il cielo, si ritraggono l?una con l?altra in una lunga esposizione di fronte al cielo serale. Le canne reagiscono al vento e alle mani che le tengono, i cui movimenti si iscrivono nelle fotografie. E ha lasciato che una macchina fotografica oscura galleggiasse nell?acqua? i suoi movimenti e il sole hanno creato un cerchio di luce, la luce di Sequerciani sulla fotografia finale: ?Moonliner (Sequerciani)?, 2021. Liao Wenfeng camminava nei boschi intorno a Sequerciani, in realtà era a caccia di funghi: ?Per prima cosa ho cercato funghi nei boschi intorno a Sequerciani. Ho camminato lungo una strada o forse lungo il letto di un fiume asciutto con boschi su entrambi i lati. Ho trovato una specie di fungo che cresceva all?incrocio tra il tronco e le radici. Poi ho notato queste radici di alberi. Possono essere lavate via dalla pioggia, mangiate dagli insetti o decomposte dai funghi e sparse nel letto del fiume. Ho raccolto una trentina di radici e le ho portate da Sequerciani a Berlino?. Le ha portate più lontano, in disegni e sculture. Entrambi gli artisti rallentano il tempo e trovano un modo diverso di guardare questo territorio. Bignia Wehrli, Light catcher Liao Wenfeng, una radice ritrovata nel bosco di Sequerciani Catherine Leutenegger, Fogliatonda Egle Oddo, performance ?Insaturo? Samuel Herzog, ?Scarabeografia? Alexandre Joly, Simulation - le Souffle de Sequerciani PRIMO PIANO ? VIVI ? 71 VIVI ???? Il clima è al centro delle discussioni, con l?obiettivo di creare ponti tra disciplina scientifica e artistica. La mission è quella di scoprire nuovi modi per prendersi cura dell?ambiente e promuovere una cultura sostenibile Catherine Leutenegger collabora con gli scienziati per creare le sue opere. Pur essendo una fotografa, utilizza tutti i mezzi diversi dalla macchina fotografica per creare le sue immagini. Stava osservando i cereali e i diversi tipi di antichi vitigni che crescono a Sequerciani. Insieme a un agronomo, ha iniziato ad approfondire l?argomento. Con il suo metodo, lavorando con uno strumento scientifico unico in Svizzera, che permette di ricostruire gli oggetti, ad esempio un chicco, per esplorarne gli strati interni. ?Questo dispositivo, chiamato microtomografo a raggi X, offre la possibilità di analizzare le proprietà esterne e interne di molti tipi di materiali senza alterarli. Questo processo, la cui risoluzione può arrivare fino a pochi micron per gli oggetti di piccole dimensioni, è utilizzato in vari campi di ricerca, tra cui ingegneria, medicina, archeologia e scienze naturali?. Con le fotografie create dalle scansioni iniziamo a vedere l?interno delle cose, normalmente nascosto e poi trasformato con i colori in qualcos?altro. Lo scrittore e artista Samuel Herzog si prendeva il suo tempo per osservare la natura. Un?esplorazione del paesaggio, guidata dal paesaggio stesso. Ha creato una struttura per la sua ricerca e si è fatto guidare dagli insetti: ?In un certo numero di punti d?azione intorno alla casa in cui vivevo, che si trova al centro dei vigneti e degli oliveti di Sequerciani, mi siedo per un?ora alla volta. Mi siedo sempre con il sole alle spalle (anche se non è visibile). Scatto una foto del panorama e prendo nota di ciò che vedo. La natura determina il luogo in 72 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Nella foto un?inaugurazione a Sequerciani nel luglio 2022 cui tengo queste sessioni. Una trottola, insieme al terreno, al vento e alla gravità, decide la direzione in cui mi avvio attraverso la sua caduta. Il cronometro di uno scarabeo determina il punto in cui mi fermo?. Un cronometro per scarabei? Samuel Herzog affida la guida completamente alla natura: un insetto, salendo lungo un telo in un bicchiere, deciderà quanto lontano camminerà l?artista. E se l?insetto si riposa e non si arrampica, si riposerà anche lui. Ma quando scriverà, si immergerà profondamente in ciò che trova in quel luogo specifico, sulla realtà, sulle ispirazioni, sui pensieri vaganti. Il progetto si chiama ?Scarabeografia?. L?obiettivo è quello di sviluppare un nuovo tipo di topografia di Sequerciani, condotta da non umani. Le storie potrebbero iniziare a Sequerciani, ma ci portano in altri mondi, tutti ispirati da questo momento e da questo luogo. Alexandre Joly si è ispirato al vento e ai suoni di Sequerciani: ?Considerare e rivelare il vento come un respiro musicale del paesaggio, cercando sperimentalmente di infondere questa energia nel processo del vino Sequerciani?. L?artista costruirà una struttura per riposare nella natura e immergersi nei suoi suoni che riecheggeranno nel nuovo vinario. Anche qui sarà un gesto per prendersi una pausa, per fermare il tempo e guardarsi intorno. La performance ?Insaturo? di Egle Oddo si riferisce direttamente al territorio specifico di Sequerciani, ricco di ferro e altri metalli. Incorporando i processi di disintegrazione, decomposizione e ricombinazione degli elementi, il corpo della performer si fonde con le comunità biologiche come fattore determinante dell?ecologia del suolo. L?artista si è addentrata nella terra durante la sua performance sotto la vecchia quercia, intrecciando suoni della natura e della musica. Parola d?ordine: sostenibilità ?Sequerciani Arte Clima ? fanno sapere dall?azienda ? esamina le possibilità a livello personale. Un progetto che unisce le persone, un?organizzazione senza scopo di lucro che continua a tornare nello stesso luogo con arte e consapevolezza dello stato della natura. Nei prossimi anni ricercatori, scienziati, enologi, chef, scrittori, registi saranno i benvenuti a soggiornare a Sequerciani per le loro ricerche. Tutti loro, tornando più volte, si legheranno sempre di più alla natura, ai suoi suoni, al cielo, alle persone. Sequerciani Arte Clima è naturalmente collegata e segue la produzione di vino naturale, di olio d?oliva e di cereali rari, portandovi nuove prospettive e nuove tecniche di sostenibilità agronomica. L?attività di ricerca si svolgerà nel tempo. E invita anche il pubblico a partecipare a conferenze, performance e letture. Questo progetto può essere un ponte tra diverse forme di conoscenza, con l?obiettivo di scoprire nuovi modi di prendersi cura dell?ambiente, combinando diversi approcci per una cultura più sostenibile e questo, molto semplicemente, nella vita di tutti i giorni?. Info: www.sequercianiarteclima.org Buone Fee Buone Feste da... Buone Feste da... Feste da... Buone Feste da... Buone Feste da... VIVI NOVITA? EDITORIALI ?Le ricette di Alissa? ovvero i sapori della cucina maremmana, toscana e del resto d?Italia in due volumi da regalare a Natale O ltre 100 ricette gustose, scritte da Alissa Mattei per Maremma Magazine, sono adesso disponibili in due volumi, uno dedicato alla cucina maremmana e toscana e l?altro alla cucina italiana, per un viaggio tra i sapori, che celebra la ricchezza gastronomica del nostro Paese, attraverso i piatti della tradizione più amati e rappresentativi. Ogni ricetta è introdotta da Alissa Mattei con una spiegazione sulle origini del piatto e consigli utili per ottenere il risultato migliore, oltre ad essere corredata da foto a colori che mostrano l?esito finale della preparazione. Dagli antipasti, alla pasta, dalle zuppe ai secondi di terra e di mare e poi i contorni e i dolci i due volumi raccolgono una panoramica completa delle migliori ricette scritte da Alissa Mattei. ?Da oltre vent?anni Maremma Magazine, mensile di informazioni turistiche e culturali interamente dedicato alla Maremma ? afferma l?editore Celestino Sellaroli ?, racconta la bellezza, la storia e l?attualità di questa magica terra e della sua gente. In questa narrazione occupa un posto importante la cucina, con la pubblicazione de ?Le ricette di Alissa? in due volumi, entrambi editi da CS Edizioni, la stessa casa editrice di Maremma Magazine. Il primo volume è tutto dedicato ai sapori di Maremma e di Toscana, mentre il secondo invita alla scoperta della tradizione culinaria del resto d?Italia, consentendo di riprodurre in autonomia un meraviglioso universo di profumi e bontà che tutto il mondo ci invidia?. ?La particolarità di questi libri ? aggiunge l?editore ? sta infatti nel fatto 76 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Dicembre è il mese delle feste, della convivialità, dei pranzi, delle cene e? dei regali di Natale. In questo caso ve ne suggeriamo uno, anzi due, ovvero i volumi ?Le ricette di Alissa? editi da CS Edizioni, la stessa casa editrice che pubblica Maremma Magazine. Un viaggio delizioso tra i piatti della cucina maremmana e toscana (nel primo volume) e di quella del resto d?Italia (nel secondo) per un totale di oltre 100 ricette gustose, scritte da Alissa Mattei per la nostra rivista ed ora confluite nei due libri acquistabili al prezzo di 15 euro l?uno. Richiedili inviando una mail a redazione@maremma-magazine.it Idea regalo di Natale che sono una continua fonte d?ispirazione ed un invito costante a cimentarsi a casa propria ai fornelli ? da soli o in famiglia o tra amici ? per tradurre in pratica ed in esperienze dirette, le parole e le immagini riportate nelle pagine dei due volumi, grazie alle chiare e sapienti spiegazioni di Alissa Mattei e all?indicazione precisa e dettagliata di quantità e procedure. Basta in effetti veramente poco per far scattare la scintilla e non desiderare altro che vedere materializzato davanti ai nostri occhi il piatto preferito presentato con esposizioni puntuali e minuziose che fanno venire l?acquolina in bocca anche solo leggendole. E allora che aspettate? Il viaggio nel gusto e nei sapori della cucina maremmana, toscana e del resto d?Italia può cominciare e qui non rimane altro che augurare, a quanti vorranno cimentarsi in questo appassionante tour, un caloroso Buon appetito!?. ?Quando più di quattordici anni fa mi è stato chiesto di scrivere ricette per Maremma Magazine ? spiega l?autrice Alissa Mattei ? ho accettato con piacere perché cucino da sempre, non solo per diletto a casa, ma anche per lavoro. La mia formazione di chimica organica mi porta naturalmente a sperimentare; ho lavorato in un vero e proprio laboratorio di cucina, mettendo a punto ricette per un?azienda alimentare e ho collaborato con uno chef come Paolo Petroni, mio mentore e punto di riferimento. Poi nel 2001 ho aperto un ristorante in Maremma, la bella locanda Casa Montecucco, dove negli anni sono arrivata a portare sulla tavola oltre 130 ricette, molte delle 77 VIVI ???? Ogni ricetta è introdotta da Alissa Mattei con una spiegazione sulle origini del piatto e consigli utili per ottenere il risultato migliore, oltre ad essere corredata da foto a colori che mostrano l?esito finale della preparazione L?acquacotta maremmana quali sono raccolte in queste due pubblicazioni. Il secondo libro, in particolare, nasce dalla mia curiosità verso la cucina delle altre regioni d?Italia, in gran parte