Maremma Magazine - Settembre 2019 - 3_Maremma Magazine 27/08/2019 23:50 Pagina 1 Poste Italiane s.p.a. - Spediz. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Grosseto ? Contiene I.R. M A G A Z I N E IN QUESTO NUMERO Mensile di informazioni turistiche e culturali ? Anno XVII ? NUMERO 7 ? SETTEMBRE 2019 ? ? 3,50 ?La Maremma ed il mito dei Butteri?, opinioni a confronto Inoltre... Castiglione della Pescaia capitale del turismo balneare a settembre con il G20s Giovanni Lamioni e la crisi del turismo in Maremma: ?Politiche sbagliate? Torna la Notte Visibile della Cultura e sarà dedicata alla donazione Luzzetti Confartigianato Grosseto, il futuro è la bikeconomy! Francisco Goya, due opere in mostra in Maremma LA VOCE DEI LETTORI LA VOCE DEI LETTORI EIN EIGENES BILD ALS COVER Ein eigenes Bild als Cover ist etwas ganz besonderes, wenn es dann noch auf einem Magazin über die Lieblingsregion im Lieblingsland ist und das präsentiert woran ich seit langem arbeite, dann ist es noch 1000x toller Alica Màk DAI SOCIAL Serena Farinelli - Meravigliosa foto grazie!!! Riccardo Rogier - Caro Celestino non smetterò mai di ringraziarti per la possibilità di accedere alla meraviglia che sempre è Maremma Magazine. Renzo Vatti - Bellissimi e interessanti servizi. Splendide foto. Molti complimenti, un successo davvero meritato! Roberto Occhipinti - Non solo lo compro, ma quando ho da fare un regalo importante e di grande prestigio faccio dono di un abbonamento a MAREMMA MAGAZINE e mi dicono che è graditissimo. Roberto Guerrini - Grazie a Celestino per aver evidenziato il problema della partecipazione dei tifosi grossetano alla rinascita del calcio della nostra città! (il riferimento è all?Editoriale del nr. di luglio di Maremma Magazine, ndr) Purtroppo il problema è generale: anche gli sport minori, compreso l?Hockey, che quest?anno debutta in serie A2, soffrono dello stesso problema. TANTI RICORDI Una lettrice ci scrive e volentieri pubblichiamo. Sono nata e cresciuta in questa terra straordinaria e sono molto affezionata alla mia Maremma. Qui la luce del sole che penetra nelle chiome dei pini illumina tutta la pineta regalandole dei colori eccezionali ed il profumo della resina olezza in tutta la sua estensione arrivando alla battigia dove le onde del mare lambiscono la spiaggia. Anche la campagna in questa zona della Toscana è ricca di paesaggi davvero stupendi. Le olivete si estendono alternandosi a vigneti e campi di grano dove i papaveri danno quella pennellata di colore che cattura la nostra attenzione. In queste campagne, negli anni cinquanta, l?agricoltura era regolamentata dall?Ente Maremma con il sistema della mezzadria ed in quei casolari vivevano famiglie con molti figli, che crescevano accuditi dai nonni. Erano anni nei quali il lavoro della terra era molto impegnativo ed iniziava l?esodo dei più giovani verso le miniere e subito dopo verso i primi stabilimenti della Montecatini. In quelle case rurali gli uomini si alzavano molto presto ed iniziavano a lavorare nelle stalle con le mucche, mentre le donne iniziavano a preparare le colazioni che servivano intorno alle sette del mattino. Ricordo che da piccola al tavolo veniva servito del latte appena munto, le uova raccolte nel pollaio e venivano affettati sia il prosciutto che il salame che avevano fatto con maiali che allevavano. Su quella tavola c?erano le marmellate ed il pane appena sfornato. I profumi erano molto intensi ed eravamo sempre una decina di persone sedute a quel desco così ricco. Gli uomini parlavano dei lavori fatti nella stalla e si accordavano per i lavori da fare nei campi nella mattinata, mentre le donne erano occupate a servire ed a rigovernare i vari piatti e tazze che venivano utilizzate. Mi ricordo che con mia nonna si andava a raccogliere le uova nel pollaio e l?erba per i conigli. Quando si passava nella vigna si coglieva qualche grappolo di uva e si assaggiava per capire quale fosse quella migliore da portare in tavola a pranzo.Vicino alla casa c?era una raccolta di acqua dove noi bambini mettevamo qualche barchetta e poi ci tiravamo una palla per riprenderla. I giochi erano tutti all?aperto ed erano quelli come nascondino ed i girotondi. La sera, dopo cena, la famiglia si radunava intorno al focolare che era acceso in inverno ed i bambini in collo alle mamme o alle nonne ascoltavano i racconti degli adulti. Erano racconti che affrontavano sia fatti accaduti in quei momenti oppure avevano come tema gli incontri avuti al fronte durante la guerra tenuta un decennio prima. Questi racconti erano come delle novelle che i bimbi ascoltavano attentamente e ne erano affascinati. Questo modo di passare il tempo era chiamato ?la veglia?. Era così che passavamo le nostre serate, dopo cena, a chiacchierare di tante cose ed eravamo tutti insieme. Gli uomini che erano stati in guerra avevano visto posti diversi e raccontavano di città di lontane e usanze diverse che avevano incontrato. Le donne raccontavano di come stava cambiando la stagione e prevedevano giornate di sole o di pioggia, a seconda di quanta acqua richiedeva la farina per essere impastata. Infatti con il variare dell?umidità dell?aria era più o meno facile e faticoso fare la pasta del pane e della sfoglia che veniva allungata con il maccheronaio e non è un caso che qui in Maremma le tagliatelle si chiamano ?maccheroni?. Al termine della veglia le donne riempivano con della brace gli scaldini per scaldare i letti per andare a dormire. Questi sono i ricordi che mi fanno compagnia forti delle tradizioni di questo angolo del mondo, dove le persone hanno sempre lavorato tanto per guadagnarsi da vivere con onestà e dando in eredità l?orgoglio di essere maremmani. Meri Lolini Avete idee e consigli da darci, complimenti o critiche da fare, oppure più semplicemente volete commentare un articolo o dire la vostra su un certo argomento? Questo spazio è per voi. Scriveteci via mail all?indirizzo redazione@maremma-magazine.it Compatibilmente con lo spazio a disposizione pubblicheremo il vostro intervento. 6 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 14 SOMMARIO VIVI 14 ...........?La Maremma ed il mito dei Butteri?, opinioni a confronto 22 ...........Giovanni Lamioni e la crisi del turismo in Maremma: ?Politiche troppo lontane dalle esigenze del territorio? 27 ...........Confartigianato Imprese Grosseto rilancia: il futuro della Maremma è la bikeconomy! 30 ...........G20 delle spiagge, Castiglione della Pescaia capitale del turismo balneare a settembre 34 ...........Campagnatico, si rinnova la sfida! E protagonisti saranno ancora una volta i ciuchi 38 ...........Torna la Notte Visibile della Cultura e sarà dedicata alla 22 donazione Luzzetti per il nuovo Polo delle Clarisse 42 ...........Francisco Josè de Goya y Lucientes, due straordinarie opere in mostra in Maremma 47 ...........Le buone pratiche che aiutano l?ambiente e salvano il pianeta 50 ...........Un itinerario alla scoperta della zona del Montecucco 54 ...........Enrico Basile e l?Argentario, un amore a prima vista nel racconto della moglie Gabriella 58 ...........Pitigliano e i comuni vicini dichiarati ?Houses of Live? dalla Fondazione Internazionale ?Raoul Wallemberg? 62 ...........Rush finale per Dilettando. Iniziato il count per l?ultimo atto a Grosseto 30 42 L?arte di Ospitare | L?accoglienza in Maremma 68 ...........Hotel Torre di Cala Piccola, il Paradiso terrestre è qui! In Maremma, all?Argentario SCOPRI C?è da vedere 72 ...........Metti un tour alla scoperta di quattro riserve naturali al confine tra le province di Grosseto e Siena Maremma da scoprire 76 ...........Tatti, il fascino di un piccolo borgo medievale sulle Colline Metallifere fuori dal tempo Briciole di Storia 80 ...........La Società Agraria Grossetana: nascita, sviluppo e decadenza di una storica istitu- In copertina, uno dei più suggestivi borghi di Maremma, arroccato sulle Colline del Tufo: Pitigliano SOMMARIO ? 9 90 zione in una Maremma d?altri tempi Personaggi 84 ...........Caravaggio e Porto Ercole, un legame casuale ammantato di leggenda L?angolo del libro 88 ...........?Nel mondo oltre?, storie di vita e di sofferenze raccontate da Guido Adriano Tori 90 ...........?In volo coi gabbiani?, in un libro tutta la vita di Gianfranco Luzzetti GUSTA Vino e dintorni 92 ...........Dal jazz al cinema al golf: la ricca estate dei Vignaioli del Morellino di Scansano all?insegna delle sinergie WINE NEWS 94 ...........Monteverro, un ritorno al passato per la vendemmia 98 2019 95 ...........Per Poggio Cagnano debutto a Cortina tra i big del vino 95 ...........Fattoria Mantellassi, il San Giuseppe 2016 tra i James? 7 best Morellino di Scansano Di vino in cibo 96 ...........Chi dice Terenzi dice Morellino di Scansano e molto di più! #maremmatheplacetobe Il vino del mese 100 ........Calasole, il bel Vermentino in purezza griffato Rocca di Montemassi La ricetta 102 ........Il Vitello tonnato o vitel tonné, una ricetta forse démodé ma sempre appetitosa L?AGEndA 106 ........Grosseto, tornano le mostre alla Galleria ?Il Quadri- 10 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 116 vio? 109 ........LE SAGRE 110 ........?L?invenzione della quercia?, opere di Cottinelli 113 ........?Il segreto della dea?, proiezione in anteprima a Grosseto 115 ........I MERCATINI 116 ........Montelaterone si prepara alla magia degli Incanti Notturni 117 ........?Simbiosi?, al via la mostra al Frantoio di Capalbio 119 ........LE MOSTRE 120 ........Grosseto, arriva l?Hexagon Film Festival. Ed è successo! LE nEWS 122.........Il Cassero senese di Grosseto torna a vivere 123.........?Gira Vinile?, il nuovo brano dei Kymya 127 124.........Terzo anno per il calendario solidale di Armando Orfeo 124.........Gianfranco Luzzetti ha ricevuto per San Lorenzo il Grifone d?oro 125.........Ponte sull?Ombrone, 70mila euro per progettare i collegamenti. Accordo tra Comune di Grosseto e Regione Toscana 125.........Massa Marittima, edizione da record per Lirica in Piazza 2019 126.........Pitigliano, intitolato a Enrico Pellegrini il Museo civico Archeologico della Civiltà Etrusca 126.........Massa Marittima e Castiglione della Pescaia Spighe verdi dell?agricoltura 127.........Morellino Classica Festival una gran bella rassegna! L?EDITORIALE DEL DIRETTORE L?EDITORIALE di Celestino Sellaroli La Maremma ed il mito dei Butteri, atto secondo... ? La Maremma ed il mito dei Butteri?: a seguito di una polemica nata e sviluppatasi sui social, torniamo a parlare in questa sede del tema di cui ci siamo occupati nell?Editoriale del numero scorso. Lo facciamo ben volentieri, anche e soprattutto per specificare meglio una serie di concetti che probabilmente sono stati fraintesi o capiti male, oppure sono stati espressi poco chiaramente (mettersi in discussione non fa mai male) da chi scrive. Alcuni dei commenti (voci critiche e a sostegno) che tale Editoriale ha suscitato sono pubblicati nelle pagine che seguono. Tuttavia, anche per agevolare la lettura del servizio di apertura, crediamo che possa essere utile un?introduzione anche in questo spazio ? una sorta di riepilogo delle puntate precedenti ? in grado di dare un senso ed offrire una bussola per la lettura della querelle. Querelle che, peraltro, non ci siamo inventati noi dal nulla, ma che viene spesso sollevata da più parti, anche in altri e ben più autorevoli consessi. Ebbene, la sintesi di quanto scritto nel numero di agosto è questa. In Maremma, di Butteri veri e sottolineiamo veri, ovvero quelli che esercitano questa attività come mestiere, sono rimasti pochissimi (parliamo di qualche unità), per i motivi che sappiamo, ampiamente illustrati nell?Editoriale di agosto. E questo è un dato di fatto. ?Ma esiste la memoria ? citiamo testualmente un passaggio dal numero scorso ? e la voglia di non disperderla, perché lì affondano le nostre radici? ed esistono le rappresentazioni, più o meno fedeli, tese a rievocare questa antica figura ed il lavoro di una volta. Ma se di memoria si tratta, può nascere il dubbio che l?equazione ancora in essere ?Maremma=terra di Butteri? forse non sia poi così attuale nella realtà. E quindi, se non è più attuale, la domanda da porsi è: può essere ancora oggi il Buttero il simbolo della Maremma del 21esimo secolo? È giusto continuare a legare un mito del passato alla Maremma dei nostri giorni? Oppure si corre il rischio di presentare un?immagine della Maremma diversa da quella reale? E poi ancora, in che modo i Butteri (quelli veri e quelli che si impegnano a tenere viva la memoria) possono contribuire allo sviluppo turistico ed economico di questa terra nel presente e nel futuro? Se queste domande sono lecite (e crediamo che lo siano), ne discende la riflessione con cui si è chiuso l?Editoriale del numero di agosto: ?Insomma, se da un lato guardare al futuro significa anche capire e rivivere i tratti di un passato che ci ha portato ad essere ciò che siamo oggi, dall?altro è necessario anche sapersi affrancare dalle semplificazioni e dalle mitizzazioni esasperate ed essere sinceri nell?ammet- tere che parliamo di un mondo che oggi non c?è più e che mai potrà ritornare??. Questo, in sintesi, il senso dell?Editoriale del mese scorso. Ecco, rispetto a questi temi ? è inutile negarlo ? ci sono opinioni divergenti. C?è chi è convinto che la figura del Buttero sia il passato, il presente ed il futuro e che, in quanto icona (quasi un dogma), non possa e non debba essere messa in discussione. E chi, invece, la pensa diversamente e contesta l?attualità del mito, ritenendo che forse considerare oggi tale figura come simbolo ed emblema della Maremma sia una forzatura. Questo, ovviamente, non significa essere ostili verso chi è impegnato a tenere viva la memoria. Il punto non è questo. Anzi, siamo perfettamente consapevoli che è proprio grazie a persone come queste, che i Butteri e la loro storia continuano a vivere e ad essere tramandate, nonostante tutte le naturali trasformazioni che agricoltura e allevamento hanno vissuto anche in Maremma. Senza un impegno come il loro ? questo è fuori discussione ? sarebbe stato difficile, se non impossibile, poter vedere dal vivo fasi del lavoro di una volta. Del resto, valorizzare il territorio e le sue specificità è la nostra mission da 16 anni a questa parte. E la nostra storia è lì a dimostrarlo. Dal 2003 ad oggi abbiamo scritto un?infinità di pagine sui Butteri, spessissimo finiti anche in copertina, come nel numero di agosto, ma non solo. Anzi, spesso proprio per questo ? per il fatto di dare troppo spazio ai Butteri ? siamo stati anche criticati in passato? Quindi, senza nulla togliere all?immane lavoro che tante persone stanno portando avanti per preservare la tradizione e rinvigorire le nostre radici, crediamo che porsi le domande che ci siamo posti sopra sia comunque utile. Perché il tema relativo all?immagine che un territorio dà di sé stesso non è un tema banale, ma di vitale importanza per la Maremma tutta, compresa quella che con i Butteri c?entra poco o niente. Qui nessuno nega la storia. E ci mancherebbe! Nessuno potrebbe farlo. Si tratta solo di un ragionamento costruttivo, aperto al confronto e al contributo di idee, anche per dare ulteriori chances, in termini di crescita e sviluppo, alla nostra terra e proiettarla verso il futuro. Quel futuro che la competizione globale tra destinazioni turistiche ci pone ogni giorno sotto gli occhi e che dobbiamo essere in grado di scrivere con le nostre mani, sapendone leggere, tra le righe, criticità ed opportunità... EDITORIALE ? 13 VIVI PRIMO PIANO - VIVI - SCOPRI - GUSTA ATTUALITÀ ?La Maremma ed il mito dei Butteri?, opinioni a confronto LE VOCI CRITICHE Viva i Butteri e la cultura che esprimono Le scrivo in merito all?editoriale che riguarda la copertina. Non condivido affatto il pensiero espresso nell?articolo, anche se ci sono delle affermazioni che mi trovano d?accordo, come quella dove viene definita la trasformazione di un lavoro in cultura: parto da questa per sottolineare la contraddizione che ne viene fuori leggendo l?articolo. Se di cultura si tratta non credo che la figura del buttero non possa essere utilizzata come simbolo della Maremma, anzi andrebbe valorizzata ancora di più. Andrebbe fatto capire soprattutto ai giovani quanta competenza e quanta dedizione ci vogliono per fare un lavoro del genere. Quando dico competenza non mi riferisco solo al saper andare a cavallo, mi riferisco anche alla cono- 14 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 scenza del territorio ed al saper riconoscere i segnali che questo ti dà, al capire alla prima occhiata se un animale (cavallo o vacca) ha qualche problema ed agire di conseguenza, al fatto di saper intervenire in caso di emergenza di infortunio o malattia di un animale, saper fare le iniezioni, sapere come si aiuta (se ce ne fosse bisogno) una vacca o una cavalla che stanno per partorire, al fatto che bisogna saper guidare il trattore, al fatto di come scegliere su quali pascoli dirottare gli animali in modo da avere una gestione razionale, al fatto di saper costruire o riparare una recinzione, e la lista sarebbe ancora lunga. Immagino che chi ha scritto l?articolo sia di Grosseto: lo dico perché io sono di Siena, ho trovato questo mondo circa 8 anni fa e da allora ho notato che alcuni grossetani quasi si vergognano dell?esistenza dei butteri (butteri non cowboys seppure nostrani per la miseria), che essere identificati come vaccari sia una grave offesa. Ma magari lo dicessero a me vaccaro, ne sarei tremendamente orgoglioso. Quando poi si afferma che il mondo è cambiato e che questa cultura va bene ormai come attrazione turistica e niente più, aspetterei a seppellire sotto il manto dei ricordi il buttero, oggi le persone si stanno rendendo conto che certi sistemi di allevamento intensivo sono dannosi sia all?ambiente sia alla qualità della carne e sembra che pian piano si stia tornando a sistemi più ?tradizionali?. Vero che non esiste più il latifondo, per ora però aspetterei a chiamare le prefiche che si battono il petto. Vero anche che ormai solo pochi fanno questo lavoro, secondo me però bisognerebbe chiedersi anche perché i giovani non sono attratti, paura di faticare? O altro? Tipo questo articolo che sicuramente non aiuta. GLI APPROFONDIMENTI DEL MESE Il tema ?La Maremma ed il mito dei Butteri? toccato dal direttore responsabile Celestino Sellaroli nell?Editoriale del numero scorso non è passato inosservato, ma ha aperto una discussione sui social che trasferiamo anche sul magazine, in questo numero, per dare spazio ad alcuni dei commenti (voci critiche ed interventi a favore) che su tale argomento ci sono pervenuti. Perché il dialogo, quando è costruttivo, è sempre utile per capire le ragioni dell?altro, anche se diverse dalle nostre Ed è vero anche che la Maremma non è solo vacche e cavalli, è molto altro e qui le posso portare la mia esperienza diretta: per lavoro porto in giro i turisti, 90% americani, i quali non conoscono l?esistenza di un?area in Toscana chiamata Maremma, ma quando riesco a portarceli alla fine mi abbracciano e mi ringraziano perché hanno visto una Toscana più genuina che non si aspettavano. Altra domanda da porsi sarebbe proprio questa: perché oltreoceano la Toscana viene identificata sempre con le solite 3 o 4 cose, Firenze, Chianti, torre di Pisa e qualche volta Siena e mai con la Maremma? Colpa dei butteri? Non credo proprio. Questa cultura così come è stata definita nell?articolo deve essere utilizzata come volano per far conoscere la Maremma, serve qualcosa che attragga anche il turista americano, poi quando è qui gli si fa vedere che non ci sono solo i butteri ma tanto altro (storia, ambiente, mare, cucina, vino ecc ecc). Non a caso grandi produttori storici del vino in Chianti hanno deciso di investire in Maremma, allora aiutiamoli, una mano lava l?altra. Finisco dicendo solo che se invece di aver conosciuto la cultura dei butteri solo 8 anni fa, l?avessi conosciuta 30 anni fa, oggi probabilmente sarei un buttero. Andrea Lodoli Un articolo inopportuno? Ho trovato l?articolo inopportuno per la storia della Maremma, per il turismo, per la tradizione e poco rispettoso per chi il buttero lo fa ancora, pochi vero se pensiamo a chi lo fa con quella qualifica, molti di più se pensiamo a chi ha proprietà in Maremma ed è custode persino del parco e che pratica l?allevamento, la doma, il trekking a cavallo nel rispetto delle usanze e della natura. Per chi a cavallo fa scoprire questa bellissima terra, a due passi da Roma e Firenze, ma preservata come un gioiello da esibire e portare ad esempio. In fondo, noi cavalieri di Maremma (io lo sono di... adozione) siamo tutti un po? butteri nei modi e nel profondo del cuore, condividendo anche esperienze con chi il buttero lo fa davvero di lavoro ed io li conosco tutti. Saluti Fabio Roviglioni Fare il buttero è uno stile di vita? Io, purtroppo, non provengo dalla maremma, ma sono stata giù ad Alberese col mio cavallo... nella loro azienda... dove mi hanno mostrato una giornata tipica del loro lavoro... Era una esperienza che volevo fare fin da bambina... Quello che ho vissuto... mi è rimasto PRIMO PIANO ? VIVI ? 15 ???? Considerando l?interesse che il tema, evidentemente vivo e sentito, ha suscitato sui social, diamo seguito alla querelle con un ampio servizio (che raccoglie i vari commenti pervenuti), utile per approfondire l?aspetto dell?attualità del mito e per allargare il discorso alla promozione, all?immagine e alle potenzialità di questa nostra terra Foto Giovanni Rossetti VIVI dentro... e solo il pensiero che tutto questo venga dimenticato... ridimensionato... sminuito... distorto... o paragonato al cow boy... mi rattrista molto. Il buttero è ancora un lavoro, duro, pochi resistono... ci vuole tanta passione... e allora diventa non più lavoro... ma stile di vita. Il buttero fa parte della nostra tradizione italiana... è la nostra cultura... e non va cambiata o stravolta in nessun modo. Ogni paese ha le sue sacrosante tradizioni! I butteri con i loro maremmani sono la nostra? Fate in modo, se potete, di non farla scomparire. Grazie. Sandra Mazzoni La figura del buttero, una realtà da difendere Mi chiamo Roviglioni Simone, ho 25 anni e sono nato a Torino. Scrivo in merito all?editoriale dell?ultimo numero di Maremma Magazine. Da quasi venti anni vengo in maremma e ho avuto l?onore di conoscere i Butteri di Spergolaia, quelli che ancora oggi svolgono il Mestiere. Certamente parliamo di una realtà minuscola che però possiede un patrimonio storico e culturale immenso. Negarne l?esistenza l?ho trovato irrispettoso. I butteri sono sì leggenda, ma anche una realtà che andrebbe difesa, tutelata e non ignorata. 16 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 La corsa verso la modernità sta distruggendo la nostra cultura e sarebbe imperdonabile perderne una parte. Trovo inaccettabile il tono dell?articolo, come se si volesse far sparire la figura del Buttero per far spazio a qualcos?altro. Chissà cosa si cela dietro la parola modernità. Vengo dalla città, dove la modernità ha preso il sopravvento e dato origine ad un mondo vuoto, privo di anima, è questo che volete raggiungere? Spingete le persone a conoscere chi ancora oggi fa il Buttero e lo fa davvero. Soprattutto gli appassionati di cavalli, dite loro di conoscere chi davvero vive di questo mestiere, a scoprire cos?è il cavallo maremmano, qual è stato il suo ruolo nella storia, invece di ridurre tutto ad uno spettacolino per turisti inconsapevoli e magari disinteressati. Ne ho visti molti, alcuni dei quali insieme a butteri di professione. Come pensate che stessero mentre qualche cavaliere provava ad imitare le loro gesta con vestiti inamidati? Domare un cavallo, maneggiare un vitello o un toro rischiando la propria vita. Questo è il Mestiere. Il Parco della Maremma viene visitato ogni anno anche grazie a loro, meritano secondo me maggior considerazione e riconoscimento. Di una cosa sono certo, sono qui a scrivervi queste parole probabilmente perdendo del tempo, ma ai Butteri Veri importerà soltanto che il bestiame che migliaia di turisti fotograferanno stia bene, in salute e che la razza Maremmana venga preservata. Spero vi possiate ricredere. Tradizione non significa conservare le ceneri, ma mantenere viva una fiamma. Quella fiamma arde ancora oggi ad Alberese e non solo. Sarà romantico, ma ancora oggi vengo in Maremma proprio perché non è stata intaccata dal grigio progresso e per rarità come quelle dei Butteri. Cordiali saluti Simone Roviglioni I Butteri esistono Sono veramente triste per l?articolo che è stato scritto dal direttore... Mi dispiace contraddirla, Celestino, ma i butteri esistono e fanno tuttora una vita faticosa, 365 giorni l?anno, con il caldo, con il freddo, con la pioggia, con il vento e con la piena del fiume che spazza le golene con tutto quello che c?è dentro. La Maremma può guardare avanti anche se le sta scomodo il simbolo dei butteri, per niente forzato. E ha commesso un errore imperdonabile ad un maremmano, perché l?errore di accomunare i cowboys ai nostri ?miti?, come dice lei, lo può commettere un turista che di Maremma non ci capisce niente? non di certo uno che ha le radici maremmane. Menomale che tra i giovani il pensiero è un altro. Giada Terrosi Foto Giovanni Rossetti GLI INTERVENTI A SOSTEGNO Una figura tutt?altro che strategica? Caro Direttore, ho letto l?Editoriale del nr. di agosto e credo che abbia centrato perfettamente il tema. Sono un turista milanese che viene in Maremma da circa vent?anni e non ho mai visto un Buttero. Segno evidente che nel contesto attuale tale figura non è poi così ?strategica? per il territorio. Lo sono il mare, l?ambiente, il clima. Credo comunque che gli integralisti che vedono il Buttero come una divinità intoccabile siano il tipico esempio dei troppi ammalati di romanticismo presenti in questo strano paese, quelli ancorati al campanile dove la tradizione è uno stile di vita inviolabile. In due parole: mentalità arretrata; in una: provincialismo. Cordiali saluti Giuseppe Secchi Maremma ?terra dei butteri?? Ma anche no! Gentile direttore ho letto il suo editoriale e volevo esprimere la mia opinione in merito. Sono completamente d?accordo con lei. Se consideriamo i butteri ?professionisti?, quelli che lavorano come veri mandriani tutti i giorni dell?anno ? e non solo qualche giorno d?estate, in prevalenza attori di rappresentazioni folkloriche a uso turistico ?, bisogna ammettere che in Maremma abbiamo solo quattro butteri. Quelli contati, nel 2018, anche dal film documentario ?Gli ultimi butteri? del regista Walter Bencini: i butteri della Tenuta regionale di Alberese. Ma già nel 1952 Luciano Bianciardi, sull?Avanti, scriveva: ?Per intendere davvero la Maremma bisogna smettere di trastullarsi coi fumosi e dilettanteschi idoli dell?origine illustre; i butteri non esistono più da quando in Maremma si è iniziato l?appoderamento, e son scomparsi di conseguenza i larghi spazi a pascolo; i cinghiali, e in genere la caccia, fanno parte di un fenomeno domestico, ormai, e si trovano solo in bandita?. E Guido Piovene, nel suo celebre Viaggio in Italia del 1957, ribadiva: ?La Maremma drammatica era quasi distrutta dalla bonifica all?inizio dell?ultima guerra mondiale. Oggi la riforma agraria ha eliminato gli ultimi residui di palude [?] Scomparso quasi interamente il buttero, ridotto a stato impiegatizio?. Premesso, quindi, che i veri butteri si contano sulla dita di una mano, la domanda da porsi, secondo me, dovrebbe essere: è utile celebrare la Maremma come ?terra dei butteri?? La finalità turistica legittima la valorizzazione di questa icona mitica e simbolica? In altre parole: è necessario basare l?identità del nostro territorio sugli stereotipi letterari e convenzionali di una Maremma drammatica che non esiste più? Il discorso, naturalmente, è molto complesso ma in questa sede vorrei solo fornire due spunti per ulteriori riflessioni. Il primo è questo. I ?finti? (o nuovi) butteri servono al turismo, ma non ne sono gli attrattori culturali principali. Il luogo maremmano con più ingressi turistici a pagamento, in relazione al periodo d?apertura, è probabilmente il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle, un parco d?arte contemporanea. La Maremma ha altri tre parchi d?arte contemporanea ammirati a livello internazionale ed è piena di moderne cantine firmate da archistar, molto apprezzate dai visitatori. Le Monde e The Guardian hanno recentemente citato la Maremma tra i posti più belli al mondo, ma omettendo completamente di parlare di paludi, butteri e cinghiali. La Maremma è vista, soprattutto all?estero, come territorio stupendo con una meravigliosa vocazione alla trasformazione ecologicamente sostenibile e alla modernità. La seconda riflessione è questa. I ?finti? (o nuovi) butteri servono comunque al turismo, è verissimo, ma non è detto che servano alla comunità maremmana. Vi faccio un esempio: io sono nato in Maremma 50 anni fa, ho vissuto gran parte della mia vita in Maremma e non sono mai stato a cavallo, come gran parte dei miei amici maremmani. Gli unici butteri che conosco lo fanno per hobby e perché se lo possono permettere, considerando i PRIMO PIANO ? VIVI ? 17 Foto Giovanni Rossetti VIVI costi di gestione di un cavallo. Io non mi riconosco nella Maremma dei butteri, sono consapevole che la Maremma di oggi non è più quella dei latifondi e capisco anche che, nell?odierna ?società dello spettacolo?, non è importante che questa Maremma esista davvero, ma che sia rappresentata secondo un ?brand? in grado di supportarne efficacemente la simulazione per vendere prodotti enogastronomici e turistici. Il caso della fortunata serie televisiva Terra ribelle (2010) della regista Cinzia TH Torrini è paradossalmente esemplare: per realizzare le riprese 18 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 d?ambiente maremmano sono andati in Argentina. Un tempo si diceva: ?Questo film sembra vero?, oggi si dice: ?Questa realtà sembra un film?. La finzione è ormai diventata strumento per la gestione cognitiva degli eventi e questo rappresenta un rischio, perché se una parte dei maremmani è consapevole che la Maremma è da sempre terra di immigrazione, meticciato e trasformazione, una parte ancora più grande, forse, considera vera l?immagine di una Maremma come ?terra antica e ribelle?, abitata da una stirpe di rudi e fieri autoctoni discendente dalla civiltà dei butteri, antichi mandriani forgiati dalla povertà e dalla malaria. E così, a me viene da sorridere se vedo pattugliare le mura di Grosseto da ?finti? (o nuovi) butteri, come sorriderei di fronte a ?finti? centurioni romani che stazionano davanti a San Pietro a Roma. Sorrido perché la mia opinione è che le rappresentazioni stereotipate del territorio e delle sue comunità ? soprattutto quelle legate a un passato mitico e spesso inventato ? rischiano di rendere le persone incapaci di vedersi nel presente e nel futuro come protagonisti di un qualsiasi progetto. Perché, secondo me, la vera identità si costruisce insieme e non si impone. La conformità culturale e il senso di appartenenza devono essere veramente collettivi, dinamici e non eterodiretti. La vera tradizione, a mio avviso, deve essere in continua e viva mutazione. Basandosi sulla nota citazione di Gustav Mahler ?tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri?, la mia esortazione finale e costruttivamente provocatoria è quindi questa: non c?è nessun male nel fare giostre di ?finti? (o nuovi) butteri, anzi, ma cerchiamo prima di tutto di custodire il fuoco della Maremma in trasformazione, terra nuova di bonifiche e di immigrati, ed evitiamo di adorare solo la cenere di briganti e butteri. Mauro Papa Foto Giovanni Rossetti La Maremma tra tradizione ed innovazione Caro Direttore ho letto l?Editoriale del nr. scorso e le polemiche che ne sono seguite sui social. Dal mio punto di vista la questione si inserisce in un quadro più complesso ed articolato che affonda le sue ragioni nell?esigenza di salvaguardare l?equilibrio tra tradizione ed innovazione. Nel mondo globalizzato i nuovi viaggiatori ed i nuovi turisti cercano la genuinità, l?originalità e cercano la storia e la cultura di un territorio e quindi è giusto mantenere ed esaltare il nostro passato, ciò che eravamo e ciò che ci ha consentito di essere ciò che siamo ora. E i butteri sono parte integrante della storia della Maremma, come lo sono la riforma agraria, le bonifiche, i badilanti, il cavallo maremmano: tutti aspetti che hanno caratterizzato in maniera forte e decisa questo territorio. Quindi, massimo rispetto per quei pochi Butteri che ancora preservano o raccontano questa tradizione. Certo è che si parla di poche unità per cui sarebbe uno stravolgimento della realtà affermare che oggi la Maremma possa essere considerata come ?terra di Butteri?. Lo è, ma forse sarebbe il caso di dire, lo è stata dal punto di vista storico ed è grazie all?impegno di quei pochi che sono rimasti che l?attività si tramanda. Poi, però ? e vengo all?aspetto dell?innovazione ? dobbiamo avere il coraggio di proiettare la Maremma verso il futuro. In questo senso vedo questo territorio come laboratorio di sperimentazione per le energie rinnovabili, come terra vocata alla mobilità dolce, alla green economy, all?agricoltura di precisione, ecc. La Maremma è una zona ancora integra che può e deve diventare luogo di sperimentazione per innovazione, al punto che faremmo un grosso errore se oggi offrissimo al mondo un?immagine da cartolina del passato, e dunque se continuassimo a puntare sui butteri, sulla malaria, sul cinghiale ovvero su una Maremma stereotipata o peggio che non c?è più? Questo farebbe di noi un territorio ingessato e non proiettato verso il futuro. Giovanni Lamioni La Maremma è prima di tutto innovazione Gentilissimo Celestino ho letto il tuo editoriale sulla Maremma e sul mito dei butteri. In questo momento sono, tra l?altro, ospite di amici che sono tra i pochi in Maremma ad avere nella loro azienda ancora ?veri? butteri. Contrariamente alla retorica dominante, io vedo questi butteri passare il loro tempo o su trattori modernissimi o su strani piccoli mezzi a quattro ruote motrici (quasi veicoli lunari) per rincorrere gli animali. I cavalli ci sono, bellissimi nel loro recinto pronti a fare la loro comparsa per film o per la merca, perché questa è una delle poche aziende dove si fa ancora la merca: un rito che non è per i turisti, ma è un momento della vita aziendale. Logicamente tutto avviene secondo la tradizione, perché non è possibile altrimenti. Da maremmano quale sono (la famiglia di mio padre è arrivata qua nel 1848 e quella di mia madre un secolo prima) non è così gratificante, con la scusa della conservazione di un mito, assistere alla trasformazione di ?frammenti? della nostra terra e della nostra storia in ?semplice? folclore, in un ?gioco per turisti? all?interno di sagre, dove giostre di pseudo butteri intrattengono i vacanzieri che vengono a vedere i ?cow boy? di Maremma. Per me è come assistere al triste spettacolo dei nativi d?America nelle riserve. La storia è molto importante. Senza storia non ci può essere progresso e modernità. Ma dalla storia, conoscendola davvero e non per gioco, si parte e si va in avanti. Il progresso non si attua congelando frammenti di storia. Perché vorrei ricordare che la nostra terra, la Marem- PRIMO PIANO ? VIVI ? 19 VIVI ma, è sempre stata terra di innovazione e mai solo di conservazione. Dalla lavorazione dei metalli all?epoca degli Etruschi alle saline nel Medioevo, dalle bonifiche simbolo dell?illuminismo alla meccanizzazione agricola come conseguenza della Rivoluzione Industriale. Cosi studiando (bene e non solo per sentito dire) la nostra storia, si può capire che l?identità della Maremma si chiama prima di tutto innovazione (strada certo non facile) e non solo conservazione o tradizione. Giuseppe Chigiotti Evitiamo i ?circhi equestri?? Gentile Direttore, sono anni che la sua rivista, unica nel territorio di Maremma, esplora ed esalta il mito dei butteri; lo testimoniano le tante copertine dedicate a questa figura. Alla luce di questo, mi sono sembrate 20 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 ?grida alla luna?, certe scomposte prese di posizione, per così dire poco dialettiche. Spesso, il suo giornale ha invitato al confronto, sempre tenendo alto il dibattito cercando conforto in Carducci o nel pittore Fattori, cantori e descrittori del mondo che fu. Dobbiamo dire che verso l?inizio del ?900 già si palesava la fine di un?era, quella dei butteri, che in Maremma sopravvissero grazie all?arrivo dei cavalli, delle vacche, sloggiate dalla grande bonifica dell?agropontino negli anni ?30. Furono infatti proprio i butteri laziali che accompagnarono questo esodo a posticipare la sparizione di quelli nostrani. Nessuna delle grandi tenute, alla fine del secolo scorso, aveva più butteri, a parte la presenza ultima nell?azienda regionale di Alberese, prestigioso presidio, ma anche testimone solitario, della fine di una saga rurale, ormai scomparsa. È vero, i butteri, purtroppo, non ci sono più. Una diversa concezione rurale li ha prima emarginati, poi eliminati. Una giovane cineasta toscana che studiava in Germania, venne 25 anni fa in Maremma per realizzare un documentario sugli ultimi butteri di Alberese. Fui io che convinsi l?allora vice sindaco Anna Spada, storica del cavallo maremmano e allevatrice, a sostenere finanziariamente questo progetto. Il documentario fu arbitrariamente riprodotto ed usato male, ma fa riflettere. Se si osserva con attenzione il finale quando la regista inquadra l?espressivo volto del vecchio buttero Petrucci mentre da una finestra di casa guarda un camion carico di cavalle che abbandonano l?azienda per ignota destinazione, sembra di scorgere un?espressione che pare dire: ?Se ne vanno chissà dove, è la fine??! Questa inquadratura suggerisce un de profundis, un ultimo addio, esercitato da uno degli eroici butteri laziali, che come detto rimandarono in Maremma la fine di un grande mestiere. Certo, lo so, ci sono ancora ad Alberese, nell?azienda regionale bravissimi operai agricoli con il ruolo di butteri. Ma la loro ultima presenza è lì a testimoniare la fine di quella che una volta era una realtà diffusa. Ora, rispettare le tradizioni, salvaguardare la memoria di un mondo finito, è la migliore e la più onesta maniera di ricordare la figura dei butteri. Però tutto va fatto evitando di mantenere ?circhi equestri? con archi, frecce e luminarie notturne. Serve serietà e cultura del passato, non malizia commerciale che reca offesa alla memoria di un duro lavoro fatto da persone entrate nel mito di una terra, la Maremma. E allora, per una volta, diamo dimostrazione di concordia, isoliamo i maldicenti, gli invidiosi, portiamo i nostri cavalli, montati alla buttera, a ricordare uno degli ultimi eroi di quell?epoca scomparsa. A novembre, tutti coloro che amano veramente questi umili eroi a cavallo, si diano appuntamento sotto la statua del Faccendi davanti alla stazione di Grosseto per ricordare il buttero Santi Quadalti ucciso dall?alluvione del 1966, assieme al suo cavallo. Grazie dell?ospitalità. Domenico Aleotti VIVI TURISMO Giovanni Lamioni e la crisi del turismo in Maremma: ?Politiche troppo lontane dalle esigenze del territorio? Sull?andamento dei flussi turistici e più in generale rispetto alle difficoltà riscontrate dal comparto nel corso della stagione estiva 2019 e non solo, il presidente di Confartigianato Imprese Grosseto Giovanni Lamioni ha le idee chiare e punta l?indice sui tanti (troppi) errori commessi nel passato e sulle politiche lontane dalle reali esigenze del territorio? Giovanni Lamioni 22 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 P are che la stagione turistica che sta per concludersi non sia stata particolarmente felice per la Maremma. I risultati sarebbe preferibile commentarli a bocce ferme e alla fine dei giochi, tuttavia, dato che qualcuno ha gettato il sasso nello stagno ci buttiamo anche noi nella mischia, dando spazio in questo caso a Giovanni Lamioni, ex presidente per sette anni della Camera di Commercio di Grosseto ed oggi al vertice di Confartigianato Imprese Grosseto, che sull?andamento dei flussi turistici e più in generale rispetto alle difficoltà del comparto in questa calda estate 2019 ha le idee piuttosto chiare: ?Mi stupisco nel leggere lo stupore espresso da molti, alla notizia del calo delle presenze turistiche in Maremma. Politiche così lontane a quelle che sono le reali esigenze non potevano che portare a simili risultati?. Su questo e su tanti altri temi legati al mondo del turismo e non solo, in Maremma, ecco il Lamioni-pensiero. Il presidente è stato contattato telefonicamente mentre era in vacanza in Salento, dove tra l?altro ha avuto modo di toccare con mano come si muovono anche altre realtà del Bel Paese, dalla forte vocazione e connotazione turistica. Presidente Lamioni oggi tutti prendono atto del crollo del turismo, lei come interpreta questo segno negativo? Cronaca di una difficoltà annunciata: questa è la mia interpretazione dei preoccupanti risultati di questi mesi esti- vi. È indubbio che le bizzarrie climatiche hanno agito come deterrente, così come sono certo che problematiche ataviche, come la carenza di infrastrutture e i limiti dell?accoglienza, hanno contribuito al segnale negativo. Tuttavia, tutto questo non può essere esaustivo per spiegare un fenomeno che, con piccoli andamenti altalenanti, contraddistingue da tempo la provincia di Grosseto. L?inadeguatezza delle nostre infrastrutture esisteva anche anni addietro e non possono dunque essere assunte, quale giustificazione e pretesto. Serve uno scatto di orgoglio e maggiore onestà intellettuale, vi è la necessità di capire che tra i problemi vi è quello della promozione, del marketing, dell?immagine della Maremma che noi diamo all?Italia e al mondo. Il nostro problema è che non intendiamo dar seguito ad una moderna strategia promozionale. Negli anni in cui ha ricoperto la carica di presidente della CCIAA di Grosseto ha speso forze ed energie, spesso tra molte difficolta, per creare e dar concretezza al Brand Maremma. In quegli anni, avevo investito gran parte delle energie mie, e della CCIAA, per dar vita ed impulso al Brand Maremma. Contestualmente ho cercato di innalzare, qualificare e professionalizzare la vasta gamma di servizi a disposizione del turista. Ho sempre sostenuto che la Maremma è una bellissima e preziosa collana, dove ogni segmento economico ma anche territoriale rappresenta una delle sue perle. Il valore di ogni collana nasce appunto dal sottile filo che collega le singole componenti rendendola così unica. Ho applicato questo principio in ogni mio impegno; sono un convinto assertore che ?vendere? solo una porzione delle nostre eccellenze territoriali non può che portare a risultati deludenti e poco vantaggiosi. Leggendo i commenti di chi ha il compito di lavorare per la nostra terra prendo atto, con rammarico, di quanto poco la mia global strategy promotional vision sia stata compresa e di quanto tempo è stato perso a causa di una politica poco lungimirante e a volte arrogante. Anche se non posso provarne gioia, i dati mi danno ragione ed evidenziano che sarebbe stato opportuno, anziché lavorare contro e smantellare, credere e investire nel progetto di marketing legato al Brand Maremma. Per 7 anni lei ha lavorato per dare un?immagine diversa della Maremma, ha realizzato iniziative importanti come il Maremma Wine Shire, Maremma Wine & Food shire e altre iniziative con al centro il prodotto locale. Ha portato il nostro territorio nei vari eventi internazionali di Verona e di Milano. Di contro la Regione non condivideva questa linea. Credo sia nel ricordo di molti il duro scontro avvenuto tra la CCIAA di Grosseto da me guidata e il Governatore Rossi in occasione di una sua visita. In quella precisa occasione proprio il Presidente regionale affermò che in Toscana l?unico brand che aveva ragione di esistere era il Brand Toscana e questo in PRIMO PIANO ? VIVI ? 