scoperta e riscoperta durante i viaggi. Ricette che ho proposto al ristorante, riscuotendo un grande successo anche tra gli ospiti stranieri?. ?Tutte le ricette di entrambi i volumi, che comprendono sempre antipasti, primi, secondi, contorni e dolci, pur nella loro variegata offerta, mostrano una base comune che fa riferimento a preparazioni semplici, con ingredienti genuini tipici della nostra dieta Mediterranea, che è diventata famosa in tutto il mondo. Potete allora sbizzarrirvi in cucina, fucina di leccornie e delizie invitando amici a cena o a pranzo, dedicando un po? di tempo alla ricerca degli ingredienti che comporranno le vostre specialità suggerite da Alissa?. Non manca, dunque, che sfogliare i libri per cogliere l?ispirazione. Tra i piatti tipici maremmani e toscani sono presenti i tortelli e i crostini, l?acquacotta e la panzanella, ma anche il peposo e il polpo in galera, gli gnudi, il castagnaccio e le frittelle di San Giuseppe, i Brutti ma buoni. Tra i piatti della cucina italiana la carbonara e la amatriciana, tipiche del Lazio, il pesto ligure, la tiella pugliese, la pasta ?ncasciata siciliana, i saltimbocca alla romana, l?agnello gratinato, il coni- glio in carpione, il pollo in fricassea o il vitello tonnato e molto altro ancora. I due volumi sono acquistabili al prezzo di 15 euro l?uno presso la sede della casa editrice CS Edizioni, in via Tripoli 10 a Grosseto o nelle librerie Mondadori Bookstore in Corso Carducci 9 a Grosseto, tel. 0564 22329? presso la Nuova Libreria di Francesco Serino in Via dei Mille 6A a Grosseto, tel. 0564 22284? presso Bastogi Cartolibreria in Corso Italia 25 ad Orbetello, tel. 0564 867103? presso Libreria Mondadori Bookstore in via Cuniberti 18 a Porto Santo Stefano, tel. 0564 642821. Inoltre possono anche essere richiesti inviando una mail a: redazione@maremma-magazine.it Una ricetta: l?acquacotta maremmana (dal vol. 1) Ingredienti per 6 persone Bietole selvatiche 500 g Cipolle fresche 6 piccole Olio extra vergine d?oliva 100 g Brodo di carne o vegetale 2 L Basilico 2 ciu? Peperoncino 1 Uova 6 Pane tostato 12 fette Pecorino 1 hg Vino 2 bicchieri Sale q.b. Preparazione In una pentola preparare un so?ritto (come al solito con l?olio ed il vino bianco) con le cipolline fresche tagliate a rondelline ed il sedano tagliato a picco- 78 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 li tocchetti con molte foglie ed il peperoncino. Aggiungere anche un po? di sale così il sedano si manterrà verde. Quando le cipolle ed il sedano saranno appassiti (circa 10 minuti) aggiungere i pomodori spellati e tagliati a piccoli pezzetti ed il basilico. Per spellare in maniera veloce i pomodori vi svelo un piccolo segreto: preparare una pentola con l?acqua bollente, immergere i pomodori per mezzo minuto nell?acqua e poi tirarli fuori: si spelleranno benissimo ! Cuocere per circa 20 minuti poi aggiungere il brodo possibilmente di carne e lasciare insaporire per circa 15 minuti. Alla fine aggiungere le bietoline e lasciare solo per qualche minuto. La minestra è pronta. Le uova andrebbero cotte direttamente nella pentola, ma è più semplice cuocerle a parte in camicia (preparare acqua con sale ed aceto lasciare bollire, porre le uova una per una nell?acqua e lasciar cuocere per 3 minuti). Preparare il pane tostato e porlo nel piatto, mettere il pecorino grattugiato e poi irrorarlo con la minestra caldissima e porre l?uovo in camicia sopra facendo molta attenzione a non romperlo. La ricetta è facilissima, ma cercare gli ingredienti come ho descritto forse non è altrettanto semplice: bisogna vivere in campagna! VIVI L?INTERVISTA Mauro Ciani: ?L?artigianato? Una vera ricchezza economica e sociale per il nostro territorio, da preservare per il futuro? Segretario generale della Confartigianato di Grosseto dal 1999, Mauro Ciani affronta in questa intervista vari temi legati ovviamente al suo settore di riferimento, ma anche a questioni più generali di particolare interesse per la Maremma: dal turismo alle infrastrutture, passando per le proposte per il rilancio del centro storico di Grosseto fino alle opportunità che questo settore offre ai più giovani Mauro Ciani 80 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 M auro Ciani è in Confartigianato dal 1986. È entrato come funzionario, con il ruolo di responsabile del credito, portando all?interno dell?associazione le competenze maturate nelle esperienze lavorative pregresse. Quindi, ha iniziato questo rapporto occupandosi di operazioni finanziarie, per poi ampliare e diversificare i compiti, svolgendo negli anni anche altri ruoli. In particolare si è occupato dei rapporti con le imprese e le altre realtà associative, fino a quando nel luglio del 1999 è arrivata la nomina di Segretario generale della Confartigianato di Grosseto. Da allora siamo arrivati ad oggi. L?associazione per lui ha rappresentato un percorso di crescita professionale e personale, avendogli dato modo di conoscere una realtà significativa come quella dell?artigianato della provincia di Grosseto, una vera ricchezza economica e sociale per il nostro territorio, da preservare e coltivare per il futuro. Lo abbiamo incontrato per parlare di artigianato, ma non solo. Maremma Magazine tratta spesso tematiche legate al turismo. Partiamo da qui. Pare che la stagione 2023 sia stata tutt?altro che brillante. Quali le cause e quali i rimedi dal vostro osservatorio privilegiato di associazione a contatto con le aziende? La stagione turistica 2023 è stata al di sotto delle aspettative, il clima favorevole di settembre e ottobre ha fatto recuperare qualcosa, ma i risultati non sono paragonabili a quelli delle precedenti stagioni che erano comunque ?viziate? dal Covid: le vacanze estive degli italiani nel periodo post pandemico si sono concentrate in Italia, aumentando il numero di presenze anche nel nostro territorio. Questo comportamento è proseguito nel 2022: l?Italia è stata ancora la meta turistica prescelta dalla maggior parte degli italiani. Poi la flessione sembra ci sia stata nel 2023 (dico sembra, perché ancora non abbiamo i dati ufficiali) e sicuramente in parte è legata al ritorno alla normalità e alla ripresa dei viaggi all?estero. Ne è la dimostrazione il numero crescente di richieste di passaporti che è stato registrato in questo anno. E allora cosa fare, nel ritorno alla normalità, per diventare più attrattivi rispetto ad altre località turistiche, in un mercato altamente competitivo, in cui tutti sono di nuovo liberi di muoversi? Non c?è un unico rimedio, ovviamente, la questione va analizzata da diversi punti di vista. Secondo me uno degli obiettivi che ci dobbiamo dare è il superamento del gap infrastrutturale: la qualità dell?offerta turistica di un territorio è fortemente condizionata dalla raggiungibilità della destinazione, che può essere l?elemento determinante nello scoraggiare una scelta. E resta evidente la difficoltà di rag- giungere la nostra provincia: abbiamo problemi di infrastrutture viarie, di collegamenti ferroviari e l?aeroporto civile di Grosseto, a parte il servizio di aerotaxi, non può al momento compensare questo gap, perché non opera con i voli di linea. Infrastrutture efficienti potrebbero garantire flussi turistici maggiori. Altrettanto rilevante è continuare a lavorare per superare il digital divide: ci sono ancora porzioni di territorio non servite dalla banda larga ed è risaputo che tutte le aziende, comprese quelle del settore turistico, non possono operare senza internet. Altro elemento importante è che il turismo ha bisogno di uno sforzo costante da parte delle aziende per tenere alta l?asticella della qualità dei servizi, perché i viaggiatori hanno oggi gli strumenti per comparare in largo anticipo cosa hanno da offrire le diverse località turistiche e fare scelte più consapevoli. Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio unico dal punto di vista del valore ambientale, dobbiamo essere bravi a garantire un?altrettanta elevata qualità dei servizi e dobbiamo lavorare sulla capacità di comunicare questa qualità all?esterno, attraverso i canali utilizzati dai turisti per informarsi e programmare la propria vacanza. Un?altra necessità che abbiamo rilevato ascoltando gli operatori del turismo balneare è quella di mettere a disposizione di chi viene in vacanza al mare, PRIMO PIANO ? VIVI ? 81 VIVI ???? Mauro Ciani: ?Cosa fare per rilanciare il turismo in Maremma? Non c?è un unico rimedio, ovviamente, la questione va analizzata da diversi punti di vista (?).? anche la possibilità di scoprire l?entroterra attraverso un cammino esperienziale che tocchi i nostri bellissimi borghi. Ci sono tantissime iniziative al riguardo, ma sono espressione di singole realtà, spesso isolate, manca un coordinamento per sfruttare appieno il loro potenziale. Un altro elemento vincente su cui far leva è l?apprezzamento che ottengono i nostri prodotti enogastronomici: si potrebbe puntare sul binomio prodottoterritorio invogliando il turista a venire a scoprire la nostra bellissima campagna e le aziende che producono questi prodotti d?eccellenza del Made in Italy. Uno dei problemi a detta di molti riguarda l?assenza di governance ovvero di soggetti di riferimento su scala provinciale. Negli anni sono venuti meno prima le APT Agenzie per il Turismo, poi la Provincia ed infine anche la Camera di Commercio 82 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 ha fortemente ridimensionato il proprio ruolo in questo settore. Insomma, sembra che manchi un coordinamento a livello provinciale. Lei che ne pensa? Gli strumenti di governance sono uno dei fattori fondamentali per incidere in modo determinante sulle capacità competitive di un territorio, spingendolo a sviluppare una politica turistica unitaria, ma se dobbiamo progettare un nuovo organismo che assolva a tale funzione la cosa fondamentale è che sia snello, operativo e non diventi con il tempo un poltronificio. Qual è la ricetta di Confartigianato Grosseto per il rilancio della Maremma? Come ho già detto la Maremma si rilancia partendo da una dotazione infrastrutturale viaria e digitale idonea a sostenere l?attività delle imprese che decidono di investire nel nostro territo- rio e che hanno bisogno di collegamenti efficienti per far arrivare le materie prime e per far viaggiare i loro prodotti. Questa è la base di partenza e ce lo ripetiamo da 40 anni. Purtroppo, sembra che ultimamente sia calato l?interesse ad investire in queste infrastrutture, che sarebbero fondamentali per il futuro economico della provincia di Grosseto. L?altro elemento importante è il settore agroalimentare che ha un potenziale interessante di crescita, ma per sfruttare questo potenziale dobbiamo garantire alle aziende le infrastrutture della trasformazione che attualmente non ci sono sul nostro territorio, costringendo gli imprenditori a rivolgersi a strutture esterne, con dispendio di risorse. Non dimentichiamo che la valorizzazione dell?agroalimentare può essere anche volano per la crescita del turismo. C?