23 VIVI ???? Giovanni Lamioni: ?In Maremma ci sono troppe persone che si realizzano a spengere i ceri degli altri invece che ad accendere i propri? Nella foto Giovanni Lamioni in occasione del taglio del nastro di un?edizione cittadina a Grosseto del Maremma Wine & Food Shire considerazione delle dimensioni territoriali. In altre parole, tutta la Toscana doveva sottostare a Firenze in barba alle unicità, alle vocazioni e alle necessità locali. A nulla servirono le mie spiegazioni, a nulla servì ricordare che la Maremma, per sua specificità, necessitava di un suo Brand che raccogliesse la sua Storia, cultura, tradizioni e il suo patrimonio paesaggistico. È stato deciso, a nostro scapito, che la Maremma avrebbe dovuto sottostare alle esigenze dei più forti magari facendo anche da traino per loro. La politica regionale ha oggi cambiato passo. Direi che lo ha stravolto, sbagliando però nuovamente dando vita a ben 28 ATP (Ambito Turistico Ottimale) dividendo la provincia di Grosseto in 3 aree: area sud, area nord e Amiata. L?incongruenza è sotto gli occhi di tutti: il Brand Maremma, il nostro brand, è stato ostacolato perché poteva e doveva esistere solo quello Toscano appunto; ora abbiamo ben 28 distinti ambiti turistici di destinazione; una proposta frutto della miopia di chi ha le leve del comando e che dimostra non conoscenza e poca competenza. Sarà l?ennesimo freno per questa terra perché inevitabilmente darà forza e visibilità ad aree più mature e strutturate, ed emarginando i piccoli territori, bellissimi e ricchi di Storia, che sono in sofferenza. Io continuo a sostenere che la nostra terra è un bellissimo e prezioso puzzle: se manca anche un solo tassello il quadro perde valore. Lei ha anche accennato alla qualità dei servizi offerti. Parliamone 24 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Promuovere un brand significa puntare su delle specificità presenti in un territorio con l?obiettivo di ricadute positive per tutti: cittadini ma anche imprese turistiche, agroalimentari e artigiane. Il brand e un ?plus-value? per ogni realtà economica perché garantisce opportunità e area-reputation. Come presidente dell?Ente Camerale stavo mettendo a sistema un disciplinare al quale tutte le impese del territorio, desiderose di fregiarsi del Brand Maremma, avrebbero dovuto aderire e rispettare. Queste regole avrebbero presentato il nostro territorio come ?unitario? pur nelle peculiarità delle singole aree e dei singoli settori. Il disciplinare avrebbe anche regolamentato i comportamenti di accoglienza turistica: per fare qualche esempio ogni luogo di ristorazione doveva avere una lista dei vini maremmani; le strutture turistiche dovevano promuovere e garantire prodotti tipici locali; il personale impiegato sarebbe stato formato per avere delle nozioni di base di storia e cultura territoriale e doveva avere la padronanza di almeno due lingue straniere. Il Brand avrebbe assicurato un rapporto stabile tra il sistema museale e quello ricettivo; si sarebbero valorizzate strutture con cavalli e centri ippici proprio perché il cavallo è uno dei simboli di questa terra; e ancora visite guidate con personale appositamente formato e, più in generale, l?offerta di servizi prioritari che ogni turista cerca al momento di scegliere la destinazione. Quale futuro per la Maremma? Amo questa terra e proprio per questo ne vedo anche i limiti e temo per i troppi treni passati. Per quanto mi riguarda mi impegno e cerco di portare opportunità e valore aggiunto al territorio. Recentemente l?ho fatto portando l?Università multimediale Mercatorum e con la realizzazione del prossimo Eat ad ottobre. Facciamo, con dinamismo e forza e smettiamola di fare i tavoli che in Maremma ne abbiamo fatti più che all?Ikea, metodo per dare l?impressione di fare non facendo nulla di utile. Prendo atto che la frammentazione, che pur ha dimostrato la sua debolezza, è ancora il cavallo di battaglia di molti. Credo che quanto riportato dai giornali e dai centri di studio relativamente all?andamento della stagione, sia appunto la cronaca di un declino annunciato. Tutto questo mi rammarica e mi addolora perché significa chiudere le porte alle opportunità e allo sviluppo, relegare la Maremma ad un piccolo angolo della Toscana priva di identità e specificità. Da parte mia continuerò a lavorare per portare avanti la mia idea di unitarietà; lo faccio perché è un segno di rispetto per la provincia di Grosseto e un atto dovuto per tutte le imprese, turistiche, agroalimentari e artigiane che si sforzano e lavorano nel, e per, il nostro territorio. Soprattutto credo questo percorso sia la nostra ultima occasione. Che idea si è fatto del Salento? Il Salento rappresenta oggi quello che la Maremma sarebbe potuta diventare se fossero state seguite certe mie linee d?indirizzo per le quali tanto mi sono battuto. È un territorio con un brand forte e caratterizzante, ovvero l?esatto contrario di ciò che è successo da noi dove ???? Giovanni Lamioni: ?La concertazione per la concertazione, ovvero concertare come scusa per non fare niente, non mi interessa? Nella foto il padiglione Maremma Wine Shire al Vinitaly 2011 fatichiamo molto ad emergere proprio perché la Maremma oggi non è un brand. Eppure negli anni in cui ho rivestito la carica di presidente della Camera di Commercio di Grosseto abbiamo fatto tanto ? per la verità non da solo, ma sempre in collaborazione con la Provincia di Grosseto guidata da Leonardo Marras ? per dare un?immagine diversa della Maremma. Basti pensare, come ha ricordato anche lei poco fa, alle tante iniziative importanti come il Maremma Wine Shire, il Maremma Wine & Food Shire e altri eventi mirati con al centro il prodotto locale. Ricordo che abbiamo portato il nostro territorio nei vari appuntamenti fieristici internazionali, quali il Vinitaly a Verona dove ci siamo presentati per diversi anni con uno stand autonomo, rispetto al padiglione Toscana, interamente dedicato alla Maremma enologica. Poi siamo stati a Milano, dove la vetrina ha interessato 160 aziende vitivinicole. E ancora, abbiamo ospitato stampa specializzata ed estera per promuovere in maniera integrata la Maremma. Dietro a tutto questo c?era uno sforzo e c?era un disegno ben preciso che era appunto finalizzato alla creazione del brand Maremma. Ebbene la conferma della bontà di quella nostra azione mi è arrivata proprio in questi giorni di permanenza in Salento, una terra che oggi esprime numeri impressionanti e che attira una moltitudine di turisti. E questa è la dimostrazione che dove c?è strategia, dove c?è un?identità forte, dove c?è un?immagine condivisa e coordinata, dove c?è un disegno ben studiato e dove c?è promozione, i risultati arrivano. Per onestà intellettuale dobbiamo dire che il Salento si estende su un?area decisamente più contenuta rispetto alla Maremma che copre un territorio di 4.500 kmq. con una diversità di situazioni importante tra costa ed entroterra. Però è altrettanto vero che la strada che avremmo dovuto percorrere era quella che avevamo tracciato ormai qualche tempo fa. Una strada caratterizzata da un forte impegno del soggetto pubblico, ma con un grande coinvolgimento anche del privato. E infatti se il primo deve dettare le regole e definire una cornice sono convinto che un ruolo strategico debba svolgerlo anche e soprattutto il privato. Pur tuttavia penso che in un?area vasta e complessa come la nostra il pubblico abbia ancora tanto da dire e debba fare da traino. Ed il concetto di brand Maremma andava proprio in questa direzione, ovvero quella di far sì che sulla scorta di indicazioni generali stabilite dal pubblico, i privati cioè gli operatori turistici e della ristorazione, fossero ?costretti? ad elevare il livello dell?offerta e ad adeguarsi. Vuoi fregiarti del valore aggiunto offerto dal brand Maremma? Vuoi starci dentro? Allora devi qualificarti in termini di qualità dei servizi, conoscenza delle lingue, proposta dei vini e delle produzioni enogastronomiche locali nei menù, massima relazione con il Sistema Museale, ecc. Questo avremmo dovuto fare e purtroppo non è stato fatto. Perché secondo lei non è stato fatto? Perché in Maremma ci si diverte di più a spengere i ceri degli altri piuttosto che accendere i propri. In altri termini qualcuno ha voluto vedere in queste linee di azione non delle politiche utili al territorio, ma il disegno di Giovanni Lamioni che andava stroncato a prescindere dalla sua bontà. E nessuno da allora se l?è più sentita di portarlo avanti, perché farlo avrebbe significato darmi ragione. Eppure più volte ho chiesto pubblicamente di non disperdere quell?enorme lavoro portato avanti con impegno, sacrificio e sudore, frutto di un disegno, di una strategia e di una visione che meritavano di avere un seguito. Ma non mi hanno voluto ascoltare. Al punto che ho deciso di prendere altre strade e portare avanti le mie idee in autonomia, lasciando da parte ogni forma di concertazione. Perché se la concertazione deve essere fine a sé stessa e non prodromica al raggiungimento di un obbiettivo, se la concertazione deve essere fatta solo per parlare per poi non fare niente, allora è bene agire di conseguenza ed attivarsi con le proprie forze. I tavoli per riunirsi tesi a non prendere decisioni, ma solo a ragionare senza concretizzare, non fanno per me. Preferisco portare avanti e sviluppare progetti dai vertici delle posizioni che ricopro piuttosto che stare a guardare. Certo, sono consapevole del fatto che sarebbe preferibile trovare sinergie, ma se l?alternativa al muoversi da soli è fare i tavoli per non fare nulla, allora ritengo che sia più utile agire e dare comunque il mio contributo alla causa dello sviluppo della terra che amo: la Maremma. PRIMO PIANO ? VIVI ? 25 TURISMO Confartigianato Imprese Grosseto rilancia: il futuro della Maremma è la bikeconomy! Confartigianato Imprese Grosseto sempre più convinta che il futuro della Maremma sia la filiera della bicicletta e più in generale la bikeconomy, trait d?union perfetto per legare tra loro artigianato, turismo e agricoltura. Insomma, una buona opportunità per uscire dalla situazione di stallo in cui si trova da tempo la nostra provincia ? È tempo di fare un primo bilancio per la stagione estiva in corso e dai primi dati sommari raccolti dagli operatori, colpa anche di una instabilità meteorologica che ha penalizzato il mese di giugno e di annunciate previsioni catastrofiche che poi tali non sono state, la preoccupazione per chi di turismo vive è decisamente alta?. È questo in sintesi il pensiero del segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto Mauro Ciani che torna a parlare della situazione generale del nostro territorio e della necessità di agire per dare una scossa allo stallo economico definendo che tipo di sviluppo vogliamo e considerando le opportunità offerte da nuovi compariti come per esempio quella della bicicletta. ?Veniamo da un periodo piuttosto lungo dove la maggior parte dei settori economici del nostro territorio mostrano il passo e la stagione estiva è vissuta da importanti comparti come un?occasione essenziale per la loro tenuta. Credo ? continua il segretario ? che sia arrivato il momento per una riflessione corale sul nostro modello di sviluppo e su quali interventi operare che, a nostro parere, non possono non passare da una maggiore interconnessione tra settori primari come quello dell?agricoltura e del turismo e quello dell?artigianato che, dopo la crisi del settore delle costruzioni e dell?impiantistica che l?hanno caratterizzato negativamente, è alla ricerca di un suo riposizionamento. Partendo da quest?ultima considerazio- ne e dalla possibilità di connettere in maniera più strutturata il settore del turismo e dell?agricoltura con quello dell?artigianato, sfruttando anche la nuova opportunità data dal cicloturismo, una realtà ancora non ben identificata sotto un profilo statistico nel nostro territorio ma incentivata da una crescente rete di ciclovie in Italia e in Toscana tanto da prendere campo anche nella nostra provincia, crediamo di poter creare le condizioni affinché Artigianato Turismo e Agricoltura possano diventare ancor di più i pilastri su cui far ruotare il sistema economico nelle sue varie declinazioni, valorizzando il paesaggio, le produzioni e le migliaia di piccole imprese che ci caratterizzano e che possono essere le ambasciatrici di PRIMO PIANO ? VIVI ? 27 VIVI ???? Mauro Ciani: ?Come Confartigianato Imprese Grosseto ci sembra opportuno sostenere la bikeconomy che offre evidenti potenzialità in termini economici e definisce quale modello di vita vogliamo per rilanciare il nostro territorio? persone che la usano quotidianamente è quel Brand Maremma apprezzato da chi in linea con la media regionale. ci ha conosciuti. Anche se la bicicletta è indiscutibil?Dati interessanti che non vanno sotmente il mezzo di trasporto più ecologitovalutati ? commenta Mauro Ciani ? co ed economico, l?uso delle due ruote per questo come Confartigianato Imprenon è ancora parte integrante della se Grosseto ci sembra opportuno sostenostra cultura e delle nostre abitudini. nere la bikeconomy che offre evidenti Eppure, sono moltissimi i Paesi europei potenzialità in termini economici e defiche investono in questo settore per avere nisce quale modello di vita vogliamo un ritorno economico ma anche per per rilanciare il nostro territorio. La contrastare l?inquinamento atmosferico filiera della bicicletta registra trend e i cambiamenti climatici. Sono esempi positivi e performances interessanti; virtuosi che possono e devono essere siamo dunque certi che sia giunto il fatti nostri se vogliamo affrontare le sfimomento di investire nel settore per de del presente, dando risposte alle dare ossigeno alle imprese artigiane, nostre aziende e ad un territorio da temper garantire una sostenibile crescita po ingessato?. territoriale, per una mobilità green e Secondo i dati forniti dal Centro Studi per soddisfare le richieste di un turismo di Confartigianato, la filiera della bicisempre più legato alla natura. È sottoincletta italiana ha il 64,7% di teso che la pianificazione Mauro Ciani imprese artigiane, pari a urbana ha un enorme 1.992 unità sul totale di impatto sui modelli di mobi3.081 e conta 7.371 addetti, lità, perché lo sviluppo di di cui 3.582, pari alla metà una rete strategica inizia (48,6%), nell?artigianato. proprio con la connessione L?Italia, dopo la Germania, tra pianificazione urbana e è il secondo Paese in UE mobilità, per questo, come per valore della produzione già fatto nel corso del del settore con 1.201 milionostro convegno ?Grosseto ni di euro. Oltre un milione Green City? invitiamo i (1.193.000) di persone, nel nostro Paese, Comuni della Provincia a seguire gli usano la bicicletta come mezzo di traesempi di Grosseto e di Castiglione delsporto per recarsi al lavoro o a scuola, la Pescaia, che si stanno già attivando pari a 20 utilizzatori ogni 1.000 abitanti. concretamente in questo senso, e ad In Toscana su 1.000 abitanti 33 persone essere partecipi e propositivi, a migliosi muovono sempre in bici. L?export del rare la qualità e le interconnessioni tra settore vale 572 milioni di euro che per le infrastrutture e ad attivare i collegail 65,2% (373 milioni) consiste in commenti con la Ciclovia Tirrenica, di cui la ponentistica e per il restante 34,8% (199 Toscana è capofila, realtà che è stata milioni) in biciclette complete. In proinserita nell?elenco delle 10 ciclovie del vincia di Grosseto il totale delle imprese sistema nazionale oggetto di finanziasono 18 quelle artigiane, il numero di menti da parte del Governo. 28 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Ovviamente al cambiamento strutturale deve esserci anche una rivoluzione culturale che porti il cittadino alla consapevolezza che le due ruote consentono un abbattimento delle emissioni nocive, minori costi per le famiglie, una riduzione di ore perse negli ingorghi, un risparmio energetico e, più in generale, maggiore benessere per tutti. Contemporaneamente, una rete ciclabile moderna ed interconnessa con le altre infrastrutture territoriali, può essere un forte richiamo turistico per una vacanza salutare e divertente; il turista può fermarsi quando vuole a visitare i borghi e i paesaggi, le colline, il nostro mare, le aree archeologiche o degustare i prodotti di eccellenza. Un turismo smart e soft, adattabile ad ogni esigenza. La bici conviene perché migliora la qualità della vita e perché ha un indotto non indifferente ? conclude Ciani ? si calcola infatti che per ogni chilometro di pista ciclabile si creano 5 posti di lavoro; che i costi della realizzazione di una ciclovia vengono recuperati in appena un anno, e che chi fa cicloturismo lascia sul territorio il 32% di quanto spende contro il 4% del turismo motorizzato. Per tutti questi motivi in autunno abbiamo in programma un importante convegno per rilanciare le nostre proposte ed essere anche stimolo per le amministrazioni territoriali. Intendiamo valorizzare questo territorio accettando la sfida di mettere in rete le sue peculiarità per dare risposte alle imprese e anche ai singoli, e questo per avere una provincia fast e smart con Grosseto capitale che mette a valore e al centro l?unicità del suo immenso patrimonio?. VIVI EVENTI G20 delle spiagge, Castiglione della Pescaia capitale del turismo balneare a settembre Tutto pronto per il G20 delle spiagge che si terrà a Castiglione della Pescaia dal 18 al 20 settembre. Si tratta di un importante evento dedicato al turismo balneare, che come sottolinea il sindaco Giancarlo Farnetani ?oltre ad affrontare le tematiche comuni di queste località (26 in tutto), sarà un buon biglietto da visita per il nostro territorio? 30 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 « A nome dell?Amministrazione comunale di Castiglione della Pescaia, ente organizzatore della seconda edizione del G20s ? dice il sindaco Giancarlo Farnetani ? sono orgoglioso di ospitare questo importante evento, che oltre ad affrontare le tematiche comuni di queste località, sarà un buon biglietto da visita per il nostro territorio». Castiglione della Pescaia accoglierà i sindaci, gli amministratori, i rappresentanti delle varie associazioni di categoria dei Comuni che compongono il G20s dal 18 al 20 settembre. «Ci confronteremo ? aggiunge Farnetani ? su argomenti legati alla gestione delle spiagge, alla fiscalità comunale e alla promozione, allo sviluppo del turismo sostenibile e accessibile». Con la sottoscrizione del protocollo d?intesa fra i Comuni aderenti, continua il lavoro iniziato nel 2018 a Bibione. «In quell?occasione ? ricorda il primo cittadino di Castiglione della Pescaia ? abbiamo gettato le basi per portare avanti un coordinamento permanente tra le venti località e vogliamo proseguire coinvolgendo nello sviluppo di questi territori la politica ai vari livelli». «I venti comuni più visitati ? prosegue Farnetani ? riescono ad attrarre più di 62 milioni di turisti, considerando le ulteriori 6 spiagge si arriva a quasi 70 milioni durante tutto l?anno, un impatto enorme sul turismo nazionale, da Nord a Sud». «Quest?anno ? spiega Farnetani ? il tavolo permanente del G20s ha, infatti, deciso di coinvolgere le ulteriori sei spiagge a maggior flusso turistico balneare oltre a quelle aderenti al protocollo d?intesa e dal ventunesimo al ventiseiesimo posto per numero di presenze rilevate nell?anno 2017 dall?Istat, che sono: Rosolina, Taormina, Arzachena, Orbetello, Grosseto e Viareggio». «Il G20s delle spiagge ? conclude il sindaco ? è un movimento che è partito dal basso e che ha fatto proprie le problematiche delle spiagge italiane. Attraverso il protocollo d?intesa abbiamo voluto contestualizzare tutte le attività per farlo diventare uno strumento di collaborazione con le varie istituzioni ed enti portando un valore aggiunto all?intero sistema. L?appuntamento di settembre sarà un momento di condivisione e confronto per portare a sistema le azioni definite dal protocollo e costruire un sistema che abbia a cuore lo sviluppo strategico del turismo balneare italiano». Nella tre giorni di incontri sono in programma due conferenze aperte al pubblico sui temi della sostenibilità e innovazione per il turismo delle coste italiane. Il primo nella giornata di apertura il 18 settembre, il secondo in chiusura del summit il 20, quando saranno analizzate attraverso interventi autorevoli e presentazioni di best practice lo stato dell?arte e i possibili progetti per il futuro di tutte le spiagge italiane. Che cos?è il G20s? Si tratta di un vero e proprio summit che coinvolge le 20 più importanti destinazioni balneari della penisola, più altre 6 coinvolte que- st?anno, selezionate in base alle presenze registrate nel 2017. Tre giorni di incontri, workshop, seminari durante i quali amministratori pubblici, tecnici del turismo, studiosi e decision maker si confrontano per pianificare le strategie di sviluppo del settore, individuare possibili sinergie e scambiarsi buone pratiche. Un confronto che nell?appuntamento castiglionese avrà come punti di riferimento tre pilastri fondamentali: sostenibilità, innovazione e progettazione strategica e quattro temi cardine ? Ambiente, Sicurezza, Fiscalità e Promozione ? e che vengono ribaditi e sottoscritti da tutti i sindaci coinvolti nel Protocollo di Intesa. Il tema della Sostenibilità ambientale rispetto allo sviluppo del turismo in Europa sarà cruciale nei prossimi anni: dalle emissioni inquinanti associabili al trasporto alle problematiche relative ai rifiuti, dall?uso intensivo di risorse naturali all?utilizzo di prodotti a rilevante impatto ambientale, dal disboscamento alle problematiche sulla biodiversità che si ripercuotono direttamente e indirettamente anche sulle nostre spiagge. Sul fronte del tema della Sicurezza si vogliono offrire spiagge curate, accoglienti, ben attrezzate, ma soprattutto sicure. Sicurezza sulla costa, lotta ai fenomeni dell?abusivismo commerciale e dell?illegalità e gestione del pronto soccorso in spiaggia, tutti temi da affrontare con urgenza. L?altro grande capitolo è quello della Fiscalità. I vincoli dettati dall?esigenza PRIMO PIANO ? VIVI ? 31 VIVI ???? Nella tre giorni sono in programma due conferenze sui temi della sostenibilità e innovazione per il turismo delle coste italiane: la prima nella giornata di apertura il 18 settembre, la seconda il 20, quando saranno analizzate attraverso interventi e presentazioni di best practice lo stato dell?arte e i possibili progetti per il futuro di tutte le spiagge italiane di consolidamento dei conti pubblici, che nel corso della scorsa legislatura hanno richiesto un rafforzamento delle misure di coordinamento della finanza pubblica e di controllo delle decisioni di entrata e di spesa degli enti locali, hanno reso precario e incerto il quadro normativo della finanza locale rispetto a quanto prefigurato dalla legge delega n. 42 del 2009 sul federalismo fiscale; ciò in particolare per quanto concerne la Giancarlo Farnetani firma il protocollo d?intesa in Senato fiscalità municipale, per la quale le frequenti modifiche della tassazione immobiliare hanno comportato una instabilità del sistema di finanziamento delle funzioni nonché dell?avvio delle perequazione fiscale delle risorse. Obiettivo quindi è quello di coinvolgere le associazioni e le istituzioni per una profonda riforma del federalismo fiscale all?interno dei confronti aperti per l?autonomia regionale e rivedere i criteri perequativi in sede di conferenza, Stato, Città ed autonomie locali. La Promozione, ultimo grande tema. Il balenare in Italia, definito dal Pst 2017-2022 come un prodotto maturo, si trova oggi a fronteggiare tali forme di competizione a cui non era preparato anche a causa delle ?rendite di posizione? acquisite nel tempo, ma oggi non più sufficienti ad affrontare il mercato. Le spiagge dovranno quindi sapere rispondere ad una domanda sempre più preparata, smaliziata e turisticamente ?infedele? e di conseguenza più esigente e segmentata, che richiede proposte sempre più personalizzate, innovative e di qualità. La presentazione in Senato L a presentazione ufficiale della seconda edizione del G20s, il summit delle spiagge italiane che si terrà dal 18 al 20 settembre 2019 a Castiglione della Pescaia, è avvenuta l?8 maggio scorso, nella sala Nassirya di Palazzo Madama, all?interno del Senato della Repubblica. Nell?occasione il sindaco Giancarlo Farnetani ha sottolineato l?importanza dell?appuntamento, mettendo in evidenza i temi oggetto del confronto lega- 32 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 ti alla gestione delle spiagge, alla fiscalità comunale e alla promozione, allo sviluppo del turismo sostenibile e accessibile. Tutto questo nel solco del lavoro iniziato nel 2018 a Bibione, quando sono state gettate le basi per portare avanti un coordinamento permanente tra le venti località, sancito anche dalla sottoscrizione di un protocollo d?intesa fra i comuni aderenti, avvenuta proprio a maggio a palazzo Madama, in occasione della presentazione dell?evento castiglionese. Stefano Ciuoffo, assessore al Turismo della Regione Toscana ha ribadito quanto affermato dal sindaco di Castiglione della Pescaia, evidenziando a sua volta che la presenza di importanti operatori del settore metterà in risalto questa parte della nostra costa di altissimo pre- gio. Il turismo balneare, secondo Ciuoffo è molto importante ma abbiamo ancora potenzialità inespresse che manifestazioni come questa senz?altro aiuteranno a dispiegare. ?Toscana Promozione Turistica ? ha dichiarato Francesco Palumbo ? sarà al fianco del Comune di Castiglione della Pescaia, perché è fondamentale il tema della sostenibilità per la riqualificazione dell?offerta turistica balneare?. Palumbo ha tenuto a precisare quanto sia determinante la sostenibilità che rappresenta un incredibile brand distintivo molto forte, soprattutto sui mercati internazionali, necessario per intercettare le nuove tendenze della domanda turistica come hanno compreso interi paesi competitor che della sostenibilità fanno un potente elemento delle proprie campagne di promozione. VIVI EVENTI Campagnatico, si rinnova la sfida! E protagonisti saranno ancora una volta i ciuchi Al via a Campagnatico i tradizionali Festeggiamenti religiosi e popolari in onore della Madonna delle Grazie, che culmineranno l?8 settembre con il tradizionale ed emozionante Palio dei Ciuchi tra le quattro contrade cittadine: Pieve (colori giallo/rosso), Centro (rosso/blu/bianco), S. Maria (bianco/celeste) e Castello (bianco/rosso) 34 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 C on oltre sessant?anni di vita il Palio dei Ciuchi di Campagnatico, in programma quest?anno domenica 8 settembre, rappresenta un autentico evento inserito nel contesto dei Festeggiamenti religiosi e popolari che ormai da tempo vengono organizzati dalla locale Associazione Pro Loco in onore di Maria SS. delle Grazie. Le origini della manifestazione risalgono al lontano 1957, anno in cui appunto - riprendendo una vecchia tradizione anteguerra, si decise di riattivare le solenni celebrazioni per la natività della Madonna, abbinando alla parte religiosa, sempre e comunque particolarmente sentita dai Campagnatichesi, una cornice di feste a carattere più propriamente popolare, che con l?andare del tempo hanno finito per assumere una posizione centrale rispetto a tutte le altre manifestazioni che durante l?anno si svolgono nella zona. Centralità della festa sottolineata anche dalla grande trepidazione con la quale i contradaioli dei quattro rioni ? Pieve (colori giallo/rosso), Centro (rosso/blu/bianco), S. Maria (bianco/celeste) e Castello (bianco/rosso) ?, in un clima di sempre accesa rivalità e competitività, aspettano ogni anno il Palio di settembre per la conquista dell?agognato cencio. Da allora il Palio dei Ciuchi è cresciuto tantissimo, anche sulla scorta dell?incredibile entusiasmo di coloro che partecipano all?organizzazione generale e di quanti invece lavorano nell?ombra delle rispettive contrade. Il cerimoniale vero e proprio dei festeggiamenti ha inizio alcuni giorni prima, con una serie di iniziative che culminano nel pomeriggio della domenica, con il Palio dei ciuchi. La gara, preceduta dalle eliminatorie, e prima ancora dalla caratteristica sfilata storica in costumi medievali, si svolge lungo la via principale del paese (Via Roma), luogo questo da cui dopo un?emozionante corsa viene fuori il nome della contrada che potrà scrivere il proprio nome nell?albo d?oro dei vincitori. Per saperne qualcosa di più abbiamo incontrato i presidenti dei popoli delle quattro contrade campagnatichesi. Sono coloro che tutto l?anno cercano nel migliore dei modi di svolgere il loro compito che non sempre è premiante, perché c?è un unico modo per esser felici: vincere il palio. Una cosa che li accomuna è sicuramente la passione. Completamente diversi e completamente uguali, a volte amici a volte no, sicuramente avversari specialmente il giorno del palio. Li abbiamo messi di fronte uno accanto all?altro per conoscere in parte i loro pensieri. MICHELE CASINI ? PIEVE Michele Casini è nato a Grosseto il 9 dicembre 1979. È presidente in carica del nobile Rione Pieve dal 2013. Com?è composto il tuo consiglio? Nove consiglieri, tutti si aiutano, ma alcuni hanno mansioni specifiche. Aspettative per il prossimo palio? Di vincerlo. Come si vince un palio? Lavoro e fortuna. Non bisogna sbagliare nulla. La contrada favorita? Il Centro. La contrada avversaria? Tutte. Se non dovesse vincere la tua contrada chi vorresti vincesse? Il Castello. Ho una persona cara da ricordare? Il miglior fantino di quelli che hai visto? Loriano Bargagli. Quello attuale? Loriano Bargagli. L?asina più forte in assoluto? La Morona. Cosa cambieresti nel palio moderno? Sono troppe regole. Ne leverei molte. FABRIZIO CROCE - SANTA MARIA Fabrizio Croce è nato a Mignano Monte Lungo il 13 settembre 1965. È presidente della contrada Santa Maria dal 2015. PRIMO PIANO ? VIVI ? 35 VIVI ???? Per saperne qualcosa di più abbiamo incontrato i presidenti dei popoli delle quattro contrade campagnatichesi: Fabrizio Croce (Santa Maria), Giancarlo Innocenti (Centro), Michele Casini (Pieve) e Andrea Viani (Castello) Com?è composto il tuo consiglio? Dodici consiglieri, ognuno con i propri compiti, per non avere sovrapposizioni o attività scoperte: addetto al palio, cucina, ecc. Aspettative per il prossimo palio? Sicuramente si spera di vincere. Come si vince il palio? Impegno costante e fare il meglio possibile. La contrada favorita? Il rione Centro. La contrada avversaria? Prima era la Pieve, ora il Centro. Se non dovesse vincere la tua contrada chi vorresti che vincesse? Il Castello. Il miglior fantino di quelli che hai visto? Loriano Bargagli. 36 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Nella foto, i presidenti delle quattro contrade Quello attuale? Loriano Bargagli. L?asina più forte in assoluto? La Morona. Cosa cambieresti nel palio moderno? La partenza. GIANCARLO INNOCENTI - CENTRO Giancarlo Innocenti è nato a Roma il 1 gennaio 1963. È presidente della contrada Centro dal 2018. Com?è composto il tuo consiglio? Il nostro è un consiglio elettivo composto da 9 membri, con vari ruoli al suo interno. Aspettative per il prossimo palio? Proveremo a vincere, sarà dura ripetersi, ma ci proveremo fino all?ultimo metro. Come si vince il Palio? Il palio si può vincere in tanti modi, ma sempre più spesso con programmazione e tanto lavoro. La contrada favorita ? Il nostro risultato del 2018 ci assegna la pesantezza del ruolo, ma ci staranno addosso, ripetersi non è mai facile. La contrada avversaria? Non ho personalmente avversari diretti ben delineati, diciamo che l?ultima è la Santa Maria. Se non dovesse vincere la tua contrada chi vorresti vincesse? Il male minore sarebbe il Castello che è stata la mia contrada dell?adolescenza. Il miglior fantino che hai visto? Posso fare un podio? Sì Moreno primo, Fabrizio secondo e Loriano terzo. Hanno vinto tanto e non solo palii scontati; a volte li hanno inventati? Il fantino attuale? I miei?. L?asina più forte in assoluto? Brunella. Cosa cambieresti nel palio moderno? Butterei via le gabbie. ANDREA VIANI ? CASTELLO Andrea Viani è nato a Grosseto il 9 agosto 1969. È presidente del Rione Castello dal 2007. Com?è composto il tuo consiglio? Il nostro consiglio è composto da 7 persone con compiti ben delineati. Aspettative per il prossimo palio? Sicuramente di fare un bel palio e di mettersi in mostra. Come si vince un palio? Con un lavoro di squadra, lavorando tanto. Il palio non si vince certo l?ultima settimana. La contrada favorita? Nessuna. L?8 settembre abbiamo tutte le stesse possibilità. La contrada avversaria? Nessuna. Noi abbiamo ottimi rapporti con tutti. Se non dovesse vincere la tua contrada chi vorresti vincesse? La Pieve, ma con Filippo Casini. Il miglior fantino di quelli che hai visto? Gancio (Silvio Priori). Il miglior fantino attuale? Loriano Bargagli. L?asina più forte di tutti i tempi? La morona. Cosa cambieresti nel palio attuale? Metterei le vecchie gabbie? VIVI EVENTI Torna la Notte Visibile della Cultura e sarà dedicata alla donazione Luzzetti per il nuovo Polo delle Clarisse È uno di quei momenti in cui la città di Grosseto vive e palpita sommersa da un?infinità di eventi che animano le vie e le piazze del centro storico. Parliamo della magica Notte Visibile della Cultura, alla sua settima edizione, quest?anno in programma sabato 21 settembre. Una grande festa sempre molto partecipata ed una testimonianza importante di quello che il capoluogo maremmano può produrre e offrire anche ai visitatori esterni ? DI MAURO PAPA* Io credo falsa l?idea, pur molto diffusa ? affermava l?artista Jean Dubuffet nel 1951 ? secondo la quale solo pochi uomini, segnati dal destino, avrebbero il privilegio d?un mondo interiore che valga la pena di venire esternato. Non è la capacità di invenzione personale che manca: questa è la merce più diffusa nel mondo, ovunque ci siano uomini. Quel che manca a tutti coloro che vogliono fare dell?arte è prima di tutto il saper ricorrere ad essa?. Poter fornire, a tutti, strumenti per l?espressione creativa e quindi per la partecipazione attiva agli eventi artistici e culturali è la convinzione che anima da sempre la manifestazione Città Visibile e, soprattutto, che fornisce stimoli ed energia per l?organizzazione delle Notti Visibili delle Cultura. Perché tutti, aderendo a un bando pubblico, possono partecipare alla Notte della Cultura con propri progetti culturali o mettendo a disposizione spazi e volontà di collaborare. Grazie alle numerose adesioni, sabato 21 settembre 2019 sarà quindi organizzata la settima edizione della Notte della Cultura. Una edizione speciale, realizzata fuori dal contesto della manifestazione generale ? che dal 2018 è diventata biennale ? e che sarà dedicata a un evento 38 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 straordinario: la donazione alla città di Grosseto di 64 opere d?arte antica da parte del collezionista Gianfranco Luzzetti. Questa donazione, tra pochi giorni, sarà resa visibile nell?inaugurazione di un nuovo museo civico istituito nell?edificio storico dell?ex convento delle Clarisse e della Chiesa dei Bigi. Un grande gesto di generosità che anima tanti altri gesti di generosità verso la comunità, quelli dei cittadini e dei volontari che contribuiscono con entusiasmo a mettere in scena la Notte della Cultura, una grande festa della città e una testimonianza importante di quello che Grosseto può produrre e offrire anche ai visitatori esterni. Una festa che prevede ingressi gratuiti a tutti i luoghi della cultura e a tutte le iniziative in programma. La settima edizione della Notte Visibile della Cultura, che riempirà di mostre ed eventi culturali il centro storico di Grosseto, si aprirà alle 17.30 con l?inaugurazione in Piazza Baccarini, la nuova ?Piazza dei Musei? che accoglierà anche il museo Luzzetti. Proprio alla donazione Luzzetti sarà dedicata la maratona pianistica, curata dall?Associazione Grosseto al Centro, che in Piazza Baccarini coinvolgerà pianisti profes- sionisti e studenti dalle ore 17.30 alle 24. Simbolicamente, la maratona inizierà con ?La Bellezza donata?, lirica per soprano e pianoforte con testo di Rosella Montesano e musica di Francesco Iannitti Piromallo. Il nuovo Polo Culturale delle Clarisse ? che comprende l?istituendo museo Collezione Gianfranco Luzzetti, Clarisse Arte, il Museo Lab della Fondazione Polo Universitario Grossetano e la collezione etnografica Roberto Ferretti ? rappresenterà un vero e proprio fulcro della manifestazione: in Clarisse Arte (primo piano) saranno allestite quattro mostre: la prestigiosa mostra ?Goya in Italia, due capolavori tra luce e ombra? e le mostre dedicate alla Collezione Tarquini, alla storia del monastero delle Clarisse e alle ?Cartoline? della fotografa Monica Falconi. Inoltre, nella sala conferenze di Clarisse Arte si svolgeranno le conferenze: alle ore 18 ?Il sale della vita, le risorse del territorio grossetano dalla preistoria ai tempi moderni?, interventi a cura di Chiara de Marco e Stefania Poesini, Roberto Farinelli, Mara Sternini e Carlo Citter (tutti docenti dell?Università di Siena) e alle ore 21: ?Un inedito episodio di brigantaggio alla Marsiliana negli anni Trenta del Novecento?, a cura di La maratona pianistica del 2018 La Corale Puccini Sisters & Brothers Gospel Choir Ensemble Il Ritratto di Gogol in scena alla Chelliana Le nozze di Arlecchino al Museo di storia naturale Le zanne preistoriche in esposizione speciale in Clarisse Archivio Fratelli Gori Mostra 70 anni del CNA PRIMO PIANO ? VIVI ? 39 VIVI ???? Un?edizione speciale, realizzata fuori dal contesto della manifestazione generale La Città Visibile ? che dal 2018 è diventata biennale ? e che sarà dedicata a un evento straordinario: la donazione alla città di Grosseto di 64 opere d?arte antica da parte del collezionista Gianfranco Luzzetti Il nuovo museo Collezione Luzzetti Tamara Gigli, Concetta Nebbiai, Andrea Fabio Pozzi, Filippo Pozzi e Simona Pozzi. Nel Museo Lab (secondo piano) sono previste degustazioni a tema con assaggio di pietanze cucinate con la salsa garum e visite guidate sul tema ?Il sale della vita, le risorse del territorio grossetano dalla preistoria ai tempi moderni? (dalle 18 alle 23). Inoltre, è prevista l?apertura straordinaria delle stanze che ospitano le zanne di elefanti preistorici (dalle 21 alle 23). Come usuale, sarà attivato anche il ?Passaporto dell?arte? che permetterà, visitando e timbrando le ?dogane dell?arte?, di poter vincere importanti premi culturali. Le quattro dogane del Passaporto saranno: il citato Polo Culturale Le Clarisse, il Museo Archeologico e d?Arte della Maremma con l?ingresso libero alla mostra ?Oltre il Duomo?, il Museo di Un dipinto di Goya in esposizione a Clarisse Arte 40 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Storia Naturale in cui è prevista la proiezione di foto naturalistiche e la Biblioteca Chelliana, recentemente ristrutturata a riaperta, che ospiterà repliche della reading performance ?Il ritratto? di Nicolaj V. Gogol?. Nel Teatro degli Industri, alle 21, verrà invece presentata la nuova stagione teatrale 2019/2020 e, a seguire, la celebre attrice Monica Guerritore curerà il reading: ?Il diritto di Antigone e la legge di Creonte?, riduzione dal testo di Sofocle con un approfondimento di Gustavo Zagrebelsky. Nella Libreria ?Quanto Basta? di Piazza della Palma, dalle ore 18 si alterneranno incontri e dibattiti per l?evento ?Viaggiarsi intorno. Festival del territorio a passo d?uomo?. Anche il cinema e il fumetto avranno la loro parte: nella sala Pegaso del Palazzo della Provincia, alle ore 19, 21 e 22 sarà proiettato il film ?Il segreto della Dea? della Reeload Production (2019; soggetto e sceneggiatura: Laura Ciampini. Regia: Lorenzo Antonioni); nella Galleria Pascucci l?associazione Working Class Hero, in collaborazione con l?associazione antimafia Agende Rosse, allestirà la mostra di fumetti: ?L?arte per sconfiggere la criminalità?. Quasi tutte le strade e le piazze del centro storico saranno animate da importanti iniziative. Solo per fare qualche esempio: nel nuovo Giardino dell?archeologia di via Ginori sarà allestito ?Spazio e tempo nel canto?, concerto a cura della Corale Puccini e dei Madrigalisti di Magliano; nella vicina Piazza Indipendenza ci sarà l?esibizione della ASD Scuola di Salsa Project e in Piazza Martiri d?Istia quella del Centro Danza ACSD di Angela Scrilli; negli spazi aperti della Pro Loco sarà presentata la performance ?Open fashion, la moda e gli intervalli della forma/tempo?; nel Chiasso degli Zuavi un Concerto gospel a cura di Sisters & Brothers Gospel Choir Ensemble; in Piazza della Palma ?Omaggio a Bruno Munari: il segno che fa il disegno e sculture da viaggio?, laboratorio d?arte a cura di Marcella Materazzi, e ?Body painting?, performance a cura di Stefano Perugini e Chiara Rossetti, con la collaborazione di Atelier dei Sogni; in Piazza del Sale esibizione di danza giapponese a cura di Catia Fucci / Lady Murasaki. Sotto i portici di Piazza Dante sarà allestita la mostra fotografica ?Il senso della vista?, a cura di Photodigital Grosseto, e in Via Bertani la tradizionale mostra collettiva ?Arte visibile per strada e tra la gente?, a cura di AGAF. Infine, ci saranno anche molte visite guidate: dal Museo Archeologico partiranno visite guidate alla mostra e al vano ipogeo della Cattedrale (solo su prenotazione, tel.0564.488752); poi ci sarà ?Grosseto fuori Porta nuova?, tour con visita straordinaria al Palazzo della Finanza (ex Palazzo Littorio) a cura di Confguide; ?Museo di arte temporanea?, esplorazione di gruppo a cura di CLAN; ?Cosimo ed Eleonora, un amore rinascimentale? visita guidata alla Grosseto medicea e ?I luoghi della II Guerra Mondiale a Grosseto?, entrambe a cura di Le Orme. *Direttore Polo Culturale Le Clarisse VIVI EVENTI Francisco Josè de Goya y Lucientes, due straordinarie opere in mostra in Maremma Prima Castiglione della Pescaia, poi Vetulonia e successivamente Grosseto. Sono le tappe della mostra ?Goya in Italia. Due capolavori tra luce ed ombra? che rende possibile ammirare (è proprio il caso di dire) due opere straordinarie, ma dimenticate, attribuite al celebre artista spagnolo solo recentemente: lo sbarco di Enea sulla costa laziale ed il ritratto di Don Miguel Cayetano Soler F rancisco Josè de Goya y Lucientes: un artista fecondissimo, di cui si contano oltre 2000 opere attribuite tra pitture, disegni ed incisioni, e che assurse all?Olimpo dei pittori anche grazie all?Italia. Fu infatti grazie al viaggio nel nostro paese che perfezionò la sua tecnica ed ottenne l?anelata legittimazione di pittore partecipando al concorso indetto dall?Accademia di Belle Arti di Parma: pur non classificandosi primo, Goya riscosse giudizi lusinghieri, grazie ai quali, al rientro in Spagna, ottenne prestigiose committenze e soprattutto gli fu possibile accreditarsi come ritrattista di corte e del nobile entourage. Grazie alla pubblicazione del suo ?cuaderno italiano? sono state studiate le informazioni relative alla sua esperienza in Italia, e la mostra ?Goya in Italia. Due capolavori tra luce ed ombra? rende possibile vedere l?opera con cui probabilmente l?artista partecipò al Concorso di Parma nel 1771: ?Iam tàndem Italiae fugentes prendimus oras? è il titolo del dipinto ispirato al Verso 61 del VI Libro dell?Eneide di Virgilio, e rappresenta lo sbarco di Enea sulla costa laziale. Inspiegabilmente un quadro così importante per la carriera artistica di Goya era stato escluso dal catalogo generale ed è stato solo recentemente attribuito, offrendoci così una visuale sempre più completa sulla vicenda umana ed artistica di Goya. Anche il ritratto di Don Miguel Cayetano Soler era stato dimenticato, sebbene esprima la straordinaria capacità di Goya di tracciare sulla tela non solo l?aspetto esteriore del soggetto, ricco di quei guizzi di luce che valorizzano ora una medaglia, ora un sontuoso abito, ma anche e soprattutto la sua psicologia. Daniel Josè Carrasco De Jaime, storico dell?arte ed insigne studioso di Goya, ha teorizzato una nuova verità sulla vita e l?arte del pittore, in relazione alla filosofia con cui arrivò in contat- Nella foto un momento della Lectio Magistralis andata in scena a Castiglione della Pescaia il 10 agosto scorso 42 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 to frequentando l?Accademia di S.Luca a Roma, e di cui rimane traccia nella firma apposta sul ritratto di Don Cayetano Soler. Lorenza Mochi Onori, ex Direttrice della Galleria Nazionale di Palazzo Barberini a Roma ed una delle massime conoscitrici dell?artista aragonese, ha avuto il merito di rappresentare il contesto storico e culturale in cui Goya intraprese la sua carriera in Italia ed in Spagna, mettendo in luce i rapporti con gli artisti, i nobili ed i Re che costituirono il background della sua espressione creativa. La mostra ?Goya in Italia. Due capolavori tra luce ed ombra? è stata inaugurata il 10 agosto a Castiglione della Pescaia, ed è stata introdotta da una Lectio Magistralis in piazza Georg Solti di Lorenza Mochi Onori e di Daniel Josè Carrasco De Jaime, con un intervento del prof. Giovanni Maria Flick, Presidente Emerito della Corte Costituzionale ed i saluti delle Autorità. Le tele sono state esposte presso Palazzo Centurioni nel centro storico di Castiglione della Pescaia il 10 e l?11 agosto, per essere poi a disposizione del pubblico dal 13 agosto al 7 settembre al Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia e dall?8 al 30 settembre al Polo Espositivo Clarisse Arte di Grosseto, gestito dalla Fondazione Grosseto Cultura. ?Uno degli obiettivi che si è prefissato questa Amministrazione Comunale ? dice soddisfatto il sindaco di Castiglio- ne della Pescaia Giancarlo Farnetani ? è quello di valorizzare la cultura locale ed implementarla con mostre tematiche: un indirizzo vincente confermato dalle esposizioni che ogni anno attirano migliaia di turisti al Museo Archeologico di Vetulonia. Quest?anno abbiamo la possibilità, grazie a Viveterna, di ospitare due preziose tele di Francisco Goya, uno dei massimi artisti della cultura occidentale: una magnifica presenza che ci rende orgogliosi?. «La nostra amministrazione ? conferma Susanna Lorenzini, assessore alla Cultura di Castiglione della Pescaia ? lavora incessantemente per sviluppare un turismo culturale, che si affianchi all?offerta balneare che caratterizza il nostro comune. Con la Mostra ?Goya in Italia? l?estate castiglionese si è arricchita di un?eccellenza che i nostri concittadini e gli ospiti siamo certi hanno apprezzato?. Questa straordinaria esposizione, che mostra per la prima volta al pubblico le due opere recentemente attribuite a Goya, è resa possibile da Viveterna s.r.l.s., brand impegnato attraverso la progettazione di residenze di lusso nella valorizzazione del paesaggio toscano, in particolare del panoramico promontorio di Castiglione della Pescaia. Viveterna crede inoltre nella cultura e nel sociale, e proprio da questi valori è nata l?idea di mettere a disposizione del pubblico due inediti capolavori di Goya, e di destinare il denaro raccolto in occasione degli eventi privati e pubblici col- legati alla mostra all?Ospedale Pediatrico Mayer. L?Amministratore di Viveterna srls, Matteo Felicioni, è sostenuto in questo progetto dal padre Massimo, dal team costituito da Luigi Trotta e da Alberto Donadio, dal Presidente del Consiglio della Regione Toscana Eugenio Giani, dal Consigliere Regionale Leonardo Marras, dai Sindaci e dagli Assessori alla Cultura dei Comuni di Castiglione della Pescaia, Grosseto e Gavorrano, dalla Direzione Scientifica del Museo Archeologico di Vetulonia e dalla Presidenza della Fondazione Grosseto Cultura, dalla Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, dalla Fondazione Polo Universitario Grossetano, da Anna Sanna, Lions International e Fitacepi, Fondazione Italiana Territorio Arti e Cultura. Sponsor e partner il prestigioso marchio di design degli interni Tom Dixton, Roberto Domiziani, Stan Studios, Engel & Volkers, Generali Assicurazioni, Atlas Concorde, Spring, Giorgio Pellegrini s.r.l., Fratelli Marconi s.n.c., Ferroedilizia, Novoprom, Favilli Group, Atelier Italia, Gruppo Battistolli Rangers, Dipende, Moschini, Guerrieri & Volpi, Tipolitografia Cartotecnica, Terme Marine Leopoldo II, Big Mat, Podere S.Stefano, Stele Studio di Progettazione, FP Life Real Estate, Antichi Gusti di Maremma, Il Carrettino, Tenuta Montauto, Roccapesta, Consorzio Tutela del Morellino di Scansano, Hera, Atlante, Stefano Sagina, F.lli Massai. Il catalogo della mostra è pubblicato da Gangemi Editore, Roma. Nelle foto le due opere di Francisco Goya PRIMO PIANO ? VIVI ? 43 VIVI ???? Le tele sono state esposte presso Palazzo Centurioni a Castiglione della Pescaia il 10 e l?11 agosto, per essere poi a disposizione del pubblico dal 13 agosto al 7 settembre al Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia e dall?8 al 30 settembre al Polo Espositivo Clarisse Arte di Grosseto Ma c?è di più. La mostra ?Goya in Italia. Due capolavori tra luce ed ombra? ha incrociato il proprio percorso con il Morellino Classica Festival. Il 14 agosto infatti presso la Viveterna Luxury Terrace di Castiglione della Pescaia, un luogo incredibile con un affaccio straordinario sulla Maremma e sul suo mare (è qui che sono in costruzione le residenze di lusso di cui si diceva sopra, firmate da Viveterna) si è tenuto il magico concerto di Pietro Bonfilio in ?Pictures at an exhibition? e ?Goyescas?, composizioni pianistiche ispirate dai capolavori del grande artista spagnolo Francisco Goya tratte da Enrique Granados (1867-1916) da Goyescas 44 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Queias o la maya y el ruisenor, Pyotr Ilyich Tchaikovsky (1840-1893) Dumka Op. 59 Scene da un villaggio Russo per piano solo, Franz Liszt (1811-1886) Slavonic tarantella e Modest Piotr Mussorgsky (1839-1881) Quadri da una esposizione. Il concerto ha assunto una rilevanza molto particolare in quanto, nel corso del programma musicale, è stato svelato al pubblico un aspetto inedito della personalità artistica di Goya, attraverso l?esecuzione di un frammento autografo di una partitura musicale recentemente ritrovato tra le sue opere. La paternità della scoperta è di Daniel José Carrasco De Jaime, esperto di F. Goya, con il patrocinio esclusivo di VIVETERNA S.r.l.s. che ne detiene i diritti. È un Cristo crocifisso ?Cristo Crucificado? dipinto da Goya su di un foglio di rame, piccolo formato-lettera, circondato da una corte di angeli che celebra la fine del terzo momento in cui studiamo la vita di Cristo. Resta inteso che la crocifissione non è la fine perché sta arrivando il quarto momento della risurrezione. Sul retro del rame c?è una partitura musicale composta da Goya con un motivo allegro di una sonata che è un concerto a due corde e tre voci. Questo atto celebrativo aggiunge la musica come arte liberale alla struttura interna del dipinto, così che la rete interna (architettura del dritto) aggiunge all?incisione (scultura) la musica e la poesia (per essere la scrittura) a supporto del dipinto come arte liberale. È un atto di totale celebrazione. Il dipinto che risale a circa il 1808, è una dimostrazione primitiva di Goya come compositore di musica. In precedenza, era stato legato a Boccherini e anticipa la musica pre-romantica in dieci anni. Ormai Goya sarà tornato in Spagna per un lungo viaggio che lo ha portato attraverso l?Austria e i Paesi Bassi. Ha già incontrato Beethoven e lo ha ritratto. L?obiettivo di Goya era quello di collegare il dipinto di luci e ombre (che ammirava in Rembrandt) con la forza lirica della musica derivata dai figli di Bach e mescolare, in questo dipinto, le luci di Rembrandt e la musica di Gli eredi di Bach come lezione per suo nipote. AMBIENTE Le buone pratiche che aiutano l?ambiente e salvano il pianeta DI GIANCARLO CAPECCHI ?Attività economiche e innovazione per fermare la febbre del pianeta?. Questo il tema del dibattito, organizzato in collaborazione fra Legambiente e Banca Tema, il 16 agosto scorso presso lo Spazio Incontri a Festambiente alla presenza di qualificati relatori. Perché è solo con le buone pratiche diffuse e la sostenibilità che si può sperare di salvare il mondo A ngelo Gentili, da sempre punto di riferimento di Festambiente, lo aveva annunciato: la kermesse 2019 di Rispescia, nata trentuno anni fa, concentrata, anche in termini di giorni quest?anno, sui valori ?veri? dell?ambientalismo, e che costituisce un evento di rilievo a livello europeo, invierà al mondo intero un messaggio che non deve destare incredulità, ma consapevolezza per trasformare ogni cittadino, ovunque abiti, in un cavaliere motivato, pronto a battersi per la nostra sopravvivenza. Come? Ed ecco l?ha- stag, ?salvando il clima e promuovendo la speranza che le buone pratiche e la sostenibilità possano, come atteggiamento diffuso in ogni campo, in qualsiasi attività, invertire l?attuale tendenza e abbassare la febbre del pianeta?. Che è altissima, come si è dimostrato PRIMO PIANO ? VIVI ? 47 VIVI ???? L?incontro-dibattito è stato preceduto sempre nello Spazio Incontri, dalla consegna del Premio Buone Pratiche per l?innovazione a cura di Legambiente e di Banca Tema nell?intera giornata, promossa da Banca Tema e Legambiente, iniziata con la presentazione del Distretto dell?Economia Civile, insieme a Polo Universitario, Caritas e Fondazione Manlio Brozzi, proseguita con la consegna del ?Premio Buone Pratiche per l?Innovazione? e conclusasi, di fronte ad un pubblico attento e da tutto esaurito, in maniera condivisa e convincente. Anche se giustamente preoccupata. Presenti le massime autorità provinciali e non solo, tra cui il presidente del Tribunale Laura Di Girolamo, Giovanni Maria Flick, il questore Domenico Ponziani, il viceprefetto vicario Alessandro Tortorella, monsignor Franco Cencioni e ufficiali dei carabinieri e dell?esercito. Una premessa è necessaria: quello Nella foto il presidente del Consorzio Bonifica 6 Toscana Fabio Bellacchi (a destra) premia gli ideatori del progetto ?River Cleaner? che sembrava fino ad ieri un grido di allarme da popolo ?green?, ormai è diventato, di fronte alle emergenze climatiche dovute all?eccessivo riscaldamento, alle conseguenti inondazioni per scioglimento dei ghiacciai, frane, desertificazioni e quindi fame, e di conseguenza migrazioni, addirittura esodi in cerca della salvezza, argomento dimostrato dai fatti e dagli esperti, e a conoscenza di tutti. Francesco Carri, presidente del comitato esecutivo di Iccrea Banca, ha sottolineato ognuno di questi aspetti, facendo riferimento non alle preoccupazioni di cittadini che sperano sempre, alla fine, ?nell?esagerazione?, ma al rapporto del panel dei 91 scienziati dell?Onu, che si sono riuniti in Corea del Sud per parlare di cambiamenti cli- Nella foto da sinistra Edoardo Zanchini, Francesco Carri e Giuliano Amato 48 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 matici, dare uno scossone, tre anni dopo l?Accordo di Parigi, sempre più fragile, diffondendo poi i numeri dell?emergenza: 54 miliardi di dollari di danni per carestie, incendi, inondazioni. Carri ha anche richiamato l?attenzione sull?economia circolare, la finanza sostenibile e su quanto sia attuale l?economia civile, ricordando la scuola napoletana di Antonio Genovesi. Edoardo Zanchini, vice presidente nazionale di Legambiente ha citato gli esempi negativi di Trump (fortunatamente gli Stati americani, ha aggiunto, non lo seguono in questo) e Bolsonaro, ma anche della Cina di Jinping, che sacrifica alla crescita economica la visione tragica dello scenario da riscaldamento globale. Marco Onado, economista ed editorialista del Sole 24 ore, ha parlato di investimenti da parte dei nostri imprenditori, che guardino lontano per contrastare il fenomeno climatico e quindi favorire anche i loro interessi perché le conseguenze rese note dagli scienziati producono enormi costi per le imprese e per tutte le comunità. Riccardo Breda, presidente della camera di commercio della Maremma e del Tirreno (che riunisce le circoscrizioni territoriali di Grosseto e Livorno), ha espresso apprezzamento per numerose imprese grossetane e labroniche che si sono convinte della necessità del cambio di rotta per gestire le loro attività. Ed ha aggiunto che compito dell?ente camerale è continuare la promozione delle idee emerse nell?incontro con gli scienziati. Cosa che sta già facendo Iccrea Banca, che comprende 140 istituti e che è il terzo gruppo bancario italiano. Il responsabile relazioni esterne e sostenibilità Andrea Benassi ha ricordato l?attività di Iccrea, legata ancora ai valori che hanno ispirato il credito cooperativo e che ha creato la figura del responsabile della sostenibilità, proprio per mandare un segnale chiaro alle comunità dove il credito cooperativo (compresa la Maremma della Banca Tema) opera. Fabio Becherini direttore generale Banca TEMA, ha ripreso da dove Benassi aveva lasciato, aggiungendo che da 15 anni Legambiente e le banche di credito cooperativo del territorio, oggi riunite in Banca Tema, lavorano proprio in questa direzione. Ma non solo a parole, ha aggiunto, bensì con interventi mirati, contributi, mutui a tassi agevolati per gli aggiornamenti tecnologici, che hanno fatto della Maremma e del protocollo firmato con Legambiente, un esempio che alimenta la speranza. E che si spera possa contagiare, enti ed istituzioni. E ora, ha detto ancora Becherini, con il Distretto dell?Economia Civile, la nostra provincia diventa portabandiera di un progetto parallelo di sensibilizzazione e aiuto. Insomma ci siamo e pensiamo di essere sulla strada giusta, seguiti e condivisi dalle migliaia dei nostri soci. A concludere, davvero alla grande, con considerazioni, osservazioni, spunti critici da ?dottor Sottile?, il presidente Giuliano Amato che partendo dal tema dell?incontro ?Attività economiche d?innovazione per fermare la febbre del pianeta?, attraverso esempi e situazioni, ha messo in evidenza l?eccessivo consumo di carne che alimenta gli allevamenti e quindi le conseguenze che provocano, la disponibilità di acqua per l?irrigazione che sarà gravemente ridotta dai cambiamenti climatici e che influirà negativamente soprattutto sulle colture irrigate, con riduzioni di resa fino al 50% entro il 2050 quando gli abitanti del globo supereranno i dieci miliardi. Senza nascondere quindi che il cambiamento del clima, aumenterà fame e migrazioni. E renderà sempre più povere le popolazioni che già, in maniera drammatica, lo sono. Il land grabbing ne è una prova scandalosa. Appellarsi quindi alla giustizia climatica non è sicuramente uno slogan. ?Premio buone pratiche per l?innovazione 2019?, ecco i vincitori G rossetani alla ribalta anche nel ?Premio buone pratiche per l?innovazione?. Ad aprire la cerimonia di consegna è stato l?architetto Giuseppe Chigiotti (premiato da Francesco Carri) per il suo ?Palazzo agli arcieri?, un progetto di recupero di un fabbricato del centro storico, fondato sul concetto di sostenibilità ecologica ed autonomia energetica, attraverso l?uso di fonti di energia rinnovabile e scelte tecniche costruttive a basso impatto ambientale. Un nuovo concetto di progettazione urbana, che consentirà all?edificio di valorizzare le sue origini nel passato della città e di rinascere a nuova vita nel rispetto degli spazi ed in armonia con l?ambiente. A chiuderla è stato invece il premio alla Marina di San Rocco spa, ritirato dall?avvocato Luciano Serra come presidente della società, per il progetto ?plastica+mare? un?iniziativa che vuole tutelare il mare, riducendo il consumo della plastica all?interno delle proprie strutture: dall?uso dei piccoli accorgimenti quotidiani, come i distributori di acqua e le cialde per il caffè biodegradabili, fino all?istallazione di un dispositivo chiamato ?cestino del mare? per la raccolta in porto delle microplastiche. Ha consegnato la targa il vicepresidente nazionale di Legambiente Edoardo Zanchini. Gli altri premi sono andati al progetto ?River Cleaner?, per lo sviluppo di un impianto, completamente automatizzato, progettato per la raccolta delle macroplastiche disperse nei fossi e nei fiumi. Simpatico l?incontro con Fabio Bellacchi presidente del Consorzio Bonifica 6 Toscana al quale i quattro giovani fiorentini laureandi in ingegneria (li ha premiati il questore Ponziani) hanno proposto la collaborazione. Quindi il progetto ?Apepak?, un involucro multiuso, naturale al 100%, costituito da cotone e cera d?api per sostituire le pellicole di plastica e gli involucri usa e getta. Apepak (premiata dal vice prefetto vicario Tortorella), lavora in collaborazione con Sonda (Treviso), una cooperativa sociale onlus che segue percorsi riabilitativi rivolti a persone con problematiche psicosociali di diversa natura. E infine premio alla professoressa Annalisa Santucci (consegnato da Marco Onado), che dirige il dipartimento di biotecnologie, chimica e farmacia dell?Università di Siena, per un dispositivo innovativo e all?avanguardia che consente di convertire l?energia solare, a partire dalle molecole di natura biologica. La professoressa ha dato anche l?annuncio dell?apertura di un corso di laurea specifico in biotecnologie. (Giancarlo Capecchi) Nella foto i premiati PRIMO PIANO ? VIVI ? 49 VIVI ITINERARIO Un itinerario alla scoperta della zona del Montecucco DI GIADA RUSTICI Da Seggiano a Montenero d?Orcia, passando per Arcidosso, Castel del Piano. Itinerario alla scoperta delle bellezze naturali, storiche e artistiche nella zona del Montecucco, con una tappa finale, dopo tanto girovagare, nella splendida cantina ColleMassari (Cinigiano) a degustare vino e prodotti tipici È settembre e l?avvicinarsi della fine dell?estate solitamente non è mai un momento particolarmente amato: tutti ritornano ai ligi doveri dopo i mesi di caldo e di riposo sotto l?ombrellone e la frenetica quotidianità torna ad assumere il suo triste volto di sempre; d?altro canto però, è anche vero che questo mese ci conduce lentamente verso l?autunno, con i suoi doni prodigiosi e legati alla tradizione più genuina. È settembre e ognuno di noi ha un appuntamento fondamentale con la natura: è il mese della vendemmia e questo in Maremma non è solo sinonimo di duro lavoro, ma anche un momento per riscoprire le bellezze che il nostro territorio offre; è un momento per riscoprire le origini antiche che ci fanno risalire direttamente al popolo etrusco che anticamente abitava le nostre terre. La zona dell?entroterra maremmano, terra viticola per eccellenza, accoglie ogni anno centinaia di persone che amano questo momento: preziosissimi grappoli vengono raccolti in tutte le zone produttrici di vini e ogni vendemmia è contrassegnata 50 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 dalla sua bella festa dell?uva a cui accorrono visitatori da ogni parte. In Maremma sono molti i percorsi enologici finalizzati alla conoscenza del territorio solcando la strada che il vino compie nel suo realizzarsi, ma l?itinerario che proponiamo è volto alla scoperta di una zona molto bella del territorio, quella del Montecucco: uno spettacolare connubio tra le tipiche colline maremmane, le aree archeologiche etrusche e le cime del Monte Amiata. Lungo la strada è possibile scoprire diversi prodotti enogastronomici di eccellenza attraverso un percorso che si snoda tra l?Amiata e la Maremma: sono i sapori di un tempo, i paesaggi incantevoli e le bellezze artistiche che accolgono il turista che voglia percorrere questo viaggio suggestivo a cavallo tra terre meravigliose. La produzione del vino Montecucco è ben radicata nella storia del territorio: già gli Etruschi coltivavano la vite su queste colline e producevano vino destinato a feste e banchetti oppure da offrire agli dei; nonostante la sua lunga storia, però la denominazione DOC è stata ottenuta solo di recente, nel 1998, mentre è del 2011 il riconoscimento della DOCG. Questa parte di territorio è un?area che vanta vitigni di prim?ordine e un?ampia gamma di prodotti tipici e sapori unici, come olio d?oliva, miele, tartufi, funghi e tutte quelle ricette tipiche locali che si sono guadagnate fama condivisa. Esiste infatti una cucina tradizionale dell?entroterra maremmano che abbraccia la zona amiatina e che trova la sua origine in età medievale. É una cucina sapientemente rielaborata che conserva gelosamente gli antichi ingredienti: l?acquacotta, la zuppa di funghi, la pasta fatta a mano, i tortelli, i pici, le lasagne, le pappardelle, i secondi piatti preparati con varietà di carni autoctone, salumi, formaggi, dolci locali, i prodotti derivati dalla farina di castagne. Questo e molto altro ancora. Il punto di partenza per il nostro itinerario è Seggiano situato su una delle Seggiano Casteldepiano ultime propaggini collinari nord-occidentali del massiccio del Monte Amiata. Il paese vanta uno stupefacente patrimonio architettonico che si dispiega soprattutto nelle sue chiese, come la Chiesa di San Bartolomeo o la Chiesa della Compagnia del Corpus Domini che con le loro opere d?arte trasportano indietro nel tempo; o ancora il Santuario della Madonna della Carità, dalla riconoscibile cupola rosseggiante e con i suoi sette altari al suo interno, nato in seguito ad un voto popolare fatto alla Madonna per contrastare la fame e le carestie. Da visitare assolutamente le Logge del Mercato e il centro storico ricco di cantine scavate nella roccia. Impossibile, parlando di quest?area, non menzionare il Giardino di Daniel Spoerri, un parco-museo pullulante di opere in bronzo plasmate da oltre 40 artisti diversi. Seggiano: paese del vino, ma anche e soprattutto dell?olio. Ecco allora che incontriamo la prima eccellenza gastronomica del nostro percorso: immancabile infatti è la visita agli impianti di Olivastra seggianese, coltura autoctona dell?Amiata che dà origine all?unico olio monovarietale toscano denominato Seggiano. Il viaggio continua a 7 chilometri di distanza, arrivando a Castel del Piano, uno dei centri abitati più importanti del Monte Amiata e da sempre importante centro viticolo: si noti che in certi casi, nel Cinquecento, l?attività viticola poteva, in parte o completamente, sostituirsi al salario in moneta. Nel cuore del borgo, sulla piazza ?della Madonna?, si affaccia la Chiesa dell?Opera, uno scrigno barocco il cui interno è un autentico museo dei Nasini: spiccano, tra gli altri, la Natività di Maria e lo Sposalizio Mistico di Santa Caterina d?Alessandria, entrambi di Giuseppe Nicola. É d?obbligo poi passare sotto l?arco che sostiene la Torre dell?Orologio, oltre la quale vale la pena soffermarsi nella pittoresca Piazzetta degli Ortaggi, dotata di una bella Loggia cinquecentesca, merita quindi una visita anche la Pieve di San Leonardo. Sicuramente uno dei punti più famosi è Piazza Garibaldi (più conosciuta come Piazza Tonda o delle Storte): è proprio qui, ogni 8 settembre, che ci si contende l?ambito Palio, attirando folle di spettatori. L?itinerario si snoda fino a toccare un?altra tappa importante all?interno della Strada del vino Montecucco: Arcidosso. Menzionato per la prima volta in un documento datato 4 marzo 860 come possedimento di San Salvatore, trae il suo nome dalle parole latine ARX ?forza? e DOSSUM ?dosso, colle?. Il suo castello fu costruito probabilmente intorno all?anno 860, guadagnandosi il titolo di edificio più antico d?Italia e uno dei più antichi d?Europa. Tra le molte meraviglie da visitare, non si può non ricordare la Chiesa di San Niccolò, i cui primi documenti ufficiali risalgono al 1144, trattandosi, quindi, di una delle chiese più antiche di Arcidosso, e la Casa di Lazzeretti, noto ?profeta dell?Amiata? e promotore della Chiesa giurisdavidica, che è ancora ubicata nel centro urbano, scrigno di tesori stupefacenti. Appena fuori il paese, nei pressi di Montelaterone, incontriamo la Pieve di Santa Maria a Lamula che si dice sia stata eretta nel sito esatto in cui una PRIMO PIANO ? VIVI ? 51 VIVI ???? Il vero protagonista di questo viaggio nell?entroterra maremmano è il paesaggio che accompagna il visitatore insieme ad odori e sapori unici che meritano sicuramente di essere sperimentati Montenero d?Orcia (Casteldelpiano) mula si sia inginocchiata in adorazione della Madonna: le impronte delle ginocchia della mula sono tutt?oggi visibili all?entrata. Continua anche il viaggio nel gusto: ad Arcidosso l?ingrediente principe è la castagna IGP del Monte Amiata, che qui è molto diffusa grazie alle condizioni climatiche particolarmente favorevoli; altra specialità tipica è la zuppa arcidossina, di antica origine medievale e forse da considerare l?antenata della più nota acquacotta maremmana, poiché gli arcidossini che si recavano a lavoro nella malarica maremma finirono per esportarla trasformandola con i prodotti campestri che potevano trovare su quei posti. Arriviamo finalmente a Montenero d?Orcia, l?altra capitale della DOC Montecucco che domina possente, dalla sua collina, sull?intera valle costellata di vigne. Centro abitato antico, anche se l?assetto che tutti conosciamo è documentato per la prima volta nel 903, con un atto di vendita per l?Abate Petrone recante il nome ?Casale Munteniru?, e poi quello di ?Castello di Monte Niro? nel 1015, dove sembra fosse posseduto dall?Abbazia di San Salvatore. Nell?anno 1000 i conti Aldobrandini di Santa Fiora vi fecero costruire un castello come sentinella sul fiume Orcia contro la crescente espansione di Siena. Ancora oggi è possibile ammirare l?antico borgo-castello con le sue porte (Porta Leone e Porta Medici), con le sue due suggestive piazze: quella di Poggio Valente dove si possono vedere i resti dei merletti dell?antico castello e quella del Pozzo che fece costruire la famiglia Medici, Arcidosso 52 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 con la chiesa di S.Lucia che conserva il famosissimo crocifisso di Ambrogio Lorenzetti, oggi restaurato. La piazza principale ospita un museo dedicato alla storia del posto ed alla tradizione locale della coltivazione delle uve e della produzione del famoso vino di Montenero, così come della produzione di olio extra vergine di oliva e della raccolta delle castagne, aspetto fondamentale dell?economia del piccolo borgo e dell?intera area. Il nostro viaggio alla scoperta dei sapori locali si conclude nella zona di Poggi del Sasso, caratteristico borgo rurale che forse è l?area più visitata, ricca di cantine ed aziende. Impossibile non menzionare un?istituzione nel territorio: il Castello di ColleMassari. Il complesso sorse come castello in epoca medievale ed era originariamente un possedimento dell?abbazia di San Galgano presso Siena; in seguito, la struttura venne trasformata in un convento, che andò sviluppandosi presso un?antica pieve rimasta in funzione almeno fino alla fine del XIV secolo. Successivamente, la struttura divenne proprietà privata e, nel tardo XVII secolo, venne ristrutturata dai marchesi Patrizi che la trasformarono in una caratteristica fattoria fortificata. Attualmente il castello di ColleMassari è sede di una rinomata e prestigiosa azienda agricola omonima, ColleMassari, che comprende diverse tenute: dal 1998 il Castello di ColleMassari, principe della DOCG Montecucco, dal 2002 il Castello di ColleMassari Podere Grattamacco, nella DOC Bolgheri, e dal 2011 la Fattoria Poggio di Sotto, un classico per il Brunello di Montalcino DOCG. A Montecucco il vino veniva prodotto fin dai tempi degli Etruschi, una tradizione oggi portata avanti da Maria Iris Bertarelli e Claudio Tipa, che nel 1998 vi acquistarono vigneti per renderli il cuore della loro tenuta: ColleMassari ha prodotto la sua prima annata nel 2000 e nel 2014 il gruppo è stato nominato Cantina dell?Anno dalla prestigiosa e rinomata guida Gambero Rosso. Nei suoi 1.500 ettari di Toscana, nasce e resta una delle aziende biologiche più grandi d?Europa: la filosofia dell?azienda è infatti quella di privilegiare ed esaltare le qualità del vino nel totale rispetto dell?ambiente in un connubio con la tradizione, che qui si traduce nella realizzazione e nell?utilizzo di una cantina concepita come un grande laboratorio sotterraneo, sviluppata su 4 livelli, in modo da consentire la movimentazione delle uve e del mosto attraverso processi a caduta naturali, senza l?ausilio di pompe meccaniche ed altri mezzi di questo tipo. La forza dell?azienda del Castello di ColleMassari è davvero strabiliante: la produzione consta sette vini di cui quattro rossi, due bianchi e un rosé, poi una grappa, un liquoroso e tre tipologie di profumatissimo olio extravergine di oliva. Per tutti coloro che intendono immergersi nei veri sapori dell?entroterra maremmano, l?azienda offre visite della cantina con degustazioni che acconten- teranno tutti, appassionati e non, dai cultori del buon bere fino a chi ha il palato più esigente. Si tratta di un?esperienza fondamentale per immergersi completamente con il territorio circostante, ritrovando una comune origine: decidere di venire qui, di perdersi in un meraviglioso nulla, di lasciare correre lo sguardo lontano nei panorami immensi, degustando vini e ascoltando la natura, ha un valore che è assolutamente inestimabile. In particolare per avvicinarsi e comprendere meglio la filosofia di questa azienda, insieme alla preziosa esperienza di chi ogni giorno vi lavora a stretto contatto è possibile partecipare ai tour organizzati dall?azienda stessa che si tengono dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 15.00 della durata di circa 1h e che prevedono: una visita alla cantina ColleMassari con spiegazioni dei vari processi di vinificazione e affinamento del vino con gruppi di massimo 35 persone; una degustazione di tre bicchieri di vino ColleMassari: Melacce (Vermentino Montecucco DOC), Rigoleto (Montecucco Rosso DOC) e ColleMassari Riserva (Montecucco Riserva DOC), ma è possibile degustare ulteriori tipi di vino, acquistando le singole bottiglie presso il Wine Shop. Per immergersi a pieno nella tradizione dell?entroterra maremmano, l?azienda mette a disposizione un buffet con piatti tipici della cucina toscana (affettati misti, prodotti di caseifici locali, bruschette all?olio di oliva ColleMassari) con un supplemento di 10 ? da aggiungere al prezzo di base di 15 ?. Durante i giorni feriali, le visite sono su prenotazione, mentre il sabato è possibile prenotare visite per gruppi di minimo 20 persone, a seconda delle disponibilità della cantina ColleMassari. Info: www.collemassariwines.it Il vero protagonista di questo viaggio nell?entroterra maremmano è il paesaggio che accompagna il visitatore: dolci crinali collinari tempestati di colori e macchie verdissime, in mezzo ad una campagna coltivata, a vite, olivo e grano, generosa per gli occhi e per lo spirito che si rasserena davanti a questo spettacolo di madre natura. È un viaggio che mette in moto tutti i sensi e che trasporta il visitatore in una terra fatta di gusti, di odori, di paesaggi genuini che rappresentano un connubio potente tra la mano operosa dell?uomo e la creatività della natura. La cantina dell?azienda ColleMassari PRIMO PIANO ? VIVI ? 53 VIVI L?INTERVISTA Enrico Basile e l?Argentario, un amore a prima vista nel racconto della moglie Gabriella È stato un amore a prima vista quello che ha legato il giornalista Enrico Basile all?Argentario. Un amore durato tantissimi anni che da quest?anno ha trovato espressione e risalto con la prima edizione del Premio alla sua memoria assegnato all?amico e collega Bruno Vespa. Intervista alla moglie di Basile, Gabriella Filippi DI DIANORA TINTI Porto Santo Stefano 54 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Maremma Magazine - Settembre 2019 - 3_Maremma Magazine 27/08/2019 23:51 Pagina 55 R ecentemente nella Sala Consiliare del Comune di Monte Argentario a Porto Santo Stefano (GR), si è tenuta la cerimonia di premiazione della prima edizione del ?Premio Enrico Basile?, dedicato al giornalismo, e Bruno Vespa ha ricevuto il Premio alla carriera. Il Premio è stato fortemente voluto dal giornalista Massimo Sandrelli, patron di Torre di Cala Piccola, l?esclusivo Hotel affacciato su uno dei tratti costieri più affascinanti dell?Argentario, e da Gabriella Filippi, vedova di Enrico Basile, il noto giornalista Rai. Con il patrocinio del Comune di Monte Argentario, ha potuto contare sulla collaborazione della scrivente e di Gualtiero della Monaca. L?evento è stata un?occasione per ripercorrere, insieme ai personaggi che vi hanno partecipato, un lungo periodo di vita dello splendido borgo marinaro. Anche Bruno Vespa, infatti, ha raccontato di quando frequentava il promontorio, lo ha fatto per una quindicina di anni, confessando che è stato addirittura Nella foto Gabriella Filippi e Dianora Tinti lì lì per acquistarci una casa. ?Mi piaceva stare qui, andare in barca e godermi il mare e la magnifica costa ? ha detto Vespa ?. Peccato che la compravendita non sia andata a buon fine, altrimenti anche io avrei potuto fare dell?Argentario il mio buen retiro. Una cosa che mi è dispiaciuta molto, nonostante abbia poi optato per un luogo altrettanto bello?. Basile, giornalista parlamentare, ha lavorato per molti quotidiani fra cui il Giornale di Sicilia, di cui è stato redattore capo per vent?anni. Nel 2004 ha scritto per Rai Eri Il nome un presagio, un?antologia anagrammata dei personaggi politici, dello spettacolo e delle locuzioni politiche la cui originalità sta nel fatto che tutti gli anagrammi sono analizzati, interpretati e spiegati con rigore. Suoi anche i libri ?La voce del palazzo? e ?Il nome un presagio? dove ha dimostrato un?ottima vena satirica. Collaboratore fisso del settimanale ?Oggi ?nel settore della politica interna, accanto alla firma di Indro Montanelli e Nantas Salvalaggio, ha collaborato per anni con la Rai ed è stato, fin dalla nascita e per nove anni, uno degli autori della fortunata trasmissione ?Porta a Porta? insieme a Bruno Vespa. Per Enrico Basile, l?incontro con l?Argentario è stato amore a prima vista. Vi ha soggiornato per moltissimi anni e ancora oggi la moglie Gabriella, che ringrazio per avermi concesso questa intervista, torna appena può. Gabriella, come è nata questa passione per l?Argentario? Da un invito in barca. Un nostro amico che aveva una barca grandissima ci invitò per un giro e noi accettammo. Passammo per Orbetello e, già lì, rimanemmo senza fiato per la bellezza della laguna. Sono passati più di cinquant?anni, ma ricordo benissimo che una volta giunti a Porto Santo Stefano, Enrico volse le spalle al mare, spalancò le braccia verso il paese e disse: ?Io che non ne ho, eleggo questo a mio paese!?. Ed è sempre rimasto fedele a questo proponi- PRIMO PIANO ? VIVI ? 55 ???? Il Premio è stato fortemente voluto dal giornalista Massimo Sandrelli, patron dell?Hotel Torre di Cala Piccola e da Gabriella Filippi, vedova di Enrico Basile ed è stato patrocinato dal Comune di Monte Argentario e dallo stesso Hotel Torre di Cala Piccola mento. Suo marito non aveva un luogo dove vivere e a cui era affezionato? Enrico era figlio di un ufficiale dell?Esercito italiano e si è trovato a vivere continui spostamenti di residenza che seguivano quelli lavorativi del padre. Ha sempre accettato con rassegnazione di abbandonare i luoghi dove aveva abitato e nei quali si era fatto amici, ma ha anche sempre desiderato trovarne uno dove poter tornare sempre. Lo ha trovato in Porto Santo Stefano. Nella foto un momento della cerimonia di consegna del Premio a Bruno Vespa Foto Enzo Russo VIVI Lei, nonostante viaggi moltissimo in tutto il mondo, appena può torna sempre all?Argentario. Cosa la lega a questo posto? Prima di tutto il ricordo degli anni meravigliosi vissuti con Enrico, la profonda amicizia con Massimo Sandrelli e il calore dei santostefanesi. Persone ospitali, pronte ad aiutarmi, prima come ora. Come è nata la sua amicizia con Massimo Sandrelli? Per moltissimi anni ho vissuto lunghi periodi in una casa a Cala Piccola ed ho sempre amato quell?Hotel nato sull?antica torre saracena, punto di avvistamento dei pirati che un tempo infestavano il Mediterraneo, che nel corso degli anni aveva visto soggiornarvi noti poli- tici e personaggi famosi, come Liz Taylor e Richard Burton al tempo del loro amore. Vivendoci così vicina, avevo però anche assistito al suo degrado e ciò mi aveva dato una pena terribile. Quando, intorno agli anni novanta, arrivò questo signore dalla parlata fiorentina con la sua bella moglie, capì subito che poteva risollevare le sorti dell?Hotel, ed infatti così è stato. Facemmo immediatamente amicizia, e fui felice di poter dare il mio contributo alla riorganizzazione della struttura, con consigli e suggerimenti. Da allora non ci siamo più persi di vista. Che tipo di vita facevate all?Argentario? La vita di sempre, nonostante il luogo più ameno. Enrico portava avanti il suo Bruno Vespa premiato a Porto Santo Stefano È andata a Bruno Vespa la prima edizione del Premio giornalistico ?Enrico Basile?, patrocinata dal Comune di Monte Argentario e dall?Hotel Torre di Cala Piccola, organizzata dal Centro Studi Don Pietro Fanciulli di Porto S. Stefano e dalla giornalista Dianora 56 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Tinti. La cerimonia di premiazione si è tenuta il 21 luglio scorso nella Sala Consiliare del Comune di Monte Argentario a Porto Santo Stefano, affacciata sullo splendido tratto di mare detto ?Stadio di Turchese?. Il Premio è nato per onorare la memoria del noto giornalista Rai che ha fatto dell?Argentario il suo buen retiro per molti anni e dove, ancora oggi, la moglie Gabriella Filippi ama tornare appena può. Enrico Basile, giornalista parlamentare, ha lavorato per molti quotidiani fra cui il Giornale di Sicilia, di cui è stato redattore capo per vent?anni. Nel 2004 ha scritto per Rai Eri Il nome un presagio, un?antologia anagrammata dei personaggi politici, dello spettacolo e delle locuzioni politiche la cui originalità sta nel fatto che tutti gli anagrammi sono analizzati, interpretati e spiegati con rigore. Collaboratore fisso del settimanale Oggi nel settore della politica interna, ha collaborato per anni con la Rai ed è stato, fin dalla nascita, uno degli autori della fortunata trasmissione Porta a Porta. Questa edizione d?esordio, patrocinata dal Comune di Monte Argentario e dall?Hotel Torre di Cala Piccola, organizzata dal Centro Studi Don Pietro Fan- lavoro e spesso collaborava anche con pubblicazioni locali. Lo faceva con piacere, era contento di mettere a disposizione del paese la sua professionalità ed esperienza. Io e mio marito, poi, siamo sempre stati molto liberi, ma anche rispettosi l?uno dell?altra e quindi non ci siamo mai ?soffocati?. Enrico aveva un motoscafo e adorava andare per mare. Io non so nuotare, ma non era solo per questo che spesso non lo seguivo. Mi piaceva che si sentisse indipendente ed io non ho mai voluto rappresentare per lui ?una zavorra?. Portavo avanti i miei interessi e ci ritrovavamo la sera, magari a cena con i nostri amici più cari. Come vi siete conosciuti? All?università ?Pro Deo?, l?odierna Luiss. Frequentavamo tutti e due Giornalismo e ci trovammo seduti accanto. È nato tutto lì, da quell?incontro. Enrico era laureato in Giurisprudenza con 110 e lode. Fra l?altro il suo professore era stato Aldo Moro, per cui ha sempre dimostrato una stima sconfinata. Pensi che, nel 2011, il Sindaco di Torrita Tiberina, paese nel quale Aldo Moro ha trascorso lunghi periodi, ha dedicato un?area sportiva ricreativa con intestazione in marmo proprio ad Enrico per ?il valido apporto con il quale ha seguito la vicenda tragica dell?onorevole Aldo Moro?. È vero che ha scoperto soltanto dopo la sua morte che era stato insignito nel 1966, per particolari benemerenze, del titolo di Commendatore della Repubblica? Esattamente? e ho sorriso pensando anche alla sua modestia. Fu insignito dall?allora Presidente della Repubblica Saragat. Enrico è stato insieme a Bruno Vespa uno degli autori della fortunata trasmissione ?Porta a porta?. È stato emozionante per lei vedere premiato proprio il collega Vespa? Bruno è stato veramente gentilissimo. Ha accettato subito l?invito con molta semplicità ed ha incantato la platea raccontando aneddoti, storie e vicende legate alla sua straordinaria attività di giornalista. È stata per me una gioia constatare come ha onorato la memoria e l?amicizia che aveva con mio marito. Ha dimostrato ancora una volta di essere un vero signore. ciulli di Porto S. Stefano e dalla giornalista Dianora Tinti, ha visto come illustre ospite e premiato Bruno Vespa, a cui è andato il Premio alla carriera. Volto notissimo, Vespa è un giornalista, conduttore televisivo e scrittore italiano. Già direttore del TG1, è stato come detto l?ideatore, proprio insieme a Enrico Basile, del programma televisivo Porta a Porta, trasmesso da Rai 1 a partire dal 1996, di cui è tuttora conduttore. Dal 2014 è direttore editoriale di QN Quotidiano Nazionale. Durante la premiazione sono state proiettate immagini che hanno ripercorso la vita professionale del giornalista scomparso e Bruno Vespa è stato intervistato da Massimo Sandrelli. Per l?edizione 2019 la Giura, presieduta dal sindaco del Comune di Monte Argentario Franco Borghini, oltre che da Gualtiero Della Monaca (vice Presidente), dal giornalista Massimo Sandrelli e dalla giornalista Dianora Tinti, è stata composta da Anna Scotto, dal vice Presidente dell?Ass. culturale Letteratura e dintorni Carlo Legaluppi e dal giornalista Paolo Mastracca. VIVI RICONOSCIMENTI Pitigliano e i comuni vicini dichiarati ?Houses of Live? dalla Fondazione Internazionale ?Raoul Wallemberg? DI ANGELO BIONDI Prestigioso riconoscimento per Pitigliano e i comuni limitrofi da parte della Fondazione Internazionale ?Raoul Wallenberg?, che si occupa di individuare e valorizzare a livello internazionale quei luoghi (monasteri, chiese, case private ecc.), che offrirono rifugio e salvezza agli ebrei perseguitati e alle vittime di altri genocidi, dichiarandoli ?Houses of Live? ossia ?Case di Vita? La storia È noto che nell?ultima Guerra Mondiale, nei mesi più bui della persecuzione razziale dei nazisti tra il 1943 e il 1945, gli ebrei pitiglianesi e loro parenti o conoscenti rifugiatisi a Pitigliano e nei dintorni (oltre 70) furono tutti protetti, aiutati e salvati da molte famiglie cristiane di Pitigliano e dei Comuni confinanti, che si esposero con coraggio e senso di umanità al rischio di possibili ritorsioni dei nazisti. Ci furono ebrei pitiglianesi, ricordati in una lapide presso la Sinagoga, che 58 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 finirono i loro giorni nei campi di sterminio nazisti, ma furono catturati in altre parti d?Italia, non a Pitigliano o nei luoghi vicini. Le famiglie cristiane coinvolte nell?opera di aiuto e protezione sono state molto più numerose di quelle degli ebrei salvati, perché la maggior parte degli ebrei alla macchia ebbero necessità di spostarsi spesso, cambiando luogo di rifugio per evitare di essere individuati; ne è un esempio proprio la famiglia di Elena Servi, attuale carismatica Presidente dell?Associazione ?La Piccola Gerusalemme?, che fu ospitata di volta in volta nelle campagne da ben sette famiglie prima di sconfinare nella Tenuta di Mezzano nel Comune laziale di Valentano. Ma oltre alle famiglie che ospitarono per periodi più o meno lunghi gli ebrei nel momento del pericolo, ci furono molti altri pitiglianesi che svilupparono una sorta di spontanea rete di solidarietà, andando a visitare gli ebrei fuggiaschi, portando loro cibo o materiali indispensabili e notizie di loro parenti, e in certi casi prendendo in carico le loro proprie- Foto Giovanni Rossetti Nella foto la lapide degli ebrei pitiglianesi deceduti nei campi di sterminio Pitigliano tà e i loro beni per restituirli alla fine della guerra. In tal modo Pitigliano con il territorio circostante tenne fede ancora una volta alla sua caratteristica di ?città-rifugio? per gli ebrei, come definì la cittadina il famoso medico David de Pomis fin dal Cinquecento e come era stata per lunghi secoli, realizzando un apprezzabile modello di convivenza tra cristiani ed ebrei. La salvaguardia della memoria Attualmente tale eredità storica si esprime attraverso l?Associazione di ebrei e cristiani ?La Piccola Gerusalemme?, che prende nome dal modo con cui gli ebrei di Livorno usavano chiamare l?insediamento di Pitigliano nell?Ottocento, quando la Comunità ebraica pitiglianese raggiunse la sua massima fioritura demografica, economica e cultura- le. L?Associazione, oltre a promuovere attività culturali e sociali, gestisce anche il quartiere ebraico con le emergenze più significative ancora rimaste della Comunità ebraica di Pitigliano: la Sinagoga, la cantina e la macelleria casher, il locale del bagno rituale, il forno delle azzime e un piccolo Museo ebraico, concentrate nel Ghetto, nonchè il cimitero ebraico al di fuori dell?abitato. Numerosi sono stati i riconoscimenti e le occasioni di ricordare quanto ha fatto per la salvezza degli ebrei pitiglianesi la popolazione locale di Pitigliano e dei Comuni confinanti di Sorano, Manciano (allora comprendente Catabbio oggi nel Comune di Semproniano) e di quelli laziali di Farnese e Valentano. Un prestigioso riconoscimento Ora è intervenuto un altro prestigioso riconoscimento da parte della Fondazione Internazionale ?Raoul Wallenberg?, che si occupa di individuare e valorizzare a livello internazionale quei luoghi (monasteri, chiese, case private ecc.), che offrirono rifugio e salvezza agli ebrei perseguitati e alle vittime di altri genocidi, dichiarandoli ?Houses of Live? ossia ?Case di Vita?. La finalità della Fondazione è diffondere la cultura del bene, ispirandosi a Raoul Wallemberg, il personaggio da cui prende il nome. Raoul Wallenberg Ma chi era Raoul Wallenberg (19121947)? Era un diplomatico svedese, inviato in missione in Ungheria occupata dai tedeschi; qui si fece carico della difficilissima situazione degli ebrei, consegnando a molti di loro i cosiddetti ?pas- PRIMO PIANO ? VIVI ? 