è un altro settore significativo che è quello dell?artigianato artistico, che si ???? Mauro Ciani: ?Per quanto riguarda il rilancio del centro storico di Grosseto gli eventi, certamente, sono fondamentali, ma, bisogna che ci sia continuità nella proposta, affiancando ai grandi progetti culturali, tante iniziative minori che arricchiscono la programmazione in modo da trasformare una presenza casuale ed episodica in un?abitudine consolidata.? Mauro Ciani con il presidente Giovanni Lamioni lega moltissimo alla vocazione turistica della nostra terra, e che ha bisogno di essere supportato per crescere: è questa la sfida che abbiamo lanciato come Confartigianato Imprese Grosseto, attraverso il progetto ?La bottega orafa: arti e mestieri ? laboratorio attivo di metalli ed oreficeria?, che ha coinvolto i giovani del Liceo Artistico del Polo Bianciardi. Abbiamo portato due artigiane orafe a raccontare il loro mestiere all?interno della scuola: Gabriella Anna Maria Cartella e Laura Giusti hanno messo a disposizione dei ragazzi tutta la loro esperienza e il know how, acquisito in anni di lavoro, garantendo una preparazione completa, che va dall?abilità manuale alle nozioni di marketing. L?esperienza grossetana è stata presa a modello e ha ottenuto il riconoscimento nazionale Premio di Eccellenza Duale, coordinato dalla Camera di Commercio Italo-Germanic, per gli obiettivi che ci siamo dati, ovvero sopperire, oggi, alla mancanza di figure professionali da inserire nelle nostre aziende e formare al tempo stesso una nuova generazione di futuri imprenditori, offrendo ai giovani la possibilità di creare il loro futuro nel mondo dell?artigianato artistico. Il cuore pulsante della città di Grosseto ? ovvero il Centro storico ? è da tempo in difficoltà. Quali proposte, secondo lei, potrebbero essere vincenti per un suo rilancio? Recentemente avete apprezzato molto come Confartigianato l?evento ?Favolosa?. Può essere quella degli eventi per famiglie la strada giusta? Cos?altro potrebbe rivelarsi utile? La perdita di appeal del centro storico registrata negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti. Il Comune si sta facendo carico di questo problema: c?è anche la proposta di rinnovare il regolamento sul decoro che potrebbe contribuire al per- corso di valorizzazione di quello che rappresenta il cuore cittadino. Gli eventi, certamente, sono fondamentali per riportare le persone a vivere il centro storico, ma, bisogna che ci sia continuità nella proposta, affiancando ai grandi progetti culturali, tante iniziative minori che arricchiscono la programmazione in modo da trasformare una presenza casuale ed episodica in un?abitudine consolidata. Iniziative di successo come la Città Visibile e Favolosa accanto a tante altre manifestazioni che si sono ripetute in questi anni nel centro cittadino sono la strada da seguire. È ovvio che bisogna crederci perché richiedono investimenti continui, ma è il modo per ripopolare gli spazi e sostenere le attività. La presenza dei negozi aperti e una buona programmazione degli eventi sono al tempo stesso il miglior antidoto contro i fenomeni di microcriminalità. Passiamo all?artigianato. Quanto è PRIMO PIANO ? VIVI ? 83 VIVI ???? Mauro Ciani: ?E sul futuro dell?artigianato italiano, che ha un peso importante sull?economia nazionale, non possiamo fare a meno di investire sui giovani? importante oggi l?artigianato per l?economia maremmana? Direi che l?artigianato è molto importante, a patto che si integri con il turismo esperienziale e la proposta agroalimentare. È questa la formula vincente. Mi spiego meglio: l?artigianato artistico insieme ai prodotti tipici possono creare valore aggiunto all?offerta turistica e al tempo stesso il turismo può essere fonte di reddito per gli artigiani e le aziende dell?agroalimentare. Poi c?è l?artigianato di servizio, che rimane essenziale nel quotidiano per i cittadini, garantendo servizi che incidono sulla qualità della vita delle persone. Negli ultimi dieci anni in provincia di Grosseto abbiamo assistito purtroppo ad una significativa chiusura delle attività artigiane. Cosa si potreb- 84 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 be e dovrebbe fare per arginare il fenomeno? Confartigianato crede nella formazione, ritenendola indispensabile per contrastare la chiusura delle aziende, accompagnando l?evoluzione del sistema imprenditoriale locale, con i corsi, sia per i titolari che per i dipendenti. E poi riteniamo strategico lavorare sul ricambio generazionale, attraverso il rapporto con le scuole, per avvicinare all?artigianato le nuove generazioni. Formimpresa di Confartigianato nasce nel 2001 proprio per rispondere ai bisogni formativi dei nostri associati. Opera da tanti anni come agenzia formativa erogando corsi di ogni tipo e da quest?anno è diventata anche agenzia per il lavoro. Questo è uno dei nostri strumenti fondamentali per aiutare le imprese alla ricerca di personale qualificato e per favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali. L?artigianato come sbocco lavorativo per i più giovani. Quale futuro? Non possiamo fare a meno di investire sui giovani se vogliamo garantire un futuro all?artigianato italiano, che ha un peso importante sull?economia nazionale. È nostro compito garantire che il know how acquisito dalle aziende venga trasmesso e non vada perduto. Confartigianato è al fianco delle imprese nel passaggio generazionale: siamo da sempre attenti alle esigenze dei neoimprenditori e ci impegniamo per leggere in anticipo quali sono i cambiamenti a cui andrà incontro l?impresa. Il dialogo con le nuove generazioni deve partire dalla scuola, verso la quale stiamo orientando la nostra attenzione con diversi progetti. E da parte della scuola abbiamo riscontrato grande interesse. Questo ci consente di lavorare in sinergia a beneficio del territorio. Confartigianato allarga gli orizzonti e guarda oltre confine. Parliamo del progetto Habilitas IILA. Ad ottobre con il programma formativo Habilitas abbiamo accolto due funzionari dell?America Latina interessati ad apprendere il funzionamento della nostra associazione. Abbiamo organizzato per l?occasione una serie di incontri con diverse nostre aziende associate, perché crediamo che si possano aprire interessanti collaborazioni favorendo scambi e gemellaggi con l?America Latina. VIVI TRADIZIONI La Giornata del Folklore e delle Tradizioni Popolari celebrata a Civitella Marittima Grande successo a fine ottobre a Civitella Marittima per la celebrazione della quinta Giornata Nazionale del Folklore e delle Tradizioni Popolari. Nell?occasione i Cantori del Maggio di Civitella hanno ospitato i Maggerini di Valpiana e i Maggiaioli di Castiglione d?Orcia dando vita ad una giornata di festa nel segno della tradizione del canto del maggio che si è rivelata un momento di condivisione e amicizia tra comunità diverse DI GIAN PAOLO FRANCESCHINI* 86 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 A ppuntamento storico a Civitella Marittima in occasione della Giornata Nazionale del Folklore e delle Tradizioni Popolari, organizzata dall?amministrazione comunale con la collaborazione dei Cantori di Civitella Marittima. La Giornata ? lo ricordiamo ? è stata istituita nel 2019 con una direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri che indicava nel 26 ottobre la data per celebrare queste tematiche. In quella prima edizione in tutta Italia le adesioni non furono molte, ma l?intera Maremma poté andare comunque fiera, visto che Civitella Marittima non si tirò indietro e grazie ai suoi Cantori del Maggio e col patrocinio del Comune di Civitella Paganico organizzò una ?Giornata? ricca di appuntamenti ruotanti attorno ad un riuscito convegno presentato da Gianfranco Franceschini, caposquadra del Maggio civitellino, con importanti relatori: Paolo Nardini, dell?Archivio Tradizioni Popolari della Maremma, Fabrizio Franceschini, professore dell?Università di Pisa, Corrado Barontini, dell?Associazione Maremma Cultura Popolare, Alessandro Bencistà, direttore della rivista Toscana Folk di Firenze, Mauro Chechi, il grande cantastorie, menestrello, poeta improvvisatore in ottava rima nonché insegnante di questa disciplina e autore di canzoni popolari, originario di Civitella, e con interventi anche di chi scrive. Se la prima edizione contò dunque pochissime adesioni in tutta Italia, il gra- vissimo flagello della pandemia fece il resto. E infatti per tre anni nemmeno a Civitella è stato possibile ripeterla e lo stesso sembra sia successo anche nel resto d?Italia. E a tutt?oggi pare che siano piuttosto poche le realtà del Bel Paese che si ricordano della Giornata. Non così a Civitella Marittima, da sempre sensibile a queste tematiche. E infatti anche quest?anno ha visto il borgo maremmano, situato proprio al confine con le terre di Siena, dar vita ad importanti iniziative a fine ottobre. Nel dettaglio i festeggiamenti si sono svolti in due giornate. Nella prima i Cantori civitellini sono intervenuti prima alla Scuola Primaria di Civitella Marittima successivamente alla Scuola Secondaria di Paganico per un?occasione di condivisione culturale e storica di una delle tradizioni più antiche e seguite del nostro territorio. ?Il canto del Maggio ? sottolinea la dirigente dell?Istituto Comprensivo F. Tozzi Prof.ssa Manuela Carli ? rappresenta un elemento importantissimo della cultura e della tradizione popolare toscana ed in quanto tale reputiamo importante farlo conoscere ai ragazzi, sin da piccoli, per sensibilizzarli e far loro capire cosa rappresenta e quali sono le sue caratteristiche uniche. Per questo e nell?ottica della diffusione della conoscenza popolare soprattutto presso le giovani generazioni, abbiamo deciso di aderire all?iniziativa dell?Amministrazione comunale e dei Cantori del maggio di Civitella?. La seconda giornata si è invece sviluppata tutta nel borgo di Civitella Marittima, dove nella splendida cornice di Piazza I Maggio, di fronte al bellissimo belvedere del piazzale sottostante il Municipio è avvenuto il ricevimento dei gruppi ospiti rappresentati dai Maggiaioli di Castiglione d?Orcia e dai Maggerini di Valpiana. E così in un clima di sincera amicizia, anche se i protagonisti poco o affatto si conoscevano (e questo dimostra il forte legame che lega chi rispetta e cerca di trasmettere la tradizione che può essere diversa nelle espressioni ma uguale nelle radici) si sono incontrati i tre numerosi gruppi alla presenza di un qualificato pubblico (abbiamo riconosciuto l?esperto Corrado Barontini e la studiosa Grazia Tiezzi) e di alcuni forestieri rimasti sinceramente stupiti ed ammirati. I gruppi sono stati ricevuti e presentati dal sindaco Alessandra Biondi ed a seguire dai referenti Rossano Giomarelli per Castiglione, Renato Panichi per Valpiana e Gianfranco Franceschini per Civitella. Come al solito meravigliosi sono stati quelli di Castiglion d?Orcia (non li ringrazieremo mai abbastanza) forti del loro perfetto canto polifonico e dei veramente bravi e preparati componenti la banda? sorprendenti i maggerini di Valpiana con le loro tradizionali divise e cappelli colorati, con le figure del- PRIMO PIANO ? VIVI ? 