59 VIVI ???? La cerimonia, a cui ha partecipato un pubblico numeroso e autorità civili e militari, è avvenuta a fine maggio presso la Sinagoga di Pitigliano saporti Wallenberg? con bandiera svedese, creando per loro cucine da campo, un ospedale e associazioni culturali (in realtà luoghi di salvezza), istituendo poi una ?zona sicura? per loro con l?affitto da parte dell?Ambasciata svedese di una trentina di case, che potevano così godere di extraterritorialità (vi trovarono rifugio oltre 33.000 individui), e sventando infine il piano nazista di far esplodere due ghetti, dove si trovavano quasi 100.000 persone; all?arrivo dei russi fu arrestato, portato a Mosca e di lui non si seppe più niente tanto che non c?è neppure certezza sulla data della sua morte. Un ebreo salvato da Raoul Wallenberg ha creato nel 1992 la Fondazione a lui intitolata, che ha sedi a New York e Gerusalemme e da cinque anni porta avanti il Progetto ?House of Live? o Nella foto l?intervento delle rappresentanti della Fondazione ?R. Wallenberg? ?Casa di Vita?, riconoscimento che nella circostanza è stato conferito a Pitigliano insieme ai Comuni contermini di Sorano, Manciano, Farnese e Valentano per l?opera di salvataggio degli ebrei pitiglianesi nella Seconda Guerra Mondiale. La cerimonia di consegna La cerimonia, a cui ha partecipato un pubblico numeroso e autorità civili e militari, è avvenuta a fine maggio presso la Sinagoga di Pitigliano. Elena Servi presidente de ?La Piccola Gerusalemme? ha introdotto la cerimonia, ringraziando con profonda gratitudine le famiglie dei salvatori e ricordando che ben sette famiglie del nostro territorio sono state iscritte nell?elenco dei ?Giusti fra le Nazioni? dello ?Yad Vashem? in Israele. Nella foto lo scoprimento della targa ?Casa di Vita? 60 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Dopo il saluto del Sindaco di Pitigliano Giovanni Gentili è intervenuta Gloria Arbib in rappresentanza dell?Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), chiedendosi se nell?attuale situazione il solo richiamo alla memoria di quanto accaduto sia sufficiente e rispondendo che c?è bisogno anche di esperienza, auspicando perciò che la ?Casa di Vita? riconosciuta a Pitigliano diventi nel tempo una forma di esperienza in modo attivo. Sono poi intervenute Silvia Costantini, vicepresidente della Fondazione ?Raoul Wallenberg?, che ha esposto le finalità e l?attività della Fondazione stessa, e Elena Colitto Castelli Coordinatrice per l?Italia del Progetto ?House of Life?, la quale elogiando il percorso civile ed umano di Pitigliano nel rapporto di convivenza tra cristiani ed ebrei, ha sottolineato l?attaccamento a Pitigliano e ?il senso di appartenenza? degli ebrei locali, che ha evitato loro l?isolamento e la conseguente demoralizzazione, come è accaduto in molti altri luoghi. Infine, è stata scoperta la targa di riconoscimento come ?Casa di Vita?, posta all?esterno accanto all?entrata della Sinagoga, significativamente di fronte alla lapide, che ricorda gli ebrei pitiglianesi deportati e morti nei campi di sterminio. In tal modo le due lapidi contrapposte testimoniano al visitatore il contrasto tra chi distrusse vite innocenti e chi invece esaltò, pur rischiando, i valori della vita, richiamando la memoria del bene di fronte alla tragica memoria del male. VIVI EVENTI Rush finale per Dilettando. Iniziato il count per l?ultimo atto a Grosseto Viaggia a gonfie vele verso il gran finale Dilettando 2019. L?attesa, simpatica e popolare trasmissione televisiva condotta da Carlo Sestini in onda su Toscana Tv e Siena Tv, dopo le uscite agostane a Pescia Romana, Pitigliano, Marina di Grosseto e Follonica si appresta a vivere gli ultimi atti di un?edizione da incorniciare, prima a Campagnatico il 2 settembre ed infine il 7 in piazza Dante a Grosseto, cornice dell?attesa finalissima? DI CRISTINA CHERUBINI 62 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 C N a P rosegue con successo il viaggio attraverso risate, divertimento e meraviglie da scoprire. Un tripudio di applausi per il tour estivo di Dilettando, la trasmissione condotta da Carlo Sestini in onda su Toscana Tv e Siena Tv. Ultima virata prima del traguardo della finalissima del 7 settembre a Grosseto con le puntate che si sono succedute nelle piazze della provincia di Grosseto e non solo. Il mese di agosto si è aperto con la tappa in terra laziale, a Pescia Romana, nel comune di Montalto di Castro, dove il campo sportivo Maremmino ha accolto lo staff con il consueto calore grazie alla amministrazione comunale e a Confartigianato Imprese Viterbo. Immersi in una serata ad alto tasso di umidità si sono alternati sul palco undici esibizioni in cui i concorrenti hanno mostrato il proprio talento e le proprie qualità artistiche. A spuntarla è stata la cantante pistoiese, appena quindicenne Sofia Orlandini, abilissima nell?interpretare con grande padronanza e altissime qualità canore il difficile brano di Celine Dion ?All by my self?, mentre il secondo posto è stato conquistato dalla piccola Gioia Stronchi, che ha dato prova di una autorevole impostazione dando anima al difficile brano ?Mi sei scoppiato dentro al cuore?. Ampio spazio alla comicità e al cabaret per i successivi riconosci- menti, attribuiti dalla giuria presieduta dal vicesindaco Luca Benni, con il terzo posto del Duo Bin, abili propositivi del cabaret di Walter Chiari, e dal premio simpatia condiviso tra Lorenzo Del Signore, fan di Renato Zero, imitato nel medley a lui dedicato e dal Duo Bettollino che hanno regalato una parodia ?M?è sparito? del più famoso ?Despacito?. A ribadire l?alto contenuto comico della puntata segnaliamo la presenza del bravo imitatore e trasformista Andy Bellotti, che ha fatto da spalla a Carlo Sestini, coadiuvato da Paco Perillo e da Tonio il Maremmano interpretato da Luca Ceccarelli oltre alle vallette, Francesca Magdalena Giorgi, Giada Ciarpi e Debora Capecchi, mentre la parte conclusiva dedicata agli ospiti ha visto salire sul palco Mirko Fabbreschi e Laura Salamone, ossatura dei Raggi Fotonici, l?unica band italiana che compone, canta e suona le più importanti sigle dei cartoni animati. ?È stata una serata incredibile ? hanno commentato il vicesindaco Luca Benni e i presidente di Confartigianato Imprese Viterbo, Stefano Signori ? che ha permesso di mostrare veri e propri artisti, che nulla hanno da invidiare ai professionisti, e di portare il nome di Montalto alla ribalta televisiva fuori dalla regione. Esperienza che vorremmo ripetere il prossimo anno, anche a seguito dei feedback positivi ricevuti e della bontà del format?. La vigilia di Ferragosto la carovana si è spostata sempre al confine con il Lazio, giungendo nella incredibile Pitigliano. Ammaliati e rapiti, con lo sguardo che spazia sullo sperone tufaceo su cui sorge ?la piccola Gerusalemme?, lo staff della trasmissione più pazza dell?estate ha regalato una serata coinvolgente e ammiccante, visto che insieme a Carlo Sestini hanno duettato Argia e Nonno Mario, ossia Luciana Tosti Pollini e Davide Denci, a cui hanno fatto da contraltare le due vallette, Giada Ciarpi e Lindsay La Mantia. Nella puntata voluta dalla Pro Loco L?Orso con la collaborazione dell?amministrazione comunale ha vinto la cantante fiorentina Caterina Calieri, misurandosi con ?Valeria? un brano della cantante albanese Elsa Lila. La puntata è scorsa via con grande ritmo che ha coinvolto la piazza e la giuria composta, tra gli altri, dal sindaco Giovanni Gentili e dal presidente della Pro Loco, Massimiliano Maggiolini. Al secondo posto, pari merito, due gruppi di ballo, Rave in The Grave syncro freestyle e il duo di salsa cubana e bachata, Marco e Sara, che hanno superato di pochissimi punti la medaglia di bronzo, appannaggio di un altro gruppo, stavolta di break dance degli X Force. Il poeta di casa Gianluca Mambrini, che Carlo Sestini ha definito PRIMO PIANO ? VIVI ? 63 VIVI ???? Maremma Magazine nell?ottica della promozione e valorizzazione del territorio, ha scelto anche questo anno di seguire Dilettando assegnando il Premio Maremma Beauty alla località o alla puntata più bella che avrà ottenuto più voti attraverso il tagliando in calce a questa pagina ?rimatore dei sepolcri?, ha declamato le sue poesie dedicate a persone scomparse che le sono valse il premio simpatia. Molto apprezzato l?ospite-sosia di Zucchero, Luigi Colantuono, in arte Flysugar che ha deliziato la piazza con un medley del famoso cantante toscano. Giunti quasi al termine di un?edizione strabiliante, insieme a Dilettando si sente lentamente allontanarsi anche l?estate, grazie a Carlo Sestini, e a tutto il suo staff, la Maremma si anima, durante tutta la stagione, di fragorose risate, arte e spettacolo. Non si tratta di una semplice trasmissione televisiva ma di un viaggio, alla scoperta di ciò che di meglio il nostro territorio ha da offrire. La valorizzazione della Maremma, delle sue ricchezze e tradizioni, questo è da sempre l?obiettivo perseguito da Maremma Magazine, che ha rinnovato questo anno scegliendo di continuare a sostenere ed a seguire Dilettando nel suo tour tra le piazze dei borghi più incantevoli del nostro territorio, legandosi ad essa anelando un unico grande amore, quello per la Maremma. Adesso, dopo la puntata organizzata al Porto della Maremma a Marina di Grosseto il 26 agosto dall?agente di Generali, Maurizio Marraccini con la collaborazione della società portuale e dopo la prima semifinale a Follonica del 29 agosto scorso a Follonica, in piazza a Mare, organizzata dalla Amministrazione comunale e dal CCN La Dolce Vita, si entra nella fase clou con la seconda semifinale il 2 settembre a Campagnatico nel piazzale Poggio Novo in collaborazione con Pro Loco di Campagnatico, Comune ed Ente Palio (queste ultime due puntate andranno in onda su Toscana Tv e Siena Tv, rispettivamente nelle settimane dal 2 all?8 e dal 9 al 15 settembre). Dalle due semifinali, partecipate da oltre trenta esibizioni, usciranno sei finalisti che si aggiungeranno agli otto vincitori delle sette tappe e il vincitore del contest de Il Giunco, che daranno vita alla finalissima dell?edizione 2019 prevista sabato 7 settembre alle 21 in piazza Dante a Grosseto, che si preannuncia essere un vero e proprio evento per la città. In quell?occasione sarà consegnato anche il premio ?Maremma Beauty? decretato dai lettori di Maremma Magazine con i loro voti al comune ritenuto più bello (o nel quale si è svolta la puntata più riuscita) tra quelli che hanno ospitato Dilettando 2019. ?MAREMMA BEAUTY? Il mio voto per la puntata più bella o la località preferita è assegnato al COMUNE di ___________________________________________ Inviare il presente tagliando in busta chiusa a: Maremma Magazine - Via Tripoli 10 - 58100 Grosseto Al Comune che raccoglierà più tagliandi sarà riconosciuto il premio speciale ?Maremma Beauty?, la cui consegna avverrà nel contesto della finalissima del 7 settembre a Grosseto 64 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 VIVI L?ARTE DI OSPITARE | L?accoglienza in Maremma Hotel Torre di Cala Piccola, il Paradiso terrestre è qui! In Maremma, all?Argentario C?è poco da dire. L?Hotel Torre di Cala Piccola è uno di quei luoghi che non è esagerato definire ?Paradiso terrestre? dove si coniugano perfettamente professionalità, bellezze naturali e comfort. Siamo nella parte più esclusiva dell?Argentario sulla strada panoramica, di fronte alle Isole del Giglio e Giannutri, ad un centinaio di metri sopra il livello del mare, da cui si gode di uno stupenda veduta DI PAOLO MASTRACCA Un Paradiso terrestre Il paradiso terrestre secondo il grande poeta Dante Alighieri si configura, in base alla tradizione biblica, quale luogo di delizie in un originario stato primitivo di purezza e felicità. Appena si arriva a Cala Piccola si ha esattamente tale percezione tanto da avere la sensazione che Dante prima di coniare tale definizione abbia visitato questo luogo. In effetti l?Hotel Torre di Cala Piccola è un autentico paradiso terrestre dove si coniugano perfettamente professionalità, umanità, bellezze naturali e comfort. Il tragitto Ma andiamo per ordine e cerchiamo di trasmettere al lettore quale è lo stato d?animo e le emozioni che si provano mentre ci si avvicina? al paradiso terrestre. La prima tappa emozionale è l?arrivo a Porto Santo Stefano che offre il proprio biglietto da visita con il suo panorama da perla affacciata sul mare. Poi ci si immette sulla strada panoramica dove a dominare sono la natura incontaminata ed un ambiente ancora totalmente integro. Quei pochi chilometri che separano dal paradiso terrestre in realtà servono per arrivare dalla parte opposta del 68 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Monte Argentario, quella che si apre verso l?arcipelago toscano e verso l?orizzonte sconfinato e che nel personale immaginario offrono l?opportunità di sviluppare la fantasia sullo spettacolo che ci attende. Il panorama Una volta arrivati alla meta il primo dilemma da affrontare è su dove soffermare lo sguardo. Da un lato c?è la torre Saracena che domina in maniera armoniosa l?ambiente circostante e che rievoca tratti di storia che lasciano spazio sia alla fantasia che a un passato pieno di fascino in un contesto che ha lasciato segni importanti anche nella realtà odierna. Basta voltare lo sguardo e rimaniamo ammaliati da un mare stupendo dove l?Isola del Giglio appare come un fiore così vicino da offrire l?impressione di poter essere accarezzato e cullato. Neanche il tempo di riprendersi da tale stupore che scorgiamo l?Isola di Giannutri e più all?orizzonte la Corsica, un panorama che ci regala la duplice sensazione della bellezza del creato e della solennità di tale visuale. Non è difficile immaginare i tempi in cui il mare veniva solcato dai galeoni di varia provenienza e la torre Saracena aveva una importanza strategica ben chiara e definita. Il giardino e la magia del tramonto Emozioni che non si esauriscono in breve tempo anche perché l?Hotel Torre di Cala Piccola è dotato di un giardino dove tutto ciò è possibile ammirarlo in completa tranquillità stando comodamente seduti accompagnati da una musica in sottofondo che rende tale situazione completamente sublime. Il momento del tramonto è atteso come un rito. Si scruta il sole che mentre si abbassa sembra salutare il genere umano con una scia luminosa che si riflette sulle acque del mare. L?ultimo raggio di sole regala un?emozione unica perché sebbene tale ?magia? si rinnova ogni 24 ore la sensazione che regala ogni volta è di essere un evento unico. Sorseggiare l?aperitivo al tramonto a Cala Piccola regala l?impressione di far parte della categoria degli ?eletti?. In effetti è un autentico privilegio vivere queste emozioni condividendole con chi si trova in questo luogo. La percezione è quella di essere nell?ombelico del mondo visto che ci sono ospiti provenienti da ogni parte del pianeta e il linguaggio internazionale esprime benissimo l?unanime stupore di fronte a tale meraviglia. Tutto ciò avviene mentre pochi metri più giù altri clienti hanno deciso di gustarsi lo spettacolo stando comoda- PRIMO PIANO ? VIVI ? 69 VIVI ???? Dalla qualità dell?ospitalità alla raffinatezza della ristorazione, passando per scenari unici, atmosfere magiche, emozioni allo stato puro. Sono tanti gli aspetti e le sfaccettature di questa perla dell?accoglienza maremmana tutta da scoprire e godere mente a bagno nella splendida piscina dell?Hotel che si staglia a picco sul mare. Il ristorante Per la cena la location diventa ancora più bella. Il ristorante è denominato Torre d?Argento ed è ubicato su una terrazza che si affaccia sul mare e regala un panorama fantastico dove le onde del mare sembrano farti compagnia mentre il palato è deliziato dai piatti proposti dallo chef Francesco Carrieri che ormai è diventato una sorta di mito per i clienti dell?albergo e per tutti coloro che vengono appositamente a cena per gustare piatti realizzati con prodotti del luogo sulla base di ricette tradizionali rivedute e corrette con classe, capacità e professionalità. Lo chef Francesco Carrieri 70 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Il ristorante Le proposte offerte dal menù sono ampie e meriterebbero tutte un?attenta e minuziosa scelta che ovviamente non si può esaurire nell?arco di una sola cena, pertanto ci soffermiamo su un piatto davvero speciale e che una volta scoperto diventa di gran lunga il piatto preferito di chi vuole assaporare il pesce con i sapori di una volta. Si tratta del Caldaro, un?autentica specialità che rappresenta la tradizionale zuppa di pesce santostefanese, la cui ricetta è molto antica e venne elaborata agli albori dai pescatori del luogo. Lo chef Francesco Carrieri ha rivisitato tale ricetta lasciandola invariata nelle componenti essenziali. Gli ingredienti sono una garanzia assoluta con vari pesci da tracina: scorfano, gallinella, spigola, orata, ombrina, cefalo. Poi vengono aggiunti i crostacei: vongole, cozze, calamari, scampi, in pratica un mix di pesce con un?ampia varietà che distingue il Caldaro dal famoso Cacciucco livornese il quale pur essendo molto più conosciuto ha una varietà di pesce piuttosto contenuta rispetto al Caldaro. Lo chef Francesco Carrieri propone tale pietanza su due piatti distinti, in uno vengono serviti i pesci con lische, nell?altro sono predisposti i pesci con gusci per un mix che viene unanimemente gradito esaltando in questo modo il gusto di una ricetta storica e di un piatto tradizionale e tipico del territorio. La colazione e la caletta L?Hotel Torre di Cala Piccola è tutto ciò e molto altro ancora. Basti pensare a quella sorta di microclima generato dalla splendida brezza marina che anche nelle serate più afose permette di avere un piacevole refrigerio e un tasso di umidità ridotto. Inoltre la giornata inizia sempre nel migliore dei modi perché la colazione è offerta sulla terrazza più alta da cui si domina il mare e la visione che offre tale location è il modo ideale per entrare in sintonia con l?ambiente che ci circonda. Chi vuole trascorrere una piacevole giornata al mare può usufruire della meravigliosa caletta privata dove gli ospiti della struttura possono accedere con una apposita tessera. La clientela I clienti sono in buona parte stranieri, provengono dall?Europa centrale e dal nord Europa ma anche dagli Stati Uniti La sala colazioni d?America e dall?Australia. Ovviamente ci sono anche clienti italiani e ospiti famosi che spesso frequentano il ristorante, come ad esempio Renato Zero, Raffaella Carrà e Antonello Venditti che hanno un solido legame con l?Argentario e che hanno instaurato con la direttrice e con il titolare Massimo Sandrelli un rapporto di stima, fiducia e amicizia. La direttrice: Stefania Marconi La direttrice della struttura è Stefania Marconi dotata di una grande professionalità acquisita sul campo. Con un?esperienza a Cala Piccola ormai ultratrentennale, conosce alla perfezione le dinamiche e le potenzialità della struttura ed ha la straordinaria capacità di avere sotto controllo il quadro della situazione e nel contempo, dialogando con i clienti, riesce da un lato a capire le loro esigenze prima ancora che vengano espresse verbalmente, dall?altro a percepirne il grado di soddisfazione. Stefania Marconi ha il pregio di saper accogliere tutti gli ospiti con quello speciale sorriso ? in grado di mettere da subito a proprio agio ? che è il trait d?union perfetto tra l?aspetto umano e la professionalità. Doti queste che fanno di lei un autentico punto di riferimento capace di instaurare rapporti che diventano solidi e vanno oltre le questioni formali, perché incentrati sull?empatia e sul calore naturale che si innesca tra le persone. Un legame forte con il territorio L?Hotel Torre di Cala Piccola è gestito dall?omonima società per azioni di cui è legale rappresentante Massimo Sandrelli, noto giornalista apprezzato unanimemente e particolarmente amato dai tifosi della Fiorentina perché lui non ha mai nascosto la propria fede viola. Massimo Sandrelli ha voluto dare un indirizzo ben preciso all?Hotel Torre di Cala Piccola, ovvero quello di essere collegato e in sintonia con il territorio che lo circonda. È per tale motivo che la struttura mantiene uno stretto e forte legame con le iniziative che vengono promosse effettuando sponsorizzazioni, ad esempio, a favore del Palio Marinaro dell?Argentario, l?evento che si svolge ogni anno il 15 agosto nelle splendide acque dello stadio del Turchese a Porto Santo Stefano e che richiama migliaia di persone, oppure a favore dell?Argentario calcio, il club biancoazzurro che partecipa al campionato regionale di prima categoria e che ormai ha instaurato la piacevole tradizione di presentare la propria squadra proprio nella splendida location dell?Hotel Torre di Cala Piccola. In tale occasione tra i vari interventi quello di Massimo Sandrelli è sempre particolarmente competente e apprezzato. Da quattro anni sta diventando un appuntamento fisso anche la Santa Messa che viene celebrata all?aperto nei primi giorni di agosto dal parroco di Porto Santo Stefano Don Sandro Lusini proprio di fronte al mare, un modo simbolico per lanciare un messaggio di pace e di fede verso l?infinito e verso l?eternità. Non mancano appuntamenti di cultura e di spettacolo a livello nazionale che vengono ospitati grazie alla funzionale sala congressi, tra questi ricordiamo il Pop Corn Festival dedicato al cortometraggio che ha visto tra i protagonisti attori del calibro di Alessandro Haber e Sara Serraiocco. Recentemente il Comune di Monte Argentario ha istituito il premio intitolato al giornalista della Rai Enrico Basile, la cui prima edizione è andata al conduttore di Porta a Porta Bruno Vespa che ha ricevuto il premio nella sala consiliare dal sindaco Franco Borghini di fronte a un pubblico numeroso e attento. La cena di galà è stata servita presso l?Hotel Torre di Cala Piccola, in quell?autentico paradiso terrestre ? per tornare all?incipit dell?articolo ? dove le bellezze della natura si fondono alla perfezione con i sapori del gusto in uno stile unico e inconfondibile. La direttrice Stefania Marconi PRIMO PIANO ? VIVI ? 71 SCOPRI SCOPRI C?È DA VEDERE | Itinerari e luoghi da visitare Metti un tour alla scoperta di quattro riserve naturali al confine tra le province di Grosseto e Siena DI TINDARA RASI Cornate e Fosini (tra Radicondoli e Montieri), La Pietra (tra Chiusdino e Roccastrada), Farma (tra Monticiano e Roccastrada) e Basso Merse (tra Monticiano, Murlo e Civitella Paganico): viaggio alla scoperta di quattro riserve naturali tra le province di Grosseto e Siena, con partenza dal ?Museo della Biodiversità? da poco inaugurato a Monticiano (Si) 72 ? Maremma Magazine ?Settembre 2019 S ono quattro le riserve naturali, istituite dal 1996 a cura dell?Amministrazione provinciale di Siena, che toccano il territorio grossetano. Cornate e Fosini, è la prima di esse e si estende per circa otto chilometri quadrati tra Radicondoli, in provincia di Siena, e Montieri, sul versante grossetano. Giungendo a Gerfalco, ci si inerpica verso le cime, tra la gariga che lascia scoperte zone di calcare massiccio, di rosso ammonitico e di diaspri, garanti di un impatto geologico anche visivo. Tramite le guide ambientali certificate, come Simone Negrini di Montieri, e i vari addetti degli Uffici Turistici dislocati nei territori interessati, è possibile scendere nei cunicoli sotterranei, spettacolari per gli speleologi e principianti. È possibile inoltre visitare il Castello di Fosini oppure fare una sosta all?altezza della Vetta di Montieri, perso la Canonica di San Niccolò: quest?ultimo è uno scavo all?aria aperta recintato che ha restituito alla comunità dei montierini un rarissimo esempio di chiesa con l?abside a forma di corolla ?petalosa? (una grande e ben conservata margherita, visibile salendo sul fianco laterale della montagna, in mezzo ai castagni e agli arbusti tipici della zona). Non mancano, nella riserva, le sorprese come i pipistrelli di varie specie, il lanario, il falco pellegrino. La riserva La Pietra tra Chiusdino (Siena) e Roccastrada (Grosseto), si estende invece per quattro chilometri quadrati. Molto più ricca di vegetazione e humus, nella zona grossetana di Roccastrada è cosparsa anche di strati minerali rocciosi del tipo verrucano e rappresenta un vero museo verde per le tipologie di esemplari botanici che offre. Racchiusa tra il fiume Merse e il Lanzo, nelle zone fluviali è regno indiscusso di rane e raganelle, ma anche di tutti e cinque i regni viventi (mònere, protisti, funghi, piante e animali). Farma tra Monticiano e Roccastrada, offre invece oltre tredici chilometri quadrati per caprioli, cinghiali, rapaci, pipistrelli. L?altezza massima sul livello del mare non supera i 500 metri, con una florida parte geologica, caratterizzata da una roccia verde cupo chiamata serpentinite. Lo Stagno della Troscia, al suo interno, è casa del tritone, mentre nei fiumi si trovano il Cavedano dell?Ombrone, il barbo appenninico, il ghiozzo del ruscello. Sullo spartiacque del fiume Farma e del fiume Merse, si trova la fattoria del Belagaio, un tempo sede del Corpo Forestale dello Stato. Sempre a Belagaio, presso la ?Casa nova?, esiste un ufficio che interessa le tre riserve naturali vicinorie (Basso Merse, Farma e La Pietra). La ricchezza di ferro della zona ha permesso nei secoli lo sfruttamento di questo minerale, con numerose ferriere dislocate sul territorio, tuttora in parte visitabili. La riserva naturale del Basso Merse tra Monticiano, Murlo e Civitella Paganico, caratterizzata da più di quindici chilometri quadrati, è regno della curiosa Salamandrina degli occhiali, del rospo smeraldino, della puzzola e della martora, ma anche di caprioli, daini e lupi. Nella sua zona territoriale, una sosta va preventivata presso l?Eremo di Montespecchio, del XII secolo, e in basso alle Terme del Petriolo. Come è possibile intuire, si tratta di quattro riserve la cui biodiversità di flora e fauna, ha una varietà di forme ricchissima. Ecco perché da qualche mese, è stato inaugurato a Monticiano, accanto alla chiesa agostiniana che conserva la memoria del beato Antonio Patrizi, un museo su due piani, il ?Museo della Biodiversità?, a cura del WWF, della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, della Provincia di Siena e della Fondazione Musei Senesi. Aperto al pubblico nel mese di maggio, è già un successo interprovinciale per Grosseto e Siena. La biodiversità può essere interna alla specie, per cui ogni essere umano è diverso dall?altro, o tra specie viventi diverse; può riguardare gli habitat dei vari organismi o i biomi diversi delle varie comunità vegetali; o ancora può intendersi come l?insieme degli ecosistemi diversi inte- PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 73 SCOPRI ???? Istituite dal 1996 a cura dell?Amministrazione Provinciale di Siena, le quattro riserve toccano anche il territorio grossetano presentandosi per quel che riguarda la biodiversità di flora e fauna, con una varietà di forme ricchissima ragenti in ?nicchie ecologiche?, caratterizzate dall?unione di microorganismi animali e vegetali, in vere e proprie comunità biologiche. Rispettare tutto ciò, è compito non solo del biologo o dello scienziato in generale, ma di tutti gli esseri umani, che hanno il compito di ridurre il rischio di catastrofi ambientali e deturpamenti, soprattutto nelle aree protette come quelle nostrane. Studiare il ciclo delle rocce delle Cornate, ha importanza quanto studiare il ciclo dell?acqua, l?azione della pioggia su una montagna, l?azione del vento, gli agenti endogeni e quelli esogeni. Conoscere l?etologia animale delle specie del Basso Merse, può aiutare a non disturbare involontariamente gli animali durante una escur- 74 ? Maremma Magazine ?Settembre 2019 sione, vivendo nel rispetto reciproco. Con questo museo, raro esempio di innovazione altamente tecnologica in Europa, le provincie di Grosseto e Siena hanno avuto la possibilità di centralizzare le conoscenze acquisite, mettendo a disposizione questo immenso patrimonio biologico anche di chi non può recarsi direttamente nelle aree protette e farne esperienza diretta. Da una prima sala interattiva, che proietta il ciclo giorno notte e i cambiamenti climatici, compreso un acquazzone, si passa alle altre stanze dove, tra pannelli multimediali, teche con classificazioni di specie viventi conservate intatte, carotaggi di terreni diversi (anche un carotaggio del terreno desertico), è possibile avanzare di scoperta in scoperta tramite audioguide, video dei vari soggetti coinvolti nel rispetto ambientale (un contadino, una fotografa, una mamma con la figlia, ecc.), proiezioni, mappe, pannellonistica. Molti, i giochi interattivi, con un occhio di riguardo a bambini e scolaresche: accostando un libro su pannelli informatici è possibile, per esempio, capire il concetto di specie e le tassonomie, ricomporre le reazioni a catena e i ruoli delle specie negli ecosistemi, conoscere i parassiti, le reti alimentari e le piramidi di energia. È possibile creare digitalmente un ambiente aggiungendo arcobaleno, fiumi, ecc., a proprio piacere, tramite schermi touch, per poi vederlo proiettato su enormi pannelli. Si posso- no usare, ascoltare, analizzare le molteplici risorse interamente in digitale sulla biodiversità più minacciata vivente in Toscana. Altre sale invitano con messaggi motivazionali a conservare la biodiversità, a rispettare l?ambiente in sinergia tra scienza e politica, tra uomo e ambiente. Al piano di sopra, numerose postazioni semicircolari rappresentano individualmente le riserve analizzate dal WWF: accedendo ad un?area di queste racchiusa tra due mezzelune, è possibile, sempre tramite sistemi informatici e digitali, scoprire tutto su quella determinata riserva, comprese le quattro già prese in considerazione, riguardanti Grosseto. Mappe interattive a scorrimento lungo linee temporali, permettono di vedere i cambiamenti ambientali ed ecologici di tutte le riserve prese in considerazione, durante gli anni della loro analisi, nell?ultimo secolo. Un grande plastico geomorfologico della Toscana, dotato di un puntatore luminoso, permette di visionare le varie aree tramite video ad essi collegati, proiettati a muro non appena il fascio luminoso si sposta. Sempre al secondo piano, è possibile usufruire di una grande sala per conferenze e congressi, dotata di tutti i comfort. Una eccellenza del territorio, dalla quale partire per scegliere quale riserva locale visitare e per studiare in anticipo ciò che poi potrà essere visitato dal vero tramite le guide ambientali locali. SCOPRI MAREMMA DA SCOPRIRE | Alla scoperta dei borghi dimenticati Tatti, il fascino di un piccolo borgo medievale sulle Colline Metallifere fuori dal tempo DI LAURA LUZZETTI AMERINI Prosegue con questo numero il viaggio alla scoperta di una Maremma per così dire minore, fatta di piccoli paesi, dimenticati, quasi ignoti al turismo, come anche alle nostre escursioni domenicali, fuori dalle promozioni spesso stereotipate o lontani dalle principali vie di comunicazione, ma forse proprio per tutto questo dal grandissimo fascino. Diciannovesima tappa: Tatti (Massa Marittima) P ercorrendo la strada che da Roccatederighi porta a Prata, ad un tratto, proseguendo il percorso, su uno sperone di roccia appare un gruppo di case strette intorno ad una Rocca: è Tatti, piccolo borgo medievale, frazione del comune di Massa Marittima, piccolo come il suo nome e la sua storia. Ma, da lontano, sullo sfondo di colline e montagne, dritto su un?ampia vallata verde, Tatti sembra una pittura, qualche cosa di antico, remoto, fuori dal tempo. Ed ora mi trovo proprio lì, tra le case di pietra inglobate nelle mura di cinta, in una bella strada in salita, ombreggiata da piante ad alto fusto. Chiedo alle rade persone che incontro la via più diretta per giungere alla Rocca 76 ? Maremma Magazine ?Settembre 2019 ed alla Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Un gentile signore, una guida turistica di nome Pascal, di origine francese, ma che ha scelto Tatti da tanti anni ormai, per vivere una vita diversa, in mezzo al silenzio, alla bellezza, alla poesia del luogo, mi fornisce spiegazioni interessanti sulla storia del paese e sulle tre chiese del borgo. Sulla traccia delle informazioni, mentre lo sguardo indugia su un panorama intorno di vasto respiro che giunge sino al mare di Follonica e un venticello delicato rende gradevole l?aria estiva, penso ad un paesino come questo che, pur essendo poca cosa rispetto a borghi di maggiore importanza, ha attirato persone provenienti da centri come Milano, Roma, Torino per stare qui, fuori dall?aria mefitica delle grandi città, dal traffico e dalla vita caotica, allo scopo di riappropriarsi del tempo, per gustare la semplicità della vita, per ritrovare se stessi. E questo può accadere, perché Tatti ha il fascino del silenzio e della poesia; forse, chissà, è il luogo ameno di una ritrovata innocenza nella semplicità essenziale del vivere. Mi sono piaciute le parole di Cesare Pavese che Alberto Ciattini, l?autore del libro ?Tatti, una piccola storia? ha posto all?inizio della sua trattazione: ?Un paese vuol dire non essere soli. Sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c?è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti?. Il nome Tatti, racconta la guida, è di origine incerta. Derivando dal latino tactus, ?toccato?, il nome può riferirsi ad un fulmine che incendiò una grande quercia. I Romani, d?altro canto, chiamavano ?tactae? le querce colpite da fulmini; oppure potrebbe derivare da ?contatto?, per il fatto che nel passato il paese era posto sul confine tra le Repubbliche di Siena e Massa Marittima. Il paese sorse nell?alto Medioevo come possesso dei vescovi di Lucca; in seguito divenne proprietà dell?Abbazia agostiniana di Sestinga, che sorgeva, allora, nei pressi di Vetulonia, fino al XIII secolo durante il quale fu sotto il controllo aldobrandesco. Nel XIV secolo entrò a far parte della Repubblica di Siena, dopo un temporaneo controllo da parte dei Pannocchieschi; infine, nel XVI secolo fu inglobato nel Granducato di Toscana. Dobbiamo immaginare il paese nelle lontane epoche medievali, quando il lago Prile, prima ampio golfo, poi lago e, infine, padule, si estendeva ai piedi di colline e non alte montagne e tra boschi e speroni elevati sorgevano centri abitati, rocche e castelli come Roccastrada, Sassofortino, Roccatederighi, Montemassi e ?nella parte nord del grande anfiteatro, Tatti?. Paese questo di contadini, agricoltori, boscaioli; terra etrusca, vicino a Vetulonia e Roselle, centri fiorenti di vita e traffico. I colli tatterini erano molto frequentati allora anche per lo sfruttamento boschivo e, soprattutto, per le vicinissime miniere d?argento dell?Accesa. L?argento serviva anche per il conio delle monete. La ripresa dello sfruttamento minerario si ebbe nel secolo XIX con il Granduca Leopoldo II di Toscana, grazie anche alla nascente industrializzazione. Furono così riattivati i giacimenti di argento e di rame di Montieri, Roccatederighi e Massa Marittima. Tatti, tuttavia, ebbe la sua massima fioritura demografica verso il 1890, quando gran parte della popolazione, specie quella giovanile, lavorava nelle miniere di pirite di Boccheggiano, Niccioleta e Ribolla. Allora Tatti cessò di essere un paese agricolo per diventare centro operaio. L?attività mineraria durò, con qualche pausa, anche durante la Prima Guerra Mondiale e si rinforzò nel Secondo Conflitto. Purtroppo, in seguito alla sciagura delle miniere di Ribolla, dovuta ad una esplosione di gas in cui perirono 43 minatori, ?la sorte di Tatti come paese operaio fu praticamente decisa quel giorno?. La chiusura delle miniere, la disoccupazione di una ingente massa di lavoratori tra cui molti tatterini, portò nel paese disoccupazione e fame e, di conseguenza, una notevole emigrazione. Oggi, il paese del silenzio si ripopola prevalentemente d?estate quando molte delle famiglie ritornano al borgo natio per ritrovare la pace, i ricordi, la bellezza armoniosa di un paesaggio sereno. Ma, tuttavia, la guida, nel suo racconto, tiene molto a mettere in evidenza che oltre all?aspetto romantico del sito esiste anche una vita associativa e culturale e, un asilo nido, aperto da oltre dieci anni, a testimonianza della vitalità del borgo. PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 77 SCOPRI ???? Ci sono luoghi nella terra di Maremma che non sempre capita di incontrare, luoghi che vedi per la prima volta e ti sembrano alla fine del mondo; incantano, perché non te lo aspetti, perché si crede di conoscere tutto della terra dove siamo nati, e invece non è così? Nella giornata odierna, la visita alle tre chiese del paese è impossibile da realizzare, perché sono chiuse e il parroco risiede a Ribolla, pertanto, per questa giornata non ha potuto rendersi disponibile a causa di impegni parrocchiali. Ci si deve accontentare di vedere le chiese dall?esterno. La guida mi illumina, allora, sulle caratteristiche della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Ho visto la facciata che guarda la piazzetta della Cisterna, una delle tre cisterne del paese. L?architettura è medievale con i cornicioni e il rosone ricavati dalla trachite di Sassoforte, la stessa pietra grigiorosata che lastrica la piazza. L?interno è stato ricostruito nel 1880 per iniziativa del sacerdote Barabesi, la cui famiglia possedeva a Tatti un?importante Fattoria con tenuta. Degno di nota sul lato sinistro esterno della chiesa, un palindromo, la raffigurazione di un quadrato magico che si trova anche sulla fiancata laterale del Duomo di Siena e che fu scoperto, per la prima volta, a Pompei, come segno della presenza cristiana in quei luoghi pagani. L?oratorio di San Sebastiano sorge fuori le mura. Di origine medievale con campanile a vela è stato ampiamente ristrutturato nel XX secolo. Il lato posteriore è rialzato di cinque metri rispetto al piano stradale. All?interno conserva una pregevole statua di San Sebastiano in legno policromo del XVI secolo di scuola senese. La chiesa sorse 78 ? Maremma Magazine ?Settembre 2019 come sede di una Confraternita della Misericordia ed è ricordata ?come pieve in una bolla di Papa Clemente III inviata a Gualfredo, vescovo di Grosseto nel 1188?. La chiesa della Santissima Annunziata, probabilmente di origine medievale, è situata poco fuori del paese; presenta una facciata ?a vento? frutto del restauro del XX secolo, mentre l?interno ad una navata, ha il presbiterio rialzato. Vi si accede da un cortile con recinto in muratura in pietra e cancellata in ferro. Narra la leggenda che la chiesa venne costruita per celebrare il miracolo dell?apparizione della Madonna all?interno di un leccio secolare. Tutta la struttura del paese è stata condizionata dalla presenza della Rocca aldobrandesca, poi Cassero senese e dalla doppia cinta muraria di cui una interna, e l?altra esterna verso la campagna, mura che racchiudono e sostengono le vecchie case. ?Nonostante rifacimenti vari, le mura e il castello conservano l?impianto che fu dato loro durante il rafforzamento eseguito alla fine del ?300 dalla famiglia dei Malavolti, come ulteriore temibile difesa nei confronti di Siena?. I Malavolti volevano maggiore autonomia nei confronti di Siena, ma questa, alla fine, ebbe la meglio, tanto che in un documento del 6 settembre 1559 si attesta la fedeltà dei tatterini alla Repubblica senese. Si deve, tuttavia, a questa famiglia la commissione al pittore Andrea Vanni (seconda metà del XIV secolo) di una pittura raffigurante la Madonna col Bambino che oggi si trova a Firenze nella Galleria degli Uffizi mentre una copia è collocata all?interno della chiesa di Santa Maria Assunta. Suggestivo è l?accesso al borgo attraverso una porta ad arco tondo di chiare origini medievali, sormontata da uno stemma che unisce la Balzana di Siena al Leone Rampante di Massa Marittima. Caratteristiche le stradine interne del borgo strette tra scale e scalette, abbellite dal rosso dei gerani sui davanzali delle finestre e davanti alle porte. Allontanandosi da Tatti, mi volgo con lo sguardo al borgo in alto tra i boschi, alla sua rocca, al vasto edificio che la fiancheggia e che un tempo ospitò una rustica corte feudale, alle sue mura, alla sua piccola storia, alle sue leggende dove campeggia il ricordo della Pia dantesca andata sposa alla fine del ?200 a Nello Pannocchieschi, signore di Prata. Una via angusta del paese, reca il nome di ?Vicolo della Pia?, ricordando, chissà, il fatto che la sventurata, accusata di adulterio, percorse piangendo proprio quella stradina per procedere verso il Castello di Pietra, dove avrebbe trovato una triste fine, così come Dante recita. BIBLIOGRAFIA: * ?Tatti-Una piccola storia? di Alberto Ciattini con tavole a colori di Dino Petri - Grosseto Grafiche EFFESEI 1997 * Ringrazio il Signor Pascal Leblanc, guida turistica, per le utili indicazioni sulla storia del paese SCOPRI BRICIOLE DI STORIA | Fatti e avvenimenti della Maremma che fu La Società Agraria Grossetana: nascita, sviluppo e decadenza di una storica istituzione in una Maremma d?altri tempi Siamo nel 1847 ed è proprio questo l?anno in cui, grazie all?opera di alcuni possidenti maremmani, nasce la Società Agraria Grossetana, un?importante istituzione il cui scopo era quello di incrementare e perfezionare, con ogni mezzo, l?agricoltura, la pastorizia e le arti connesse, e sollecitare l?applicazione razionale di capitali, alla stessa agricoltura DI LUCIANO LODDE 80 ? Maremma Magazine ?Settembre 2019 I ntorno alla metà dell?Ottocento cominciarono ad apparire, in Italia, in numerose province, istituzioni che si occupavano dei problemi dell?agricoltura. Riunioni agrarie e comizi, società ed accademie agrarie si prefiggevano lo scopo di promuovere l?incremento ed il perfezionamento dell?agricoltura, della pastorizia e delle attività collaterali, con tutti i mezzi possibili. Tali istituzioni avevano preso come modello l?Associazione Agraria Piemontese, sorta nel 1842. Questo fatto suscitò un grande interesse anche in Toscana, dove riviste specializzate, come ?Il Giornale Agrario? e gli ?Atti dei Georgofili?, dedicarono notevole attenzione alle vicende della società piemontese. In tale contesto, un evento molto rilevante fu la nascita, nel 1840/41, presso l?Università di Pisa, della prima cattedra, al mondo, di ?Agraria e Pastorizia?, diretta da Cosimo Ridolfi. Anche in Maremma, terra in cui le condizioni dell?agricoltura destavano forte preoccupazione (era in fase di realizzazione la grande bonifica per colmata, che vedeva la stretta collaborazione tra stato e privati), fu costituita, nel 1846/47, un?Associazione Agraria della provincia di Grosseto, grazie all?opera di alcuni possidenti maremmani, che ottennero il permesso di fondarla, direttamente dal Granduca Leopoldo II. Nel 1847, anzi, non solo il sovrano approvò la costituzione della società, ma elargì una sovvenzione statale di 500 scudi annui, per dieci anni. I fondatori dell?Associazione furono 17 grandi proprietari e funzionari statali, convinti sostenitori dell?industria agraria, come fonte primaria della ricchezza della Maremma. Tanto per citarne alcuni, si può ricordare Anton Giuseppe Collacchioni, Gaetano Dewitt, Sebastiano Lambardi, gonfaloniere di Monte Argentario, Giovanni Palanca, gonfaloniere di Orbetello, Benedetto Pierini, mons. Domenico Pizzetti, vicario della Diocesi di Grosseto, Guglielmo Ponticelli, gonfaloniere della stessa città, il dottor Antonio Salvagnoli Marchetti, ispettore medico generale della Provincia di Grosseto. La società puntava, innanzitutto, ad incrementare ed a perfezionare, con ogni mezzo, l?agricoltura, la pastorizia e le arti connesse, a sollecitare l?applicazione razionale di capitali, alla stessa agricoltura. Suscitò subito entusiasmo, tanto che, alla fine del 1847, i suoi soci salirono a 184, tra i quali spiccavano i nomi di personaggi di rilievo assoluto, in Toscana. La Società venne istituita ufficialmente ed il suo primo presidente fu Domenico Pizzetti. La sua attività, negli anni successivi, proseguì in modo altalenante, fra successi e delusioni, con adunanze che, spesso, vedevano una scarsa partecipazione dei soci. Frequenti erano i richiami ai soci stessi, da parte degli esponenti più in vista, a non disinteressarsi della Società, ma a fare in modo che, grazie ad essa, venissero portati all?attenzione del sovrano i bisogni più urgenti e le aspirazioni della Maremma (necessità di costruire una ferrovia tra Siena e Grosseto, rivalutare le razze cavalline maremmane, attivare, nelle campagne, la guardia civica rurale, al fine di impedire i furti delle raccolte e dei bestiami). In un?adunanza del 1853, a conferma di una scarsa unità d?intenti nella Società, il socio Angiolo Fabbrini lesse una memoria sulle cause della decadenza maremmana e criticò apertamente la politica granducale della bonifica e del liberismo economico. Come conseguenza, il Granduca fece togliere l?assegnazione di 500 scudi annui, concessi, in precedenza, all?Associazione Agraria Grossetana. Essa, comunque, continuò a sopravvivere, pur con notevoli difficoltà, anche nel periodo di passaggio tra il granducato lorenese ed il nuovo stato PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 81 SCOPRI ???? I fondatori dell?Associazione furono 17 grandi proprietari e funzionari statali, convinti sostenitori dell?industria agraria, come fonte primaria della ricchezza della Maremma unitario, restando inattiva, però, tra il 1859 ed il 1863. Nel 1867, poi, la Società fu associata al Comizio Agrario, che venne istituito, per legge, dal Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio. Il Comizio godeva dell?appoggio del Governo e del sussidio obbligatorio di tutti i comuni del circondario. È evidente che, in una piccola città come Grosseto, non avrebbero potuto convivere due società, entrambe con uno stesso scopo da perseguire. Avrebbe finito con il sopravvivere, solo quella pubblica. Detto, in maniera sommaria, delle vicende dell?Associazione Agraria, per concludere, è interessante far cenno ad un aspetto rilevante, direi fondamentale, con il quale le società agrarie si trovarono a fare i conti, quello legato all?attivazione del credito fondiario, al problema degli investimenti in agricoltura. Più 82 ? Maremma Magazine ?Settembre 2019 volte era stato posto l?accento sul quadro sconfortante della mancanza di capitali nella provincia, con necessità permanente di procurarseli dall?esterno e sulla grande difficoltà di ottenerli, anche a condizioni molto gravose. Per questo, a Grosseto avevano preso avvio i progetti di fondazione di due istituti bancari. Ormai, si riteneva che anche in Maremma esistessero i presupposti, per inserire tale zona nell?ambito di una vera e propria economia. I primi progetti risalivano al 1840 (sulla ?Gazzetta di Firenze? del marzo 1848, viene pubblicato il Progetto di Statuto di una Società Bancaria delle Maremme Toscane, le cui azioni si potevano acquistare, oltre che a Grosseto, a Firenze ed a Livorno). Quello più interessante era, però, il piano per una ?Banca di sconto? a Grosseto, nel 1850. Banchieri come Pietro Bastogi, Carlo Fenzi e Filippo Matteoni ne colsero subito l?importanza, allo scopo di fornire impulso al commercio ed alla produzione, in una zona sprovvista di istituti di credito, come la Maremma. Il progetto di una Banca di sconto era stato pensato all?interno della Società agraria di Grosseto, che aveva indetto un concorso, al fine di premiare il progetto più opportuno. A tale concorso, erano giunte due memorie. Era stata nominata una commissione giudicatrice, i cui componenti erano Francesco Corbani, Fausto Mazzuoli e Stefano Spagna ai quali, successivamente, si aggiunsero Bastogi, Matteoni e Fenzi. All?interno della commissione emersero dei contrasti, con Corbani che manifestava scetticismo, circa la nascita di una banca in Maremma, per l?esiguità dei capitali esistenti in loco, mentre Bastogi e Fenzi erano favorevoli a sostenere tale banca, anche con capitali fiorentini e livornesi. Prevalse la tesi di Corbani e le memorie presentate furono valutate insufficienti. Il progetto di costituire una banca a Grosseto finì, dunque, nel nulla, forse perché, in ultima analisi, gli scopi erano poco chiari, ma anche a causa di dubbi e perplessità, da parte del governo e dei banchieri stessi. FONTI: D. Barsanti, L?Associazione agraria della Provincia di Grosseto (1847 ? 