87 VIVI ???? Da sottolineare che il Comune di Civitella Paganico è stato uno dei pochissimi comuni italiani che ha dato importanza a questa Giornata l?alberaio, del corbellaio, i rispettivi simboli e le loro ottave (di ?baule? come si dice), con tre coppie di cantori del maggio vecchio (una al femminile), con il fisarmonicista e due bravissimi poeti in ottava rima: Serena Cola e Claudio Gabricci. A proposito di poeti estemporanei la giornata di Civitella è stata arricchita da un?imprevista presenza di altri due poeti (non a caso si tratta di improvvisatori) che assieme ai due di Valpiana si sono cimentati in contrasti che sono stati molto apprezzati: il senese Francesco Burroni ed il nostro grandissimo Mauro Chechi. ?Nell?occasione di questo incontro, ma come di fatto avviene ogni Primo Maggio ? dice il referente dei Cantori del Maggio di Civitella Gianfranco Franceschini ? dopo aver fatto il giro del paese ed aver raccolto i doni delle famiglie e aver dedicato loro i canti tipici, il ritrovo è stato davanti al Circolo Arci di via Cavour con il rinfresco per tutti, per cui dobbiamo ringraziare sia l?Amministrazione Comunale che il Circolo Arci, ma anche l?Unione Sportiva di Civitella che ha collaborato all?organizzazione del buffet?. ?Nella prima giornata abbiamo cantato nelle scuole del nostro comune prima a Civitella Marittima con la presenza di tutti gli alunni e del corpo insegnante, poi a seguire a Paganico dove la Preside con il corpo insegnanti e tutti gli studenti nell?aula magna hanno partecipato con grande entusiasmo a questa Giornata Nazionale del folklore. I ragazzi ci hanno regalato alcuni prodotti del territorio mentre per contro abbiamo dato loro un ramoscello del maggio ed una copia del libro sul Canto del Maggio scritto da GianPaolo Franceschini. Se sono rose fioriranno? Un grazie di cuore ai Cantori che hanno potuto partecipare a questa giornata molto significativa e importante per il valore della nostra tradizione alla quale siamo tutti quanti fortemente attaccati. Il mio grazie sincero è rivolto a tutti quelli che hanno reso questa giornata indimenticabile ed importante, una tappa nel mantenimento della tradizione che ci pone su un gradino di responsabilità per il nostro antico maggio. Avanti tutta, evviva il maggio?. È doveroso chiudere il racconto di questo originale evento con le parole di Alessandra Biondi, sindaca di Civitella 88 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 Paganico, che così ha commentato: ?Il canto del Maggio di Civitella è uno dei più antichi della Toscana e rappresenta un tratto importante dell?identità culturale del territorio. Infatti alla sera di ogni 30 aprile un coro itinerante formato da gruppi spontanei di cantori locali fa visita alle famiglie contadine e percorre le vie del borgo con il caratteristico Canto antico per augurare il benvenuto al mese di maggio, visto da sempre come momento di risveglio della natura. A Civitella Marittima la giornata di festa nel segno della tradizione ha dato vita ad un evento che si è rilevato un momento di condivisione e amicizia tra comunità diverse. Un sincero grazie a tutti?. Due appuntamenti importanti ed una giornata da incorniciare per il Maggio Antico Toscano, per sottolinearne la centralità nella storia di tutto il territorio e l?importanza del mantenimento di quello che è ad oggi il nostro canto più antico. Dunque la Giornata Nazionale del Folklore e delle Tradizioni Popolari è stata celebrata nel miglior modo possibile, per di più con il coinvolgimento delle giovani generazioni. Per la sensibilità dimostrata non rimane che ringraziare di cuore tutti i partecipanti e chi ha reso possibile lo svolgimento dell?iniziativa. I Civitellini possono sentirsi giustamente orgogliosi perché siamo forse fra i pochi in tutta Italia a ricordarsi della Giornata? questo fatto meriterebbe di esserci riconosciuto. *Ricercatore ed esperto di storia locale VIVI L?ARTE DI OSPITARE Agriturismo La Poderina e Ristorante Gli Olmi, eccellenza dell?ospitalità e ristorazione in uno scenario mozzafiato Una vista incantevole sull?Argentario e le isole lascia senza fiato gli ospiti dell?Agriturismo La Poderina a Scansano, gestito con grande cordialità ed attenzione al cliente dalla giovane coppia Felicia e Enrico Luigi Riva. Un luogo speciale dove gli ambienti curati nei dettagli e l?ottima cucina fanno godere al meglio un soggiorno in Maremma e gustare i prodotti tipici e genuini del territorio DI ELISABETTA RUSSO 90 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 La famiglia L ?agriturismo La Poderina si incontra poco prima di entrare a Scansano, venendo da Grosseto. Ha il privilegio di essere in uno dei luoghi più panoramici della zona, adagiato sulla collina che degrada dolcemente verso il mare e con una vista che spazia dalla Costa d?Argento fino alla Corsica passando per l?Isola del Giglio, Montecristo e l?Elba, in un magnifico contrasto di colori cangianti dal verde al blu all?azzurro che appagano la vista e la mente. L?azienda Inizialmente una prima parte dell?azienda, la Poderina che è ora la parte dedicata al soggiorno, fu acquistata negli anni ?90, ad uso privato, dalla famiglia Riva che decise di trasferirsi dal nord Italia in Maremma attratta dalla sua bellezza e dalla sua ospitalità ed umanità. Negli anni a seguire fu acquistato l?edificio adiacente, ora Ristorante Gli Olmi. Nel 2017 uno dei quattro figli della famiglia Riva, Enrico Luigi, laureato in giurisprudenza e con dieci anni di esperienza in uno studio notarile alle spalle, decide con la moglie Felicia, originaria di Scansano, di fare il grande passo, ovvero il cambio radicale di vita per dedicarsi all?ospitalità nell?azienda di famiglia. ?Ho deciso ? racconta pro- prio Enrico ? che la mia e la nostra vita come famiglia andavano vissute in una dimensione diversa da quella che mi imponeva il mio lavoro, e con più libertà sul tempo da dedicare a noi e ai nostri figli Cesare Flavio, Ludovica, Sveva. Abbiamo deciso quindi di dedicarci all?azienda di famiglia che aveva una grande potenzialità di crescita, e così è stato. Fu un cambio importante nella nostra vita che rifarei, senza alcun ripensamento. La gestione di un?attività di famiglia ed il piacere di dedicarsi all?ospitalità sono qualcosa di impagabile e di grande soddisfazione. La nostra azienda sta crescendo bene, ne siamo orgogliosi ed intendiamo proseguire su questa strada continuando a migliorarci ed a migliorare i nostri servizi?. Una giovane coppia da applaudire per il coraggio della loro scelta e per la determinazione nel realizzare il progetto. Nel 2017 quindi inizia una nuova vita per l?agriturismo e apre il ristorante. Vengono effettuati importanti lavori di ristrutturazione e rifatti tutti gli arredi, nei quali si apprezza l?attenzione ed il tocco personale della giovane coppia, soprattutto di Felicia che ha una passione per l?architettura: la modernità è combinata alla tradizione, con la ricerca di pezzi d?arredo d?epoca che hanno un proprio carattere. Il tutto risulta molto armonioso e gradevole, sia nelle stanze che nel ristorante. La Poderina, l?agriturismo L?attività agricola è incentrata sulla coltura biologica di circa 2000 piante di ulivo, per produzione di olio EVO. Sono allevati anche alcuni animali, per uso esclusivamente di ?intrattenimento? degli ospiti: asini, mucche e cavalli, che spesso giocano con i clienti, un modo divertente per avvicinare gli ospiti alla vita di campagna. Per il pernottamento la struttura dispone di sette stanze, tutte ristrutturate, molto accoglienti ed eleganti pur con una gradevole semplicità. Tutte hanno uno stupendo affaccio sul panorama che si può godere dal porticato esterno alle stanze, per una permanenza in pieno relax e immersi in un paradiso naturale. È anche possibile per i turisti con camper pernottare in un piazzale appositamente attrezzato che offre la stessa vista panoramica. Se d?interesse si può usufruire del servizio di colazione e ristorazione, come previsto per il pernottamento in camera. Completerà a breve la struttura un?accogliente piscina anch?essa con incantevole vista? sarà difficile resistere ad un rilassante bagno circondati da tale bellezza. PRIMO PIANO ? VIVI ? 91 VIVI Uno splendido tramanto sulla Maremma, visto da La Poderina ???? Per il pernottamento la struttura dispone di sette stanze, tutte ristrutturate, molto accoglienti ed eleganti pur con una gradevole semplicità Gli Olmi, il ristorante Il ristorante ha iniziato come una merenderia, per poi allargare l?attività all?offerta di colazioni, pranzi e cene, anche per clienti esterni all?agriturismo. Gode di una sala molto ampia, ideale Il portico 92 ? Maremma Magazine ? Dicembre 2023 per grandi eventi, matrimoni e altre feste e cene aziendali, di cui è spesso sede. Il gradevole arredo del locale coniuga il comfort moderno con il sapore delle tradizioni, tutto in stile familiare ma molto curato nei dettagli. Guardando in giro si trovano radio d?epoca, creative rastrelliere per le bottiglie realizzate su portelloni antichi, tavolini d?epoca, e quant?altro, per un ambiente estremamente ospitale. Per i periodi più caldi è allestito anche un piacevole spazio esterno. ?Mi piace andare alla ricerca di oggetti e pezzi d?arredo che hanno una storia ? dice Felicia ? rende l?ambiente più caldo e secondo me più vivo, mantenere in vita oggetti del passato significa credere nella tradizione pur guardando avanti?. La cucina, a cui si dedica Felicia, si basa interamente su prodotti locali e genuini e su ricette della tradizione: i tipici antipasti di salumi e formaggi, pasta e dolci fatti in casa. Con uno sguardo al menù troviamo infatti tra i primi piatti gli immancabili tortelli burro e salvia o al ragù, oltre a pasta fatta in casa del giorno come pici, pappardelle o gnocchi, e tra i secondi piatti grigliata mista, galletto arrosto, tagliata di manzo, fiorentina, e infine vari dolci della casa. ?Un pezzo forte del ristorante ? commenta Felicia ? è la presenza della braceria, fortemente voluta da Enrico e a cui lui si dedica con grande passione. La nostra grigliata mista è veramente speciale e da assaggiare?. Una camera Il ristorante È anche da sottolineare l?attenzione che Felicia ed Enrico mettono sui giovani del territorio: ?Ci piace l?idea che, per i ragazzi di Scansano, il nostro agriturismo ? aggiunge Felicia ? possa essere un riferimento. Non solo come luogo in cui incontrarsi per momenti di convivialità, ma anche come posto in cui fare un?esperienza lavorativa, anche temporanea, che possa formarli e prepararli, in generale, al mondo del lavoro. Magari mentre portano a termine un percorso di studi?. Un contributo questo molto importante per Scansano ed i suoi giovani. ?Siamo molto legati a Scansano, alla Maremma ed alla nostra attività ? concludono Felicia ed Enrico ?. Crediamo fortemente nell?attenzione al cliente, La colazione per cui curiamo i minimi dettagli, e nell?importanza di rinnovarsi per mantenere un?offerta sempre di alta qualità ed adeguata ai tempi. Siamo anche felici di aver scelto questa strada per noi, che se pur molto impegnativa ci permette comunque di coniugare il nostro lavoro con l?attenzione ed il tempo per i nostri figli che sono per noi al centro della nostra vita?. Concludiamo con i complimenti a questa giovane coppia di imprenditori per la loro attività e le loro scelte e con il loro invito ad andare a conoscere La Poderina e Gli Olmi per godere della splendida location e della piacevole ospitalità. Felicia ed Enrico Luigi vi aspettano! I tortelli ???? Una zona dedicata ai turisti con camper, anch?essa con la stupenda vista verso il mare, completa l?offerta della struttura Contatti: Agriturismo La Poderina Località La Poderina, 41 58054 Scansano (GR) Tel. 389 0676527 - 348 0625585 Web: www.agriturismolapoderina.it La grigliata mista PRIMO PIANO ? VIVI ? 