1867), in ?Bollettino della Società Storica Maremmana?, Vol. 64 ? 65, 1994. R.P. Coppini, Il Granducato di Toscana. Dagli ?anni francesi? all?Unità, Utet, Torino 1993. SCOPRI PERSONAGGI | Figure di ieri o di oggi da ricordare Caravaggio e Porto Ercole, un legame casuale ammantato di leggenda DI FRANCESCA COSTAGLIOLA Una conferenza di straordinaria portata, tenuta dalla Prof.ssa Stefania Macioce, una delle più competenti studiose di Caravaggio, ha ancora una volta ricordato la figura del celebre artista seicentesco scomparso il 18 luglio 1610 proprio nel piccolo borgo argentarino nel cui cimitero riposano le spoglie (reali o presunte) L e spoglie di Caravaggio hanno trovato requiem nel cimitero di Porto Ercole dopo tanto clamore di chi fosse favorevole o contrario a che l?urna fosse traslata. Tornata la tranquillità all?ombra del monumento che celebra mediante simboli chiave la 84 ? Maremma Magazine ?Settembre 2019 vita rocambolesca dell?artista, che sembra far parlare di sé altrettanto da morto come quando era in vita, l?attenzione sulla sua figura è sempre molto presente. Le manifestazioni estive a Porto Ercole lo hanno celebrato nella ricor- renza dei 409 anni della morte con una conferenza di straordinaria portata, tenuta dalla Prof. Stefania Macioce, una delle più competenti studiose di Caravaggio, laureatasi con Maurizio Calvesi, che chiunque abbia intrapreso studi artistici non può non aver incon- trato lungo il proprio percorso accademico. In particolare, quale personalità insignita della croce di Cavaliere di Malta e docente nella stessa isola, ella ha allietato gli spettatori illustrando gli ultimi anni di vita dell?artista lombardo e le vicende che lo legano all?isola mediterranea che lo ospitò in una fase cruciale della sua tormentata esistenza: sono gli ultimi anni di vita, in cui egli non rinunzia all?agire rocambolesco e all?inquietudine, come testimonia una pittura intensa e drammatica, spirituale e sanguigna, avvolta nelle tenebre viscerali che tutto sembrano inghiottire, a guisa di un sentore profetico di morte imminente. Dov?è dunque la redenzione? Dove attingere alla speranza? La via più breve per giungere a Roma passava da PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 85 SCOPRI ???? Nell?occasione sono stati illustrati gli ultimi anni di vita dell?artista lombardo e le vicende che lo legano all?isola di Malta che lo ospitò in una fase cruciale della sua tormentata esistenza Malta. Nel 1607 Caravaggio partì per Malta, e qui entrò in contatto con il Gran Maestro dell?Ordine dei Cavalieri di san Giovanni, Alof de Wignacourt, a cui il pittore fece un ritratto. Il suo obiettivo era diventare Cavaliere di Malta per ottenere l?immunità, in quanto su di lui pendeva ancora la condanna alla decapitazione, era inoltre fonte di prestigio far parte dell?ordine, fatto che avrebbe garantito una sorta di tutela personale. A Malta l?attività di pittore del Caravaggio proseguì. Nel 1608 dipinse la Decollazione di san Giovanni Battista, il suo quadro più grande e l?unico firmato f Michelangelo, tuttora conservato nella Concattedrale di San Giovanni 86 ? Maremma Magazine ?Settembre 2019 a La Valletta. Sempre nel 1608, su commissione del Cavaliere fra? Francesco dell?Antella, amministratore di Alof de Wignacourt, dipinse l?amorino dormiente, oggi conservato nella Galleria Palatina di Firenze. La tela è firmata e datata sul retro: «M.M. di Caravaggio, Malta, 1608». Ancora nel 1608, fu la volta del San Girolamo scrivente, tuttora conservato nella Concattedrale di San Giovanni a La Valletta. La figura di intellettuale di San Girolamo viene affiancata ad un teschio, emblema della vanitas, dello scorrere implacabile del tempo che lascia spazio solo alla morte. Dopo un anno di noviziato, il 14 luglio 1608 Caravaggio fu investito della carica di Cavaliere di grazia, di rango inferiore rispetto ai Cavalieri di giustizia di origine aristocratica. Ma il periodo felice fu di poca durata: egli fu arrestato per aver ferito, dopo un duro litigio, un Cavaliere di rango superiore e anche perché si venne a sapere che su di lui pendeva la condanna a morte. Venne rinchiuso nel carcere di Sant?Angelo a La Valletta, da cui riuscì incredibilmente ed in modo misterioso ad evadere e a rifugiarsi in Sicilia a Siracusa. Ancora ci si interroga su chi possa averlo aiutato. Il 6 dicembre i Cavalieri di San Giovanni espulsero Caravaggio dal loro Ordine con disonore: «Come membro fetido e putrido». A Siracusa fu ospite di Mario Minniti, un suo amico conosciuto durante gli ultimi anni di permanenza a Roma. Alla fine dell?estate del 1609 Caravaggio tornò a Napoli. Qui, probabilmente in ottobre, fu affrontato da alcuni uomini al soldo del Cavaliere di Malta che aveva ferito, rimase sfigurato e la notizia della sua morte cominciò a circolare prematura. Nel frattempo, da Roma gli fu inviata la notizia che papa Paolo V stava preparando una revoca del bando. Caravaggio, da Napoli, si mise in viaggio su un traghetto che lo avrebbe portato a Palo, feudo degli Orsini distante 40 km da Roma, dove avrebbe atteso in tutta sicurezza il condono papale prima di ritornare, da uomo libero, a Roma. Il viaggio per Palo fu lungo e travagliato causando a Caravaggio la malattia e la febbre. Cibi infetti, saturnismo, tifo, febbri malariche, ma forse anche l?agire di un sicario ne decretarono la sorte. A Porto Ercole, distante da Palo 40 miglia, il Caravaggio fu lasciato alle cure della locale confraternita che il 18 luglio 1610 certificò l?avvenuta morte dell?artista nel loro ospedale. Mentre si discute su un progetto culturale che avrà per protagonista Caravaggio e punterà ad un turismo consapevole in grado di attrarre flussi tutto l?anno, rivedere gli autoritratti e i dipinti monumentali dell?artista avvolti dalle tenebre e firmati col sangue genera ogni volta una profonda emozione e l?orgoglio di sentirlo nostro, nonostante qui sia giunto per poco e forse per caso. E sono proprio le circostanze più inaspettate a far scaturire eventi che diventano storia. SCOPRI L?ANGOLO DEL LIBRO| La Maremma in libreria ?Nel mondo oltre?, storie di vita e di sofferenze raccontate da Guido Adriano Tori Sono storie di vita spesso segnate dalla sofferenza, dalla povertà, dall?emarginazione, storie personalissime dalle quali emerge un mondo di attese, quelle raccolte per le Edizioni Effigi nel volume ?Nel mondo oltre? da Guido Adriano Tori, volontario presso il Centro d?ascolto della Caritas di Grosseto È DI CORRADO BARONTINI E OTTAVIO GIANNINI stato pubblicato da Effigi il libro di Guido Adriano Tori ?Nel mondo oltre?. Alla presentazione ? avvenuta a Grosseto il 5 luglio scorso ? oltre all?autore, sono intervenuti Mons. Rodolfo Cetoloni, Vescovo di Grosseto e Don Enzo Capitani, Direttore Caritas. Alcune parti del libro sono state lette dagli attori del Teatro Studio coordinati da Mario Fraschetti, i quali hanno dato ulteriore significato alle testimonianze del volume. L?autore, volontario presso il Centro 88 ? Maremma Magazine ?Settembre 2019 d?ascolto della Caritas di Grosseto, ha raccolto in un volume le storie di vita spesso segnate dalla sofferenza, dalla povertà, dalla emarginazione, storie personalissime dalle quali emerge un mondo di attese. Scrive l?autore: «C?è stato un tempo che anch?io vedevo solo ciò che volevo vedere, perché sovente la realtà è troppo scomoda, specie quando la sofferenza degli altri invade il nostro mondo...». Ecco il succo: il libro ci restituisce la storia di quelle persone che vivono ?oltre? la linea di demarcazione immaginaria che separa i ?normali? da quelli che stanno ai margini della società civile. «Ascoltare nella Bibbia è il primo comandamento del credente nei confronti di Dio, ma l?esperienza dimostra come è anche il primo vero passo verso l?altro...» così scrive nella ?Presentazione? Rodolfo Cetoloni, Vescovo di Grosseto che aggiunge: «?ascoltare? diventa anche un?arte che rende più bello il cuore, gli sguardi e le azioni di tutti». Ci sono dei confini nei comportamenti delle persone che a volte l?individuo oltrepassa addentrandosi nella ?palude del nulla?, come la chiama l?autore, che sviluppando un proprio ?ragionamento? precisa: «Il ?mondo oltre? non è un buon posto dove vivere: chi vi entra per aver valicato i limiti del lecito, si indurisce, persevera nell?errore, perde la cognizione della realtà supera ancor più i limiti, motivato da considerazioni perverse e contorte [...] C?è però, chi entrato in questo mondo fatto di sofferenza, angoscia, avvilimento, disperazione, povertà, rimorso, non perde la sua consapevolezza positiva e cerca di uscirne, di ritrovare ?la buona strada?». Tori in questo volume racconta le storie di oggi, storie di vita che si depositano nelle pagine offrendo testimonianze dirette di ciò che porta uomini e donne a perdere il senso del proprio vivere, ma che al tempo stesso, se aiutati, possono ?trasformare la speranza in concretezza?. ?Valentina? è la storia di una ragazza che per amore cade nella rete della droga... «Sono persone ? scrive l?autore ? che hanno sbagliato per debolezza o per circostanze avverse, che possono essersi trovate di fronte a problemi divenuti irrisolvibili... Che hanno creduto anche per una sola volta, allo ?sballo?, all?annientamento della mente, per scappare da una realtà dolorosa, angosciante, opprimente, apparentemente ingestibile, che ragionando in modo sbagliato, hanno voluto provare, ma sono persone che con pazienza e comprensione possiamo salvare». Tanti sono i temi trattati nel libro, Guido Adriano Tori argomenti che portano il lettore a conoscere e capire le ragioni del ?volontariato?: «Questa è Caritas e i suoi volontari, persone dagli occhi sereni, se gli chiedi perché lo fanno, ti risponderanno ?non so mi fa star bene? oppure ?in chi viene qui a chiedere aiuto, vedo Gesù?, possono sembrare pensieri banali da ?bacia pile?. Ma ? conclude ancora l?autore ? l?unica motivazione è l?amore donato!». Il sorriso di Francesca parla della violenza sulle donne, il dono di una madre che soffre in silenzio per proteggere i figli... «Qui le persone non vengono a raccontare barzellette, neppure a lamentarsi di conflitti condominiali e nemmeno del cruccio per una delusione d?amore, qui vengono a comunicarci la loro sofferenza, i bisogni concreti, che talvolta per un individuo con la vita normale ed un lavoro regolare, sono poca cosa, mentre per le persone che vengono in Caritas i problemi piccoli o grandi che siano, diventano insormontabili, così il volontario deve lasciare la sua vita fuori del cancello e trasmettere un messaggio positivo ed equilibrato, valutare il problema, cercare di risolverlo con il poco disponibile». ?Andare via? è la storia che riassume un po? tutte le storie dei migranti; Sami, questo è il nome del ragazzo Tunisino che l?ha vissuta. C?è sempre un paese dove non c?è lavoro, gente molto povera che non ha nemmeno i mezzi per curarsi, luoghi che stanno divenendo sempre più desertici. Sami è un ragazzo giovane che non può stare ad aspettare il ?nulla?, vuole aiutare la sua famiglia, per questo decide di partire, assieme ad un amico, per la Francia: un viaggio sotto il pianale di un TIR dove i due amici si legano con delle corde. Arrivano in Francia, è disposto a lavorare per pochi Euro, l?importante è sopravvivere e poter inviare qualche piccolo aiuto alla famiglia. Oggi è in Italia, ha imparato l?italiano, fa il ?Badante? ad un anziano ed ha un posto letto nella famiglia dove lavora. Sami è una persona onesta, non è un ?terrorista? e nemmeno un ?fanatico religioso?, vorrebbe avere una vita ?normale?, farsi una famiglia e vivere del proprio lavoro. Questo è emerso dalla testimonianza molto suggestiva che ha fatto capire quello che, la maggiore parte di loro, chiedono. Quest?opera di Tori è un vero e proprio viaggio che ci porta ad entrare in un mondo che è ?oltre? e che spesso si tende ad ignorare a non voler vedere. Anche l?autore alla fine racconta la propria verità facendo capire le difficoltà nel trattare un argomento così delicato. «...quando ho iniziato a scrivere questo libro ero baldanzoso, credevo fosse facile al pari di un ?romanzetto?, ma nell?andare avanti ho capito quanto sia difficile descrivere la sofferenza, che al di là delle frasi fatte e delle banalità di circostanza, è una condizione molto seria; è la condizione di vite di persone reali, come voi e me, l?esistenza delle persone è una ?cosa? importante da non affrontare mai con leggerezza...». PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 89 SCOPRI L?ANGOLO DEL LIBRO| La Maremma in libreria ?In volo coi gabbiani?, in un libro tutta la vita di Gianfranco Luzzetti Si intitola ?In volo coi gabbiani. Memorie di un antiquario collezionista? ed è l'autobiografia di Gianfranco Luzzetti, edita da Le Lettere, che è stata presentata il 17 luglio alla Biblioteca Chelliana di Grosseto. Una storia affascinante di un protagonista del Novecento sempre con la Maremma nel cuore D a Giuncarico a Grosseto, da Roma a Milano, e poi a Firenze. Sempre con la Maremma nel cuore. Tutta una vita nelle pagine di un libro: è ?In volo coi gabbiani. Memorie di un antiquario collezionista?, l?autobiografia di Gianfranco Luzzetti, edita da Le Lettere, che è stata presentata il 17 luglio alla Biblioteca Chelliana di Grosseto. «Luzzetti ? dice il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, con il vicesindaco e assessore alla Cultura Luca Agresti ? è un grande protagonista della vita culturale della nostra città e lo sarà sempre di più anche in futuro, con il nuovo museo che aprirà grazie alla preziosa donazione delle sue opere d?arte. Anche per questo siamo orgogliosi di presentare a Grosseto il libro che racconta la storia della sua vita: una storia affascinante, che vede la Maremma sempre in primo piano. Perché qui Gianfranco Luzzetti è nato e perché ha dimostrato di voler bene davvero a questa terra». Il libro, con l?espediente narrativo di una serata a Firenze tra amici, dà al protagonista l?occasione di abbandonarsi ai ricordi grazie alle domande degli ospiti. È il viaggio nella vita di un protagonista del Novecento, che attraversa la storia italiana. La nascita nel piccolo borgo di Giuncarico, i primi anni a Grosseto con i genitori, il successo: la Roma dei monumenti, la Milano della ricostruzione, la Firenze degli antiquari. E la fre- 90 ? Maremma Magazine ?Settembre 2019 quentazione con personaggi straordinari: Eugenio Montale, Luchino Visconti, Sophia Loren, Camilla Cederna, Rudolf Nureyev, Renata Tebaldi, Maria Callas, Zubin Mehta e tanti altri. Con la costante di una passione inesauribile per l?arte: come collezionista, antiquario, organizzatore di mostre, mecenate. A condurre la presentazione e a dialogare con l?autore è stato Mauro Papa, direttore del polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura, nei cui spazi attualmente in corso di ristrutturazione avrà sede il nuovo Museo Collezione Gianfranco Luzzetti, mentre Laura Amerini Luzzetti ha letto alcuni brani del libro. «Sono molto contento ? ha detto Gianfranco Luzzetti ? di presentare le mie memorie di antiquario e collezionista ai miei concittadini. E sono molto contento di presentare il libro nella nuova sede della Biblioteca Chelliana. Dopo avermi gratificato del Grifone d?Oro, i grossetani potranno conoscere meglio la mia vita, comprendere l?amore che ho sempre avuto per la mia terra e capire il percorso che mi ha portato a donare tante opere d?arte per il nuovo museo delle Clarisse. Un percorso sempre alla ricerca di nuove sfide e avventure, ?in volo coi gabbiani?». Per la presentazione di ?In volo coi gabbiani? è stato scelto un luogo d?eccezione: la Biblioteca Chelliana, appena tornata nella storica sede di Palazzo Mensini, nel centro di Grosseto, dopo la conclusione dei lavori di ristrutturazione. L?eccezionalità è stata data anche dal fatto che si è trattato del primo evento pubblico in assoluto ad essere organizzato alla Chelliana dopo la cerimonia di inaugurazione. «Per la nostra struttura ? ha detto Anna Bonelli, direttrice della Biblioteca Chelliana ? è davvero un grande onore ospitare un appuntamento così importante, perdipiù il primo nella storica sede di via Mazzini dopo oltre vent?anni. E dopo un sogno che si è appena realizzato, cioè la riapertura della Chelliana in centro, grazie a Luzzetti ce n?è un altro che sta per avverarsi: il nuovo museo con la collezione permanente delle sue opere, sempre nel cuore della nostra città». GUSTA GUSTA VINO E DINTORNI | Notizie varie dal mondo del vino e non solo Dal jazz al cinema al golf: la ricca estate dei Vignaioli del Morellino di Scansano all?insegna delle sinergie Dal Grey Cat Jazz Festival al Saturnia Film Festival: tantissimi gli eventi estivi organizzati presso la cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano. Senza contare il Vignaioli del Morellino di Scansano Golf Trophy, torneo di golf itinerante in giro per la Maremma L a Cantina Cooperativa dei Vignaioli del Morellino di Scansano nel periodo estivo ha ospitato due eventi, uno di jazz e uno legato al cinema e al teatro, grazie a due felici collaborazioni. L?idea alla base di queste iniziative è stata proprio quella di puntare sulla partnership con associazioni e enti operanti in Maremma in modo da creare sinergie. Inoltre, come sottolinea il direttore della Cantina, Sergio Bucci, ?in questo modo abbiamo potuto ampliare la proposta culturale che la Cantina vuol offrire ai propri clienti, spaziando in campi diversi tra loro grazie alle competenze di chi si occupa della direzione artistica delle manifestazioni coinvolte?. Nel primo caso, si è trattato della collaborazione nata con il Grey Cat Jazz Festival e con l?associazione Music Pool. Il festival si è tenuto anche quest?anno in varie località della provincia di Grosseto e il programma ha incluso a fine luglio un concerto del Michelangelo Scandroglio Trio, con la nuova cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano a fare da palcoscenico. Nell?occasione Michelangelo Scandroglio, ?Premio Tomorrow?s Jazz 2018?, nonché vincitore del prestigioso 92 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Riga International Jazz Bass Competition, ha proposto il suo universo musicale attraverso composizioni originali, rivisitazioni della tradizione jazzistica e improvvisazioni estemporanee, accompagnato da Emanuele Filippi, pianista e compositore friulano, e da uno musicisti più personali e innovativi della scena jazz europea degli ultimi vent?anni: il batterista e compositore Stefano Tamborrino. Diversa è la collaborazione con il Saturnia Film Festival, nuova manifestazione dedicata ai cortometraggi. In questo caso la cantina ha ospitato la conferenza stampa inaugurale del festival, a cui ha fatto seguito la performance teatrale di Bianca Nappi che ha interpretato ?La sua grande occasione?, monologo tratto dal libro del celebre autore e drammaturgo britannico Allan Bennet sul difficile ruolo dell?attore. Oltre a queste due manifestazioni a Scansano, la cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano quest?anno è stata anche promotrice del Vignaioli del Morellino di Scansano Golf Trophy, torneo di golf itinerante che è iniziato il 20 luglio a Punta Ala ed ha toccato anche Gavorrano (Golf Resort Il Pelagone) e Saturnia (Terme di Saturnia Golf) per terminare con la finale a Pun- ta Ala il 21 agosto. Infine, da segnalare anche lo spettacolo ?Far finta di essere Gaber?, ideato e interpretato da Cosimo Postiglione, Luca Pierini e Mirio Tozzini, su musiche e testi di Gaber/Luporini, arrangiate e interpretate da Paolo Mari, andato in scena il 22 agosto scorso nella cornice della Cantina dei Vignaioli: una rappresentazione unica e divertente, a metà tra la commedia teatrale e il concerto che ha riscosso un grande successo. ?Credo che sia importante creare sinergie con associazioni che si impegnano nella valorizzazione della Maremma e operanti non solo nella nostra area ma anche in altre zone,? conclude Sergio Bucci. ?È un modo per invitare il turista a cogliere l?occasione di partecipare a un evento per conoscere un paese come Scansano o un territorio come quello del Morellino che altrimenti potrebbero rimanere fuori dal suo tragitto; il Grey Cat Jazz Festival infatti programma le proprie serate principalmente in location all?estremo nord della provincia (è la prima volta che si sposta così a sud) e il Saturnia Film Festival è organizzato in più location ma tutte nel comune di Manciano?. La cantina cooperativa dei Vignaioli PRIMO PIANO ? GUSTA ? 93 GUSTA del Morellino di Scansano è stata fondata nel 1972, grazie al desiderio di alcuni produttori di Scansano di produrre insieme il vino. Da allora il gruppo è cresciuto molto scegliendo col tempo di puntare sempre più sulla qualità. Questo ha reso necessario fare ingenti investimenti e grandi sforzi in vigna. Non tutti hanno scelto di rimanere, ma quelli che l?hanno fatto erano particolarmente motivati. Alcuni decenni più tardi, i sacrifici di quei soci sono ripagati. A guidare la cantina col ruolo di Presidente, da oltre trent?anni c?è Benedetto Grechi. Questa continuità ha permesso di lavorare con coerenza durante questo tempo. Benedetto è affiancato dai due vicepresidenti, Paolo Gobbi e Riccardo Fusini. Il direttore della cantina è invece Sergio Bucci. Sotto la sua direzione la Cantina sta rafforzando sempre più la sua presenza non solo nel canale GDO ma anche nel canale della ristorazione e delle enoteche, e all?estero. Oggi la cantina è composta da circa 160 membri per un totale di vigneti che si aggira attorno ai 600 ettari. Tutti i soci seguono, durante l?anno, un regolamento attento volto a raggiungere la vendemmia con uve di qualità ottimale per garantire ai consumatori un ottimo rapporto qualità prezzo. Negli ultimi anni, oltre alle certificazioni di qualità di cui già godevano i vini, l?impegno si è indirizzato anche verso la sostenibilità ambientale, cercando di minimizzare l?impatto della produzione, a favore del territorio e anche dei consumatori finali. ?L?ampia varietà di prodotti ? sottolinea il direttore Bucci ? si focalizza soprattutto sul principale protagonista della zona, il Morellino di Scansano, di cui offriamo molteplici sfumature, a dimostrazione della versatility di questo vino tipico della Maremma Toscana: dal Sicomoro riserva passando per il Roggiano Riserva e il Vignabenefizio, solo per dare qualche esempio, ma di fatto la gamma è molto più ampia, adatta a ogni palato e occasione. Prestando sempre attenzione alla qualità dei prodotti, grazie anche attraverso molteplici certificazioni, la Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano ha basato da sempre la sua filosofia su una partecipazione diretta dei suoi soci, condividendo l?obiettivo comune di portare vini eccellenti sulle tavole dei nostri clienti?. 94 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 WINE & FOOD NEWS MONTEVERRO, UN RITORNO AL PASSATO PER LA VENDEMMIA 2019 Una constatazione è d?obbligo: il meteo non è una scienza esatta. E se le frasi sul tempo vengono annoverate tra le banalità da spendersi quando la conversazione non decolla, è inutile negare che spesso hanno un fondo di verità: le (mezze) stagioni non esistono più! Così nel mondo del vino non si possono fare previsioni. Gli ultimi tre anni ci avevano abituato a vendemmie molto anticipate con inizio i primi d?agosto a partire dai varietali precoci, che necessitano di maggiore attenzione per preservare aromi e acidità come Chardonnay, Merlot e poi Syrah, tutti raccolti prima di Ferragosto. A seguire gli altri varietali. Quest?anno, in netta controtendenza, si è tornati alle origini. ?Abbiamo deciso di dare il via alla vendemmia il 19 agosto?, afferma Matthieu Taunay, enologo della cantina capalbiese, dolcemente adagiata sulla Costa d?Argento, tra Capalbio e il mare. ?Complice una primavera molto fresca fino ai primi di giugno, quest?anno la stagione è in ritardo - rispetto agli ultimi 3 anni - di quasi 2 settimane?. Nonostante la percezione comune di un?annata calda, i dati metereologici, infatti, parlano di altro: temperature decisamente nella media, e una primavera fresca almeno fino a giugno. Nien- te a che vedere, dunque, con l?accelerazione verso l?alto del termometro che aveva visto il 2017 come l?anno più caldo da quando le temperature vengono regolarmente rilevate. Così Monteverro si è adeguato a questo tempo che non conosce più stagioni ed ha iniziato a vendemmiare nell?ultima decade d?agosto. ?Come sempre abbiamo iniziato con lo Chardonnay?, continua Matthieu. ?In modo da raccoglierlo con un?acidità e una freschezza naturali che regaleranno armonia a questo vino di grande espressione?. ?A seguire altri terroir di Chardonnay un po? più tardivi. Poi sarà la volta di Merlot e Syrah - praticamente in contemporanea . Da non dimenticare il Vermentino: anche lui deve essere raccolto con un?acidità molto spinta? conclude Taunay. E se la vendemmia a fine agosto è stato un ritorno alle origini, Monteverro guarda anche al futuro: la principale novità di quest?anno è la certificazione biologica che dopo 3 anni di conversione arriva finalmente a termine. ?Un percorso di conversione molto semplice?, afferma Simone Salamone, agronomo della tenuta capalbiese. ?Sono più di 7 anni che abbiamo seguito le regole della coltivazione biologica. Un cambiamento del tutto naturale quindi?. Così i vini dell?annata 2019 saranno ufficialmente vini biologici. Prosit! PER POGGIO CAGNANO DEBUTTO A CORTINA TRA I BIG DEL VINO Un bel traguardo per Poggio Cagnano che, dopo la fortunata esperienza fatta lo scorso anno a Vinovip al Forte, ha debuttato a Cortina D?Ampezzo per l?appuntamento biennale di Civiltà del bere, che riunisce negli anni ?dispari? i grandi nomi dell?enologia insieme a produttori emergenti come l?azienda maremmana. A metà luglio a Vinovip Cortina ? summit enoico giunto ormai alla dodicesima edizione ? sono stati protagonisti i vini targati DOC Maremma Toscana di questa bella realtà vitivinicola che sorge a Manciano a 500 metri sopra il livello del mare, circondata da ulivi e boschi di querce su un blocco compatto di pietra arenaria. Un luogo ricco di biodiversità che viene tutelato grazie all?impiego delle migliori pratiche agronomiche e ambientali. Qui si producono artigianalmente, con grande cura e un pizzico di sperimentazione in vigna e in cantina, vini eleganti che parlano del territorio. A Vinovip Cortina Poggio Cagnano ha proposto: Nebula Gialla, Maremma Toscana Vermentino Doc 2018 (lanciato l?anno scorso con l?annata 2017), Altaripa, Maremma Toscana Doc 2015 (raffinato Sangiovese, fiore all?occhiello della Cantina che affina in tonneau di rovere francese per oltre un anno) e Arenario, Maremma Toscana Doc 2015 (un Cabernet Sauvignon molto territoriale). La collezione si completa con Selvoso, blend di Ciliegiolo e Sangiovese, e Nebula Rosa, rosato da Sangiovese. Dal 2016, tutte le produzioni di vino sono sottoposte a certificazione biologica. La conversione al biologico è stata una diretta conseguenza delle favorevoli condizioni climatiche dovute soprattutto all?altitudine, che garantisce un vento costante secco e fresco. Le piccole dimensioni dell?azienda permettono di intervenire tempestivamente e puntualmente: una gestione agronomica sostenibile e di qualità seguita in prima persona da Alessandro Gobbetti, che assieme al padre Pietro ha trasformato un sogno in realtà iniziando a piantare le vigne su quello che era un podere abbandonato da 30 anni, ed in collaborazione con il giovane enologo Francesco Petacco. Fattoria Mantellassi, il San Giuseppe 2016 tra i James? 7 best Morellino di Scansano Con l?ottimo punteggio di 94/100, il San Giuseppe, l?etichetta più longeva dell?azienda Fattoria Mantellassi di Magliano in Toscana si conferma eccellenza tra le eccellenze nella prestigiosa classifica I l San Giuseppe, vino pluripremiato a firma Fattoria Mantellassi, è entrato ancora una volta a pieno titolo fra i must del Morellino di Scansano. L?annata presa in esame è stata quella del 2016. Il Morellino di Scansano, oggetto della classifica James? 7 best, è un vino di grande carisma e identità, dotato, secondo gli esperti esaminatori, di ?freschezza, dinamicità, materia ed eleganza?. Fattoria Mantellassi oggi guidata da Giuseppe e Aleardo è una delle più importanti aziende della zona di produzione del Morellino di Scansano nella Maremma toscana, Doc dal 1978 e Docg dal 2007. Il San Giuseppe deve il suo nome all?omonimo podere, un vecchio casale in pietra che si trova nella Fattoria di Magliano in Toscana e nasce da una selezione delle partite migliori del Morellino prodotto nell?annata che avviene nel gennaio successivo alla vendemmia. Dopo essere stato passato in piccole botti di rovere francese per circa sei mesi si passa all?affinamento in bottiglia per alcuni mesi. Ed ecco la motivazione dell?assegnazione del punteggio 94/100 da parte degli esperti esaminatori: ?Un sapiente blend di Sangiovese (85%), Ciliegiolo (10%) e Cabernet Sauvignon (5%) per uno dei Morellino di Scansano più affascinanti che abbiamo degustato. Imponente e profondo all?aroma, con un fruttato e un erbaceo che si rincorrono, vergato da soft di freschezza. Al palato il sorso è importante, con un tannino levigato ma estremamente fresco?. Insomma, un vino fine ed eccellente, morbido ed equilibrato, ambasciatore di alta qualità e di passione produttiva. Info: www.fattoriamantellassi.it PRIMO PIANO ? GUSTA ? 95 GUSTA DI VINO IN CIBO | I protagonisti dell?enogastronomia maremmana Chi dice Terenzi dice Morellino di Scansano e molto di più! #maremmatheplacetobe DI LINA SENSERINI 96 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Una gran bella famiglia ed un?importante ed apprezzata azienda vitivinicola creata dal niente dal padre Florio ed oggi guidata dai tre figli Balbino, Federico e Francesca Romana. In una parola: Terenzi. Siamo nel cuore della DOCG del Morellino di Scansano e questa è una di quelle storie che meritano di essere raccontate? C hi dice Terenzi dice Morellino di Scansano. Dai primi anni 2000, la grande azienda situata nel cuore della Docg, sulle colline tra il centro abitato e Saturnia, è sinonimo di vini di grande spessore e qualità, nati dalla passione e dall?amore per questa terra generosa. L?attività oggi è gestita dai fratelli Balbino, Federico e Francesca Romana Terenzi, che hanno seguito le orme del padre Florio, lasciando Milano per prendere in mano il timone dell?azienda, occupandosi ciascuno di un aspetto specifico: Federico e Balbino di produzione, marketing e comunicazione, Francesca Romana dell?ospitalità e dell?agriturismo, l?altra branca delle attività di casa Terenzi. Infatti, Florio Terenzi, marchigiano di origine, ma milanese di adozione, imprenditore della profumeria e della cosmesi, acquistò il casale ? un antico magazzino del sale, che oggi è la casa padronale ? e 12 ettari di terreno negli anni ?90. Successivamente aggiunse altri terreni dove sono stati impiantati i vigneti, introducendo novità come il Petit Manseng, un sofisticato vitigno a bacca bianca che in Maremma si trova solo nelle vigne Terenzi e, in Toscana, solo nella tenuta dell?Ornellaia. «Quando mio padre è arrivato a Scansano ? racconta Balbino Terenzi ? il Morellino cominciava ad affacciarsi sul mercato dei vini di qualità. Prima abbiamo restaurato il casolare, impiantato i primi 2 ettari di vigna ai Salaioli e altri 9 alla Crognoleta, vinificando poche bottiglie in una piccola cantina, poi trasformata in frantoio. Lì abbiamo prodotto i primi vini, il Morellino e il Francesca Romana, il nostro ?super tuscan?. Nel 2001 abbiamo acquisito la proprietà di Montedonico, dove abbiamo costruito la cantina, impiantando altri 16 ettari. Successivamente abbiamo messo a dimora le viti nei 18 ettari a Cerreto Piano e abbiamo ampliato le vigne a Crognoleta». L?ultimo vigneto acquisito è stato quello di Madre Chiesa, 4 ettari di Sangiovese che «al tempo acquistammo per la necessità di avere un vigneto che fosse meno giovane e più maturo dei nostri ? spiega Terenzi ? e che permettesse di fare un sangiovese riserva con caratteristiche diverse del Morellino classico riserva che già avevamo in produzione. L?omonimo cru riserva che viene prodotto a Madre Chiesa dalla prima uscita nel 2011 e per sette anni consecutivi è stato premiato con i ?tre bicchieri? del Gambero rosso. Noi ? aggiunge ? siamo semplicemente una famiglia che ha avuto il privilegio di essere chiamata in questa meravigliosa terra. Qualcuno dice che nessuno può amare un luogo come chi ha potuto sceglierlo. Forse non è una regola, ma per noi è verità». In queste ultime parole si riassume la filosofia e l?approccio alla produzione di vino e olio: qualità, sostenibilità e innovazione. Ovvero la ricerca costante, anno dopo anno, migliorando i prodotti e sperimentando nuove tipologie di vino, sia nella scelta degli uvaggi che nelle tecniche di affinamento; l?innovazione nell?uso delle più moderne tecnologie, senza mai perdere di vista il rispetto della terra, dell?ambiente e delle sue caratteristiche, utilizzando sistemi di risparmio delle risorse naturali, ricorrendo alle energie rinnovabili e alla bioedilizia. Oggi, l?azienda conta 170 ettari di terreno, dei quali 60 di viti, sulle colline che guardano verso Saturnia, dove le vigne e gli oliveti sono intervallati da boschi e campi a seminativo, marroni di terra in autunno-inverno, verdi di pascolo e cereali in primavera, gialli di stoppia e sole in estate. Un paesaggio che rappresenta l?immaginario collettivo della viticoltura maremmana attuale, molto diverso da qualche decennio fa, quando il morellino che è conosciuto oggi era di là da venire e molte famiglie contadine sceglievano di lasciare la terra per trasferirsi in città. I vitigni impiantati sono Sangiovese (tra cui il clone selezione Terenzi), Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, PRIMO PIANO ? GUSTA ? 97 GUSTA ???? Balbino Terenzi: ?Qualcuno dice che nessuno può amare un luogo come chi ha potuto sceglierlo. Forse non è una regola, ma per noi è verità? Merlot, Syrah, Vermentino, Viogner e Petit Manseng. Quattordici ettari, invece, sono coltivati a olivi secolari, da cui vengono prodotti due tipi di olio Igp Toscano, spremuto a freddo, premiato tra i migliori della regione: il Purosangue, da olive di Frantoiano, Moraiolo e Leccino ed il Madrechiesa, dalle varietà Moraiolo e Maurino, che l?anno scorso oltre alle Tre Foglie (equivalente dei Tre Bicchieri per l?olio), si è aggiudicato il premio speciale della giuria (a livello nazionale) come Miglior Olio IGP dell?anno. Dalle vinacce fresche, entro 24 ore dalla pressatura, vengono inoltre distillate due grappe, con metodo artigianale discontinuo a vapore, nella blasonata distilleria Nannoni, in cui il taglio di testa e di coda è eseguito manualmente ad ogni cotta, nessun aroma viene aggiunto a garanzia che ogni singola goccia sia la migliore espressione del 98 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 vitigno di provenienza. Una grappa è prodotta da vinacce Viognier, mentre la più pregiata è Madrechiesa, da morellino riserva invecchiata 18 mesi in barriques. L?altra attività dell?azienda è l?ospitalità in eleganti appartamenti che portano ciascuno il nome di un vitigno, arredati con particolare eleganza e cura del dettaglio, le pareti affrescate con tinte diverse per ogni stanza, i mobili antichi autentici, i bagni rivestiti di travertino. Oltre al resort, proprio sopra la cantina, adiacente al centro aziendale e al wine shop, i Terenzi hanno realizzato una sala degustazioni dove vengono accolti tutti coloro che desiderano conoscere i vini della famiglia. Con i suoi divani, il caminetto e i mobili d?epoca, rievoca il tipico salotto toscano, mentre un?ampia area espositiva permette di scoprire tutte le etichette e degustare i vini, l?olio extra vergine di oliva e la grappa di morellino. Inoltre sono offerti ricchi menù degustazione, per tutte le tasche e per tutte le esigenze. Sono circa 400 mila all?anno le bottiglie prodotte nella grande cantina (3 mila metri quadrati) terminata nel 2005, costruita in armonia con il paesaggio, senza rinunciare alle più moderne tecnologie per il rispetto dell?ambiente. Le etichette spaziano da due bianchi, Balbino e Montedonico, rispettivamente un Vermentino Doc Maremma e un Viognier Igt Toscana in purezza, a cinque rossi: il Morellino classico, il Bramaluce Doc Maremma, blend di Sangiovese e Syrah, Il Morellino Riserva Purosangue, sangiovese in purezza, il blasonato cru Madrechiesa e il ?super tuscan? Francesca Romana. Infine viene prodotto in tiratura limitata un Petit Manseng passito, da piccoli appezzamenti di questo vitigno che, nei progetti della famiglia Terenzi, saranno ampliati per aumentare la produzione. Fin dall?inizio la produzione di vino è stata seguita da esperti enologi e, dal 2008, affidata a Beppe Caviola, che ha condiviso il progetto già esistente di lavorare sul sangiovese in purezza, cercando di dargli caratteristiche di maggiore eleganza e finezza. E c?è infine una storia curiosa, legata al nome del rosso Purosangue e che nasce da un?intuizione di Balbino Terenzi. «Avevo da sempre un?idea fissa ? racconta ?, un vino che si chiamasse ?purosangue?, nome in cui leggevo l?essenza e il cuore di questa terra, la purezza del sangiovese, il richiamo al cavallo, la forza che avrebbe potuto dare al poco conosciuto Morellino Riserva. Da una ricerca è venuto fuori che il marchio apparteneva ad una piccola proprietà americana nel Chianti, ma era in scadenza. Così è stata imbottigliata solo una piccola quantità, accompagnata da una elegante etichetta che riproduce una criniera al vento, su sfondo nero, con il nome in bianco, sottolineato da una linea rossa dello stesso colore del marchio Terenzi. Fu inizialmente venduto solo nel wine shop e andò subito a ruba. Il marchio che il precedente proprietario lasciò scadere venne registrato e oggi è diventato uno dei vini simbolo dell?azienda». GUSTA IL VINO DEL MESE | Alla scoperta della Maremma enologica Calasole, il bel Vermentino in purezza griffato Rocca di Montemassi Il Vermentino è il vitigno autoctono bianco per eccellenza della costa toscana e della Maremma in particolare, che trova nel Calasole della Tenuta Rocca di Montemassi nel territorio di Roccastrada una bellissima espressione, con una grande mineralità, intensità e freschezza. Provare per credere La tenuta Proprietà della Famiglia Zonin dal 1999, Rocca di Montemassi si trova nel cuore della Maremma in un luogo di rara bellezza, dove mare e montagna si incontrano e la natura si fonde con la storia, creando un mosaico di magiche suggestioni. Le scelte aziendali, fin da subito hanno privilegiato un approccio rigorosamente coerente con la tradizione di questi luoghi: da un lato un intervento quanto più rispettoso possibile sulle strutture pre-esistenti per la realizzazione degli edifici e stilisticamente conforme alle costruzioni dell?area, piuttosto che una ristrutturazione tutta votata alla modernità e dall?altra un?attenzione particolare alla eco-sostenibilità. Dopo l?impianto 100 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 dei vigneti, autentico cuore produttivo della Tenuta, l?attenzione è stata posta sulla ripristino e mantenimento del contesto rurale maremmano: la valorizzazione delle produzioni cerealicole, la cura e l?ampliamento dell?oliveto e per finire la messa a dimora di centinaia di pini marittimi, di oleandri, di sughere, di ginestre e di corbezzoli, per esaltare attraverso le tipiche essenze mediterranee il paesaggio e l?identità della Maremma. La casa padronale è stata riportata all?antico splendore ed è circondata da grandi giardini con uno splendido laghetto, il Museo della Civiltà Rurale, che è un unicum in Maremma, trova la sua ?casa? in un?ala dell?azienda, pensato per raccontare la cultura contadina, i suoi mestieri e le sue tradizioni. I vini La Tenuta si estende per 430 ettari, di cui 180 vitati. La luce, le buone escursioni termiche, i diversi terreni ricchi di depositi minerali, di ferro e di argilla creano un terroir ideale non solo per i vitigni tipici quali Vermentino e Sangiovese ma anche per varietà internazionali, come Syrah, Viognier, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e petit verdot. In questo suggestivo angolo di Toscana nascono vini di grande carattere e intensità aromatica come il Rocca di Montemassi, il cru della Tenuta, un rosso elegante e possente, risultato della composizione di vitigni internazionali quali cabernet sauvignon, petit verdot e syrah. Le altre etichette della Tenuta, tutte Maremma Toscana Doc, sono un insieme di tradizione e modernità: Le Focaie, in maggioranza Sangiovese, il Calasole prodotto con il vitigno autoctono bianco per eccellenza della costa toscana, il Vermentino, dalla splendida mineralità, al tempo stesso intenso e fresco; il Syrosa (rosé) vino piacevole prodotto con uve Syrah e Sangiovese ed il Sassabruna vino robusto composto da Sangiovese Merlot e Syrah, i due vitigni internazionali che in questa porzione della Maremma hanno trovato habitat ideale. Lo spirito indomito e l?anima selvaggia di Rocca hanno poi ispirato un Gin dedicato a Imperiale, il leggendario toro della Maremma. Imperiale infatti è un gin di produzione artigianale che nasce dalla selezione di sei botaniche ? ginepro, fiori di sambuco, camomilla, curcuma, bergamotto e rosmarino ? che con i loro aromi raccontano i sapori più autentici del territorio maremmano. Un?autentica Wine Farm Accanto alla produzione viticola, si è sviluppata la produzione di antiche varietà di cereali, oltre all?allevamento della pregiata vacca Maremmana e all?orto sperimentale, progetti che hanno dato vita alla prima ?WINE FARM? toscana. Al suo interno come detto si trova il ?Museo della Civiltà Rurale?, inserito dal 2018 nella Rete Museale della Provincia di Grosseto - Musei di Maremma (museidimaremma.it). Il Direttore Il Direttore della Tenuta è Alessandro Gallo, origini piemontesi e da tre anni direttore della Tenuta Rocca di Montemassi che così sintetizza il suo approccio e la sua filosofia verso il mondo enologico: ?Credo fortemente che essere oggi winemaker consista nel seguire con estrema cura tutti gli aspetti della filiera produttiva, dalla gestione delle vigne alla ricerca, dalla sostenibilità ambientale alla vendita, dalla promozione all?ospitalità?. Il Calasole Il vino di cui parliamo in questa sede ? scelto come ?Il vino del mese? di settembre ? è il Calasole 2018, Maremma Toscana DOC, 100% Vermentino. ?Calasole? è il nome della brezza marina, che si alza al ?calar del sole? sulla costa maremmana. Prodotto con 100% uve Vermentino, vitigno che identifica l?area, affina esclusivamente in acciaio, per preservarne ed enfatizzarne i freschi aromi varietali. La degustazione Il Calasole si presenta nel calice con un colore giallo paglierino brillante. Al naso arriva con intensi sentori di fiori bianchi e fresche note di mela renetta, agrumi ed erbe aromatiche. In bocca è consistente e fresco, con caratteri di agrumi e note minerali e ammandorlate. Per informazioni Tenuta Rocca di Montemassi - Strada Provinciale 91 - Loc. Pian del Bichi - Roccastrada (GR), tel. 0564 579700, hospitality@roccadimontemassi.it www.roccadimontemassi.it PRIMO PIANO ? GUSTA ? 101 GUSTA LA RICETTA| Piatti da sperimentare e... gustare Il Vitello tonnato o vitel tonné, una ricetta forse démodé ma sempre appetitosa Il vitello tonnato o vitel tonné è un piatto oggi desueto ma che andava molto di moda negli anni ?80 insieme al cocktail di gamberetti. Lo riproponiamo oggi, come ricetta del mese, perché è comunque molto appetitoso ed adatto alle cene estive; non è difficile da preparare, ma gli ingredienti devono essere di ottima qualità, altrimenti il risultato sarà mediocre. L DI ALISSA MATTEI* a storia del vitello tonnato ci dice che la sua origine è sicuramente piemontese e risale al lontano 1776; il suo nome significava ?vestire il vitello come se fosse tonno?, marinato ed insaporito con le acciughe e solo dopo 30 anni si è iniziato ad utilizzare il tonno. 102 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 La ricetta dell?epoca si trova nel ?Cuoco Piemontese?: il nome era Vitello toné, tonné, ma, in realtà, tanné che in francese significa pasticciato con aggiunta anche di capperi ed olive. Il tonno vero viene aggiunto nel 1800 ed infatti Angelo Dubini, primario di dermatologia all?Ospedale Maggiore di Milano, pubblica nel 1862 un ricettario. ?La cucina degli stomachi deboli: ossia pochi piatti non comuni, semplici, economici e di facile digestione con alcune norme relative al buon governo delle vie digerenti?. Solo nel ?900 viene aggiunta la maionese ed il vitello tonnato diventa un piatto cult e dal Piemonte si diffonde in tutta Italia. Sembra strano trovare le acciughe in Piemonte, ma gli acciugai piemontesi si recavano in Liguria ed alle foci del Rodano per prendere il sale che era carissimo e lo camuffavano mescolandolo alle acciughe, che sono utilizzate anche nella bagna cauda. Anche Artusi, grande gastronomo romagnolo così scriveva: ?vitella di latte, nella coscia o nel culaccio?, condita con le acciughe e poi bollita ?con due chiodi di garofani, una foglia d?alloro, sedano, carota e prezzemolo?. La carne poi andava tagliata a fette sottili e tenuta ?in infusione un giorno o due? in una salsa a base di acciughe, tonno sottolio, limone, olio e capperi. Nulla, ovviamente, si buttava: ?Il brodo colatelo e servitevene per un risotto?. La nostra ricetta è molto più semplice e comunque appetitosa. Ingredienti per 6 porzioni: vitello vino bianco acciughe uovo capperi olio di girasole tonno evo burro chiarificato sale limone 900-1000 g 1 bicchiere 6 filetti 1 intero ed un tuorlo 1 cucchiaio 300 g 80 g qb qb qb qb Preparazione Prima cosa scegliere un buon taglio di carne ben frollata e togliere tutte le parti grasse poi nella nostra ricetta, invece di cuocere la carne con il vino e brodo vegetale, prepariamo un buon arrosto sigillando l?esterno in olio extra vergine e burro chiarificato, aggiungendo poi il vino bianco e lasciando riposare per qualche ora. La cottura può essere fatta tipo roastbeef oppure portarla a cottura media (rosa all?interno), dipende dai gusti personali. Preparare la salsa tonnata mettendo nel mixer il tonno, i capperi e le acciughe e frullare dopodiché aggiungere uova, il limone ed il sale e piano piano l?olio come si fa per la maionese. Tagliare la carne molto sottile, sistemarla nel vassoio, coprirla di salsa e guarnire con i capperi. Sarà un secondo perfetto, anche se i piemontesi lo usano come antipasto. Naturalmente è una ricetta che consente anche di poter usare altre tipologie di carne quali il maiale o il tacchino. *Alissa Mattei e Luciano Cipriani vi aspettano per assaporare questo, come tanti altri prelibati piatti della cucina maremmana, ma non solo, presso l?Agriturismo - Ristorante Casa Montecucco, situato tra Giuncarico e Ribolla, in loc. Castel di Pietra 58020 Gavorrano. Info per prenotazioni: tel. 0566 80135, e-mail casamontecucco@libero.it L?AGENDA L?AGENDA DOMENICA 1° SETTEMBRE ? Campagnatico - Dilettando Registrazione della popolare trasmissione televisiva condotta da Carlo Sestini ed in onda su Toscana Tv e Siena Tv, dedicata al dilettantismo artistico in ogni sua forma, registrata nelle piazze dei più suggestivi borghi di Maremma - Semifinale ? Cinigiano - Amiata Piano Festival 2019 Rassegna concertistica nella cornice del Forum Fondazione Bertarelli di Poggi del Sasso con degustazione, durante l?intervallo, dei vini della Cantina ColleMassari. Inizio: ore 19.00. Programma: DIONISUS: Un flauto a Hollywood - Andrea Griminelli flauto; Maurizio Baglini pianoforte. Donizetti (Sonata per flauto e pianoforte), Morricone (?American Themes? Medley dai film ?C?era una volta in America?, ?C?era una volta il West?, ?Il buono, il brutto, il cattivo?, Medley dal film ?Mission?), Sting (Fragile), Rota (Medley dai film ?Il padrino?, ?Romeo e Giulietta?, ?8 ½?), Chaminade (Concertino op. 107), Borne (Fantasia brillante su ?Carmen?). Info: www.amiatapianofestival.com - info tickets + 39 339 4420336 ? Manciano - I Molti Volti della Preistoria Domenica al Museo Visite guidate a cura del Comune di Manciano Museo di Preistoria e Protostoria della Valle del Fiume Fiora. Ogni prima domenica del mese, alle ore 17.00, il direttore dei Musei Civici, Massimo Cardosa, accompagna i visitatori a percorrere il Museo di Preistoria e Protostoria della Valle del 104 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Fiume Fiora di Manciano guardando i suoi reperti da un punto di vista ogni volta diverso. L?ingresso al museo e la visita guidata sono completamente gratuite. Programma: Due secoli di ricerche nella valle del Flora. Info: tel. 320 9071566 - 0564 625342 ? Marina di Grosseto - Eventi Estate 2019 Estate all?insegna del divertimento, della cultura, musica e teatro a cura della Pro Loco di Marina di Grosseto e Principina a Mare. Programma: Itineranti Marina Bancarelle al Mare - Galantara Marcing Band (30 elementi) ? Orbetello - ?Arte natura 2019? Ciclo di escursioni e visite guidate a cura della cooperativa Le Orme per conoscere e apprezzare la nostra terra. A pagamento. Programma: Archeobike sulla laguna di Orbetello. Appuntamento: Orbetello Scalo Stazione FS, ore 9.30. Costo: ? 15,00 intero - ? 10,00 ridotto, escluso eventuale noleggio bici. Info e prenotazioni: 0564 416276 346 6524411 - www.leorme.com ? Parchi e Musei della Val di Cornia - Un?estate da vivere! Museo del Castello e delle Ceramiche Medievali (Piombino) - IL CASTELLO DI PIOMBINO IN GUERRA. Memorie 1936-1945. Conferenza a cura di Gianpiero Vaccaro. Info: www.parchivaldicornia.it, tel. 0565 226445 ? Roccastrada - Settembre Roccastradino Musica, eventi, giochi e sapori tipici del territorio con ristorante aperto a pranzo e a cena, al centro di questa tradizionale festa che si chiude (l?8) con il Palio dei Ciuchi. Programma: GIORNATA AVIS: ore 8,00 Ex Campo Sportivo Via Carducci: PASSEGGIATA A CAVALLO, per iscrizioni (tel. 349 7531157 - 334.1963883) | ore 8,00 Bocciodromo: 14° Trofeo BOCCE ?Il Bravazzone? (finali) ore 9,00 Piazza XXV Aprile: TROFEO DELLO SCALATORE | ore 10,30: DIXIE SWING CHIC BAND in coll. con AVIS | ore 18,00 Ex Campo Sportivo Via Carducci: PARTITA UMORISTICA di POLO con i CIUCHI | ore 21,30 Piazza XXV Aprile: Musica Live con I RIFORMA | ore 21,00 Pista Parco Chiusone: serata danzante con ORCHESTRA VIOLA VIVARELLI. Info: tel. 320 4398133 LUNEDÌ 2 SETTEMBRE ? Campagnatico - 62°PALIO DEI CIUCHI Calendario di festeggiamenti che culmineranno con il 62° Palio dei ciuchi (domenica). Programma: Semifinale Dilettando 2019 ? Castiglione della Pescaia - Il Salotto di Italo Calvino Rassegna di presentazione di libri, presso il giardino della biblioteca comunale ?Italo Calvino? in piazza Garibaldi, ore 18 (fino al 7 settembre) ? Roccastrada - Settembre Roccastradino Musica, eventi, giochi e sapori tipici del territorio con ristorante aperto a pranzo e a cena, al centro di questa tradizionale festa che si chiude (l?8) con il Palio dei Ciuchi. Programma: ore 17,00 Museo del Vino: presentazione del libro ?Storie di indesi- GLI EVENTI DEL MESE GIORNO PER GIORNO derabili e di confini. I reduci antifascisti di Spagna nei campi francesi (1939-1941)? di Enrico Acciai e Ilaria Cansella | ore 17,30 Piazza XXV Aprile: Corso gratuito di Formazione Defibrillatori DAE in collaborazione con la Misericordia | ore 19,00 Stand gastronomico: SERATA DEL MAIALINO AL FORNO | ore 21,00 Campo vecchio e Piazza XXV Aprile: GIOCHI SENZA FRONTIERE. Info: tel. 320 4398133 MARTEDÌ 3 SETTEMBRE ? Campagnatico ? Palio dei Ciuchi Cartellone di eventi che culminano nella giornata di domenica 8, con il 62° Palio dei Ciuchi. Programma: ore 21.15 piazza Dante - I gemelli siamesi, spettacolo comico ? Castiglione della Pescaia - Il Salotto di Italo Calvino Rassegna di presentazione di libri, presso il giardino della biblioteca comunale ?Italo Calvino? in piazza Garibaldi, ore 18 (fino al 7 settembre) ? Roccastrada - Settembre Roccastradino Musica, eventi, giochi e sapori tipici del territorio con ristorante aperto a pranzo e a cena, al centro di questa tradizionale festa che si chiude (l?8) con il Palio dei Ciuchi. Programma: ore 17,30 Piazza XXV Aprile: Corso gratuito di Formazione Defibrillatori DAE in collaborazione con la Misericordia | ore 19,00 Stand gastronomico: SERATA DELLA LUMACA | ore 21,00 Pista Parco Chiusone: 6° esibizione di GINNASTICA ?ARTISTICA GROSSETO? | ore 21,00 Piazza XXV Aprile: Piano Bar con STEFANO BOLOGNESI | ore 21,30 Stand Gastronomico: 21° Torneo di PUNTINO | ore 22,00 Poccia 2000: VIDEO LYR - KARAOKE co PIEROBY VDJ. Info: tel. 320 4398133 MERCOLEDÌ 4 SETTEMBRE ? Campagnatico ? Palio dei Ciuchi Cartellone di eventi che culminano nella giornata di domenica 8, con il 62° Palio dei Ciuchi. Programma: ore 21.15 Santuario della Madonna delle Grazie - Presentazione del Palio dipinto dagli artisti Alessia Vagnoni e Mirco Tirocchi ? Castiglione della Pescaia - Il Salotto di Italo Calvino Rassegna di presentazione di libri, presso il giardino della biblioteca comunale ?Italo Calvino? in piazza Garibaldi, ore 18 (fino al 7 settembre) ? Castiglione della Pescaia - Castiglione della Pescaia ed il suo territorio Calendario di visite guidate gratuite a cura del Comune in collaborazione con Maremmagica, Le Orme, Coopera Archeologia e Turismo. Programma: L?Isola Clodia al tramonto - Ritrovo a Castiglione della Pescaia, Ufficio Turistico P.zza Garibaldi ore 17.30. Info e prenotazioni: IAT Castiglione 0564 933678; Punta Ala 0564 922396, mail iat@comune.castiglionedellapescaia.gr.it ? Roccastrada - Settembre Roccastradino Musica, eventi, giochi e sapori tipici del territorio con ristorante aperto a pranzo e a cena, al centro di questa tradizionale festa che si chiude (l?8) con il Palio dei Ciuchi. Programma: ore 16,00 pista Parco del Chiusone: POMERIGGIO DEL BAMBINO in collaborazione con Unicoop Tirreno Sez. Soci Colline Maremmane | ore 16,00 contrada Capannacce: Bomboloni alla Contrada delle Capannacce | ore 19,00 Stand Gastronomico: SERATA DEL FRITTO | ore 21,30 Piazza XXV Aprile: KAKKIOKANTI serata Karaoke e Disco survivor anni ?70/?80/?90 con PAOLO LIPPI in collaborazione con AISM | ore 21,30 Stand Gastronomico: 6° torneo di BRISCOLA | ore 22,00 Poccia 2000: CONTE MAX. Info: tel. 320 4398133 ? Roselle (Grosseto) - Butteri di Maremma C?era una volta? Rievocazione con i Butteri, gli ultimi mandriani a cavallo in Europa, che danno un saggio del loro lavoro quotidiano, presso la Fattoria il Marruchetone sulla strada dello Sbirro a Roselle (Grosseto) (ore 17.30). Un?esperienza coinvolgente sulla storia, cultura e tradizioni della Maremma con butteri, cavalli e vacche di pura razza maremmana. Programma: ore 17.30 visita guidata della Fattoria Didattica | ore 18.00 Il lavoro dei Butteri, maestri di un antico mestiere | ore 19.30 Assaggio e vendita di prodotti aziendali. A disposizione gratuitamente pony per i bambini | ore 20.00 cena tipica maremmana. Ingresso a pagamento. Info e prenotazioni: tel. 335 6511774, info@cortedegliulivi.net, www.equinus.it ? Roselle (Grosseto) - Confguide Estate 2019 L?AGENDA ? 105 L?AGENDA Grosseto, tornano le mostre alla Galleria ?Il Quadrivio? Prima Piero Sabatini, poi Marina Quattrini ?Flor?. Dopo la consueta pausa estiva torna l?attività espositiva presso la Galleria d?arte ?Il Quadrivio?, sempre più un punto di riferimento nel panorama culturale grossetano. L a prima mostra autunnale vedrà protagonista nelle sale espositive di viale Sonnino 100 il pittore scansanese Piero Sabatini che proporrà un?antologica dal 9 al 22 settembre. «A chi sfoglia queste pagine ? è la sua presentazione tratta dal catalogo ? offro i miei sogni, il divagare delle mie idee, le mie come il Nostro li vive e li esprime, perdurano in lui e, soprattutto la decorazione, ha un ruolo strutturante e portante. Connubio piacevolissimo di concreto ed immaginato, tratta dall?Art Nouveau o Jugendstil, appunto, la sua pittura sembra nascere dall?angolo più riposto della memoria, in sostanziale equilibrio fra l?elemento Marina Quattrini Piero Sabatini fantasie, la ricerca minuziosa del dettaglio. Offro un?idealizzazione spirituale e normale al di sopra della quotidianità alla ricerca della bellezza nella trasfigurazione onirica della natura e dell?uomo. È nell?animo che dobbiamo curare ed arricchire il Dono di un momento che induca, nell?avvicinarsi alla pittura, ad una visione positiva della vita». «Percorrere una ?personale?, o, meglio, un??antologica? di Piero Sabatini ? commenta la critica d?arte Giuseppina Scotti ?, è come immergersi in un tracciato di vita, in un itinerario avvolgente fra figure umane e natura, ben rappresentata dai fiori, quei fiori splendidi, ricercati, ammalianti, come gli sguardi delle sue creature sognanti ed ammiccanti. Il suo è un valicare il tempo con quella ?libertà che restituisce agli artisti ciò di cui essi hanno bisogno per ben operare, cioè la facoltà di essere sinceri?: queste le parole di un critico coevo all?epoca ?Liberty?, che copre un ampio arco temporale, tra la fine dell?800 e il primo trentennio del ?900, ma il ?floreale? e il ?decorativo?, almeno 106 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 umano e quello naturale e sembra come dissolversi in una ?silenziosa? commozione, in un?aria di mistero individualizzata dai colori in un morbidissimo susseguirsi di vasti toni cromatici che sembrano sprigionarsi ?sonori?, con accordi preziosi e un forte fascino avvolgente, il tutto esaltante l?intenso simbolismo formulato dall?interscambio delle immagini (...)». Dopo Sabatini la Galleria d?arte sarà tutta per Marina Quattrini ?Flor? che dal 24 settembre al 6 ottobre proporrà la mostra dal titolo ?La forza di Madre Natura è anche nei colori? Marina Quattrini ?Flor?, nasce a El Salvador l?08 09/1977. Disegna e dipinge fin da bambina. Da adolescente si trasferisce in Italia e, a Valenza Po si diploma come maestra orafa. Attualmente vive e lavora a Grosseto. L?inaugurazione è prevista il 24 settembre alle ore 17,30. La mostra sarà visibile fino al 6 ottobre con orario 17-20. Calendario di visite guidate a cura di ConGuide ConfCommercio Grosseto. Programma: ore 17,30 Roselle: ?Alle origini di Grosseto?: passeggiata archeologica alla scoperta dei monumenti medievali di Roselle in collaborazione con la mostra ?Oltre il Duomo?. Info e prenotazioni: Anna Bardelli 3496116276 GIOVEDÌ 5 SETTEMBRE ? Campagnatico ? Palio dei Ciuchi Cartellone di eventi che culminano nella giornata di domenica 8, con il 62° Palio dei Ciuchi. Programma: ore 20.30 Cena propiziatoria dei Rioni ? spettacolo musicale ? Castiglione della Pescaia - Il Salotto di Italo Calvino Rassegna di presentazione di libri, presso il giardino della biblioteca comunale ?Italo Calvino? in piazza Garibaldi, ore 18 (fino al 7 settembre) ? Grosseto ? ?Il giorno delle occasioni? Appuntamento dedicato allo shopping, con il FUORI TUTTO dei commercianti del centro storico che offriranno per l?intera giornata, compreso il dopo cena, le ultime occasioni per acquisti super convenienti per i propri clienti e per i turisti che accorreranno. ? Grosseto - Orchestra Sinfonica Città di Grosseto - Stagione concertistica 2019 Rassegna concertistica a cura dell?Associazione Musicale Orchestra Città di Grosseto. Programma: ore 21,15 Cassero Senese - Amaury Du Closel direttore, Ivan Donchev pianoforte. Musiche di F. Chopin Concerto n.2 in Fa minore per pianoforte e orchestra op.21, A. Foote Serenata in Mi maggiore per orchestra d?archi op.25. Info: tel. 0564 491805, www.orchestragrosseto.it ? Monte Argentario - Estate 2019 Cartellone di eventi estivi a cura dell?amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni del territorio - Porto S. Stefano Piazzale dei Rioni ore 21,30 - Ass. Urban Code Hip Hop Awards. Tre giorni di battles, competitions, conferences e dance workshops (fino al 7 settembre) ? Roccastrada - Settembre Roccastradino Musica, eventi, giochi e sapori tipici del territorio con ristorante aperto a pranzo e a cena, al centro di questa tradizionale festa che si chiude (l?8) con il Palio dei Ciuchi. Programma: ore 16,00 Pista Parco Chiusone: Hot Dog Party Contrada del Chiusone | ore 19,00 Stand Gastronomico: SERATA DEL PESCE Cacciucco e Frittura a volontà | ore 21,00 Pista Parco Chiusone: 14° saggio PATTINAGGIO di ROCCASTRADA | ore 21,00 Piazza XXV Aprile: ?In viaggio... ?DE BUENOS AIRES À PARIS? Concerto di clarinetto e fisarmonica | ore 22,00 Poccia 2000: Musica Live con HOMEWARD. Info: tel. 320 4398133 ? Roccastrada - Music & Wine - Around Festival Internazionale di Musica Classica alla 29esima edizione. Programma: Roccastrada, piazza XXV Aprile ore 21:00 - In viaggio da Buenos Aires a Parigi - Duo Lanzini - Luti - Giovanni Lanzini clarinetto, Samuele Luti fisarmonica. Ingresso libero. Evento realizzato in collaborazione con Comitato Festeggiamenti ? Pro Loco. Info: tel. 333 9905662 VENERDÌ 6 SETTEMBRE ? Campagnatico ? Palio dei Ciuchi Cartellone di eventi che culminano nella giornata di domenica 8, con il 62° Palio dei Ciuchi. Programma: ore 21.15 Staffetta dei Rioni; a seguire sfilata di moda presso Giardino Villa Passani ? Castiglione della Pescaia - Il Salotto di Italo Calvino Rassegna di presentazione di libri, presso il giardino della biblioteca comunale ?Italo Calvino? in piazza Garibaldi, ore 18 (fino al 7 settembre) ? Capoliveri (Isola d?Elba - Li) - ?In wine the truth? Cartellone di eventi per unire tre passioni: vino, architettura e cinema. Dal 25 luglio al 15 ottobre le cantine della rete di Toscana Wine Architecture saranno palcoscenici d?eccezione per la proiezione di film sull?architettura. Programma: ore 19.00 Tenuta delle Ripalte | Capoliveri - Isola d?Elba (LI) - PASSIONE | ARDOR - Tobia Scarpa. L?anima segreta delle cose regia di Elia Romanelli - Volevo essere Walt Disney regia di Francesca Molteni ? Castiglione della Pescaia - Spettacolo equestre dei Butteri di Maremma Nella cornice del Centro Ippico La Bandita va in scena lo spettacolo dei Butteri che presentano alcune attività tipiche come la tradizionale monta da lavoro o la doma dei puledri, ma anche giochi di abilità equestre. A seguire cena maremmana con animazione e musiche popolari. L?evento è con ingresso a pagamento. Info: 333 23 13 222 ? Grosseto - Game Fair Per tre giorni, la fiera evento del vivere la natura promette di regalare emozioni e passioni agli amanti dell?outdoor nella cornice del Centro Fiere in località Braccagni (GR). Una grande kermesse a cura di Game Fair Italia in collaborazione Grossetofiere tra cani, cavalli e cavalieri, falchi e falconieri, carrozze, soft air, linee di tiro, percorsi enogastronomici e tante altre attrazioni e sorprese (fino all?8 settembre). Info: tel. 0564 418783, www.grossetofiere.it ? Monte Argentario - Estate 2019 Cartellone di eventi estivi a cura dell?amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni del territorio - Porto S. Stefano Piazzale dei Rioni ore 21,30 - Ass. Urban Code Hip Hop Awards. Tre giorni di battles, competitions, conferences e dance workshops (fino al 7 settembre) ? Orbetello ? Orbetello Jazz Festival La grande musica jazz protagonista in terrazza sulla Laguna della Polveriera Guzman alle ore 21.30 (fino all?8 settembre). Info: tel. 0564 860447 ? Roccastrada - Settembre Roccastradino Musica, eventi, giochi e sapori tipici del territorio con ristorante aperto a pranzo e a cena, al centro di questa tradizionale festa che si chiude (l?8) con il Palio dei Ciuchi. Programma: ore 16,00: Nutella Party alla Contrada del Convento | ore 21,30 Piazza XXV Aprile: ROXI BAR MARIO Cover LIGABUE ? VASCO | ore 22,00 Poccia 2000: SANTIAGO Tribute Band LITFIBA. Info: tel. 320 4398133 ? Roselle (Grosseto) - Sorseggiando tra le righe Lettura recitata di brani letterari abbinata alla degustazione di vini di qualità (in questo caso dell?azienda di Franco Pacenti, Montalcino) a cura della Proloco di Roselle, presso il Parco Archeologico di Roselle. Ingresso gratuito, previa prenotazione, posti limitati. Testi scelti da Fabrizio Scaia, sommelier e giornalista. Letture di Paola Sciocchetti. Degustazione guidata da Simona Bellanova, sommelier e degustatore ufficiale Ais. Info: www.tuscanwinelovers.com tel. 339 8029720 ? Roselle (Grosseto) ? Otto date per nuove gratuità Calendario di giornate ad ingresso libero all?area archeologica di Roselle. Programma: Sorseggiando tra le righe. Info: tel. 0564 402403 ? 335 1450361 SABATO 7 SETTEMBRE ? Campagnatico ? Palio dei Ciuchi Cartellone di eventi che culminano nella giornata di domenica 8, con il 62° Palio dei Ciuchi. Programma: ore 19.30 Apertura stand gastronomico e serata danzante con ExtraMusic ? Castiglione della Pescaia - Castiglione della Pescaia ed il suo territorio Calendario di visite guidate gratuite a cura del Comune in collaborazione con Maremmagica, Le Orme, Coopera Archeologia e Turismo. Programma: Castiglione della Pescaia - Ritrovo a Castiglione della Pescaia, Ufficio Turistico P.zza Garibaldi ore 16. Info e prenotazioni: IAT Castiglione 0564 933678; Punta Ala 0564 922396 ? Castiglione della Pescaia - Il Salotto di Italo Calvino Rassegna di presentazione di libri, presso il giardino della biblioteca comunale ?Italo Calvino? in piazza Garibaldi, ore 18 (fino al 7 settembre) ? Follonica - STREET ART TOUR Visite guidate alla scoperta della street art follonichese. Partenza del tour: Piazza del Popolo (davanti alla Pinacoteca Civica) ore 19:00. Partecipazione gratuita. Prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: 333 38 191 00 - 0566 59 027 ? Grosseto - Game Fair Per tre giorni, la fiera evento del vivere la natura promette di regalare emozioni e passioni agli amanti dell?outdoor nella cornice del Centro Fiere in località Braccagni (GR). Una grande kermesse a cura di Game Fair Italia in collaborazione Grossetofiere tra cani, cavalli e cavalieri, falchi e falconieri, carrozze, soft air, linee di tiro, percorsi enogastronomici e tante altre attrazioni e sorprese (fino all?8 settembre). Info: tel. 0564 418783, www.grossetofiere.it ? Grosseto - Dilettando Registrazione della popolare trasmissione televisiva condotta da Carlo Sestini ed in onda su Toscana Tv e Siena Tv, dedicata al dilettantismo artistico in ogni sua forma, registrata nelle piazze dei più suggestivi borghi di Maremma - Finalissima - Piazza Dante ? Grosseto - Music & Wine - Around Festival Internazionale di Musica Classica alla 29esi- L?AGENDA ? 107 L?AGENDA ma edizione. Programma: Grosseto, Cassero Senese ore 21:30 - ?La Notte delle Mura al Music & Wine? - Wood Ensemble - Giovanni Lanzini clarinetto, Fabio Montomoli chitarra, Dominga Tammone disegni dal vivo ? 1° esecuzione assoluta dello spettacolo ?C?era una volta... un pezzo di legno? dedicata alle Avventure di Pinocchio. Ingresso e degustazioni a pagamento (? 12). Evento realizzato in collaborazione con Istituzione Le Mura. Info: tel. 333 9905662 ? Monte Argentario - Estate 2019 Cartellone di eventi estivi a cura dell?amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni del territorio - Porto S. Stefano Piazzale dei Rioni ore 21,30 - Ass. Urban Code Hip Hop Awards. Tre giorni di battles, competitions, conferences e dance workshops (fino al 7 settembre) | Porto Ercole Piazza Indipendenza ore 21.30 - Ass. Pro Loco Porto Ercole Festa di Fine Estate ? Montemerano (Manciano) - Accademia del libro di Montemerano Ciclo di incontri a cura dell?Accademia del Libro di Montemerano presso la Biblioteca di Storia dell?Arte (via del Bivio locali dell?ex asilo infantile). Programma: ore 18 Conversazione di Claudio Gamba. Il concetto di Gusto nella critica d?arte, tra illuminismo e democrazia. Info: tel: 335 7617773, www.bibliotecaarte.it ? Orbetello ? Orbetello Jazz Festival La grande musica jazz protagonista in terrazza sulla Laguna della Polveriera Guzman alle ore 21.30 (fino all?8 settembre). Info: tel. 0564 860447 ? Pitigliano ? 18° Festival di Letteratura Resistente A cura di Stampa Alternativa Libreria Strade Bianche (Strade Bianche) (fino all?8 settembre) ? Roccastrada - Settembre Roccastradino Musica, eventi, giochi e sapori tipici del territorio con ristorante aperto a pranzo e a cena, al centro di questa tradizionale festa che si chiude (l?8) con il Palio dei Ciuchi. Programma: ore 15,00 Teatro dei Concordi: 6° PASSEGGIATA IN ROSA PER LE VIE DEL CENTRO STORICO in favore del Comitato per la Vita di Grosseto | ore 16,00 Piazza dell?Orologio: Donzelle con la Contrada della Torre | ore 17,00 Pista Parco Chiusone: Merenda e Calcio Tennis con la contrada del Portoncino | ore 19,00 Stand Gastronomico: SERATA DELLO GNOCCO | ore 21,00 PROCESSIONE AL TERZO | ore 21,00 Piazza Don Bailo: Serata danzante con GIOVANETTI BAND | ore 21,00 Piazza XXV Aprile: SIMILI Tri- 108 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 bute Band LAURA PAUSINI | ore 22,00 Poccia 2000: Dj set GIANLUCA GHEZZI & RICKY DJ SILENT DISCO PARTY. Info: tel. 320 4398133 ? Scansano - Morellino Classica Festival Il Morellino ama la musica - Festival Internazionale di Scansano organizzato dalla Associazione Culturale La Società della Musica con la direzione artistica di Pietro Bonfilio. Programma: ore 21 Teatro Castagnoli di Scansano - Lorenzo Albanese, Fisarmonica - Quartetto d?archi Notre-Dame. Info e biglietteria: tel. 0564 507982 - 349 5380069, www.morellinoclassicafestival.com ? Val delle Rose (Gr) - Estate a Val delle Rose Calendario di eventi tra incontri gourmet, degustazioni e grandi artisti presso l?azienda maremmana della famiglia Cecchi, Val delle Rose, situata in loc. Poggio alla Mozza (Grosseto). Programma: Aperitivo Il Ciliegiolo con Lucky Duo - Dalle 20.00 Prezzo ?15 con incluso un calice di vino. Info e prenotazione: tel. 0564 409062, www.valdellerose.it DOMENICA 8 SETTEMBRE ? Buriano (Castiglione della Pescaia) - Music & Wine - Around Festival Internazionale di Musica Classica alla 29esima edizione. Programma: Buriano, Rocca Aldobrandesca ore 21:00 - La Suave Melodia - Duo Rosso ? Zegna - Elena Zegna voce recitante, Ubaldo Rosso flauti. Ingresso libero. Info: tel. 333 9905662 ? Campagnatico ? Palio dei Ciuchi Cartellone di eventi che culminano nella giornata di domenica 8, con il 62° Palio dei Ciuchi. Programma: ore 10.30 Offerta del cero; ore 12.00/13,30 stand gastronomico; ore 16.00 sfilata storica con la partecipazione di sbandieratori e musici di Città della Pieve; ore 18 62° Palio dei ciuchi; ore 19.30 Apertura stand gastronomico e serata danzante con Crazy Band ? Castel del Piano ? Palio delle Contrade Festeggiamenti popolari, in onore della Madonna delle Grazie che si concludono (l?8 settembre) con il caratteristico Palio delle Contrade, corsa di cavalli montati a pelo che si svolge in Piazza Garibaldi ed è preceduta da una serie di festeggiamenti, organizzati nelle quattro contrade (Borgo, Poggio, Monumento e Le Storte). La sera del 7 in tutte le contrade si tiene la cena con musica, giochi e folklore, mentre la mattina successiva, lungo le vie e le piazze del paese si snoda una grande sfilata storica in costume, accompagnata dalla locale Filarmonica G. Rossini; alle 5 della sera si corre quindi il Palio e la giornata di festa si conclude con uno spettacolo pirotecnico ? Grosseto - Grosseto Vs. Foligno Seconda giornata del girone di andata del Campionato di Calcio 2019/2020 serie D, girone E, presso lo Stadio ?Carlo Zecchini?, ore 15 ? Grosseto - Game Fair Per tre giorni, la fiera evento del vivere la natura promette di regalare emozioni e passioni agli amanti dell?outdoor nella cornice del Centro Fiere in località Braccagni (GR). Una grande kermesse a cura di Game Fair Italia in collaborazione Grossetofiere tra cani, cavalli e cavalieri, falchi e falconieri, carrozze, soft air, linee di tiro, percorsi enogastronomici e tante altre attrazioni e sorprese (fino all?8 settembre). Info: tel. 0564 418783, www.grossetofiere.it ? Gavorrano ? Follonica Gavorrano Vs. Sangiovannese Seconda giornata del campionato di caldio serie D, girone presso lo stadio Matteini Malservisi di Bagno di Gavorrano ? Manciano - Edizione straordinaria per il Palio delle Botti Dopo il successo della decima uscita ad agosto, il paese, proprio per festeggiare il decennale, è pronto a rituffarsi nella sfida durante la Festa delle cantine. ? Monte Argentario - Estate 2019 Cartellone di eventi estivi a cura dell?amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni del territorio - Porto S. Stefano Piazzale dei Rioni ore 21.30 - Quasi uguale show ? Orbetello ? Orbetello Jazz Festival La grande musica jazz protagonista in terrazza sulla Laguna della Polveriera Guzman alle ore 21.30 (fino all?8 settembre). Info: tel. 0564 860447 ? Pitigliano ? 18° Festival di Letteratura Resistente A cura di Stampa Alternativa Libreria Strade Bianche (Strade Bianche) (fino all?8 settembre) ? Roccastrada - Settembre Roccastradino Musica, eventi, giochi e sapori tipici del territorio con ristorante aperto a pranzo e a cena, al centro di questa tradizionale festa che si chiude (l?8) con il Palio dei Ciuchi. Programma: ore 9,00 XXXI° PEDALATA ECOLOGICA | ore 15,00 SFILATA DEL PALIO | ore 15-19 Corso Roma: BANDANIMATA BRASS BAND | ore 17,00 Corso Roma: PALIO UMORISTICO DEI CIUCHI | ore 18,00 Corso Roma: diffusione Numero Unico Nettezza Urbana LE SAGRE IN CORSO > fino a domenica 8 settembre (dal 30 agosto) ? Roccastrada SETTEMBRE ROCCASTRADINO Musica, eventi, giochi e sapori tipici del territorio con ristorante aperto a pranzo e a cena, prima di lasciare spazio al gran finale con il Palio dei Ciuchi (domenica 8). Per tutta la durata della festa, mostre fotografiche e di pittura, in Corso Roma, Largo Garibaldi, Via Indipendenza e Piazza Dante. Info: tel. 320 4398133 > fino a domenica 8 settembre (dal 29 agosto, esclusi il 2-3-4 settembre) ? Pian del Bichi (Roccastrada) XXXVI SAGRA DELLA ZUPPA DI PANE (CON CIPOLLOTTO) Festa popolare con stand gastronomici, spettacoli, musica e serate danzanti, con accesso libero a cura dell?A.S.D. Pian del Bichi. Info: tel. 339 3829569 - 338 5962237 > fino a domenica 8 settembre (dal 29 agosto, esclusi il 2-3-4-5 settembre) ? San Giovanni delle Contee (Sorano) FESTEGGIAMENTI POPOLARI Si rinnova la tradizione. Torna la grande Festa di fine estate con quattro giorni di eventi dove si alterneranno grandi gruppi musicali dai generi più diversi, piatti tipici della cucina toscana e una fornitissima fraschetta. Info: tel. 0564 633424 - 633099 - 614074, www.leviecave.it INIZIANO 4>8 settembre ? Capalbio LIV SAGRA DEL CINGHIALE Stand gastronomici ed iniziative varie a cura di C.O.S.C. 6>8 settembre ? Montebuono (Sorano) FESTEGGIAMENTI IN ONORE DELLA MADONNA DEL CERRO Apertura stand gastronomici, degustazioni di prodotti tipici locali e serate danzanti. Info: tel. 0564 633424 - 633099 614074, www.leviecave.it 6>8 settembre ? Manciano XXIV FESTA DELLE CANTINE Tre giorni di festa tra specialità tipiche, buon vino e apertura delle cantine nel centro storico, a cura della Pro Loco di Manciano con il patrocinio del Comune di Manciano. Info: tel. 0564 625137 - 335 7683017 6>8 settembre ? Sasso d?Ombrone (Cinigiano) ASPETTANDO IL CAPITONE A cura del Comitato Pro Sasso 7-8 settembre ? Campagnatico 62°PALIO DEI CIUCHI Apertura stand gastronomico e serate danzanti nel contesto dei festeggiamenti per il 62° Palio dei Ciuchi, la sfida che nella giornata dell?8 vede in competizione i quattro rioni: Pieve, Centro, S. Maria e Castello. La gara, preceduta dalle eliminatorie, e prima ancora dalla caratteristica sfilata storica in costumi medievali, si svolge lungo la via principale del paese (Via Roma), luogo questo da cui dopo un?emozionante corsa viene fuori il nome della contrada che potrà scrivere il proprio nome nell?albo d?oro dei vincitori. 13-14 settembre ? Poggio Murella (Manciano) FESTA DELLA BAGANA A cura della Pro Loco 13>15 settembre ? Sasso d?Ombrone (Cinigiano) XIL SAGRA DEL CAPITONE Cantine aperte, stand, mostre, banchetti di artigianato, serate danzanti a cura del Comitato Pro Sasso. 14-15 settembre ? Selvena (Castellazzara) SAGRA DEL TORTELLO SELVIGNANO Stand gastronomici ed iniziative varie 21-22 settembre ? Scansano DEGUSTAZIONI Degustazioni di Morellino di Scansano DOCG e vini bianchi e rosati del territorio presso le cantine del centro storico del borgo antico di Scansano e presso il Centro Espositivo di Scansano (ex-scuola) in collaborazione con la Scuola Europea Sommelier e l?Associazione AAA Morellino. Il tutto nell?ambito della 51° edizione della Festa dell?Uva di Scansano organizzata dalla ProLoco di Scansano in programma nel week successivo 22 settembre ? Petricci (Semproniano) SFIDA DELLA ZUCCA BACHIORRA Simpatica sfida dove tutti i coltivatori di zucche del territorio provinciale si ritrovano a Petricci, piccolo borgo nel comune di Semproniano, per pesare le proprie cucubirtacee e determinare così il vincitore. Il primo posto ovviamente se l?aggiudica la zucca più pesante. Ovviamente non mancano i piatti a base di zucca. 26>28 settembre ? Giglio Castello (Isola del Giglio) FESTA DELL?UVA E DELLE CANTINE APERTE Degustazione di piatti tipici e vino locale, musica itinerante a partire dalle ore 20,00; a seguire in Piazza Gloriosa serata danzante e tradizionale quadriglia. Info: tel. 0564 809400 www.isoladelgiglio.it 27-28-29 settembre ? Scansano LI FESTA DELL?UVA Apertura delle cantine del Centro Storico, degustazioni di prodotti tipici del territorio, mercato artigianale e tanto altro? a cura della ProLoco di Scansano con il patrocinio del Comune 28-29 settembre ? Pari (Civitella Paganico) LIII SAGRA DELLA SALSICCIA È una delle più datate sagre della provincia di Grosseto e si svolge con l?organizzazione dell?Associazione Sette Colli Pari all?interno del borgo medioevale di Pari, in un contesto unico nel suo genere. Qui si possono gustare prodotti genuini come una volta, stando comodamente seduti e serviti in un?atmosfera incantata, con i tavoli disposti nelle piazzette e lungo i vicoli del paese. 28-29 settembre ? Montegiovi (Casteldelpiano) SAGRA DELLA BRUSCHETTA Degustazioni di prodotti tipici, spettacoli e intrattenimenti. A cura del Comitato di Cittadini nell?ambito dei Festeggiamenti in onore della Madonna degli Schiavi 4>6 ottobre ? Cinigiano XIL FESTA DELL?UVA Cantine aperte, stand, musica itinerante, domenica sfilata dei carri allegorici e corteo storico delle contrade Cassero, Molino e Pescina a cura della Pro Loco. L?AGENDA ? 109 L?AGENDA ?L?invenzione della quercia?, opere di Cottinelli Si intitola ?L?invenzione della quercia? ed è l?esposizione delle opere del fotografo Vincenzo Cottinelli allestita fino al 28 settembre nel ?Cortilone? di Sorano patrocinata da Comune e Proloco Sorano, Accademia del libro di Montemerano, Slow Food Colli Maremmani con il sostegno di Banca Tema I l fotografo bresciano Vincenzo Cottinelli ha alle spalle una lunga carriera di ritrattista di personaggi della cultura mondiale e di reporter di storie sociali con pubblicazioni ed esposizioni in Italia e nel mondo (lo scorso anno a Pitigliano per commemorare Tiziano Terzani). Ha al suo attivo 7 libri fotografici: l?ultimo, ora in uscita, realizzato con il sostegno di Banca TEMA, si intitola L?INVENZIONE DELLA QUERCIA. Esperi- de con l?ombra, o sotto la protezione delle nubi. Cottinelli ha descritto una bellezza ruvida, sconvolgente e assoluta. Nello stesso tempo, con la dichiarazione d?amore alla quercia, ha reso omaggio alla grandiosità della Maremma tutta. Ne ha ricavato un centinaio di stampe di grande formato (fino a metri 2,50 di lato) per la mostra nel ?Cortilone? di Sorano (straordinario edificio délabré mento fotografico su pellicola in bianco e nero nella Maremma Toscana. Recentemente Cottinelli ha incontrato la Maremma Toscana a Montecavallo (fra Sovana e Saturnia) con le sue grandi querce. È stata una folgorazione. Cottinelli ha affrontato la quercia, nella sua bellezza, non con la precisione amatoriale, turistica, da calendario botanico, ma con la libertà stilistica delle foto ai sali d?argento su pellicola medio formato in bianco e nero con delle vecchie fotocamere ?a rullo libero?. Con scatti scivolati, multipli, irregolari, ha raccontato la quercia come se fosse in atto un colossale esperimento: la sua ?invenzione? in un grande laboratorio all?aperto dove strutture, forme, rami, foglie, tronchi vengono sviluppati, agitati, rimescolati sotto la pressione di forze potenti, spinti verso l?alto o trascinati lungo l?orizzonte, senza pace, alla ricerca di un modello grafico ed estetico originale, sotto il sole che domina, rivela, nascon- del 1500, già granaio della famiglia Orsini, ora della Fondazione PiccolominiSereni che generosamente lo mette a disposizione) dal 31 agosto al 28 settembre (ingresso libero h.11-19 tutti i giorni salvo il lunedì). L?allestimento, sia per la dimensione delle immagini, sia per il fascino degli spazi crea un?atmosfera unica e suggestiva, come una selva incantata dentro antiche pareti. 