93 SCOPRI SCOPRI C?È DA VEDERE | Luoghi da visitare e bellezze da scoprire Le stupende ville del territorio di Castiglione della Pescaia al centro di una mostra itinerante Nell?ambito delle celebrazioni del centenario della nascita di Italo Calvino il 21 settembre scorso è stata inaugurata la mostra ?Le Ville del Moderno in Toscana. Roccamare, Riva del Sole, Punta Ala? allestita presso la Sala Consiliare e i giardini pubblici della Biblioteca Comunale di Castiglione della Pescaia DI SUSANNA GUALTIERI 96 ? Maremma Magazine ?Dicembre 2023 G randissima partecipazione all?inaugurazione della mostra ?Le Ville del Moderno in Toscana: Roccamare, Riva del Sole, Punta Ala? allestita nelle scorse settimane presso la Sala Consiliare e i giardini pubblici della Biblioteca Comunale Italo Calvino di Castiglione della Pescaia, che ha portato nella cittadina costiera tanti tecnici, architetti, geometri, impresari, non soltanto addetti ai lavori ma anche studiosi e cittadini interessati a conoscere gli edifici che hanno caratterizzato il territorio castiglionese agli inizi del Novecento, realizzate da mostri sacri dell?architettura italiana. La mostra, che raccoglie materiale di archivio proveniente da pubblicazioni d?epoca, presenta infatti il patrimonio abitativo dei principali insediamenti del territorio comunale di Castiglione della Pescaia, Roccamare, Riva del Sole, il Gualdo e Punta Ala, costruito da progettisti e Maestri dell?architettura italiana del XX secolo. Si tratta di progetti eterogenei per linguaggio, che offrono un campione interessante di quella che è stata l?architettura del territorio costiero italiano nel secolo scorso, un valore aggiunto a quelle che sono le bellezze naturalistiche della costa maremmana. La mostra si pone come seguito del Convegno Scientifico dal titolo ?Le Ville del Moderno in Toscana. Roccamare, Riva del Sole, Punta Ala. Tutela e Conservazione? che si è svolto nel settembre dello scorso anno a Punta Ala, promosso ed organizzato dal Comune di Castiglione della Pescaia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Siena, Grosseto e Arezzo, l?Ordine degli Architetti di Grosseto e il Dipartimento di Architettura-Dida dell?Università degli studi di Firenze. Frutto di una primissima sintesi di questo lavoro è il libro dal titolo omonimo al convegno, pubblicato da Didapress nel 2023, che è stato presentato in occasione della mostra. «La mostra e la pubblicazione degli atti del convegno ?Le Ville del Moderno in Toscana? ? sottolinea Elena Nappi sindaca di Castiglione della Pescaia ? ci aiutano a rendere visibili luoghi che per la loro volontà di creazione sono sempre stati invisibili come le città di Calvino, ma che finalmente possono essere ammirate nella loro bellezza anche dai non addetti ai lavori, mostrando capolavori architettonici unici e particolari». «L?accordo di ricerca ? spiega Fabio Menchetti dirigente dell?Area Tecnica del Comune di Castiglione della Pescaia ? ai sensi dell?art 15 della L.241/90 fra Comune, Soprintendenza e Università di Firenze-Dipartimento architettura, teso all?approfondimento storico e architettonico sarà utilizzato all?implementazione del quadro conoscitivo dei nuovo strumenti urbanistici in corso di redazione». La mostra come detto presenta materiale di archivio e d?epoca proveniente da pubblicazioni del tempo relativo a ville ed insediamenti dell?architettura italiana del dopoguerra presenti sul territorio castiglionese, il loro stato di conservazione, ma anche le buone pratiche per la tutela del patrimonio architettonico del moderno ed oltre. È organizzata per sezioni. Una prima sezione riguarda i quattro principali insediamenti di Roccamare, Riva del Sole, il Gualdo e Punta Ala Porto? una seconda riguarda il patrimonio abitativo costruito da progettisti e Maestri dell?architettura italiana del XX secolo, quali PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 97 SCOPRI ???? Dopo la prima uscita nella Sala del Consiglio di Castiglione della Pescaia la mostra è diventata itinerante passando prima alla Casa Rossa (dove è ora visitabile) per poi approdare al Museo Isidoro Falchi di Vetulonia e all?auditorium delle Scuole medie Ignazio Gardella, Franco Albini, Ernesto Nathan Rogers e i BBPR, Ludovico Quaroni, Pier Niccolò Berardi, e ancora Ferdinando Poggi, Ugo Miglietta, Walter Di Salvo, Alfonso Stochetti, i 3BM, Valdemaro Barbetta? la terza sezione è un video che raccoglie il materiale presentato? la quarta sezione è invece una rielaborazione delle principali realizzazioni che si concentra sull?idea di spazio che questi progetti, eterogenei per linguaggio, hanno promosso in una individualità autoriale seppur legata da precisi filoni di pensiero. «Il territorio costiero italiano ? spiega Riccardo Renzi docente del DIDA dell?Università degli Studi di Firenze ? offre, nel caso specifico della Toscana, un interessante campione di alcune opere dei Maestri dell?architettura italiana del ventesimo secolo; custodisce inoltre una serie di rilevanti realizzazioni di figure 98 ? Maremma Magazine ?Dicembre 2023 meno note, ma assai significative». «Per l?Ordine degli Architetti di Grosseto ? afferma il presidente dell?Ordine, architetto Stefano Giommoni ? è stato un grande onore collaborare con l?Università, con la Soprintendenza e con il Comune di Castiglione della Pescaia, prima nell?organizzazione del convegno e, poi, nell?allestimento della mostra e nella pubblicazione degli atti presentati in questa occasione. Il grande interesse che abbiamo registrato è la dimostrazione di quanto le buone architetture del periodo contemporaneo abbiano contribuito, e ancora contribuiscono, a valorizzare e ad arricchire il nostro territorio e il nostro paesaggio». «Considerato che la conoscenza del patrimonio culturale è indispensabile per l?efficace gestione di tutela ? aggiunge l?architetto Vanessa Mazzini funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo ?, questa iniziativa testimonia l?importanza della collaborazione istituzionale come modello operativo virtuoso da perseguire». La mostra è rimasta nella Sala del Consiglio di Castiglione della Pescaia fino a metà ottobre, per diventare successivamente itinerante. Da novembre e per tutto dicembre rimarrà allestita alla Casa Rossa, quindi a gennaio farà tappa al Museo di Vetulonia e ad aprile chiuderà il ciclo all?auditorium delle Scuole medie per coinvolgere in questo progetto di collaborazione e condivisione gli studenti. Successivamente anche Soprintendenza, Ordine degli Architetti e Università porteranno la mostra sul territorio provinciale e regionale come progetto itinerante. PILLOLE DI STORIA | Fatti e avvenimenti della Maremma che fu Quando, nel lontano 1975, nacque Telegrosseto e la città si scoprì viva DI ROSSANO MARZOCCHI Foto © Archivio Agenzia Fotografica BF Risalgono ad ormai quasi cinquant?anni fa le importanti novità introdotte nel panorama televisivo italiano tra cui la creazione della terza rete Rai e la legittimità delle reti private locali. In questo contesto, un gruppo di amici grossetani creò Telegrosseto, la prima televisione privata locale della città, grazie all?impegno e all?iniziativa dei fondatori È l?11 aprile del 1975 quando la legge numero 103 riforma l?assetto radiotelevisivo italiano. Ci sono novità straordinarie per l?epoca, davvero incredibili a raccontarle oggi: viene creata, la terza rete Rai e sono legittimate le reti private via cavo a carattere locale. E la Maremma, con uno slancio impensabile, si sveglia di colpo da quel torpore agreste che spesso la descrive nell?immaginario comune e nel confronto con realtà più sviluppate. Cos?è il genio? Farà dire qualche anno dopo Mario Monicelli a Gastone Moschin, alias Rambaldo Melandri, nel suo Amici miei atto II: fantasia, intuizione, colpo d?occhio e velocità di esecu- zione. Esattamente le doti che un gruppo di amici grossetani sfoggerà in quel 1975. Passata l?estate, infatti, nel capoluogo si alzano le antenne e iniziano le trasmissioni di una rete privata, il cui nome non lascia spazio a dubbi: Telegrosseto. Si tratta di una novità assoluta: una televisione della città, per la città e per il ter- PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 101 SCOPRI ???? L?emittente si distinse per programmi nuovi e variegati, tra cui telegiornali locali, medicina, spettacoli musicali e documentari, ma anche sport e cultura. Purtroppo, nonostante il successo, l?avventura di Telegrosseto non durò a lungo ritorio. L?impegno e l?iniziativa, senza dubbio geniali, arrivano dalla Ditta Elmar di Alighiero e Dante Pietrini, da Giorgio Serboli e Franco Lari, da Aldo e Arturo Robecchi. Questi installano anche le antenne sulla collina di Roselle, sul monte Amiata, a Gavorrano e sul monte Argentario. I ponti di trasmissione vengono forniti da Piero Barbagli di Siena, che anni dopo rileverà le attività e le sequenze televisive di Telegrosseto e le venderà alla Rai. Tra i fondatori spicca Marcello Romani, direttore dell?Ascom-Confcommercio che scrive anche lo statuto della nuova televisione, e figurano anche Anna Olmi, titolare dell?omonimo negozio di strumenti musicali e del gioielliere Antonio 102 ? Maremma Magazine ?Dicembre 2023 Cocchia che, insieme ad altri, creano una televisione libera. Mancano i locali? Nessun problema: i Robecchi mettono generosamente a disposizione il loro appartamento in via Trieste, proprio accanto all?Hotel Lorena