110 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Per accompagnare la mostra la Casa editrice l?Obliquo (edizionilobliquo.it) pubblica un libro fotografico di 136 pagine con 70 immagini in bicromia, testi in tre lingue di Andrea Cortellessa (importante critico letterario e d?arte, Università di Roma Tre) e di Vincenzo Cottinelli, didascalie poetiche di Paul Valéry e J. W. Goethe. È prevista una ?tiratura di testa? di 50 esemplari con allegata una fotografia originale in stampa fine art numerata, datata e firmata dall?artista. | ore 21,00 P.zza XXV Aprile: Piano Bar con LUIGI VETTORI | ore 21,00 Pista Parco Chiusone: serata Danzante con la Band MIRELLO E LIDIO | ore 23,00 Ex Campo Sportivo via Carducci: SPETTACOLO PIROTECNICO della ditta F.lli Soldi di Figline Valdarno (FI). Info: tel. 320 4398133 ? Santa Fiora - Eventi 2019 A Bagnolo Festa patronale. Info: tel. 0564 977142 - 965303 ? Seggiano - Confguide Estate 2019 Calendario di visite guidate a cura di ConGuide ConfCommercio Grosseto. Programma: dalle 15,00 alle 19,00: ?L?arte incontra la natura? al giardino di Daniel Spoerri. Info e prenotazioni: Rosita Di Marte 3897970938 LUNEDÌ 9 SETTEMBRE ? Casteldelpiano - FIERA Tradizionale mercato cittadino che affonda le sue radici nella storica e ormai secolare Fiera di merci e bestiame che da sempre si svolge in questa data. Si tratta di uno dei tre grandi appuntamenti fieristici di Casteldelpiano, con quello del 20 gennaio (Mercatone dei Santi Fabiano e Sebastiano) e l?altro del terzo lunedì dopo Pasqua (Fiera di San Vincenzo) MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE ? Castiglione della Pescaia ? Festa del Cinema di Mare Film, documentari, incontri, letture, concerti, Premio Mauro Mancini, Premio Guido Parigi, a cura di Claudio Carabba. Programma: ore 19,00 Club velico SALUTO DI INAUGURAZIONE Claudio Carabba e Gianni Amelio - CONCERTO DI INAUGURAZIONE: Chitarre da Ripostiglio - Swing & Wind - Luca Giacomelli (chitarra, voce) e Luca Pirozzi (chitarra, voce). Aperitivo con i vini ?Rocca di Frassinello? | ore 21,15 Cinema Castello PREMIO MAURO MANCINI Proiezione cortometraggi in concorso | ore 21,30 Cinema Castello Lamerica di Gianni Amelio. Ospite Gianni Amelio, presenta Claudio Carabba. Info: tel. 0564 933678 ? Roselle (Grosseto) - Butteri di Maremma C?era una volta? Rievocazione con i Butteri, gli ultimi mandriani a cavallo in Europa, che danno un saggio del loro lavoro quotidiano, presso la Fattoria il Marruchetone sulla strada dello Sbirro a Roselle (Grosseto) (ore 17.30). Un?esperienza coinvolgente sulla storia, cultura e tradizioni della Maremma con butteri, cavalli e vacche di pura razza maremmana. Programma: ore 17.30 visita guidata della Fattoria Didattica | ore 18.00 Il lavoro dei Butteri, maestri di un antico mestiere | ore 19.30 Assaggio e vendita di prodotti aziendali. A disposizione gratuitamente pony per i bambini | ore 20.00 cena tipica maremmana. Ingresso a pagamento. Info e prenotazioni: tel. 335 6511774, www.equinus.it GIOVEDÌ 12 SETTEMBRE ? Castiglione della Pescaia ? Festa del Cinema di Mare Film, documentari, incontri, letture, concerti, Premio Mauro Mancini, Premio Guido Parigi, a cura di Claudio Carabba. Programma: ore 18,30 Biblioteca Italo Calvino Alla ricerca di Europa di Alessandro Scillitani. Ospite Alessandro Scillitani, presenta Claudio Carabba | ore 21,15 Cinema Castello PREMIO MAURO MANCINI. Proiezione cortometraggi in concorso | ore 21,30 Cinema Castello Styx di Wolfang Fisher. Info: tel. 0564 933678 VENERDÌ 13 SETTEMBRE ? Castiglione della Pescaia ? Festa del Cinema di Mare Film, documentari, incontri, letture, concerti, Premio Mauro Mancini, Premio Guido Parigi, a cura di Claudio Carabba. Programma: ore 17,00 Club velico INCONTRO: LA COSTA TOSCANA GIORNO PER GIORNO, PASSATO E FUTURO - Eugenio Giani presenta il libro ?La Toscana giorno per giorno?, con Giovanni Maffei Cardellini e Lucia Venturi. Coordina Claudio Carabba | ore 19,00 Biblioteca Italo Calvino Follow the wind di e con Jessie van de Kop. Presenta Roberto Ricci | ore 21,15 Cinema Castello PREMIO MAURO MANCINI Proiezione cortometraggi in concorso | ore 21,30 Cinema Castello Welcome di Philippe Lioret. Preceduto da frammenti di ?Sea sorrow? di Vanessa Redgrave. Presenta Claudio Carabba | ore 23,30 La Terrazza bistrot SECRET CONCERT - Live music party - supported by RRD. Info: tel. 0564 933678 ? Montelaterone (Arcidosso) - Incanti Notturni Un incontro tra la passeggiata poetica e uno spettacolo. Questo è Incanti notturni, evento unico nel suo genere alla 11esima edizione organizzato dall?associazione culturale Melquiades, con ideazione e direzione del Teatro Schabernack, la collaborazione di artisti esterni e associazioni del territorio. Inizio ore 21:00. Prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: 0564 964 024 oppure 333 5397672, georg.angelika2@gmail.com ? Travale (Montieri) - FIERA DI TRAVALE Spettacoli equestri, rassegna zootecnica, mercato e mercatino artigianale e di prodotti tipici, intrattenimento itinerante, antichi mestieri ed addirittura il volo vincolato in mongolfiera, attendono ogni anno migliaia di visitatori in questo tradizionale appuntamento all?insegna delle tradizioni (fino al 15 settembre) SABATO 14 SETTEMBRE ? Castiglione della Pescaia ? Festa del Cinema di Mare Film, documentari, incontri, letture, concerti, Premio Mauro Mancini, Premio Guido Parigi, a cura di Claudio Carabba. Programma: ore 18,00 Club velico Enrico Vanzina presenta il libro ?Mio fratello Carlo?, intervistato da Claudio Carabba | ore 21,00 Cinema Castello PREMIO MAURO MANCINI E PREMIO GUIDO PARIGI Premiazioni ? Con- I segna i premi Enrico Vanzina | ore 21,30 Sapore di mare di Carlo Vanzina. Ospite Enrico Vanzina, presenta Claudio Carabba | ore 23,30 Peschereccio Venere I, Molo di Ponente Breviario mediterraneo di Predrag Matvejevic - Lettura-spettacolo con Francesco Chiantese (voce, chitarre), Maurizio Costantini (contrabbasso), Luca Giorgi (percussioni, elettronica). Info: tel. 0564 933678 ? Castiglione della Pescaia - Castiglione della Pescaia ed il suo territorio Calendario di visite guidate gratuite a cura del Comune in collaborazione con Maremmagica, Le Orme, Coopera Archeologia e Turismo. Programma: Vetulonia e le sue necropoli ? Ritrovo a Vetulonia davanti al Museo archeologico ore 16.00. Info e prenotazioni: IAT Castiglione 0564 933678; Punta Ala 0564 922396 ? Grosseto - Eventi al Museo - Stagione 2019 Ciclo di iniziative culturali a cura del Museo di Storia Naturale della Maremma presso la propria sede in Strada Corsini 5. Programma: ore 17 Salvati con nome: carcere e rieducazione nonviolenta sull?Isola di Gorgona | ore 20.30 Sogni d?oro al museo, Una notte speciale nelle sale del museo. Info: tel. 0564 488571, www.museonaturalemaremma.it ? Marina di Grosseto - Music & Wine - Around Festival Internazionale di Musica Classica alla 29esima edizione. Programma: Marina di Grosseto, Terme Leopoldo II ore 21:00 Dall?America al Vesuvio - Duo Chaminade - Caterina D?Amore flauto, Antonella De Vinco pianoforte. Ingresso libero. Info: tel. 333 9905662 ? Marina di Grosseto - Eventi Estate 2019 Estate all?insegna del divertimento, della cultura, musica e teatro a cura della Pro Loco di Marina di Grosseto e Principina a Mare. Programma: Piccolo Auditorium - Fabrizio Bai ? Montelaterone (Arcidosso) - Incanti Notturni Un incontro tra la passeggiata poetica e uno spettacolo. Questo è Incanti notturni, evento unico nel suo genere alla 11esima edizione organizzato dall?associazione culturale Melquiades, con ideazione e direzione del Teatro Schabernack, la collaborazio- ne di artisti esterni e associazioni del territorio. Inizio ore 21:00. Prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: 0564 964 024 oppure 333 5397672, georg.angelika2@gmail.com ? Montemerano (Manciano) - Accademia del libro di Montemerano Ciclo di incontri a cura dell?Accademia del Libro di Montemerano presso la Biblioteca di Storia dell?Arte (via del Bivio locali dell?ex asilo infantile). Programma: ore 18 Presentazione del libro di Giovanni Starace Vite violente. Psicanalisi del crimine organizzato (Donzelli, 20 14). Info: tel: 335 7617773, www.bibliotecaarte.it ? Scansano - Morellino Classica Festival Il Morellino ama la musica - Festival Internazionale di Scansano organizzato dalla Associazione Culturale La Società della Musica con la direzione artistica di Pietro Bonfilio. Programma: ore 19 Castello di Montepò Polveraia Scansano - Orchestra Barocca Coin Du Roi Société D?opéra dir. Christian Frattima. Info e biglietteria: tel. 0564 507982 - 349 5380069, www.morellinoclassicafestival.com ? Travale (Montieri) - FIERA DI TRAVALE Spettacoli equestri, rassegna zootecnica, mercato e mercatino artigianale e di prodotti tipici, intrattenimento itinerante, antichi mestieri ed addirittura il volo vincolato in mongolfiera, attendono ogni anno migliaia di visitatori in questo tradizionale appuntamento all?insegna delle tradizioni (fino al 15 settembre) DOMENICA 15 SETTEMBRE ? Arcidosso - Benvenuti a Merigar Iniziativa organizzata dall?Associazione Dzogchen di Merigar presso Merigar ? Batignano (Grosseto) ? ?Corri nella Maremma? Batignano tra gli ulivi. Trofeo di podismo promosso dalla Provincia di Grosseto con la collaborazione di Uisp e della Fondazione italiana atletica leggera, per valorizzare le principali manifestazioni podistiche presenti sul territorio provinciale e contribuire alla promozione delle località che le ospitano. Info: UISP tel. 0564 417756 ?Il segreto della dea?, proiezione in anteprima a Grosseto l 21 settembre 2019, presso la Sala Pegaso del Palazzo della Provincia di Grosseto, alle ore 19, 21 e 22, nell?ambito della Notte visibile della cultura di Grosseto verrà presentato ?Il segreto della Dea?, film in concorso per Clorofilla Film festival. La vicenda, basata su un racconto di Laura Ciampini, è ambientata al tempo degli Etruschi e prende spunto da uno dei più suggestivi ex voto, che D?Annunzio definì ?Ombra della sera?. Il film è prodotto dalla Reeload production, una start up grossetana guidata da Alain Redaelli, che vanta produzioni di rilievo a livello nazionale. La regia è di Lorenzo Antonioni, un regista giovane ma con un talento straordinario, già confermato dai numerosi premi e riconoscimenti per le sue direzioni artistiche. Il film è stato girato in diversi luoghi della Maremma etrusca, in località che hanno conservato una bellezza paesaggistica mozzafiato. Ricordiamo tra le location: Cana, Scansano, Cinigiano, Campagnatico, Ravi, Sassoforte, Ischia di Castro e Volterra. Tra gli attori vi sono rappresentate diverse compagnie grossetane:Teatro Studio, Chicchi d?arte, Ars and Crafts, I Teatranti. Le musiche sono state composte da Francesco Landucci, esperto in Archeologia Sonora Sperimentale; le coreografie sono curate da Valeria Petri, che ha studiato la ritualità della danza etrusca. Le scenografie hanno ricostruito filologicamente la civiltà etrusca e vi hanno partecipato i principali artigiani volterrani e maremmani. Sinossi: Al tempo degli Etruschi fervono i preparativi per la festa della dea della fertilità.Vulca, che lavora da un ceramista, è un bambino che si interroga sul mistero del divino ed intraprende un percorso interiore immergendosi nella natura. Il suo desiderio di sapere lo spinge addirittura a togliere il velo sacro dal tabernacolo della dea, per scoprirne il segreto. L?AGENDA ? 113 L?AGENDA ? Buriano (Castiglione della Pescaia) ? Visita guidata Visita guidata al parco d?arte contemporanea: ?Giardino Viaggio di Ritorno? di Rodolfo Lacquaniti ore 17:00 in loc. Piatto Lavato a Buriano (Agriturismo Il Leccio). Costo della visita: 15 euro per gli adulti, 10 euro per i ragazzi, i bambini sotto i 6 anni non pagano. Info: tel. 393 9717637 ? Capalbio ? Giostra del Saracino Disputa della Giostra del Saracino ad anelli, ore 16 ? Castiglione della Pescaia ? Festa del Cinema di Mare Film, documentari, incontri, letture, concerti, Premio Mauro Mancini, Premio Guido Parigi, a cura di Claudio Carabba. Programma: ore 18,30 Biblioteca Italo Calvino Diario di tonnara di Giovanni Zoppeddu. Ospiti Giovanni Zoppeddu e Adolfo Ciampoli, presenta Claudio Carabba | ore 21,15 Cinema Castello Wolf call di Antonin Baudry. Presenta Gabriele Rizza. Brindisi di chiusura con i vini ?Rocca di Frassinello?. Info: tel. 0564 933678 ? Gavorrano - ?Arte natura 2019? Ciclo di escursioni e visite guidate a cura della cooperativa Le Orme per conoscere e apprezzare la nostra terra. A pagamento. Programma: La Cantina di Renzo Piano e San Germano. Appuntamento: Rocca Frassinello (Gavorrano), ore 9.30. Costo: ? 40,00 unico. Info e prenotazioni: 0564 416276 - 346 6524411 - www.leorme.com ? Giglio Castello - Festa di San Mamiliano Tradizionali festeggiamenti tra il sacro ed il profano in onore del Patrono San Mamiliano. Programma: 6.00 Saluto a San Mamiliano; 11.00 S. Messa solenne in onore di San Mamiliano e solenne processione della Reliquia e della statua del Santo accompagnata dalla banda ?E. Brizzi? diretta dal M. Pellegrini; 13.00 Apertura stand ?XXXIII Sagra del Coniglio?; 16.00 Uscita della Banda ?E. Brizzi? diretta dal M. Pellegrini; 17.00 LXVIII Palio Rionale degli Asini; 17.30 Giochi ed animazione per grandi e piccini con Barbara animazione; 18.00 Tiro alla fune; 19.00 Tradizionale quadriglia; 22.00 Spettacolo; 00.00 Tradizionale quadriglia; 00.30 Dance ? Grosseto - ?Dune ? Arti, paesaggi, utopie? Evento conclusivo del progetto a cura di Mauro Papa e Giorgio Zorcù, finalizzato a dare spazio al linguaggio dell?arte come strumento di indagine e intervento sulle aree ambientali protette di Marina di Grosseto. L?iniziativa si è incentrata su un bando 114 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 riservato a giovani artisti emergenti, tra 18 e 35 anni, che operano nella produzione di arte visiva collegata col mondo della natura e del paesaggio. Il progetto ha individuato 15 visual artist, 5 dei quali residenti nella provincia di Grosseto, cui mettere a disposizione una residenza artistica di arte ambientale e Land art nell?Oasi San Felice di Fiumara a Marina di Grosseto, affiliata Wwf, di proprietà Allianz. Un vero campus creativo transdisciplinare della durata di cinque giorni, dall?11 al 15 settembre, al fine di stimolare la ricerca, il confronto e la creazione multidisciplinare di opere d?arte ? preferibilmente con materiale organico e di riciclo recuperato nell?area dell?Oasi ? che sappiano comunicare e coinvolgere sui temi della sostenibilità ecoambientale. Domenica 15 settembre l?evento finale all?Oasi San Felice con la presentazione delle opere realizzate. L?iniziativa è stata organizzata da Accademia Mutamenti nell?ambito dell?iniziativa Toscanaincontemporanea 2019 della Regione Toscana, con la partecipazione del Comune di Grosseto e dell?associazione Amici delle dune della Pro Loco Marina di Grosseto, in collaborazione con Clarisse Arte di Fondazione Grosseto Cultura, l?associazione culturale Clan, Allianz, Cooperativa Silva e Liceo artistico del Polo Bianciardi di Grosseto. ? Monte Amiata - Confguide Estate 2019 Calendario di visite guidate a cura di ConGuide ConfCommercio Grosseto. Programma: dalle 10,00 alle 17,00: ?Trekking Riserva del Pescinello Monte Labro?. Info e prenotazioni: Guida: Rosita Di Marte 3897970938 ? Travale (Montieri) - FIERA DI TRAVALE Spettacoli equestri, rassegna zootecnica, mercato e mercatino artigianale e di prodotti tipici, intrattenimento itinerante, antichi mestieri ed addirittura il volo vincolato in mongolfiera, attendono ogni anno migliaia di visitatori in questo tradizionale appuntamento all?insegna delle tradizioni (fino al 15 settembre) MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE ? Castiglione della Pescaia ? G20 delle spiagge Castiglione della Pescaia accoglie (dal 18 al 20 settembre) i sindaci, gli amministratori, i rappresentanti delle varie associazioni di categoria dei Comuni che compongono il G20 delle spiagge che riunisce le 26 località italiane a maggior flusso turistico balneare. Nella tre giorni di incontri sono in pro- gramma due conferenze aperte al pubblico sui temi della sostenibilità e innovazione per il turismo delle coste italiane. La prima nella giornata di apertura il 18 settembre, la seconda in chiusura del summit il 20, quando saranno analizzate attraverso interventi autorevoli e presentazioni di best practice lo stato dell?arte e i possibili progetti per il futuro di tutte le spiagge italiane. ? Grosseto - Confguide Estate 2019 Calendario di visite guidate a cura di ConGuide ConfCommercio Grosseto. Programma: ore 17,00 Grosseto: ?Frammenti di Storia? visita di Grosseto, della mostra allestita presso il Museo Archeologico della Maremma e del vano ipogeo della Cattedrale e del Vano Ipogeo della Cattedrale in collaborazione con la Mostra ?Oltre il Duomo?. Info e prenotazioni: Guida: Fabiola Favilli 3385623163 ? Porto Santo Stefano - ?Girogustando ? I cuochi d?Italia s?incontrano? Ciclo di 28 appuntamenti enogastronomici, articolati tra la primavera e l?autunno nelle provincie di Arezzo, Grosseto e Siena a cura di CAT Confesercenti Toscana, con Confesercenti Grosseto, Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno attraverso Vetrina Toscana. Programma: Torre d?Argento Hotel Cala Piccola ? Monte Argentario ospita Il Mestolo ? Siena. Prenotazioni tel. 0564 825111 GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE ? Castiglione della Pescaia ? G20 delle spiagge Castiglione della Pescaia accoglie (dal 18 al 20 settembre) i sindaci, gli amministratori, i rappresentanti delle varie associazioni di categoria dei Comuni che compongono il G20 delle spiagge che riunisce le 26 località italiane a maggior flusso turistico balneare. Nella tre giorni di incontri sono in programma due conferenze aperte al pubblico sui temi della sostenibilità e innovazione per il turismo delle coste italiane. La prima nella giornata di apertura il 18 settembre, la seconda in chiusura del summit il 20, quando saranno analizzate attraverso interventi autorevoli e presentazioni di best practice lo stato dell?arte e i possibili progetti per il futuro di tutte le spiagge italiane. ? Pitigliano - ?Girogustando ? I cuochi d?Italia s?incontrano? Ciclo di 28 appuntamenti enogastronomici, articolati tra la primavera e l?autunno nelle provincie di Arezzo, Grosseto e Siena a cura di CAT Confeser- I MERCATINI ogni martedì, mercoledì, giovedì e sabato ? Grosseto MERCATINO DI CAMPAGNA AMICA - FILIERA CORTA Mercato di prodotti locali delle aziende agricole del territorio, promosso da Coldiretti. Location: ogni giovedì dalle ore 8.00 alle ore 13.00, nel Chiostro di San Francesco in Piazza San Francesco; ogni mercoledì e sabato dalle ore 8 alle ore 13 nel cortile del Sacro Cuore; ogni martedì e sabato dalle ore 8 alle ore 13 in via Roccastrada; ogni giovedì dalle ore 8 alle ore 13 in via Scansanese, nel piazzale della Chiesa del Cottolengo. Info: www.grosseto.coldiretti.it ogni martedì, giovedì e sabato ? Grosseto MERCATO CONTADINO DELLA MAREMMA Mercato rionale di prodotti tipici della Maremma promosso da CIA Grosseto. Gli appuntamenti si svolgono il martedì a Barbanella (Parcheggio della Fondazione Il Sole in viale Uranio), il giovedì a Gorarella (piazza Donatello, tra via Giotto e Viale Michelangelo) e il sabato nel quartiere ?Cittadella? (parcheggio via Svizzera/via Repubblica Dominicana), sempre con orario 7.00-13.30. Info: tel. 0564 462257 - 0564 452398 ogni giovedì ? Grosseto MERCATO SETTIMANALE DELLA CITTÀ Consueto mercato settimanale in via Ximenes e p.zza del Mercato - ore 7.30-13.30 ogni venerdì ? Follonica MERCATO SETTIMANALE Consueto mercato settimanale presso l?area mercatale appositamente ideata e costruita all?interno del Parco Centrale. ogni sabato ? Follonica MERCATO DEI PRODOTTI AGRICOLI DEL TERRITORIO Appuntamento con il mercato dei prodotti agricoli del territorio organizzato grazie alla collaborazione tra l?Amministrazione Comunale e la Coldiretti ogni sabato mattina al Parco centrale dalle 8.00 alle 13.00. Info: www.grosseto.coldiretti.it 7-8 / 14-15 / 21-22 / 27-28 settembre ? Grosseto LO SBARAZZO Mercatino del collezionismo, del piccolo antiquariato, della rigatteria, oggetti usati, giocattoli, cartoline, monete, francobolli, trenini, stampe, sorpresine, opere del proprio ingegno in programma a Grosseto negli spazi del Centro Commerciale di Gorarella, ogni venerdì e sabato. La particolarità sta nel fatto che chiunque può partecipare. Info: tel. 380 1939415 8 settembre ? Grosseto CAR BOOT SALE Vendita dell?usato dal cofano dell?auto a cura dell?associazione culturale Ulisse in piazza Esperanto dalle ore 9 alle ore 19. ?Vuoi disfarti di oggetti indesiderati? Carica tutto sull?auto parcheggia e apri il portabagagli come fosse una vetrina. Scambia, vendi, baratta e fai buoni affari?. Info: tel. 347 3638993 - 347 7919507, sito www.mostremercatiulisse.it 6>8 settembre ? Grosseto GAME FAIR Per tre giorni, la fiera evento del vivere la natura promette di regalare emozioni e passioni agli amanti dell?outdoor nella cornice del Centro Fiere in località Braccagni (GR). Una grande kermesse a cura di Grossetofiere tra cani, cavalli e cavalieri, falchi e falconieri, carrozze, soft air, linee di tiro, percorsi enogastronomici e tante altre attrazioni e sorprese. Info: tel. 0564 418783, www.grossetofiere.it 7-8 settembre ? Capalbio MERCATINO Mercatino di artigianato, collezionismo, antiquariato a cura dell?Associazione Il Quadrifoglio in Piazza Giordano 8 settembre ? Grosseto ?GROSSETO SHOPPING? Consueto mercato degli ambulanti in piazza Esperanto dalle 8.00 alle 13.00, a cura di ANVA-Confesercenti. Info: Confesercenti tel. 0564 43881 9 settembre ? Casteldelpiano FIERA Tradizionale mercato cittadino che affonda le sue radici nella storica e ormai secolare Fiera di merci e bestiame che da sempre si svolge in questa data. Si tratta di uno dei tre grandi appuntamenti fieristici di Casteldelpiano, con quello del 20 gennaio (Mercatone dei Santi Fabiano e Sebastiano) e l?altro del terzo lunedì dopo Pasqua (Fiera di San Vincenzo) 13-14-15 settembre ? Travale (Montieri) FIERA DI TRAVALE Spettacoli equestri, rassegna zootecnica, mercato e mercatino artigianale e di prodotti tipici, intrattenimento itinerante, antichi mestieri e molto di più, attendono ogni anno migliaia di visitatori. 15 settembre ? Orbetello CAR BOOT SALE Vendita dell?usato dal cofano dell?auto a cura dell?associazione culturale Ulisse in piazza Giovanni Paolo II dalle ore 8 al tramonto. ?Vuoi disfarti di oggetti indesiderati? Carica tutto sull?auto parcheggia e apri il portabagagli come fosse una vetrina. Scambia, vendi, baratta e fai buoni affari?. Date e orari possono subire varazioni. Per info e conferme: tel. 347 3638993, www.mostremercatiulisse.it 15 settembre ? Siena ?L?ANGOLO DEL COLLEZIONISTA? ?Mercatino? del collezionismo per collezionisti e non?! organizzato da Siena ?90, tutte le terze domeniche del mese (ad esclusione del mese di agosto) in Piazza del Mercato. Info: tel. 0577 281619, www.siena90.it 21 settembre ? Grosseto ?L?ANGOLO DEL COLLEZIONISTA? ?Mercatino? del collezionismo per collezionisti e non?! organizzato da Siena ?90, il sabato precedente la quarta domenica da settembre a maggio, in piazza De Maria. Info: tel. 0577 281619, www.siena90.it 22 settembre ? San Gimignano (Si) ?L?ANGOLO DEL COLLEZIONISTA? ?Mercatino? del collezionismo per collezionisti e non?! organizzato da Siena ?90, il sabato precedente la quarta domenica da settembre a maggio, in piazza delle Erbe. Info: tel. 0577 281619, www.siena90.it 29 settembre ? Pitigliano FIERA DI PITIGLIANO Fiera annuale che si svolge il 29 settembre, tanto che tutti la conoscono come la ?Fiera del 29? 5-6 ottobre ? Marina di Grosseto ?BANCARELLE E MARE? Mercatino dell?antiquariato con prodotti artigianale, musica, bancarelle, libri ed il fantastico mare della Maremma sulla via XXIV Maggio. Tema: ?Festa di fine estate? L?AGENDA ? 115 L?AGENDA Montelaterone si prepara alla magia degli Incanti Notturni Tutto pronto a Montelaterone (Arcidosso) per l?11esima edizione di ?Incanti Notturni?, spettacolo itinerante a tema a cura dell?Associazione culturale Melquiades con la direzione artistica del Teatro Schabernack, di scena il 13 e 14 settembre C on una pietra si può costruire un muro, oppure una casa. La si può tirare contro qualcosa, o farla saltare sulla superficie dell?acqua. Una pietra può essere fatto di tutto ciò che c?è in terra, e può, sgretolandosi, mano con gentilezza, ed accompagnati in un percorso di teatro, musica ed arti varie, in una favola effimera e preziosa, sul confine tra il modo reale e il sogno. Una crew ormai solida e piena di inventiva, formata da abitanti del borgo e dei centi Toscana, con Confesercenti Grosseto, Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno attraverso Vetrina Toscana. Programma: Il Tufo Allegro ? Pitigliano ospita Particolare di Siena ? Siena. Prenotazioni Tel. 0564 616192 VENERDÌ 20 SETTEMBRE ? Castiglione della Pescaia ? G20 delle spiagge Castiglione della Pescaia accoglie (dal 18 al 20 settembre) i sindaci, gli amministratori, i rappresentanti delle varie associazioni di categoria dei Comuni che compongono il G20 delle spiagge che riunisce le 26 località italiane a maggior flusso turistico balneare. Nella tre giorni di incontri sono in programma due conferenze aperte al pubblico sui temi della sostenibilità e innovazione per il turismo delle coste italiane. La prima nella giornata di apertura il 18 settembre, la seconda in chiusura del summit il 20, quando saranno analizzate attraverso interventi autorevoli e presentazioni di best practice lo stato dell?arte e i possibili progetti per il futuro di tutte le spiagge italiane. ? Manciano - ?Le voci della storia? Ciclo di appuntamenti, da Maggio a Ottobre, a base di visite guidate, performance teatrali e conferenze storico-letterarie organizzato da Museo di Preistoria e Protostoria di Manciano, Museo Archeologico di Saturnia, Biblioteca Comunale ?Antonio Morvidi? Manciano, e Teatro Studio Grosseto. Programma: ore 17.00 Conferenza alla Biblioteca Morvidi di Manciano: DEI ED EROI IN MAREMMA. Il mito di Ercole e il suo culto in Etruria, gli Argonauti e il vello d?Oro , il dio Saturno e l?età dell?oro nella terra di Saturnia: mito e archeologia a confronto. Le voci degli attori evocheranno questi tempi leggendari attraverso brani della letteratura di tutte le epoche. SABATO 21 SETTEMBRE rivelare un?anima fragile e calcarea, oppure dorata. Le pietre sono multiformi, irregolari, imperfette. Solide, pazienti, piene di memoria. Montelaterone è un borgo fatto di pietre. Pietre bellissime, che hanno assistito allo scorrere della storia imperturbabili e silenziose, e che conservano tutte le tracce del suo passaggio. Pietre narratrici che si rivelano a chi è disposto ad ascoltarle. Pietre a cui piace giocare ad essere delle muse ed ispirare i poeti. Da undici anni, per due sere di settembre, le pietre di cui è fatta Montelaterone, sono l?ingrediente fondamentale di una pozione alchemica dagli effetti inebrianti: gli Incanti Notturni. Lo spettacolo itinerante a tema ? unico nel suo genere ? a cura dell?Associazione culturale Melquiades con la direzione artistica del Teatro Schabernack, avrà luogo il 13 e 14 settembre, dalle ore 21:00, su prenotazione obbligatoria. ?Ancora una volta ? spiegano gli organizzatori ? gli spettatori saranno presi per 116 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 paesi vicini si mescola armonicamente ad artisti professionisti pronti a giocare: insieme e con la guida del Teatro Schabernack sviluppano un tema ogni anno diverso e lo declinano nei più differenti linguaggi. Alla scoperta di storie e Storia fatte principalmente di persone, di emozioni, di capacità immaginifica, di impegno, di etica e di una punta di idealismo. Senza prendersi mai troppo sul serio. Al pubblico è richiesta una partecipazione attiva in tutti sensi, e si ritroverà, grazie al suo sguardo attento, all?orecchio teso e alla disponibilità agli stimoli, ad essere in buona parte lui stesso l?artefice della bellezza che andrà a scoprire. Lasciandone una vaga memoria tra le pietre antiche?. Idea originale e gestione evento: Associazione culturale Melquiades/Teatro Schabernack in collaborazione con il comune di Arcidosso. Per info e prenotazione: 0564 964 024 oppure 333 5397672, georg.angelika2@gmail.com ? Caldana (Gavorrano) ? ?Caldana in Bellezza? Rassegna di eventi. Programma: Le conferenze - Gli Incontri al Frantoio - ore 9,00 ? Convegno: Riflessioni sul valore dell?olio extra vergine di oliva come riferimento imprenscindibile della dieta: aspetti nutrizionali ed edonistici. A cura di Comune di Gavorrano Associazione Knoil e Associazione Società Mutuo Soccorso di Caldana. Info e prenotazioni: 0566 844247 ? Castiglione della Pescaia - Castiglione della Pescaia ed il suo territorio Calendario di visite guidate gratuite a cura del Comune in collaborazione con Maremmagica, Le Orme, Coopera Archeologia e Turismo. Programma: Eremo di San Guglielmo a Malavalle - Ritrovo a Castiglione della Pescaia, Ufficio Turistico P.zza Garibaldi ore 9.00. Info e prenotazioni: IAT Castiglione 0564 933678; Punta Ala 0564 922396, iat@comune.castiglionedellapescaia.gr.it ? Grosseto - Eventi al Museo - Stagione 2019 Ciclo di iniziative culturali a cura del Museo di Storia Naturale della Maremma presso la propria sede in Strada Corsini 5. Programma: ore 10 Natura in città, Workshop di disegno naturalistico. Info: tel. 0564 488571, www.museonaturalemaremma.it ? Grosseto - Festa di Santa Lucia Consueta manifestazione settembrina, promossa dalla Parrocchia di Santa Lucia, con il patrocinio della Circoscrizione Barbanella nel prato adiacente la Parrocchia nella zona compresa tra via Uranio e via Cavalcanti ? Grosseto ? La Notte della Cultura Edizione speciale, la settima, per La Notte della Cultura realizzata fuori dal contesto de La Città Visibile ? che dal 2018 è diventata biennale ? e dedicata a un evento straordinario: la donazione alla città di Grosseto di 64 opere d?arte antica da parte del collezionista Gianfranco Luzzetti. Una festa che prevede ingressi gratuiti a tutti i luoghi della cultura e a tutte le iniziative in programma, davvero tantissime, che animeranno questa magica notte settembrina. Programma: alle 17 Inaugurazione in Piazza Baccarini, la nuova ?Piazza dei Musei? che accoglierà anche il museo Luzzetti | 17-24 Maratona pianistica, curata dall?Associazione Grosseto al Centro, che in Piazza Baccarini coinvolgerà pianisti professionisti e studenti | Polo Culturale delle Clarisse: Clarisse Arte (primo piano) allestimento di 4 mostre: la prestigiosa mostra ?Goya in Italia, due capolavori tra luce e ombra? e le mostre dedicate alla Collezione Tarquini, alla storia del monastero delle Clarisse e alle ?Cartoline? della fotografa Monica Falconi | ore 18 sala conferenze di Clarisse Arte conferenza ?Il sale della vita, le risorse del territorio grossetano dalla preistoria ai tempi moderni?, interventi a cura di Chiara de Marco e Stefania Poesini, Roberto Farinelli, Mara Sternini e Carlo Citter (tutti docenti dell?Università di Siena) | ore 21 sala conferenze di Clarisse Arte conferenza ?Un inedito episodio di brigantaggio alla Marsiliana negli anni Trenta del Novecento?, a cura di Tamara Gigli, Concetta Nebbiai, Andrea Fabio Pozzi, Filippo Pozzi e Simona Pozzi | dalle 18 alle 23 Polo Culturale delle Clarisse: Museo Lab (secondo piano) degustazioni a tema con assaggio di pietanze cucinate con la salsa garum e visite guidate sul tema ?Il sale della vita, le risorse del territorio grossetano dalla preistoria ai tempi moderni? | dalle 21 alle 23 apertura straordinaria delle stanze che ospitano le zanne di elefanti preistorici | Museo di Storia Naturale proiezione di foto naturalistiche | Biblioteca Chelliana, repliche della reading performance ?Il ritratto? di Nicolaj V. Gogol? | ore 21 Teatro degli Industri, presentazione È della nuova stagione teatrale 2019/2020 e, a seguire, l?attrice Monica Guerritore curerà il reading: ?Il diritto di Antigone e la legge di Creonte?, riduzione dal testo di Sofocle con un approfondimento di Gustavo Zagrebelsky | dalle ore 18 Libreria ?Quanto Basta? di Piazza della Palma, incontri e dibattiti per l?evento ?Viaggiarsi intorno. Festival del territorio a passo d?uomo? | ore 19, 21 e 22 sala Pegaso del Palazzo della Provincia, proiezione del film ?Il segreto della Dea? della Reeload Production (2019; soggetto e sceneggiatura: Laura Ciampini. Regia: Lorenzo Antonioni) | Galleria Pascucci Mostra di fumetti ?L?arte per sconfiggere la criminalità? a cura dell?associazione Working Class Hero, in collaborazione con l?associazione antimafia Agende Rosse | strade e piazze del centro storico iniziative varie: nuovo Giardino dell?archeologia di via Ginori, ?Spazio e tempo nel canto?, concerto a cura della Corale Puccini e dei Madrigalisti di Magliano; Piazza Indipendenza esibizione della ASD Scuola di Salsa Project; Piazza Martiri d?Istia esibizione del Centro Danza ACSD di Angela Scrilli; spazi aperti della Pro Loco performance ?Open fashion, la moda e gli intervalli della forma/tempo? a cura di Irene Silvestri; Chiasso degli Zuavi Concerto gospel a cura di Sisters & Brothers Gospel Choir Ensemble; Piazza della Palma ?Omaggio a Bruno Munari: il segno che fa il disegno e sculture da viaggio?, laboratorio d?arte a cura di Marcella Materazzi e ?Body painting?, performance a cura di Stefano Perugini e Chiara Rossetti, con la collaborazione di Atelier dei Sogni; Piazza del Sale esibizione di danza giapponese a cura di Catia Fucci / Lady Murasaki; sotto i portici di Piazza Dante mostra fotografica ?Il senso della vista?, a cura di Photodigital Grosseto; Via Bertani mostra collettiva ?Arte visibile per strada e tra la gente?, a cura di AGAF | Visite guidate alla mostra e al vano ipogeo della Cattedrale (solo su prenotazione, tel.0564.488752) | ?Grosseto fuori Porta nuova?, tour con visita straordinaria al Palazzo della Finanza (ex Palazzo Littorio) a cura di Confguide | ?Museo di arte temporanea?, esplorazione di gruppo a cura di CLAN a cura di Le Orme | ?Cosimo ed Eleonora, un amore rinascimentale? visita guidata alla Grosseto medicea e ?I luoghi della II Guerra Mondiale a Grosseto?, a cura di Le Orme. ? Grosseto - ?Il segreto della Dea? Proiezione del film in concorso per Clorofilla Film festival nell?ambito della Notte visibile della cultura di Grosseto presso la Sala Pegaso del Palazzo della Provincia di Grosseto, ore 19, 21 e 22 ? Marina di Grosseto - Eventi Estate 2019 Estate all?insegna del divertimento, della cultura, musica e teatro a cura della Pro Loco di Marina di Grosseto e Principina a Mare. Programma: Piccolo Auditorium - Omaggio A Frank Sinatra (Alberto Solari) ? Montemerano (Manciano) - Accademia del libro di Montemerano Ciclo di incontri a cura dell?Accademia del Libro di Montemerano presso la Biblioteca di Storia dell?Arte (via del Bivio locali dell?ex asilo infantile). Programma: ore 18 Presentazione del libro di Fabio Dei La cultura popolare in Italia- Da Gramsci all?UNESCO (Il Mulino, 2018). Info: tel: 335 7617773, www.bibliotecaarte.it ? Roselle (Grosseto) - Otto date per nuove gratuità Calendario di giornate ad ingresso libero all?area archeologica di Roselle. Programma: Letture sotto l?albero. Info: tel. 0564 402403 ? 335 1450361 ? Santa Fiora - Eventi 2019 A Bagnore festa Bagnoraia di fine estate. Info: tel. ?Simbiosi?, al via la mostra al Frantoio di Capalbio stata inaugurata il 30 agosto per proseguire fino al 30 settembre a Capalbio presso la sala espositiva ?Il Frantoio? la mostra collettiva a cura di Dimitri Angelini dal titolo ?Simbiosi?. Dalle note di presentazione: «Il significato letterale di simbiosi è: associazione o coesistenza, stretto rapporto, compenetrazione di elementi diversi. Viene da pensare perché questo titolo, per l?evento che conclude la stagione culturale dello spazio espositivo ?Il Frantoio?. La spiegazione risiede proprio nel significato più puro della parola simbiosi: coesistenza; in questo caso una coesistenza di forme d?arte e di pensieri che hanno avuto un luogo unico dove si sono incontrati, per l?appunto la sala espositiva del Frantoio. Nella stagione culturale 2019 abbiamo avuto tre importanti eventi artistici: la decima edizione del PhC Capalbio Fotografia, incentrata sulla relazione tra spazio ed essere umano sotto un punto di vista fisico, ed anche sotto un punto di vista di spazio riguardante l?Io interiore e di memorie e ricordi; la residenza d?arte a cadenza biennale Treeline, quest?anno con il tema della natura riguardante il mare ed il contesto di nature differenti che lo circondano, come i moti celesti le misteriose vie sottomarine e le scogliere/spiagge create in millenni dalle mani sapienti ed ispiratrici di Madre Natura; la mostra riguardante la street art. Questa mostra collettiva voleva stimolare una riflessione sulle complessità legate ai linguaggi delle street art stessa: come collocare una manifestazione artistica nata per strada all?interno delle mura di una galleria? Attuare un transfer fisico e portare all?attenzione il puro significato che rimane comunque nelle opere. Abbiamo voluto cucire insieme questi tre temi, questi tre elementi, come un puzzle in cui tasselli diversi, con un?anima slegata ma funzionale all?immagine finale, andranno a fare affiorare l?opera finita; il dialogo tra tre tematiche che si evolve poi in un filo conduttore unico, una simbiosi in cui andranno a coesistere e dialogare per creare nuovi immaginari, nuove idee oppure nuove domande. Crediamo che sia una fine logica ad una stagione culturale intensa e variegata». Artisti: Dimitri Angelini, Vittorio Campana, Edoardo Figara, Giulia NoEyes, Bruno Pellegrino, Lapo Simeoni, Bilal Tarabey, Tanya Traboulsi. Titolo: Simbïòsi Location: c/o Ass. Cult. ?Il Frantoio?. A cura di: Dimitri Angelini Date: 30 agosto-30 settembre 2019. Orario: 19.00-23.00, da lunedì a domenica o su prenotazione. Info: tel. 335 7504436 - 329 0943246. L?AGENDA ? 117 L?AGENDA 0564 977142 - 965303 ? Scansano - Festa dell?Uva Degustazioni di Morellino di Scansano DOCG e vini bianchi e rosati del territorio presso le cantine del centro storico del borgo antico di Scansano e presso il Centro Espositivo di Scansano (ex-scuola). Il tutto nell?ambito della 51esima edizione della Festa dell?Uva di Scansano organizzata dalla ProLoco di Scansano in collaborazione con la Scuola Europea Sommelier e l?Associazione AAA Morellino DOMENICA 22 SETTEMBRE ? Abbadia Isola (Si) - ?Arte natura 2019? Ciclo di escursioni e visite guidate a cura della cooperativa Le Orme per conoscere e apprezzare la nostra terra. A pagamento. Programma: La Francigena da Villa a Abbadia Isola. Appuntamento: Villa (SI), ore 9.30. Costo: ? 18,00 unico. Info e prenotazioni: 0564 416276 - 346 6524411 www.leorme.com ? Alberese (Grosseto) - Confguide Estate 2019 Calendario di visite guidate a cura di ConGuide ConfCommercio Grosseto. Programma: dalle 10,00 alle 17,00 San Rabano: ?Trekking e l?Arte della Spada? sulle note del violino - storie di pellegrini e cavalieri. In collaborazione con la mostra ?Oltre il Duomo?. Info e prenotazioni: Guida: Rosita Di Marte 3897970938 ? Buriano (Castiglione della Pescaia) ? Visita guidata Visita guidata al parco d?arte contemporanea: ?Giardino Viaggio di Ritorno? di Rodolfo Lacquaniti ore 17:00 in loc. Piatto Lavato a Buriano (Agriturismo Il Leccio). Costo della visita: 15 euro per gli adulti, 10 euro per i ragazzi, i bambini sotto i 6 anni non pagano. Info: tel. 393 9717637 ? Gavorrano ? Follonica Gavorrano Vs. Cannara 118 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 Quarta giornata del girone di andata del campionato di calcio serie D 2019/2020, presso lo stadio Matteini Malservisi di Bagno di Gavorrano ? Grosseto - Grosseto Vs. Ponsacco Quarta giornata del girone di andata del Campionato di Calcio 2019/2020 serie D, Girone E, presso lo Stadio ?Carlo Zecchini?, ore 15 ? Grosseto ? ?Corri nella Maremma? AIPAMM. Trofeo di podismo promosso dalla Provincia di Grosseto con la collaborazione di Uisp e della Fondazione italiana atletica leggera, per valorizzare le principali manifestazioni podistiche presenti sul territorio provinciale e contribuire alla promozione delle località che le ospitano. Info: UISP tel. 0564 417756 ? Grosseto - Festa di Santa Lucia Consueta manifestazione settembrina, promossa dalla Parrocchia di Santa Lucia, con il patrocinio della Circoscrizione Barbanella nel prato adiacente la Parrocchia nella zona compresa tra via Uranio e via Cavalcanti ? Pitigliano - Giornata Europea della Cultura Ebraica Nell?occasione per iniziativa dell?Associazione La Piccola Gerusalemme il quartiere ebraico e la Sinagoga rimarranno aperti dalle 10:00 alle 18:00. La mattina alle ore 11:00 visita al cimitero con partenza dalla reception del museo. Nel pomeriggio alle 17:00 concerto in Sinagoga ?Liron Meyuhas Trio ? Sogni della Madre Terra?. Degustazione vini e prodotti kasher e tipici per tutta la giornata. Ingresso libero ? Santa Fiora - Eventi 2019 Santa Fiora - Visita guidata Amiata un mondo d?acqua. Info: tel. 0564 977142 - 965303 ? Scansano - Festa dell?Uva Degustazioni di Morellino di Scansano DOCG e vini bianchi e rosati del territorio presso le cantine del centro storico del borgo antico di Scansano e presso il Centro Espositivo di Scansano (ex-scuola). Il tutto nell?ambito della 51esima edizione della Festa dell?Uva di Scansano organizzata dalla ProLoco di Scansano in collaborazione con la Scuola Europea Sommelier e l?Associazione AAA Morellino. LUNEDÌ 23 SETTEMBRE ? Grosseto - Festa di Santa Lucia Consueta manifestazione settembrina, promossa dalla Parrocchia di Santa Lucia, con il patrocinio della Circoscrizione Barbanella nel prato adiacente la Parrocchia nella zona compresa tra via Uranio e via Cavalcanti MARTEDÌ 24 SETTEMBRE ? Grosseto - Festa di Santa Lucia Consueta manifestazione settembrina, promossa dalla Parrocchia di Santa Lucia, con il patrocinio della Circoscrizione Barbanella nel prato adiacente la Parrocchia nella zona compresa tra via Uranio e via Cavalcanti MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE ? Grosseto - Festa di Santa Lucia Consueta manifestazione settembrina, promossa dalla Parrocchia di Santa Lucia, con il patrocinio della Circoscrizione Barbanella nel prato adiacente la Parrocchia nella zona compresa tra via Uranio e via Cavalcanti GIOVEDÌ 26 SETTEMBRE ? Grosseto - Festa di Santa Lucia Consueta manifestazione settembrina, promossa dalla Parrocchia di Santa Lucia, con il patrocinio della Circoscrizione Barbanella nel prato adiacente la Parrocchia nella zona compresa tra via Uranio e via Cavalcanti LE MOSTRE IN CORSO > fino a sabato 7 settembre (dal 13 agosto) ? Vetulonia (Castiglione della Pescaia) ?GOYA IN ITALIA. DUE CAPOLAVORI TRA LUCE ED OMBRA? Mostra che rende possibile vedere presso il Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia due opere di straordinario valore ed interesse: ?Iam tàndem Italiae fugentes prendimus oras? (il dipinto ispirato al Verso 61 del VI Libro dell?Eneide di Virgilio, che rappresenta lo sbarco di Enea sulla costa laziale) ed il ritratto di Don Miguel Cayetano Soler. > fino a sabato 7 settembre (dal 13 luglio) ? Capalbio HYPERMAREMMA - PAMPA THOMAS KRATZ E VINCENZO SCHILLACI Mostra di opere pittoriche site specific di Thomas Kratz / Vincenzo Schillaci presso La Capanna di Sant?Irma, all?interno delle stalle del maneggio, situate nella campagna maremmana sulle colline di Capalbio. Info: tel. 388 4733184, sito www.operativa-arte.com > fino a sabato 7 settembre (dal 22 giugno) ? Cosa (Ansedonia ? Orbetello) HYPERMAREMMA ? LA CITTÀ SOMMERSA - OMAGGIO: MAURO STACCIOLI Mostra di sculture nella natura presso il Parco Archeologico di Cosa, Ansedonia (Gr). Info: tel. 388 4733184, www.operativaarte.com > fino a domenica 8 settembre (dal 29 agosto) ? Grosseto ?TRAME URBANE? Mostra fotografica personale di Michele Fusco, presso la Galleria Eventi, via Varese 18. > fino a domenica 15 settembre (dal 7 luglio) ? Follonica L?IRREQUIETEZZA DELL?ESSERE Mostra personale di Jamesboy Soloshow a cura di Street Levels Gallery presso la Pinacoteca Civica. > fino a sabato 28 settembre (dal 31 agosto) ? Sorano ?L?INVENZIONE DELLA QUERCIA? Mostra fotografica di Vincenzo Cottinelli nel ?Cortilone?. Info: tel. 335 6436475 www.vincenzocottinelli.it > fino a lunedì 30 settembre (dal 30 agosto) ? Capalbio ?SIMBIOSI? Mostra collettiva a cura di Dimitri Angelini presso lo spazio espositivo ?Il Frantoio?. Info: tel. 335 7504436 > fino a fine settembre ? Capalbio ARTE & VINO Percorso eno-artistico che tocca arte, cultura, cibo, vino e ambiente curato da Maria Concetta Monaci e organizzato dall?associazione culturale Il Frantoio. Info: www.frantoiocapalbio.com > fino a martedì 15 ottobre (dal 19 luglio) ? Grosseto ?ELISA - DEDICATA A MIA MOGLIE? Mostra personale del pittore grossetano Nilo Bacherini nella sala Pegaso del Palazzo della Provincia di Grosseto. > fino a domenica 20 ottobre (dal 14 aprile) ? Saturnia (Manciano) PIETRO ALDI E LA SALA DEL RISORGIMENTO A SIENA Mostra a cura di Banca Tema dedicata all?opera più celebre e impegnativa realizzata da Pietro Aldi nella sua breve vita (ossia i due grandi dipinti murali elaborati fra il 1885 ed il 1886 nella Sala del Risorgimento a Siena), presso il Polo Culturale Pietro Aldi nei nuovi ambienti espositivi realizzati al piano seminterrato del complesso > fino a domenica 3 novembre (dal 9 giugno) ? Vetulonia (Castiglione della Pescaia) ?ALALIA, LA BATTAGLIA CHE HA CAMBIATO LA STORIA: GRECI, ETRUSCHI E CARTAGINESI NEL MEDITERRANEO DEL VI SECOLO A.C.? Mostra evento presso il Museo Archeologico Isidoro Falchi. > fino a domenica 3 novembre (dal 22 agosto) ? Massa Marittima ?CONFINI DI PASSAGGIO. TRENTA FOTOGRAFIE (1972-2017)? Mostra fotografica di Riccardo Zipoli organizzata dal Comune di Massa Marittima presso il Complesso Museale di San Pietro all?Orto, Corso Diaz 36. Info: tel. 0566 901954 > fino a domenica 3 novembre (dal 3 agosto) ? Massa Marittima ?LA SFINGE DI VULCI? Mostra dedicata alla bellissima scultura di epoca etrusca presso il Museo Archeologico ?Giovannangelo Camporeale?. Info: 0566 903366 > fino a lunedì 6 gennaio 2020 (dal 5 giugno) ? Pitigliano ?I VOLTI DI NICCOLÒ III E I CONTI ORSINI DI PITIGLIANO? Mostra a cura della Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello allestita presso il Museo di Palazzo Orsini. Info: tel. 0564 616074 > fino a domenica 2 febbraio 2020 (dall?8 giugno) ? Grosseto ?OLTRE IL DUOMO. IL POZZO DEL VANO IPOGEO E LE SUE RICCHEZZE? Mostra-evento organizzata dal Comune di Grosseto allestita e pensata come un percorso diffuso che si snoda tra Grosseto, Roselle e Alberese e che vede quali punti focali il MAAM Grosseto, il MSNM Grosseto, il Giardino dell?archeologia Grosseto, la Cattedrale Grosseto, il MuseoLab Grosseto, il Parco archeologico di Roselle e il Parco della Maremma - San Rabano INIZIANO 8>30 settembre ? Grosseto ?GOYA IN ITALIA. DUE CAPOLAVORI TRA LUCE ED OMBRA? Mostra che rende possibile vedere presso il Polo Espositivo Clarisse Arte di Grosseto, gestito dalla Fondazione Grosseto Cultura, due opere di straordinario valore ed interesse: ?Iam tàndem Italiae fugentes prendimus oras? (il dipinto ispirato al Verso 61 del VI Libro dell?Eneide di Virgilio, che rappresenta lo sbarco di Enea sulla costa laziale) ed il ritratto di Don Miguel Cayetano Soler. 