e lì si avvalgono della professionalità di Mario Bernieri e di Antonio Ferrari, titolari dell?Agenzia Fotografica BF di via Vinzaglio, che sono addetti ai servizi, la stessa Agenzia ci ha cortesemente fornito la foto di una ripresa televisiva in cui sono riconoscibili, i giocatori Ciacci, Chinellato, Machetti, Marchetti, Rosi e altri. ?Si cominciò con i telegiornali locali ? ci raccontano Aldo Robecchi e Marcello Romani ? e fu subito un successo. I telespettatori seguivano con attenzione i nostri programmi, anche perché il palinsesto era nuovo, vasto e interessante per il pubblico: si parlava di medicina, si trasmettevano spettacoli musicali, documentari, storie su Nomadelfia e si facevano parlare gli artigiani e i commercianti. E poi emergevano lo sport, il calcio con i servizi di Mario Roggi, Guido Borsetti (la cui tessera di addetto stampa è in basso a sinistra) e altri collaboratori e l?atletica leggera seguita da Alfio Giomi e Marco Brascugli. Nei programmi primeggiava ?Antenna Zeta? condotta da Marcello Romani, con interviste dal vivo alla popolazione sugli avvenimenti locali?. Il ruolo di responsabile dell?emittente viene affidato al giornalista Giovanni Corbini, mentre il lato culturale viene seguito da Eugenio Romani, Beppe Bottai, Giancarlo Capecchi, Paolo Pisani, Riccardo Paolini, accompagnati dalla verve creativa, comica e gergale di Luciana Tosti, in arte Argia. E non mancheranno neppure gli spettacoli di arte varia, rigorosamente locali. Una storia incredibile, che come tutte le avventure non durerà per sempre. Ma a questo in Maremma siamo purtroppo abituati, anche se l?esperienza di Telegrosseto dimostra che intraprendere e sperimentare è possibile, perché Grosseto e la sua gente sanno e possono offrire molto e di più, sanno dimostrare di essere vivi e ricchi di idee, perché, come scrive Machiavelli nel Principe citando Petrarca: ?L?antico valore nell?italici cor non è ancor morto?. PERSONAGGI | Figure di oggi e di ieri da ricordare Denis Bastieri, un talento geniale nel quale scorre sangue maremmano Denis Bastieri DI FRANCO BALLONI Un genio della fisica e dell?astronomia, nato a Verona, ma con solide radici in quel di Giuncarico. Parliamo di Denis Bastieri un grande talento che partito dall?Italia è arrivato in Cina, dove oggi è un importante consulente del governo in relazione ai progetti del ?Paese del Dragone? relativi ai lanci spaziali sul pianeta Marte I n pochi conoscono la straordinaria vita di Denis Bastieri, grande genio che affonda le proprie radici in quel di Giuncarico (Gavorrano), in quanto figlio di un giuncarichese doc, Rolando Bastieri. Giusto i parenti stretti che abitano a Follonica e chi scrive che ha avuto la grande fortuna di conoscerlo durante le ricerche sui personaggi illustri nativi e adottivi di Gavorrano poi pubblicati nel libro ?Genio e Memoria?. Alla presentazione del libro ebbi il piacere di ricevere una sua lettera scritta da Guangzhou, dove ricordava con affetto e nostalgia i lunghi periodi vacanzieri trascorsi dai nonni (Aladino Bastieri e Rosa Montomoli) a Giuncarico, le belle gite fatte alla città etruscoromana di Roselle, all?etrusca Vetulonia, oltre i bagni in mare alle Rocchette di Castiglione della Pescaia, gli intensi profumi dei fiori di ginestra e gli squisiti tortelli maremmani cucinati dalla nonna Rosa. Sempre in occasione della presentazione del libro vennero da Verona i suoi genitori, Rolando Bastieri e Franca Luchi, persone squisite, con le quali a tutt?oggi intrattengo un rapporto di stima e amicizia e ricevo aggiornamenti sulle incredibili performances del loro figlio. Denis Bastieri nasce a Verona il 14 giugno 1968, bambino prodigio, a tre anni sa leggere i libri e i testi. Quando viene iscritto alle scuole elementari, sa anche scrivere e risolvere problemini tanto che, la direttrice, lo invia direttamente in seconda elementare. Frequenta le scuole primarie a Verona, il padre nel contempo viene trasferito in provincia di Padova così Denis si iscrive al PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 105 SCOPRI ???? Bastieri ha studiato e lavorato in giro per il mondo, partecipando a progetti spaziali e tenendo conferenze su temi scientifici prestigiosi. Attualmente si divide tra l?Università degli studi di Padova dove è professore di Fisica e Astronomia e l?Università di Guangzhou liceo scientifico della città. Quando viene promosso in quarta liceo, chiede ai genitori il permesso di andare a frequentare l?ultima classe all?high School di Pittsburgh in Pennsylvania negli Stati Uniti. Si distingue talmente tanto negli studi che ottiene un riconoscimento dall?allora presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan. Ritorna in Italia, conclude il ciclo di studi e si iscrive all?Università di Padova in Fisica e Astronomia dove si laurea con il massimo dei voti 110 e lode. In seguito ottiene il post-doc in fisica e in fisica particellare. Svolge il servizio militare di leva nella folgore a Pisa come paracadutista. Dopo il servizio di leva inizia il suo percorso professionale-lavorativo in giro per il mondo presenziando e tenendo conferenze, seminari di studi, convegni. Nel 2008 partecipa alla NASA a Cape Canaveral, al lancio del satellite GLAST successivamente ribattezzato Fermi dagli americani per ringraziare del forte contributo italiano. Nel 2016 partecipa a un concorso internazionale indetto dal governo cinese per insegnare Fisica presso l?università di Canton-Guangzhou, città metropolitana cinese con 15.000.000 di abitanti, capitale della provincia del Guangdong. Partecipano al concorso 1000 ricercatori e Denis arriva 1° assoluto. Nel 2017 il prof. Denis Bastieri viene 106 ? Maremma Magazine ?Dicembre 2023 inserito nel programma ?I mille talenti? della Repubblica Popolare cinese. Nel 2019 tiene una conferenza di divulgazione per la serie TEDx seguita in mondovisione, dove presenta la sua via per il raggiungimento del pianeta Marte spiegando pericoli e vantaggi. Attualmente sta partecipando in modo attivo ai progetti del governo cinese sui prossimi lanci spaziali sempre sul pianeta Marte. Denis Bastieri è oggi professore presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia ?G.Galilei? dell?Università degli studi di Padova, affiliato al centro Interdipartimentale di studi e attività spaziali ?G.Colombo? presso l?Università degli studi di Padova. Inoltre, è co-advisor per l?internazionalizzazione di Ateneo, Asia Orientale, e ?Special Advisor? per il Guangdong, rappresentante del rettore presso l?ufficio dell?Università di Padova a Guangzhou, affiliato al Laboratory For Space Research - Hong Hong University, consulente esterno del Working Group Innovative and Disruptive e Technology della camera di commercio italiana in Cina. Dal 2005 al 2014 ha ricoperto diversi ruoli nel campo della ricerca e dell?istruzione presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia ?G.Galilei? dell?Università degli studi di Padova. Ha inoltre conseguito diplomi e riconoscimenti presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia ?G.Galilei? e all?INFN ? sezione di Padova. Ha ricoperto ruoli come ricercatore e come responsabile scientifico di programmi post-doc oltre che come relatore e supervisore universitario. Ha svolto la sua attività di ricerca nell?ambito della Fisica astro particellare e dell?Astronomia a raggi gamma con particolare interesse nel campo delle sorgenti extragalattiche, i rilevatori spaziali, la statistica e l?analisi di calcolo. È autore di ben 394 articoli e di oltre 50 contributi a conferenze internazionali. Attualmente si divide tra l?Università degli studi di Padova dove ha conservato la cattedra di Fisica e Astronomia e l?Università di Guangzhou. Stimatissimo e tenuto in alta considerazione dal governo cinese, ha avuto da questi un lasciapassare particolare e recentemente ha ottenuto un importante e prestigioso riconoscimento internazionale dalla provincia cinese del Guangdong. Un geniale talento nel quale scorre sangue maremmano e del quale noi tutti dovremmo andar fieri e orgogliosi. Le profetiche parole pronunciate dall?Ing. Mario Grossi (eminente scienziato e pioniere della tecnologia spaziale) al sindaco di Gavorrano durante l?assegnazione della cittadinanza onoraria, risultano ad oggi quanto mai azzeccate. ?Vede sig. Sindaco, altri giovani talenti stanno emergendo nel campo della fisica spaziale?. La cosa incredibile è che proprio il paese di Giuncarico ha partorito due menti geniali e sopraffini nel gotha scientifico internazionale. SCOPRI LA MAREMMA VISTA DA ALFIO CAVOLI | Pagine a cura di Daniela Cavoli La ?Città Capolavoro? sta uscendo da un lungo letargo Arte e cultura per rilanciare Massa Marittima Pittura e artigianato in una cornice di antichi palazzi e di bellissime chiese Preziose raccolte di minerali Massa Marittima INTRO « ?Alfio?, Alfio Cavoli ? scrive in un articolo per ricordarlo a cinque anni dalla sua morte Valentino Fraticelli, dal 1997 al 2004 direttore della Biblioteca Moreniana di Firenze ? sapeva scrivere, sapeva soprattutto raccontare con passione, ma anche con una grande capacità di sintesi come deve essere per un bravo giornalista». Questi lievi, ben congegnati articoli del viaggio che stiamo compiendo nel passato sono una delle prove di quan- 108 ? Maremma Magazine ?Dicembre 2023 to l?attestazione di stima non sia stata esagerata. Il giornalista è colui che, con bella prosa, intriga il lettore suggerendo spunti per sollecitarlo ? prima di tutto ? ad arrivare fino alla sua firma senza stancarsi, senza obbligarlo a saltare a piè pari litanie di dati aggiuntivi o?erti a sproposito. Una guida sia che scriva di orrendi o piacevoli fatti di cronaca, sia che proponga cultura, arte, folklore, etc. non si sostituisce al lettore, lo informa, ne cattura la mente con spunti per la riflessione. In questo pezzo brevissimo, Alfio Cavoli o?riva tutta Massa Marittima. Stuzzicava la curiosità per proporre una visita. Conduceva con garbo a scoprire la cittadina antica, dal punto di vista culturale incredibilmente cresciuta rispetto al 1979, che resta, anche nel presente, a mostrarsi stupenda e ad arricchire la sua avventura. MASSA MARITTIMA, 31 agosto 1979 - Al passaggio a livello del Bottegone, a Nord di Grosseto, l?Aurelia comincia a calarti in uno stato di disagio intollerabile, specie se pensi al problema non risolto del suo ampliamento che rischia ormai di diventare assai serio, di una serietà allarmante. Per fortuna, sei diretto a Massa Marittima e puoi far tesoro di un consiglio prezioso che ti hanno dato: dopo il segnale indicatore del torrente Bruna, divergi a destra imboccando la strada per Ribolla, anziché andare ad immetterti nella Massetana al famigerato bivio di Rondelli presso Follonica. Lasciata la pigra e insidiosa Aurelia, percorri in solitudine la suggestiva e serena campagna del Roccastradino: in meno di mezz?ora, dopo aver attraversato il paese minerario, osservato a destra il grumo grigio di Montemassi e a sinistra i ruderi del Castello di Pietra fatale alla Pia dei Tolomei, raggiungi la splendida città del Balestro, di San Bernardino, dell?ultima sublime Maestà di Duccio. Nella stupenda piazza triangolare su cui prospettano, con la Cattedrale mirabile, gli storici Palazzi del Pretorio, del Comune e dei Conti di Biserno, incontri il pittore Dino Petri, uno dei fautori del risveglio culturale cittadino. Ed è grazie alla sua affabilità che lo scrigno del centro storico ti si schiude e ti offre i suoi tesori. Così, dopo aver apprezzato gli acquerelli massetani esposti dall?artista in un vicolo che si apre fra il Corso della Libertà e la Piazza del Duomo, percorri l?angusta stradina, così detta delle Porte, dove gli antichi locali di servizio del Palazzo Pannocchieschi hanno assunto il ruolo di caratteristiche botteghe. Ammiri l?artigianato locale e preziose raccolte di minerali e visiti la Piccola miniera che ti ripropone l?ambiente e i sistemi di estrazione in galleria. Attraverso la ripida scalinata di Porta alle Silici, prosegui quindi nella veloce, ma proficua visita alla ?città capolavoro?, come Enzo Carli ha definito Massa? e, ammirata l?imponente scenografia delle fortificazioni, culminate nell?ardito arco senese e nella massiccia torre trecentesca del Candeliere edificata da Tedice Malabarba, raggiungi l?alta di Monteregio dove, nella ex sede dell?ospedale civile di leopoldina memoria, hai il piacere di passare in rassegna gli attrezzi, le macchine e gli utensili più svariati di quello che rappresenta il primo, consistente nucleo museale della civiltà contadina, uno strumento culturale di alto valore scientifico, storico e didattico intorno al quale si è mobilitato un nutrito gruppo di volenterosi. Non lontano dalla sede del museo, in Città Nuova, si erge, nella sua chiara consistenza calcarea, la bella chiesa di Sant?Agostino del 1299. La raggiungi, invogliato dall?artista-cicerone, e apprendi che anche qui, nel bel chiostro attiguo in cui è ancora presente il palco allestito per il concerto di Gazzelloni, fervono iniziative di recupero e di ripristino dell?antico cortile per utilizzarlo come spazio culturale. Evidentemente, il desiderio di dare a questa città-monumento, a questa cittàmuseo, un maggiore impulso di vita creativa e di pensiero, una più ampia capacità di aggregazione sociale attiva e costruttiva, sta offrendo i suoi primi, tangibili frutti. Alfio Cavoli PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 109 SCOPRI L?ANGOLO DEL LIBRO| La Maremma in libreria Due nuovi volumi arricchiscono la conoscenza della storia di Massa Marittima Si tratta di ?Massa di Maremma. Una nuova storia XI-XV secolo? e ?Massa di Maremma. Forma Urbis XI-XV secolo?. Editi da Pacini Editore i due testi sono a firma rispettivamente di Marco Paperini e Giulia Galeotti. La presentazione è avvenuta nella Sala Congressi del Palazzo dell?Abbondanza, alla presenza di un folto pubblico DI REDAZIONE I l Lions Club Alta Maremma, con il suo presidente Dario Francesconi, ha aperto con successo l?annata a Massa Marittima, con una giornata dedicata alla presentazione di due volumi dal titolo ?Massa di Maremma. Una nuova Storia? di Marco Paperini e ?Forma Urbis XI-XV secolo? di Giulia Galeotti, entrambi editi da Pacini editore 2023. I due volumi, voluti dal Comune di Massa Marittima con il suo sindaco Marcello Giuntini e dal Lions, sono il 110 ? Maremma Magazine ?Dicembre 2023 risultato di un lavoro multidisciplinare tra storia e architettura, sintesi di due ricerche che, attraverso un lungo percorso, apportano entrambe forti elementi di novità su Massa Marittima dall?XI al XV secolo (l?incastellamento, la signoria del vescovo, l?egemonia senese), completandosi a vicenda. Al centro di entrambi, la città, ovvero il luogo deputato alla vita in comunità dell?essere umano, prodotto antropico complesso, frutto del risultato di un insieme articolato di fenomeni in continua evoluzione che, nel loro insieme, ne condizionano anche la forma. La narrazione è affiancata da un cospicuo apparato iconografico e fotografico che agevola la comprensione delle dinamiche storiche e urbane. I lavori mirano anche a implementare la conoscenza finalizzata a una tutela consapevole e valorizzazione possibile del patrimonio culturale della città e del paesaggio. Sono destinati agli appassionati di architettura, storia e archeologia, agli studiosi, ai cittadini, a coloro che si occupano di governo del territorio e, in generale, a tutti gli amanti della Maremma. Insomma, un?opera, unica e completa, utilizzabile anche dai visitatori di Massa Marittima come guida urbana e storica per la ricerca di luoghi rimasti intatti, a testimonianza del grande passato di questo gioiello medioevale. Nella Sala Congressi del Palazzo dell?Abbondanza, alla presenza di un folto pubblico, i due autori ? Giulia Galeotti, architetto e Marco Paperini, storico ? hanno esposto il loro lavoro di facile e piacevole comprensione, corredato di tante immagini e cartine. All?evento organizzato da Lions Alta Maremma con il patrocinio del Comune di Massa Marittima, con gli autori, sono intervenuti Dario Francesconi, presi- Nella foto un momento della presentazione avvenuta nella Sala Congressi del Palazzo dell?Abbondanza dente del Lions Club Alta Maremma? Marcello Giuntini, sindaco di Massa Marittima? Luisa Dallai, dell?Università degli Studi di Siena. Ha moderato l?incontro Laura Bernardinello, storica dell?arte. Si è inoltre collegato da Nanchino, Cina, il prof. Maurizio De Vita, dell?Università degli Studi di Firenze, mentre ha inviato un contributo video il prof. Alessandro Merlo dell?Università degli Studi di Firenze. ?Anche nel 2023, come avviene storicamente, il Lions ? afferma Dario Francesconi, presidente del Lions Club Alta Maremma ? inizia la sua stagione sociale a Massa Marittima, organizzando un?iniziativa culturale. L?evento di quest?anno ha un particolare valore per la comunità di Massa Marittima, in quanto i due volumi contengono ricerche inedite con molti elementi di novità che ci auguriamo possano essere uno stimolo per avviare nuovi studi sulla storia e l?architettura del territorio?. ?Proseguiamo con grande piacere nella collaborazione di lunga data tra amministrazione comunale e Lions ? aggiunge il sindaco Marcello Giuntini ? che è un esempio concreto di come la sinergia tra enti pubblici e associazioni possa tradursi in azioni concrete per il bene comune. In questo caso presentiamo i due volumi insieme agli autori e con la partecipazione autorevole dei docenti universitari. Era da tempo che sul nostro territorio non veniva eseguito uno studio così completo e approfondito. Durante la giornata di presentazione ci sono state molte domande da parte del pubblico, che ha dimostrato un vivo interesse verso questo lavoro?. Massa di Maremma. Una nuova storia Il volume offre una rilettura delle vicende storiche della città di Massa Marittima dalla sua fondazione, ad opera del vescovo nell?XI secolo, fino al Quattrocento, passando attraverso la definitiva affermazione del Comune cittadino (prima metà del XIII secolo), il rapporto con le finanze senesi e gli Angiò (seconda metà del XIII secolo), le grandi conflittualità trecentesche, la dominazione senese (1335) e le trasformazioni sociali, economiche e demografiche vissute dal territorio, quelle che portarono alla nascita della Maremma Amara della tradizione e dell?immaginario collettivo. La ricerca si avvale di una vasta ricognizione su fonti, non solo documentarie, per lo più inedite, che in una prospettiva multidisciplinare si prestano a numerose analisi di carattere economico, sociale, ambientale e demografico. Massa di Maremma. Forma urbis In questo volume si ricostruiscono la nascita e l?evoluzione della struttura urbana di Massa di Maremma, della sua complessa forma urbis mai indagata finora in modo complessivo, che si identifica con due tipi di abitato di identità diverse: un centro di età signorile, la Cittavecchia ? che comprende anche il Borgo ? e una nuova fondazione di iniziativa comunale, la Cittanuova. Nel corso del XIII secolo il primo abitato, caratterizzato da una struttura urbana che nasce sotto il castello di Monteregio seguendo l?orografia e i percorsi matrice, viene ampliato e in parte riprogettato attorno agli spazi della vita pubblica, come la Platea Communis dove a metà del Duecento nascono i suoi palazzi. Contestualmente viene costruito il circuito murario e fondata la Cittanuova, che si pone come un modello insediativo di rottura con la pianificazione antica d?altura. Il volume si articola in due parti, incentrandosi sulla nascita della città medievale, sull?evoluzione del suo tessuto edilizio e in su alcune specificità architettoniche approfondite mediante la documentazione, l?evidenza materiale e il rilievo. Un capitolo introduttivo riguarda i materiali per la ricerca a partire dalle fonti documentarie, cartografiche e iconografiche. PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 111 SCOPRI L?ANGOLO DEL LIBRO| La Maremma in libreria ?L?intreccio del guerriero?, pubblicato il primo romanzo di Claudia Giordano Pubblicata da Amazon l?opera prima della grossetana Claudia Giordano ?L?intreccio del guerriero?. La trama vede al centro la storia del sovrano Diethard e della sacerdotessa Ceinwyn, imprigionati in un misterioso labirinto... U n tempio in fiamme, un misterioso labirinto, una serie di enigmi e l?amore tra il sovrano Diethard e la sacerdotessa Ceinwyn: ecco alcuni elementi de ?L?intreccio del guerriero?, il primo romanzo della grossetana Claudia Giordano, edito da Amazon. ?La scrittura ? commenta l?autrice ? è uno strumento per esprimersi e, anche nel mio caso, mi sono cimentata con questa storia in un periodo particolare della mia vita. Dopo la stesura del primo capitolo, mi sono sempre più divertita nella costruzione della trama e nella descrizione delle caratteristiche dei personaggi?. ?L?intreccio del guerriero? è un romanzo fantasy che nasce dalla passione per i grandi autori come John Ronald Reuel Tolkien, Terry Goodkind e George Raymond Richard Martin. ?Tra gli autori che più apprezzo ? continua l?autrice ? non posso non citare Stephen King e soprattutto la sua saga ?La torre nera?, opera che tra l?altro stavo leggendo proprio mentre scrivevo ?L?intreccio del guerriero??. Sinossi Tutto comincia di fronte alle macerie del Tempio di Luhn. Il re di Qyhonne Diethard e il suo amico fidato Shackleton dovranno fare i conti con Alec, un giovane portatore di distruzione e di violenza, che muove una guerra senza quartiere dal fine oscuro. ?Il sovrano Diethard ? racconta Claudia Giordano ?, imprigionato in un labirinto fatto di enigmi, intrighi e improbabili creature, dovrà superare una serie di sfide per salvare non solo la sua amata, Ceinwyn, ma anche il proprio regno e la vita di molti innocenti, facendo affidamento sulle proprie forze fisiche e cognitive, oltre che su una serie di amici che incontrerà durante il viaggio?. L?autrice Claudia Giordano, nata nel 1987, laureata in ingegneria informatica, vive a Grosseto dove lavora come sviluppatrice web. Ha cominciato la sua carriera di scrittrice attraverso le fanfiction, sotto lo pseudonimo di Luine, e con ?L?intreccio del guerriero? offre una lettura coinvolgente, immersa in ambienti originali, che porterà il lettore a ?divorare? le pagine fino alla fine. ?Non vedo l?ora ? conclude ? di poter lavorare alla stesura del prossimo capitolo della saga. Voglio continuare a scrivere, a scoprire nuovi mondi e a proseguire il dialogo con tutti coloro che vorranno leggermi?. Il romanzo può essere acquistato su Amazon sia in formato cartaceo, al costo di 9,36 euro, che in formato Kindle, al costo di 7 euro (o gratuito nel caso di abbonamento a Kindle unlimited). 