9>22 settembre ? Grosseto PIERO SABATINI Mostra personale presso la Galleria d?Arte ?Il Quadrivio? in viale Sonnino 100. Orario 16,30-19,30. Info: tel. 339 2357824, www.galleriailquadrivio.it 24 settembre>6 ottobre ? Grosseto ?LA FORZA DI MADRE NATURA È ANCHE NEI COLORI? Mostra personale di Marina Quattrini ?Flor? presso la Galleria d?Arte ?Il Quadrivio? in viale Sonnino 100. Orario: 17/20. Info: tel. 339 2357824, www.galleriailquadrivio.it L?AGENDA ? 119 L?AGENDA Grosseto, arriva l?Hexagon Film Festival. Ed è successo! VENERDÌ 27 SETTEMBRE ? Arcidosso - Festa dei Nonni A cura del Centro Sociale R.Corsini (fino al 29 settembre) ? Grosseto - Eventi al Museo - Stagione 2019 Ciclo di iniziative culturali a cura del Museo di Storia Naturale della Maremma presso la propria sede in Strada Corsini 5. Programma: ore 18 Bright, La notte dei ricercatori in Toscana. Info: tel. 0564 488571, www.museonaturalemaremma.it ? Grosseto - Festa di Santa Lucia Consueta manifestazione settembrina, promossa dalla Parrocchia di Santa Lucia, con il patrocinio della Circoscrizione Barbanella nel prato adiacente la Parrocchia nella zona compresa tra via Uranio e via Cavalcanti ? Scansano - Festa dell?Uva Apertura delle cantine del Centro Storico, degustazioni di prodotti tipici del territorio, mercato artigianale e tanto altro? a cura della ProLoco di Scansano con il patrocinio del Comune di Scansano (fino al 29 settembre) SABATO 28 SETTEMBRE Sono 36 (rispetto alle oltre 500 richieste di partecipazione) le opere ammesse all?Hexagon Film Festival 2019.Appuntamento dal 13 al 15 settembre con le proiezioni nelle vetrine del centro e dal 9 all?11 ottobre presso l?Aurelia Antica Multisala C ount down iniziato per la prima edizione dell?Hexagon Film Festival, la rassegna di cortometraggi in arrivo a Grosseto che si propone di far diventare il capoluogo maremmano un centro d?eccellenza per l?arte dei ?corti?. E la risposta in termini di partecipazione è stata eccezionale. «Siamo davvero molto soddisfatti ? spiega il direttore artistico dell?Hexagon Film Festival, Lorenzo Santoni ? del successo che ha ottenuto il bando: ha attratto i migliori registi di cortometraggi, italiani e stranieri, da tutto il mondo. Abbiamo ricevuto oltre 500 opere da tutti i continenti, e di ottima qualità: tra gli autori abbiamo i vincitori di prestigiosi premi come la Palma d?Oro, il Nastro d?argento e il David di Donatello. Il Paese dal quale abbiamo ricevuto più opere è stato ovviamente l?Italia, con 267 corti, seguito dalla Spagna con 95 corti; terzo gradino per la Francia con 18. Fuori dall?Europa, il maggior numero di partecipanti arriva dal Brasile, Paese presente con 12 opere». La rassegna è curata dall?associazione culturale L?Altra Città e da Kalonism e ha trovato il supporto del Comune di Grosseto e del Centro commerciale naturale, e la collaborazione di Fondazione Grosseto Cultura, Aurelia Antica Shopping Center e Aurelia Antica Multisala. 120 ? Maremma Magazine ? Settembre 2019 L?Hexagon Film Festival ? nome ispirato proprio alla forma esagonale della cinta muraria di Grosseto e alla simbologia legata al numero 6 ? sarà suddiviso in due weekend: da venerdì 13 a domenica 15 settembre per la sezione Corti in vetrina, con le proiezioni delle opere nelle vetrine dei negozi del centro cittadino, e da mercoledì 9 a venerdì 11 ottobre per le altre sezioni, con proiezioni e serata di premiazione al cinema Aurelia Antica Multisala. E così il festival si propone anche come attrattiva turistica fuori dall?alta stagione. Le proiezioni saranno divise in quattro sezioni: ?Tiferet? (live action a tema libero), ?Bereshit? (animazione a tema libero), ?Il lato positivo? (live action e animazione sul tema della disabilità) e ?Corti in vetrina? (tecnica e tema libero). In premio 500 euro al primo classificato per ognuna delle quattro categorie in gara. Una giuria di esperti decreterà i vincitori nelle prime tre categorie, mentre nella quarta il verdetto sarà affidato al pubblico che, assistendo alla proiezione delle opere nelle vetrine delle attività commerciali, deciderà a chi assegnare la medaglia d?oro tramite schede cartacee e codici Qr che appariranno alla fine di ogni corto. La pagina Facebook del Festival è Hexagon Film Fest. ? Arcidosso - Festa dei Nonni A cura del Centro Sociale R.Corsini (fino al 29 settembre) ? Castiglione della Pescaia - Castiglione della Pescaia ed il suo territorio Calendario di visite guidate gratuite a cura del Comune in collaborazione con Maremmagica, Le Orme, Coopera Archeologia e Turismo. Programma: Vetulonia e le sue necropoli ? Ritrovo a Vetulonia davanti al Museo archeologico ore 16.00. Info e prenotazioni: IAT Castiglione 0564 933678; Punta Ala 0564 922396, iat@comune.castiglionedellapescaia.gr.it ? Grosseto ? Raccontare Grosseto Calendario di visite guidate gratuite a cura dell?assessorato al Cultura e al Turismo del Comune di Grosseto in collaborazione con Maremmagica, Le Orme, Coopera Archeologia e Turismo. Programma: ore 18.00 Le mura medicee. Nell?occasione, grazie alla collaborazione con l?Istituzione Le Mura, sarà possibile visitare anche il Cassero Senese. Costo di entrata 2 euro. Punto di ritrovo: Grosseto Ufficio Informazioni Corso Carducci 5. Info: tel. 0564 488573 ? Grosseto - Festa di Santa Lucia Consueta manifestazione settembrina, promossa dalla Parrocchia di Santa Lucia, con il patrocinio della Circoscrizione Barbanella nel prato adiacente la Parrocchia nella zona compresa tra via Uranio e via Cavalcanti ? Marina di Grosseto - Eventi Estate 2019 Estate all?insegna del divertimento, della cultura, musica e teatro a cura della Pro Loco di Marina di Grosseto e Principina a Mare. Programma: Piccolo Auditorium - Black And White ? Montemerano (Manciano) - Accademia del libro di Montemerano Ciclo di incontri a cura dell?Accademia del Libro di Montemerano presso la Biblioteca di Storia dell?Arte (via del Bivio locali dell?ex asilo infantile). Programma: ore 18 Conversazione di Valentino Fraticelli La storia in biblioteca. Info: tel: 335 7617773, www.bibliotecaarte.it ? Santa Fiora - Visita guidata alla Galleria della Sorgente del Fiora Visita guidata gratuita alla Galleria della Sorgente del Fiora promossa dal Comune di Santa Fiora in collaborazione con Acquedotto del Fiora condotta da Michele Arezzini, guida ambientale esperta del territorio. Partenza da piazza Garibaldi, a Santa Fiora, con ritrovo davanti al palazzo del Comune alle ore 10. La durata della visita è di circa due ore. Prenotazione obbligatoria inviando una mail a info@santafioraturismo.it oppure telefonando allo 0564 977142 ? Santa Fiora - Eventi 2019 Santa Fiora Festa di San Michele. Giochi tradizionali e lancio del pallone aerostatico. Cena di Rione. Il culto di San Michele ha origini antiche, fu favorito e diffuso dai longobardi che esaltavano la figura di angelo guerriero. Per la popolazione di Santa Fiora, la festa è legata alla castagnatura con il rito propiziatorio del fuoco che sanciva l?inizio della raccolta. Un antico detto cita ?San Michele, la castagna è nel paniere? | Santa Fiora musica En Plein Air Filarmonica. Info: tel. 0564 977142 - 965303 ? Scansano - Festa dell?Uva Apertura delle cantine del Centro Storico, degustazioni di prodotti tipici del territorio, mercato artigianale e tanto altro? a cura della ProLoco di Scansano con il patrocinio del Comune di Scansano (fino al 29 settembre) DOMENICA 29 SETTEMBRE ? Alberese (Grosseto) ? ?Corri nella Maremma? UltraTrail ? Corri nel Parco. Trofeo di podismo promosso dalla Provincia di Grosseto con la collaborazione di Uisp e della Fondazione italiana atletica leggera, per valorizzare le principali manifestazioni podistiche presenti sul territorio provinciale e contribuire alla promozione delle località che le ospitano. Info: UISP tel. 0564 417756 ? Grosseto - Festa di Santa Lucia Consueta manifestazione settembrina, promossa dalla Parrocchia di Santa Lucia, con il patrocinio della Circoscrizione Barbanella nel prato adiacente la Parrocchia nella zona compresa tra via Uranio e via Cavalcanti ? Parco della Maremma ? UTPM Ultra Trail Parco della Maremma Competizione running di 60 km. a contatto della natura, ?circondata? da altri eventi sportivi e pas- seggiate alla portata di tutti. Maggiori informazioni: www.utpmtuscany.com - https://www.facebook.com/utpmtuscany/ ? Arcidosso - Festa dei Nonni A cura del Centro Sociale R.Corsini (fino al 29 settembre) ? Buriano (Castiglione della Pescaia) - Visita guidata Visita guidata al parco d?arte contemporanea: ?Giardino Viaggio di Ritorno? di Rodolfo Lacquaniti ore 17:00 in loc. Piatto Lavato a Buriano (Agriturismo Il Leccio). Costo della visita: 15 euro per gli adulti, 10 euro per i ragazzi, i bambini sotto i 6 anni non pagano. Info: tel. 393 9717637 ? Follonica - STREET ART TOUR Visite guidate alla scoperta della street art follonichese. Partenza del tour: Piazza del Popolo (davanti alla Pinacoteca Civica) ore 19:00. Partecipazione gratuita. Prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: 333 38 191 00 - 0566 59 027 ? Gavorrano ? Follonica Gavorrano Vs. Flaminia Quinta giornata del girone di andata del campionato di calcio serie D 2019/2020, presso lo stadio Matteini Malservisi di Bagno di Gavorrano ? Paganico ? Visita guidata gratuita Visita guidata gratuita promossa dal Comune di Civitella Paganico in collaborazione con le cooperative Le Orme e Coopera. Appuntamento di fronte alla Chiesa di San Michele Arcangelo alle ore 9. Info: tel. 0564 416276 ? Paganico - Music & Wine - Around Festival Internazionale di Musica Classica alla 29esima edizione. Programma: Paganico, Azienda Poggio L?Apparita ore 11:00 - Wine Matinée - Trio di Fiati di Pistoia - Sandro Gori oboe, Silvia D?Addona flauto, Costantino Frullani fagotto. Ingresso con aperitivo e degustazione a pagamento su prenotazione (tel. 335 5231486). Info: tel. 333 9905662 ? Pitigliano - Fiera di Pitigliano Fiera annuale che si svolge il 29 settembre, tanto che tutti la conoscono come la ?Fiera del 29?. E quest?anno l?evento festeggia la 501esima edizione ? Santa Fiora - Eventi 2019 Santa Fiora Festa di San Michele. Giochi tradizionali e lancio del pallone aerostatico. Cena di Rione. Il culto di San Michele ha origini antiche, fu favorito e diffuso dai longobardi che esaltavano la figura di angelo guerriero. Per la popolazione di Santa Fiora, la festa è legata alla castagnatura con il rito propiziatorio del fuoco che sanciva l?inizio della raccolta. Un antico detto cita ?San Michele, la castagna è nel paniere? | Santa Fiora musica En Plein Air Filarmonica. Info: tel. 0564 977142 - 965303 ? Scansano - Festa dell?Uva Apertura delle cantine del Centro Storico, degustazioni di prodotti tipici del territorio, mercato artigianale e tanto altro? a cura della ProLoco di Scansano con il patrocinio del Comune di Scansano (fino al 29 settembre) ? Sorano - ?Arte natura 2019? Ciclo di escursioni e visite guidate a cura della cooperativa Le Orme per conoscere e apprezzare la nostra terra. A pagamento. Programma: Sorano sotterranea e Vitozza rupestre. Appuntamento: Sorano Fortezza, ore 10.00. Costo: ? 15,00 intero - ? 10,00 ridotto, escluso ingresso Fortezza. Info e prenotazioni: 0564 416276 - 346 6524411 www.leorme.com LUNEDÌ 30 SETTEMBRE ? Grosseto - Festa di Santa Lucia Consueta manifestazione settembrina, promossa dalla Parrocchia di Santa Lucia, con il patrocinio della Circoscrizione Barbanella nel prato adiacente la Parrocchia nella zona compresa tra via Uranio e via Cavalcanti L?AGENDA ? 121 LE NEWS LE NEWS IL CASSERO SENESE DI GROSSETO TORNA A VIVERE Se le Mura costituiscono il simbolo di Grosseto, il Cassero senese, che ne è il fulcro, ha un possibile futuro come luogo di eccellenza, centro e cuore pulsante della vita cittadina. La ristrutturazione di cui è stato oggetto negli ultimi decenni lo indirizza verso importanti funzioni culturali di promozione e di rappresentanza. Di questo sono convinti i Del Gizzo, la famiglia di imprenditori che ha deciso di investire in un ambizioso progetto di riqualificazione e rilancio del Cassero Senese, per farne una piattaforma permanente di valorizzazione territoriale. Il progetto, che ha vinto il bando aperto dall?Istituzione Le Mura, ha convinto e si inserisce appieno nell?idea di riqualificazione del centro storico voluta dal Comune di Grosseto. Il programma delle future attività è stato presentato nel corso della conferenza stampa che si è svolta in Comune, venerdì 26 luglio, alla presenza del sindaco Anton Francesco Vivarelli Colonna, di Alessandro Capitani, presidente dell?Istituzione Le Mura e dell?imprenditore Guido Del Gizzo. ?Il centro di Grosseto ? spiega proprio Del Gizzo ? ha bisogno di essere riconosciuto nel suo ruolo sociale più importante. Non è un recupero di ciò che è stato quando la città era più piccola e diversa, ma di ciò che può essere all?interno di una collettività che si avvicina alle 100mila unità. Non si tratta di restituire, ma di progettare liberamente 122 ? Maremma Magazine ?Settembre 2019 una nuova funzione culturale e sociale ai luoghi speciali contenuti ?dentro le Mura?. In una città che cresce è diventato tanto urgente quanto complesso ridarle un cuore moderno. La funzione commerciale del Centro lamentata come persa a causa del decentramento non è il vero obiettivo. Verrà in parte recuperata se ?dentro le Mura? tornerà la vita culturale e sociale, ma non sarà mai più lo snodo principale. La scelta di decentralizzare le attività di impresa e i progetti di innovazione e sviluppo fanno parte di un processo logico di un?organizzazione moderna della città. In Centro dovrà esserci quanto non può essere in periferia. La sfida è quella di un?economia della cultura e dei saperi, basata sulla capacità di evolvere dalla tradizione del paesaggio alla scienza dell?ambiente con iniziative in grado di attrarre non solo i cittadini ma anche i turisti e i visitatori da fuori provincia. Questo è il senso dell?articolato progetto che abbiamo presentato per trasformare il Cassero senese in un motore culturale di iniziative e di eventi, con benefici e ricadute positive per tutto il centro storico. Leopoldo II aveva immaginato che le Mura cittadine, poste a difesa dell?abitato, avrebbero svolto ancor di più la loro funzione, se fossero state arricchite di essenze vegetali e arboree come barriera alla ?Mal?aria?: oggi restano poche tracce di quell?intervento così innovativo ma non c?è dubbio che la strada dell?innovazione sia ancora l?unica percorribile?. ?Le nostre Mura ? sostiene Alessandro Capitani, presidente dell?Istituzione Le Mura ? necessitano di idee e programmi ad ampio respiro che con intelligenza e passione sappiano valorizzarle e renderle sempre più centrali nell?economia e nella vita della città. Il progetto degli imprenditori Del Gizzo ha tutte le caratteristiche per restituire le Mura e il Cassero senese al suo antico ruolo centrale per la città e il suo prestigio: sono previsti numerosi eventi culturali all?interno del Cassero, iniziative pensate per esaltare il prodotto locale, le nostre peculiarità il nostro talento e la nostra storia?. ?Come amministrazione comunale ? afferma il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna ? non possiamo che accogliere con soddisfazione questo nuovo progetto pensato per Grosseto e i grossetani. Si tratta di un?iniziativa importante, ideata per dare NOTIZIE VARIE DALLA MAREMMA lustro ad uno dei principali monumenti della città in un?ottica di riqualificazione e sviluppo del centro storico e non solo. Crediamo nelle risorse di Grosseto, nella bellezza e nelle potenzialità di questa nostra splendida terra, quindi crediamo nel ruolo che il Cassero potrà avere per il territorio, una volta che sarà giustamente valorizzato?. Il primo evento al Cassero Senese dal titolo ?Olio nuovo e grani antichi? si terrà da venerdì 11 al 27 ottobre 2019: Grosseto diventerà la ?capitale? dell?Olio Nuovo e dei Grani Antichi per tre settimane, coinvolgendo produttori, frantoiani, ristoratori e consumatori e cogliendo l?occasione per organizzare contestualmente eventi di approfondimento e iniziative commerciali. ?Per il resto dell?anno ? spiega Del Gizzo ? abbiamo previsto tanti altri appuntamenti ma tutto dipende dal rilascio delle autorizzazioni: se riusciremo ad ottenere nei tempi previsti le autorizzazioni di agibilità, il Cassero Senese ospiterà un?altra iniziativa già dal mese di novembre e un ricco calendario di eventi natalizi dall?8 dicembre al 6 gennaio: tra i progetti previsti abbiamo l?albero ecologico e popolare di Natale progettato a cura della Fondazione Grosseto Cultura con la partecipazione degli studenti del Liceo Artistico e dei cittadini; il concorso grafico per la selezione del logo natalizio 2020 aperto alla partecipazione delle scuole della provincia; il Sole e la Luna: mostra sull?oreficeria etrusca, istallazione olografica e laboratorio dimostrativo a cura dell?orafo Gianni Trilli. Il Paesaggio Oltre Le Mura: in collaborazione con il Museo Fattori di Livorno, proiezione architettonica di alcune delle opere realizzate in Maremma. Il Presepe virtuale della Troniera degli Arcieri, una spettacolare installazione virtuale sul tema della Natività. La Focarazza tradizionale del 6 gennaio e il Flash Mob a cura dell?Orchestra della Città di Grosseto?. A marzo 2020, inoltre, il Cassero senese dovrebbe ospitare l?evento ?Uomini, barche e cantieri. Presentazione della ?Rotta dei Fenici?, una mostra fotografica dedicata al settore della vela, che fino a circa venti anni fa, ha visto la Maremma protagonista con marinai d?eccezione, barche importanti e cantieri di eccellenza. Obiettivo è cercare di rianimare il settore della nautica da diporto, con la proposta di organizzare ?Gira Vinile?, il nuovo brano dei Kymya Anticipazione d?eccezione per ?Gira Vinile? il nuovo brano della band pop emergente KYMYA un collettivo toscano Indie Rap Alternativo Italiano, composto dai grossetani Luigi Cirianni, in arte Buso, e Alessandro Posati, in arte Joel, che a settembre debutterà con il primo album L a band emergente dei Kymya presenta il singolo ?Gira Vinile?, anticipazione del loro primo album in lavorazione che arriverà a settembre 2019. I KYMYA sono un collettivo toscano Indie Rap Alternativo Italiano, composto dai grossetani Luigi Cirianni, in arte Buso, e Alessandro Posati, in arte Joel, che uniti da origini Blues, Country, Rap, Soul, Hard rock, aggiungono una nota elettronica al tutto, dando così una nuova forma, fresca ed innovativa alle loro composizioni. Il nuovo singolo, Gira Vinile è il risultato dell?evoluzione che ha portato il giovanissimo gruppo musicale ad un convincente Sound. Gira Vinile è un brano caratterizzato da un?atmosfera pop con un pizzico di indie-rap che lascia ampi spazi alla chi- tarra ed un testo frutto di emozioni intensamente vissute, un brano che sa catturare l?attenzione dell?ascoltatore, ben realizzato ed efficace che richiama i passati esordi di band come The Giornalisti, Negramaro e Modà, capaci di catturare l?attenzione mainstream sin dal debutto. I Kymya stanno preparando il loro primo album, prodotto dal RapperProduttore romano DADDI (Davide Cioccarelli), dove lo stile musicale risulterà un mix armonico di più generi caratterizzato dall?uso delle chitarre, dall?elettronica e da un ritmo dinamico e alternativo. Per chi fosse interessato questo il link che riporta all?ascolto diretto dei digital store: backl.ink/29482239 Per eventuali chiarimenti o ulteriori comunicazioni tel. 348 5812588. LE NEWS ? 123 LE NEWS Terzo anno per il calendario solidale di Armando Orfeo Terzo anno per il Progetto Pediatria in collaborazione con la Proloco di Marina di Grosseto e Principina a Mare incentrato sul calendario solidale firmato da Armando Orfeo, artista marinese che traduce in forme e colori una sua trasfigurazione della realtà, fatta di accostamenti paradossali e ironici con al centro un irreale ma simpatico Mr. Cozza C on il 2019 inizia il terzo anno del Progetto Pediatria in collaborazione con la Proloco di Marina di Grosseto e Principina a Mare. La mattina del 9 agosto al Bagno Moderno di Marina di Grosseto si è tenuta la presentazione del calendario ?Orfeo 2020?. Il calendario, composto di 13 pagine a colori è gradevole e avvincente e nello stesso, l?artista marinese Armando Orfeo, traduce in forme e colori una sua trasfigurazione della realtà, fatta di accostamenti paradossali e ironici con al centro un irreale ma simpatico Mr. Cozza. Il ricavato della vendita del calendario, ad un costo di soli 10 euro, sarà destinato per l?acquisto di strumenti per il reparto pediatrico dell?Ospedale di Grosseto. Già nel 2017 e nel 2018 la generosità dei donatori ha permesso l?acquisto e la donazione di due computer per l?ambulatorio specialistico di pediatria e di un?apparecchiatura di alta tecnologia per le terapie inalatorie, il ?vapotherm? che effettua ossigenoterapia ad alto flusso sui piccoli pazienti con patologie respiratorie, riducendo i tempi di cura. 124 ? Maremma Magazine ?Settembre 2019 ?L?impegno di solidarietà della nostra associazione per la Pediatria di Grosseto ? ha spiegato il presidente della Proloco Maurizio Biancotti affiancato dal consigliere Michele Sansolito ? è proseguito e proseguirà anche con una serie di iniziative fondamentali di informazione sulla salute e la prevenzione, oltre a sollecitare le istituzioni nel far sì che lezioni dimostrative diventino lezioni di educazioni civica da svolgere tra la gente e nelle scuole?. ?L?anima di questo progetto ? ha aggiunto Orfeo ? è il calendario: un bell?oggetto pensato per una bellissima finalità e realizzarlo mi ha dato soddisfazioni ed emozioni per me e la mia famiglia che usufruisce dei servizi della Pediatria. Ringrazio anche i rappresentanti dell?Abio (Associazione Bambini in ospedale) che con la loro presenza fanno sentire meno pesante il ricovero ospedaliero?. ?Mi sono aggregato a questo progetto curandone la stampa con passione attratto dalle scene di un mondo metafisico create da Orfeo ? ha spiegato il fotografo Carlo Bonazza ? ma soprattutto perché il lavoro servirà per un?alta iniziativa benefica?. Rossano Marzocchi una regata lunga in Mediterraneo dalla Maremma al Libano e ritorno, attraversando l?Egeo sulla rotta dei Fenici, probabili progenitori degli Etruschi. GIANFRANCO LUZZETTI HA RICEVUTO PER SAN LORENZO IL GRIFONE D?ORO L?antiquario Gianfranco Luzzetti la sera del 10 agosto in piazza Dante, di fronte ad un folto pubblico, ha ricevuto il Grifone d?oro. La Proloco di Grosseto ha deciso di assegnare il prestigioso riconoscimento al collezionista per l?amore e la generosità dimostrata alla città, donando numerose opere artistiche che consentiranno la creazione di una pinacoteca. Luzzetti è nato a Giuncarico e anche se le scelte professionali lo hanno portato lontano, è sempre rimasto molto legato alla Maremma, ed è per questo motivo che ha deciso di donare proprio a Grosseto parte del suo patrimonio. È stata una cerimonia veramente emozionante la sera di San Lorenzo, condotta da Giancarlo Capecchi, che ha fatto salire sul palco insieme al collezionista, prima dell?esecuzione del concerto dell?Orchestra Città di Grosseto diretto da Lorenzo Castriota Skanderbeg, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, il presidente della Proloco Umberto Carini, il vescovo Rodofo Cetoloni, il prefetto Cinzia Torraco, il questore Domenico Ponziani, il comandante dei Carabinieri Carlo Belotti, della Finanza Antonio Del Gaizo e la parlamentare azzurra Elisabetta Ripani. ?L?assegnazione del Grifone a Gianfranco Luzzetti (che è apparso raggiante, ma anche emozionato) ? ha detto al momento della consegna del premio il dottor Carini ? vuole premiare lo spirito filantropico ed il grande amore per la città che hanno spinto il collezionista a donare ben 67 opere che vanno ad accrescere il patrimonio artistico e culturale della nostra città?. Gianfranco Luzzetti ha infatti donato alla città di Grosseto una collezione di preziose opere d?arte, realizzate in un periodo che va dal Trecento all?Ottocento e firmate da artisti prestigiosi come Antonio Rossellino, Jean de Boulogne, Rutilio Manetti, Domenico Cresti, Corrado Giaquinto, Camillo Rusconi, Pier Dandini e Giovanni di Tano Fei, oltre ad importanti opere di bottega di Donatello e Beccafumi, ma anche arredi liturgici, mobili e maioliche antiche che andranno a unirsi alle opere già donate negli anni scorsi a Grosseto da Luzzetti e firmate da Santi di Tito e Cigoli. Una festa per la città intera, si è trattato di fatto di un premio d?amore. ?Queste opere di eccezionale valore ? ha detto il Sindaco ? saranno collocate nello spazio espositivo della Chiesa dei Bigi e delle Clarisse finemente ristrutturate dal Comune ed adeguate ad accogliere le opere sotto il profilo della sicurezza, climatizzazione, allarme antifurto e illuminazione. Si tratterà di uno spazio non solo espositivo ma anche di un museo dinamico con spazi per eventi e per consentire la massima partecipazione di tutti, cittadini e turisti. È prevista anche la realizzazione di un centro studi internazionale dedicato a giovani studiosi d?arte provenienti da tutto il mondo?. Dopo la premiazione è seguito il ?Gran Galà di San Lorenzo?, un concerto appassionante in cui sono state cantate arie d?opera dal soprano Sunah Cho, dal mezzosoprano Asude Karayavuz, dal tenore Chung-Man Lee e dal baritono Jiseop Leo Kim, eseguito dall?orchestra Città di Grosseto che quest?anno festeggia i 25 anni dalla fondazione. A completamento della serata, due fuori programma, anzi tre: la consegna da parte del sindaco di un riconoscimento al presidente della Proloco Umberto Carini, per l?attaccamento dimostrato negli anni alla città di Grosseto e al giornalista Giancarlo Capecchi, e poi un brindisi d?onore offerto agli astanti dal sommelier Antonio Steli sulle arie della Traviata ?Libiamo ne? lieti calici?. Rossano Marzocchi PONTE SULL?OMBRONE, 70MILA EURO PER PROGETTARE I COLLEGAMENTI. ACCORDO TRA COMUNE DI GROSSETO E REGIONE TOSCANA La giunta comunale ha approvato lo schema di accordo tra Regione Toscana e Comune di Grosseto per lo svolgimento di attività relative al progetto ?Intense ? itinerari turistici sostenibili dell?area transfrontaliera?, approvato nell?ambito del pc Italia-Francia Marittimo 20142020. In tale accordo l?Amministrazione comunale ha inserito la progettazione esecutiva del collegamento tra il Ponte del fiume Ombrone e Principina a Mare e il collegamento tra Marina di Grosseto ed il percorso esistente per Castiglione della Pescaia, compreso l?attraversamento del Canale San Leopoldo (Fiumara). In pratica si vuole andare a progettare il completamento di un percorso ciclopedonale dalle grandi potenzialità, in linea con gli obiettivi dell?Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna. L?accordo assegna inoltre la somma di 70mila euro di finanziamenti per la progettazione esecutiva, stabilendone anche le modalità e i tempi di svolgimento, cioè entro la fine dell?anno in corso. ?Stiamo investendo sui percorsi ciclo-pedonali, andando ad impiegare risorse del municipio e cercando di ottenere finanziamenti preziosi ? spiegano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l?assessore ai Lavori pubblici Riccardo Megale ?: in questo caso si tratta di definire collegamenti che serviranno non solo il territorio grossetano, ma tutta la zona costiera, andando a valorizzare il Ponte sull?Ombrone, attrazione della nostra zona, recentemente inaugurata. L?obiettivo è adesso collegare l?esistente con le nuove infrastrutture, migliorando ulteriormente i servizi e l?offerta turistica?. MASSA MARITTIMA, EDIZIONE DA RECORD PER LIRICA IN PIAZZA 2019 È stata una edizione di Lirica in Piazza da ricordare. Tre grandi opere: Bohème di Puccini, Aida di Verdi e Il Flauto Magico di Mozart e un successo di pubblico senza precedenti. Gli spettatori paganti sono stati in totale 2649, il 38% in più rispetto al 2018 (quando furono 1908) e il 23,90% in più rispetto alla edizione del 2015, la prima del nuovo corso con tre spettacoli che registrò fino ad oggi, il più alto numero di spettatori 2138. Un numero ampiamente superato in questa edizione. Un successo a cui ha contribuito in modo significativo l?ultima opera del cartellone andata in scena lunedì 5 agosto, Il Flauto Magico di Mozart con la grande novità di Moni Ovadia voce narrante, che ha visto la presenza di 1253 spettatori. In pratica la platea in piazza era completa in ogni ordine di posti. Dal 2012 fino ad oggi una presenza così alta per uno spettacolo non si era mai registrata. In quell?edizione il Barbiere di Siviglia che andava in replica, fu visto da 1194 spettatori. Sempre snocciolando tra i numeri, il botteghino in Via Goldoni, aperto dalle ore 17 alle ore 21, ha venduto una media di 170 biglietti a serata. Grande soddisfazione per questo risultato da parte dell?Amministrazione Comunale che ha organizzato l?evento prodotto dall?impresa Europa Musica di Roma. ?Questo successo ? ha detto il sindaco Marcello Giuntini ? è il frutto di una collaborazione con l?impresa guidata dal direttore artistico Renzo Renzi che sta dando, nel tempo, ottimi risultati. Un risultato che ci riempie d?orgoglio ? ha aggiunto ? e che ha visto anche il contributo di artisti e associazioni della città. Basti pensare a due nostri cittadini come il maestro Maurizio Morgantini che ha diretto l?Aida e la giovane soprano Elisa Cenni che ha interpretato La Regina della Notte nel Flauto Magico. E poi il Coro Voci Bianche dell?Istituto Comprensivo, l?Associazione DanzArt che ?prestato? i suoi ballerini e la Società dei Terzieri con i figuranti e suonatori di chiarine. Una collaborazione che ha generato coinvolgimento e interesse da parte dei nostri cittadini ? ha concluso il primo cittadino ? e questo ha reso la rassegna ancora più vicina alla comunità?. ?Vogliamo anche ricordare i musei aperti la sera fino a mezzanotte ? ha sottolineato l?assessore alla cultura Irene Marconi ? proprio per offrire una città aperta anche a chi non interessava l?opera. E poi un doveroso ringraziamento a tutti i dipendenti del LE NEWS ? 125 LE NEWS Comune e dell?Unione dei Comuni in particolare all?Ufficio Cultura?. ?Tutti i cittadini si sono resi disponibili ed in particolare le attività commerciali del centro storico ? ha puntualizzato l?assessore al turismo Luca Santini ? hanno fatto sì che l?evento si svolgesse nel migliore dei modi come importante è stata la collaborazione con la Pro Loco di Massa Marittima per l?organizzazione del servizio di sala?. Ora lo sguardo è già proiettato verso l?edizione numero 35 nel 2020 che sarà sicuramente ricca di grandi novità e sorprese. PITIGLIANO, INTITOLATO A ENRICO PELLEGRINI IL MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DELLA CIVILTÀ ETRUSCA Il Museo Civico Archeologico della Civiltà Etrusca di Pitigliano è stato intitolato a Enrico Pellegrini, archeologo, studioso e appassionato del territorio pitiglianese, direttore scientifico della struttura museale dal 1997 al 2016, anno della sua prematura scomparsa. La cerimonia pubblica si è tenuta il 6 luglio, al Museo Civico Archeologico, in piazza della Fortezza Orsini 59/C. Per volontà dell?attuale direzione scientifica del Museo e del Comune, nell?occasione, è stato presentato ai cittadini il complesso inedito di ceramiche etrusco-corinzie oggetto di un restauro conservativo, che va ad arricchire il Museo con un nuovo spazio espositivo. È seguito il convegno ?La Ceramica etrusco-corinzia della Collezione Vaselli nel Museo di Pitigliano e subito dopo: ?Enrico Pellegrini, l?uomo, l?archeologo?, nel ricordo di amici, colleghi e familiari. Il nuovo complesso espositivo è costituito da produzioni vulcenti di imitazione orientalizzante, databili tra il VII e il VI 126 ? Maremma Magazine ?Settembre 2019 secolo a.C., che furono scoperte alla fine degli anni novanta dallo stesso Enrico Pellegrini tra il materiale etrusco della collezione privata di Adele Vaselli proveniente da Poggio Buco. All?insediamento etrusco di Poggio Buco, Pellegrini aveva dedicato i suoi studi giovanili pubblicando un?opera monografica che è ancora oggi di riferimento. L?opera portava per la prima volta a conoscenza della comunità scientifica il nucleo di materiali archeologici della collezione privata di Adele Vaselli, donati nel 1995 alla comunità locale, che divenne il primo nucleo espositivo del museo archeologico di Pitigliano. ?Enrico Pellegrini ? spiega Irene Lauretti, assessore comunale alla Cultura ? fu chiamato a ricoprire il ruolo di direttore scientifico dei musei civici archeologici nel 1997 per volontà di Alberto Manzi, allora sindaco di Pitigliano e ha continuato a svolgerlo fino al 2016, anno della sua prematura scomparsa. Possiamo dire che Pellegrini è il fondatore del Museo. L?intitolazione è quindi un atto per noi dovuto e dal forte significato commemorativo che ci consente di porre nel giusto rilievo questo grande studioso che amava profondamente Pitigliano e di farlo conoscere alle generazioni future?. ?In qualità di erede di Enrico Pellegrini nella direzione scientifica delle due realtà archeologiche di competenza civica ? afferma Debora Rossi, direttore scientifico dei musei civici archeologici di Pitigliano ? nell?interesse delle realtà museali e in considerazione dell?innegabile valore professionale, sia in termini di contributo alla conoscenza, sia di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico di Pitigliano come patrimonio collettivo, credo nell?importanza di dedicare il Museo alla memoria del suo reale fondatore. È un atto dovuto a una per- sona meritevole, al cittadino pitiglianese ad honorem e al professionista che ha sempre ottemperato al suo ruolo di direttore scientifico con rigore e senza alcun onere per le amministrazioni che si sono avvicendate. Ho avuto il privilegio di conoscere il lato umano di Enrico e di crescere professionalmente con le sue preziose indicazioni. Con questa targa ricorderemo un grande amico, un bravo archeologo e un instancabile studioso?. Il nuovo complesso espositivo del Museo dedicato alla ceramica etruscocorinzia di Poggio Buco è composto da corredi funebri legati alle principali personalità artistiche e alle botteghe ceramiche etrusche operanti fra la fine del VII secolo a.C. e il 560 a.C. a Vulci, come il Pittore della Sfinge Barbuta e gli artigiani del gruppo degli Anforoni Squamati e delle botteghe dei vasi policromi non figurati (Gruppo delle Palmette Fenicie, Gruppo dei Fiori di Loto), fino ad arrivare ai ceramografi della seconda (pittore di Pescia Romana) e della terza generazione (Ciclo delle Olpai, Pittore dei Rosoni, Pittore di Casuccini) secondo la classificazione di J.Gy. Szilágyi, cui si uniscono gli artigiani dei grandi cicli tardivi (Gruppo a Maschera Umana, Ciclo dei Galli Affrontati, Ciclo degli Uccelli). Oggi è possibile ammirare questi reperti soprattutto grazie alla caparbia volontà della dottoressa Simona Rafanelli che insieme a Pellegrini avviò lo studio iniziale del nucleo inedito di ceramiche di Poggio Buco. MASSA MARITTIMA E CASTIGLIONE DELLA PESCAIA SPIGHE VERDI DELL?AGRICOLTURA Consegnate le Spighe Verdi 2019 di Confagricoltura. La provincia di Grosseto con Massa Marittima e Castiglione della Pescaia eccelle nella classifica con due località premiate sulle 6 toscane presenti, Toscana che ha ottenuto il numero più alto di riconoscimenti con Marche e Piemonte. Le Spighe Verdi 2019 per i Comuni rurali sono state annunciate da FEE Italia - Foundation for Environmental Education e Confagricoltura a Roma, presso Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura. Presenti i Sindaci dei Comuni che hanno ottenuto questo riconoscimento. In totale sono state 42 le località rurali che, in questa quarta edizione, potranno fregiarsi del riconoscimento. L?iter procedurale, certificato ISO 90012015, ha guidato la valutazione delle candidature, permettendo alla Commissione di Valutazione il raggiungimento del risultato finale. Nel gruppo di lavoro è stato importante il contributo di diversi Enti istituzionali come il Ministero dell?Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, il Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dell?Arma dei Carabinieri, l?ISPRA, il CNR e Confagricoltura. Quello delle Spighe Verdi è un programma FEE, la stessa Fondazione che si occupa della concessione della Bandiera Blu alle località balneari, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all?ambiente e alla qualità della vita dell?intera comunità e affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell?Amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione. Per questo è stato individuato un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. ?Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto dai Comuni maremmani ? è il commento di Attilio Tocchi, presidente di Confagricoltura Grosseto ? perché hanno mostrato un?attenta educazione allo sviluppo sostenibile, al corretto uso del suolo, alla presenza di produzioni agricole tipiche, alla sostenibilità e all?innovazione in agricoltura ma anche alla qualità dell?offerta turistica, all?esistenza e al grado di funzionalità degli impianti di depurazione, alla gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata e alla valorizzazione delle aree naturalistiche presenti sul territorio e del paesaggio. Comuni come Castiglione della Pescaia e Massa Marittima ? conclude il presidente Tocchi ? stanno facendo della sostenibilità la loro grande occasione e dell?agricoltura il settore da cui far partire la rivoluzione culturale. In questo senso Spighe Verdi può rappresentare una carta importate da giocare sul tavolo della competitività territoriale, così come in oltre trent?anni di vita hanno fatto i Comuni Bandiere Blu?. A ritirare il vessillo a Roma erano presenti il vicesindaco di Castiglione della Pescaia, Elena Nappi e il consigliere del Comune di Massa Marittima, Lorenzo Balestri. Morellino Classica Festival una gran bella rassegna! Successo strepitoso per l?atteso concerto pianistico di Pietro Bonfilio a Castiglione della Pescaia sul palcoscenico naturale della Viveterna Terrace, affacciata sull?incantevole vista dell?arcipelago toscano, con musiche dedicate alle opere di Francisco Goya. Le prossime date I l Festival, che prosegue la sua ottava edizione in un crescendo di successi e di emozioni, ha lasciato il segno con l?indimenticabile concerto pianistico di Pietro Bonfilio a Castiglione della Pescaia sul palcoscenico naturale della Viveterna Terrace, affacciata sull?incantevole vista dell?arcipelago toscano, con musiche dedicate alle opere di Francisco Goya, eccezionalmente in esposizione in Maremma quest?estate. Il programma del mese di agosto è poi proseguito, con altri quattro eventi dei diciannove totali della rassegna. Il primo a Roccalbegna con la Lirica nella suggestiva chiesa romanica, dove il soprano Caterina Francese accompagnata dal Nigun Clarinet Quartet ha entusiasmato un pubblico numeroso. Presso il Castello di Potentino a Seggiano, fortezza medievale di grande fascino, si è esibito l?affermato Duo proveniente dalla Sicilia, Antonino Cicero, fagotto e Luciano Troja, pianoforte con musiche originali ispirate al dopoguerra. Nella cornice della Chiesa di San Giorgio di Montemerano, il violinista Davide Alogna, già ospite del Festival in passate edizioni, ha incantato il folto pubblico in Duo con Simonide Braconi, prima viola della Scala, con un concerto di rara qualità interpretativa. A conclusione del programma di agosto si è svolto presso il Convento del Petreto di Scansano un interessante evento incentrato su due celebrità della storia della musica del Novecento, il pianista Heinrich Neuhaus e il violoncellista Mstislav Rostropovich, con la presentazione della nuova edizione ?Sellerio? del libro di Heinrich Neuhaus ?L?arte del pianoforte?, curato e tradotto in italiano dal musicologo e allievo del grande pianista, Valerji Voskoboinikov, che insieme a Michail Utkin, allievo del grande violoncellista, ha fatto rivivere la grande scuola musicale russa. Il 14 settembre il Festival terminerà la sua fortunata 8° stagione estiva con il concerto di chiusura dell?Orchestra Barocca Coin Du Roi Société D?opéra diretta da Christian Frattima presso il Castello di Montepò Polveraia Scansano. Prima però ci sarà spazio anche per la performance del fisarmonicista Lorenzo Albanese e del suo Quartetto d?Archi Notre-Dame il 7 settembre al Teatro Castagnoli di Scansano. In preparazione i concerti d?Autunno e l?ormai classico appuntamento invernale di Fine Anno. Elisabetta Russo LE NEWS ? 127 Registrazione presso il Tribunale di Grosseto n. 8 del 23 settembre 2002 - Iscrizione ROC n. 32486 del 23.1.2019 Poste Italiane spa Spediz. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Grosseto DIRETTORE RESPONSABILE Celestino Sellaroli REDAZIONE Angelo Biondi, Deborah Coron, Cristina Cherubini, Francesca Costagliola, Sara Landi, Maria Grazia Lenni, Lorenzo Mantiglioni, Rossano Marzocchi, Paolo Mastracca, Alissa Mattei, Giada Rustici, Dianora Tinti, Antonella Vitullo, Sabino Zuppa CONSULENZA EDITORIALE Corrado Barontini EDITORE CS Edizioni srl DIREZIONE, REDAZIONE E PUBBLICITÀ CS Edizioni srl, Via Tripoli n. 10 - 58100 Grosseto - Tel. 0564 20426 - Fax 0564 1979133 - Cell. 349 2872103, e-mail maremma.magazine@virgilio.it oppure info@maremma-magazine.it, sito web www.maremma-magazine.it STAMPA New Print Ambrosini S.r.l.s. - Via E. Fermi 10/12 Zona Industriale Loc. Campo Morino - 01021 Acquapendente (VT) - Tel. 0763.711040, sito web www.tipografiaambrosini.it, email info@tipografiaambrosini.it ARRETRATI I numeri arretrati possono essere richiesti a CS Edizioni srl - Via Tripoli n. 10 - 58100 Grosseto - Tel. 0564 20426 - 349 2872103 - Fax 0564 1979133, inviando anticipatamente l?importo pari al doppio del prezzo di copertina, mediante assegno bancario non trasferibile intestato a CS Edizioni srl o bollettino sul conto corrente postale n. 001044926978 intestato a CS Edizioni srl, Via Tripoli n. 10, 58100 Grosseto ABBONAMENTI PREZZI: una copia euro 3,50; abbonamento annuale (10 numeri): euro 30,00 per l?Italia ed euro 140 per l?estero. L?abbonamento decorrerà dal primo numero disponibile (prima della spedizione mensile in abbonamento postale) e potrà avere inizio in qualsiasi periodo dell?anno. Per il rinnovo attendere l?avviso di scadenza. 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