112 ? Maremma Magazine ?Dicembre 2023 Idea regalo di Natale AZIENDE AL TOP| Storie di imprese e di imprenditori di Maremma Salumificio Mori, da Torniella fino al successo mondiale È una storia di successo partita da un piccolo paese dell?alta Maremma, Torniella dalle parti di Roccastrada, quella che sta scrivendo Silvano Mori, con il suo salumificio specializzato nella lavorazione artigianale di carne di prima scelta e di altissima qualità. Coadiuvato dalla moglie, dalle due figlie ed oggi da sei dipendenti, Mori è oggi un nome conosciuto in tutto il mondo DI LINA SENSERINI 114 ? Maremma Magazine ?Dicembre 2023 Silvano Mori Q uella del salumificio artigianale Mori è una storia di famiglia, racchiusa tra gli ultimi contrafforti della Maremma, che scivolano verso la Val di Farma e cedono il passo alla provincia di Siena. Il laboratorio ha sede a Torniella, nella parte alta del paese a meno di 100 metri dal centro abitato. Intorno solo colline e boschi di lecci, più avanti le acque cristalline del Farma, l?aria pulita di un ambiente che è rimasto incontaminato e uguale a se stesso negli anni. Per raggiungerlo si percorre la vecchia strada che andava verso la città del Palio, in mezzo a file di alberi, in alcuni punti intrecciati fino a formare una galleria verde che, dove si apre, offre allo sguardo un panorama mozzafiato. È qui che Silvano Mori, il titolare, ha iniziato la sua attività, ha deciso di rimanere, di lavorare insieme alla sua famiglia, la moglie Doretta Minucci, le figlie Sabrina e Valentina, costruendo giorno dopo giorno uno strepitoso successo. Con un solo segreto: la lavorazione artigianale a conduzione familiare di carne di prima scelta e di altissima qualità, unita al coraggio di osare, di guardare avanti, di seguire il progresso della tecnologia nel lavoro, senza mai rinunciare alla mano e all?occhio attento dell?uomo, affinato con l?esperienza. Da Torniella a Londra, la storia di un successo La storia di Silvano è tutta nelle sue mani: forti, grandi, che hanno lavorato tonnellate di carne, prima che il suo nome diventasse un?icona dell?enogastronomia maremmana nel mondo. Oggi, i suoi salumi fanno bella mostra di sé a Londra, nei magazzini Harrods (tra i pochissimi prodotti che hanno conservato il proprio marchio e non sono venduti con quello della casa) e da Fortnum & Mason, nome altrettanto storico del lusso nella City. Sono arrivati sulla tavola dei reali inglesi, si vendono nei negozi specializzati in alta gastronomia in Svezia, Russia, Olanda, Germania, Svizzera, Spagna, Francia, Belgio, Danimarca. In Italia si trovano nei supermercati Conad e Carrefour, nelle rivendite al dettaglio, sempre di alta gastronomia, si possono comprare direttamente nel laboratorio di Torniella. Grazie anche all?e-commerce e al nome che da 40 anni ?regna? indiscusso nell?olimpo dei migliori produttori di salumi, quella di Mori è oggi una delle aziende italiane meglio collocate sui mercati internazionali. Malgrado questo, il titolare e la sua famiglia hanno conservato la genuinità delle persone semplici, abituate a lavorare a non fregiarsi solo di titoli, ma a dimostrare un giorno dopo l?altro la qualità del proprio lavoro. Si capisce già entrando nel piccolo ufficio da cui viene gestita tutta l?attività, un ambiente spartano e funzionale, dove l?unica concessione all?orgoglio sono due pareti ricoperte di foto, di premi e pergamene, di articoli di giornale che raccontano un successo, una famiglia e un territorio. E il successo di Mori, oltre all?indi- scussa qualità dei prodotti, è legato anche al suo spiccato spirito imprenditoriale e all?intuizione con la quale ha saputo guardare avanti, entrando nel mercato estero grazie al consorzio Grosseto Export e partecipando alle fiere enogastronomiche internazionali più importanti. A partire da Cibus, la manifestazione di riferimento per il settore agroalimentare Made in Italy. Poi entrando da pioniere nell?e-commerce, quando ancora aziende più grandi della sua erano diffidenti, accettando la sfida dell?innovazione globale, ma guadagnandosi la propria inespugnabile posizione con la qualità dei prodotti. Il laboratorio artigianale, tra boschi di lecci e la Val di Farma Mori mostra orgoglioso il laboratorio artigianale che ha realizzato nel suo paese, mettendo a frutto il momento favorevole che accompagnava la sua prima attività. È a Torniella, infatti, che ha iniziato, negli anni ?60, rilevando la macelleria di Alfredo Landini, dove, per arrotondare, faceva anche norcineria. Da lui, uomo meticoloso e attento alla qualità, ha imparato a lavorare la carne e i segreti di un mestiere che si tramanda per generazioni. ?Ho appreso le basi ? dice ? che poi ho sviluppato pian piano, da solo e qualche volta sbagliando, ma sempre con l?umiltà che questa professione richiede per non perdere di vista il risultato della qualità?. Come dire che Silvano non si è montato la testa, ha preferito rimanere ?pic- PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 115 SCOPRI ???? Il loro laboratorio artigianale immerso nella campagna a Torniella stagiona salumi e produce una vasta gamma di prodotti secondo antiche tecniche, unendo alla tradizione anche la modernità dei macchinari colo?, mantenere la lavorazione artigianale, prediligendo la qualità alla quantità. ?Quando i buyers internazionali e i nostri clienti abituali vengono qua, vedono il laboratorio immerso in mezzo alla campagna, respirano aria buona, toccano con mano come lavoriamo, assaggiano i nostri prodotti nella picco- 116 ? Maremma Magazine ?Dicembre 2023 la sala degustazione, si rendono conto della differenza con la lavorazione industriale e apprezzano ancora di più i nostri salumi?. Oggi, insieme a Silvano, che a 80 anni suonati resta il cuore e il fulcro dell?azienda con la moglie e le due figlie, prestano servizio anche 6 dipendenti, impegnati nelle attività di trasformazione, stagionatura, magazzino e vendita diretta. ?Lavoriamo in media 25 quintali di carne di maiale e cinghiale alla settimana ? spiega ? con la quale produciamo una vasta gamma di salumi secondo antiche tecniche artigianali che unite a moderni macchinari forniscono prodotti di grande gusto e aroma: dalla finocchiona Igp, al prosciutto di cinghiale, a diversi tipi di salame e salsiccia, al lardo, alle pancette, ai prodotti aromatizzati con erbe, pistacchi, vino, funghi o tartufi di Alba. Non aroma, ma tartufo vero?, precisa Silvano. E si sente già dall?odore che si sprigiona, ad esempio, dalla mortadella al tartufo. ?Utilizziamo solo carni nazionali, sot- toposte a controlli rigorosi, tracciate dall?allevamento al macello?, gli fa eco la figlia Sabrina. ?Di ogni capo sappiamo età, mangimi, macellazione, abbiamo la certificazione che non sono stati usati antibiotici, che è stata rispettata la catena del freddo. Le carni di prima scelta hanno costi più elevati, ma consentono una qualità superiore del prodotto finito. Anche le spezie, dal pepe, al finocchio, agli aromi sono di primissima qualità, vengono conservate e pesate in una stanza a parte?. Prima il passaparola, poi l?exploit da Harrods Il successo vero e proprio è iniziato negli anni ?90, prima con il passaparola dei clienti che, gradivano i prodotti del salumificio, tornavano a comprarli e li consigliavano ad amici e conoscenti. E già così, il giro d?affari cresceva. Poi è arrivato Grosseto Erxport, Cibus e il primo incontro con gli esigenti buyers che rifornivano Harrods. Da qual momento i prodotti di Mori sono andati a ruba. Il loro corner da Harrods è una sinfonia di colori e di odori, molto frequentato dai clienti della City. ?Un?emozione quando siamo stati invitati a Londra e ho visto il nostro nome, che spiccava nell?eleganza del salone, tra tanti altri prodotti italiani, ma tutti a marchio Harrods?, dice Silvano, che ormai ha con la capitale inglese un feeling particolare perché da lì è partito il salto verso i mercati internazionali. ?Dopo Harrods ? riprende ? sono arrivai altri clienti importanti, tra cui Fortnum & Mason, e via via altre catene specializzate nel Made in Italy di alta qualità, negozi di delicatessen e gastronomia internazionale, ristoranti stellati?. Per far fronte a richieste così importanti, Mori lavora su prenotazione per i grossisti, che mandano gli ordini con mesi di anticipo e consentono una programmazione precisa del lavoro. Una parte della produzione, poi, va al mercato locale, alla clientela abituale, che da anni torna da Mori. Solo di prosciutti, l?azienda ne produce oltre 7.000 all?anno, stagionati nei prosciuttifici di Norcia per un periodo che varia da 10 a 20 mesi. La quantità è tale che sarebbe impossibile fare anche la stagionatura nel laboratorio di Torniella, dove invece vengono stagionati e confezionati tutti gli altri prodotti. In ogni grammo di carne lavorata c?è la tradizione di un mestiere antico, la professionalità di un?intera famiglia, la passione e l?amore per il proprio lavoro. Tre ingredienti che fanno la differenza. I premi I riconoscimenti collezionati dall?azienda di Silvano Mori, non si contano. Sono tanti e prestigiosi: dall?Italy Food Awards ? categoria salumi menzione speciale nel 2023, al Tuscany Food Award ? categoria salumi, vinto nel 2021 e 2022, al titolo di Maestro d?opera e d?esperienza per Silvano Mori e la moglie Doretta Minucci, assegnato dalla Confartigianato, ai premi della Maremma che eccelle, al ???? I loro prodotti sono venduti nei supermercati italiani, ma anche all?estero, come in Svezia, Russia, Olanda, Germania, Svizzera, Spagna, Francia, Belgio, Danimarca, e sono arrivati sulla tavola dei reali inglesi sigillo del prodotto genuino, ottenuto dall?Accademia gastronomica. Contatti Salumificio Silvano Mori Srl Via della Pace, 2 - 58036 Torniella Gr Tel. +39 0564.57.54.36 www.salumificiomori.com PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 117